capitolo 16
⚠️violenza⚠️
Sono passati alcuni giorni da quando Felix ha pranzato con Changbin, fatto che si è poi ripetuto quasi ogni giorno, in quanto Chan e Jisung sono stati impegnati con il loro progetto. Felix non vede l'ora di poterlo ascoltare quando sarà finito.
Essendo ora di pranzo, Felix sta camminando verso l'albero sotto cui lui e Changbin hanno iniziato a mangiare. È un bel salice. I rami non toccano terra, ma è sufficiente per farli sentire nel loro piccolo mondo. Soprattutto quando si sdraiano e il sole filtra attraverso gli spazi vuoti tra le foglie.
"CHE CAZZO DICI?" Felix viene riportato alla realtà quando sente qualcuno urlare e non molto tempo dopo uno schianto, come se qualcuno fosse caduto o fosse stato addirittura spinto.
Felix si blocca sul posto, conteso tra il vedere se la persona ha bisogno di aiuto e il semplicemente andarsene. Poi però si rende conto che, per arrivare all'albero dove Changbin sta aspettando, deve passare oltre il vicolo nascosto in cui si sta verificando il trambusto.
Sale all'angolo del vicolo, facendo sì che non possa vedere al suo interno, e allo stesso tempo non essere visto. Resta lì immobile, in attesa che succeda qualcos'altro.
"Sai ... è colpa tua se tutto questo è iniziato in primo luogo." Il suono della pelle che entra in contatto con altra pelle, come se qualcuno fosse stato schiaffeggiato, riecheggia nelle orecchie di Felix, insieme alla voce della persona che ha mandato brividi in tutto il suo corpo. La voce che una volta era così felice, allegra e amichevole, ora suona a Felix falsa e demoniaca. La voce di Hwang Hyunjin, qualcuno che Felix considerava un amico e con cui deve ancora fingere di andare d'accordo, perché Hyunjin non è a conoscenza del fatto che lui sappia della sua conversazione con Minho nel bagno.
"Testa di cazzo!" Grida una voce diversa, rivolgendosi a Hyunjin.
"Perché caz-" Hyunjin viene interrotto quando un telefono inizia a squillare. Deve trattarsi del suo, visto che risponde. "Sì, stiamo arrivando. A presto." La sua voce si affievolisce mentre parla, segno che debba essersene andato. Felix coglie l'occasione per guardare in fondo al vicolo. Hyunjin gli dà le spalle e si allontana con qualcuno accanto a lui, proprio come aveva pensato, senza però contare ci fosse una persona in più. Tuttavia, contro un muro c'è qualcuno che sembra in uno stato di incoscienza.
Si sente in colpa, e vuole andare ad aiutarlo, ma prima manda un messaggio a Changbin per farglielo sapere.
Felix
Mi dispiace, è successa una cosa, potrei essere un po' in ritardo
Scusa di nuovo
La sua testa scatta subito verso l'alto nel sentire il suono di una notifica arrivare dal telefono della persona priva di sensi subito dopo aver inviato il messaggio. Sperando si tratti solo di una coincidenza, avanza lentamente e inizia quasi a scoppiare in lacrime.
Si trova in piedi, di fronte a qualcuno che, anche se con il sangue che gli cola sul viso, è ancora in grado può ancora di riconoscere. Si accovaccia e con una mano tremante si allunga in avanti per sfiorare la guancia del ragazzo, poi nasconde il viso tra le ginocchia, per impedirgli di vedere i suoi occhi pieni di lacrime.
"Mi-mi-mi dispiace." Una mano si appoggia su quella di Felix, che viene appoggiata al viso del ragazzo, mentre questo tenta di fornirgli calore e comfort.
Felix alza lo sguardo, non volendo mostrarsi in questo stato di dolore. Dev'essere più doloroso per l'altro che per lui, ma questo non gli impedisce di piangere.
"Felix." Dice, cercando di guardare il ragazzo con le lentiggini negli occhi, ma lui è riluttante. "Felix." Lo chiama di nuovo, con una voce debole ma gentile, quasi ricordandogli quando sua madre lo consolava dopo che suo padre aveva fatto cose terribili. "Felix!" Dopo una terza volta, Felix finalmente lo guarda negli occhi, e accetta il fatto che la persona picchiata e con la faccia insanguinata sia Changbin.
"Odio quel bastardo." Dice Felix, guardando nella direzione in cui Hyunjin è sparito.
"Starò bene." Changbin stringe più forte la mano di Felix, confortando entrambi.
"Ma tu non stai bene e quello che ha fatto non va bene." Felix sente che altre lacrime iniziano a scendere sul suo viso nel parlare, e ogni sguardo a Changbin gli spezza il cuore ancora di più.
