Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

10. "IL PIÙ GRANDE ERRORE DELLA MIA VITA"

1° MAGGIO 2055

Baby: "...P-...P-...Papà...!?!"

Alessander Nettirn: "Sì, Baby...sono io...il tuo creatore."

Non riuscivo a credere ai miei occhi. Non era possibile! Non era assolutamente possibile! Alessander Nettirn, il creatore di noi animatronics...si era appena palesato davanti a me in carne ed ossa... Era vivo!?! E perchè mi stava pedinando?! E poi perchè aveva nascosto il fatto che fosse vivo?! Non era neanche cambiato di una virgola! Non stavo capendo niente...

Baby: "Tu-...Ma tu-...Tu sei morto!! Scott Cawthon ti sparò in testa sul quel palco anni fa!!"

Alessander Nettirn: "Sì, è così."

Baby: "E allora come cazzo fai ad essere vivo!?! Non ha senso!! Ci sono un miliardo di prove che testimoniano la tua morte! Hanno analizzato e fotograto il tuo cadavere! Perchè sei vivo?!"

Alessander Nettirn: "So che sei scioccata. Ti capisco. Ma...non credi che al momento vorresti la risposta a qualcos'altro che ti interessa di più rispetto al sapere perchè io sono vivo?"

Baby: "...Di cosa stai parlando?"

Alessander Nettirn: "Mmmh, vediamo...Tu ora non hai idea di come io faccia ad essere vivo nonostante mi trovi qui esattamente davanti ai tuoi occhi. Strano, non trovi? Tu...non dovresti conoscere la risposta ad ogni domanda a cui è possibile darla?"

Baby: "..."

Avevo perfettamente capito a cosa si riferisse con quella frase...sapeva benissimo quello che io volevo sapere da sempre, ed ora...forse...mi stava dando l'opportunità di conoscere la risposta a tutte le mie domande che, fin dalla mia nascita, non avevano avuto risposte.
Per chi non avesse capito: avevo davanti il mio solo e unico creatore! È risaputo che Nettirn ha creato interamente con le sue mani solo noi primi 5 A.I.E. della storia, mentre dal sesto in poi è stato aiutato, e ha poi tramandato i suoi progetti in modo tale che altri ingegneri in giro per il mondo dessero vita ad altri animatronics fino al punto in cui gli umani, dopo la sua "morte", hanno installato in tutti noi il chip della riproduzione per far continuare la nostra razza in autonomia. Dunque, in quel momento...stavo parlando con colui che mi aveva dato vita in tutto e per tutto, e che quindi, teoricamente, aveva la risposta alla domanda a cui cercavo di rispondere da tutta la vita!
Lasciai perciò da parte il quesito del perchè fosse vivo per concentrarmi su qualcosa che al momento, come disse lui, mi interessava molto di più.

Baby: "...Perchè io sono così?"

Alessander Nettirn: "Esatto. Tu hai sempre voluto sapere la risposta a questa esatta domanda. Ma prima...te ne vorrei fare una io: perchè lo vuoi sapere? Sei praticamente perfetta, il che è il sogno di tutti, sia umani che animatronics. Non ti piace essere così?"

Baby: "Io...Non-...Sì, ma è solo che...non lo so, è che...c'è qualcosa che non va in me...ci sono tante cose che non vanno in me! Adoro essere quella che sono, sì, ma...allo stesso tempo vorrei...vorrei essere-"

Alessander Nettirn: "-normale?"

Baby: "..."

Non sapevo come rispondere. In quel preciso momento fui travolta da un'enorme...crisi d'identità. Come avevo appena detto a Nettirn, mi piace essere perfetta e saper fare tutto. Fin da quando mi scorpii così, a soli 2 anni, mi sono sempre trovata in completa armonia col mio essere e la mia pazzia, non ho mai rimpianto nulla. Mi piacevo in tutto e per tutto. Ma...da quando conobbi Roxy...non sapevo più chi fossi io realmente. Non ero più sicura di voler essere perfetta o no, non sapevo più se fosse una cosa positiva o meno. Non sapevo neanche se fossi davvero perfetta. Non riuscivo a capire se fossi in grado di controllare il mio corpo e la mia follia...Non sapevo più niente di me! Zero! E quell'incontro così inaspettato mi fece riflettere come non mai, quasi spaesandomi del tutto. Mi sentivo alla deriva in un mare di domande in tempesta. Letteralmente mi sentivo galleggiare tra mille punti interrogativi che non riuscivo a tramutare in solidi risposte.
Rimasi ferma a pensare per qualche minuto come una rimbambita davanti agli occhi sicuri e convinti di Nettirn, fino a quando non realizzai ciò.

Baby: "...Ho un miliardo di pensieri contrastanti..."

Alessander Nettirn rimaneva fermo lì a fissarmi con le mani in tasca...mentre sorrideva leggermente. Quel sorriso velato che faceva intendere mille cose ma dava zero risposte. Un sorriso enigmatico...che sembrava lo stesso e identico mio che uso nella vita di tutti i giorni con tutti.
Non rispose, ma attese me che ripresi a parlare.