"Aiutami solo ad arrivare nell'infermeria, per favore." Changbin prende il braccio di Felix e cerca di alzarsi dal pavimento, solo per ricadere stringendosi il fianco per il dolore.
"Qualcosa non va?" Felix diventa ancora più preoccupato di prima con Changbin che soffre.
"Fa molto male." Changbin cerca di combattere il dolore e di rialzarsi. Ci riesce, ma con molta fatica.
Felix si toglie lo zaino di spalla e si inginocchia, con la schiena rivolta a Changbin. "Sali, ti porto io." Senza esitazione, Changbin si abbassa.
Fuori dall'infermeria, Felix sta aspettando l'arrivo di Chan e Jisung, mentre l'infermiera si occupa di Changbin. Per fortuna oggi lavoravano nel campus, quindi ci vogliono solo pochi minuti per arrivarci.
"Da questa parte." Felix agita un braccio nell'aria, facendo cenno a Chan e Jisung, non sono troppo in fondo al corridoio. Si affrettano quasi correndo verso Felix, che sta aprendo la porta per mostrare loro Changbin.
Entrando nella stanza trovano Changbin seduto su un letto, seminudo e coperto di cerotti e bende.
"Merda amico, sembri un disastro." Dice Jisung scherzando, sperando di sollevare l'umore, ma fallendo ... miseramente.
"Quanto è grave?" Chiede Chan, con aria seria.
"Solo qualche taglio, un occhio nero e un gonfiore che tra pochi giorni sparirà ma ... mi si è rotta una costola." La voce di Changbin si affievolisce alla fine della frase, sentendosi imbarazzato per essere stato visto in quelle condizioni.
"E anche quella aveva appena iniziato a guarire." Jisung si lascia ricadere accanto a Changbin sul letto, guardando i segni viola e verdi che sporgono dalle bende sul suo petto.
"A guarire?" Chiede Felix, confuso su come Changbin possa star già guarendo. "Vuoi dire che quell'idiota l'ha già fatto in precedenza."
"Cosa? No." Lo rassicura Changbin. "La mia costola è stata danneggiata prima, ma non da lui".
"Quale scagnozzo ha mandato, allora?" Jisung si mette a sedere.
"Hyunjin!" La faccia di Felix diventa rossa di rabbia al nome di quel ragazzo.
"Fanculo, cazzo." Chan sprofonda su una sedia, afferrandosi la testa tra le mani.
"Non parlarmene." Changbin alza gli occhi al cielo.
La stanza sprofonda nel silenzio per un po', fino a quando l'infermiera torna con alcuni farmaci e documenti da compilare.
"La campanella delle lezioni suonerà presto, dovreste andarvene." Dice l'infermiera, per poi rivolgersi a Changbin. "Tu, ragazzo, starai qui a riposerare". Se ne va, lasciandoli soli.
"Tornerò subito dopo le lezioni e cercherò anche di uscire prima, se posso." Chan si alza e posa una mano sulla spalla di Changbin.
"Anch'io." Jisung scende dal letto, e se ne va insieme a Chan.
"Voglio che tu me lo dica!" Felix finalmente fa emergere il coraggio di parlare.
"Dovresti andare in classe." Dice Changbin, provando a mandarlo via.
"Voglio sapere." Punta i piedi l'altro.
"Se te lo dicessi, finiresti col desiderare che non l'abbia mai fatto!" Changbin guarda Felix con occhi tristi. Gli fa male doversi rivolgere a lui in quel modo, ma sa che lo guarderebbe in modo diverso se lo scoprisse, e lui non vuole perdere ciò che hanno al momento.
"Per favore. So che Hyunjin ha finto di essere mio amico per ferirti, l'ho scoperto pochi giorni fa." Changbin guarda Felix scioccato, non sapendo cosa sia successo tra i due. "È stato il giorno in cui ti ho chiesto cosa fosse successo, ricordi, quando ci siamo seduti per la prima volta sotto quell'albero." Felix guarda Changbin, trattenendo le lacrime che gli si stanno per riformare negli occhi.
"Sarò onesto, voglio dirtelo ma allo stesso tempo non voglio farti star male." Changbin alza lo sguardo al soffitto, essendo ora quello che ha paura di stabilire un contatto visivo. "Mi dispiace."
Subito dopo che finisce di parlare, la campanella suona e Felix sospira. "Immagino che andrò, allora." Felix si volta e si dirige verso la porta, chiudendola silenziosamente dietro di sé.
Dopo che è uscito, Changbin sussurra un altro "mi dispiace". Ora non solo deve reggere il dolore del suo corpo, ma anche quello che ha nel cuore per aver ferito Felix. Gli sta facendo un favore a non dirglielo, renderebbe le cose solo più complicate se lo scoprisse.
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