Baby: "...Tu hai detto che sono perfetta...ma non è così. Roxy mi è piombata nella vita facendomi capire che ho delle debolezze...Perchè? Perchè lei azzera tutta la mia perfezione? Cos'ha lei?"

Alessander Nettirn: "Baby...stai letteralmente affogando nel tuo mare di domande e neanche te ne rendi conto."

Baby: "Io-...lo so! Lo so!! Ma è proprio per questo che ora sto chiedendo a te!! Tu sei colui che mi ha creata in ogni mio minimo dettaglio, partendo da zero! E allora io ora voglio avere tutte queste risposte da te, perchè sei l'unica persona al mondo che è capace di darmele! Sei l'unico al mondo...in grado di salvarmi dall'affogare in questo mare di domande."

Alessander Nettirn: "...Credi che avere tutte queste risposte ti salverà dall'affogare?...Oppure ciò non farebbe altro che crearti ulteriori domande?"

Baby: "Non posso saperlo fin quando non ci proverò!! Dici che potrebbero nascere altre domande? Bene!! Almeno mi sarò liberata di quelle che mi tartassano da più di 19 anni!!"

Alessander Nettirn: "...Da cosa stai scappando Baby?"

Baby: "SMETTILA DI FARMI DOMANDE FILOSOFICHE DEL CAZZO! MI VUOI RISPONDERE?"

Alessander Nettirn: "Ti posso assicurare che non cambierebbe nulla-"

Baby: "-NO!!! BASTA CIANCIARE!!! Ora ascolta: sono stanca di vivere in questa situazione, ok?! Tu non capisci cosa provo io!! Nessuno in questa merda di mondo può comprendere come mi sento io!! E TU *Indica Nettirn* TU SEI IL RESPONSABILE DI TUTTO IL MIO MALESSERE!!! Ho passato la vita e la sto tutt'ora passando a cercare di capire il perchè io sia così! Per anni ho tentato di dare una spiegazione al perchè TU mi abbia creata così e soprattutto COME! Hai fatto un errore?! Hai sbagliato dei settaggi?! Cazzo, tu sei Alessander Nettirn!! Pare impossibile che un genio come te abbia sbagliato così tante cose nella mia programmazione!! Allora l'avrai fatto apposta! Ma perchè?! Perchè mi hai creata in questo modo?! Io-...Io non-...Non ce la faccio più!! *Inizia a versare qualche lacrima* Non ne posso più!! La mia mente straborda di pensieri su pensieri su pensieri su pensieri...Sono libera ma allo stesso tempo rinchiusa in me stessa come non lo è nessun altro!! Sono pazza e so di esserlo, ma-... *Piange più forte* ...m-ma non-...N-Non...NON CE LA FACCIO PIÙ!!! N-NON SO NE-E-EANCHE C-COSA DIRE!! S-SONO TALMENTE S-S-STRACOLMA DI PE-ENSIERI CHE NO-ON ME NE RIMANE NEANCHE U-UNO DECENTE!! MI-...MI S-SENTO DISORIENTATA...M-MI SENTO A-ASSAI CONFUSA E-E LO ODIO!!! ODIO ESSERE ME!!! DI-ICO SEMPRE CHE PROVO ODIO VERSO TUTTI E TUTTO, MA LA VERITÀ È-È CHE...L-LA COSA CHE PIÙ ODIO DI TUTTE AL MONDO...SONO IO!!! ODIO IL MIO CORPO, ODIO LA MIA MENTE, ODIO LA MIA PERFEZIONE...MI ODIO IN TUTTO E PER TUTTO!! E-E IN QUESTI GIORNI...IN QUESTI 2 ANNI NON HO FATTO ALTRO CHE ACCRESCERE QUEST'ODIO...I-Io ho paura..HO UNA FOTTUTA PAURA MATTA DI ME STESSA E NON SO NEANCHE IL PERCHÈ!!!"

Alessander: "..."

Baby: "MI CHIEDI SE VOGLIO ESSERE NORMALE? SÌ. SÌ, VOGLIO ESSERE NORMALE, VA BENE!?! MI SONO STANCATA DI ESSERE QUESTA MERDA CHE SONO!! OK?! VOGLIO AVERE UNA MENTE NORMALE E VIVERE UNA VITA TRANQUILLA COME QUELLA DI TUTTI!!! HO RISPOSTO ALLA TUA DOMANDA, ORA IO PRETENDO CHE TU RISPONDA ALLA MIA!! RISPONDIMI ALESSANDER!! RISPONDIMI CAZZO!! PERCHÈ-...PERCHÈ IO SONO COSÌ!!?!"

Alessander Nettirn: "..."

Baby: "..."

Alessander Nettirn: "..."

Baby: "...Ti-...Ti prego...*Ansima* ...Ti prego..."

Alessander Nettirn: "..."

Baby: "..."

Alessander Nettirn: "...Tu ti ostini a identificarti nè come animatronic nè come umano. Dici di essere...un essere. Ma la verità Baby..."

Baby: "..."

Alessander Nettirn: "...è che tu sei la persona più normale che sia mai esistita su questo pianeta."

Baby: "..."

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

...Aprii gli occhi e vidi che ero nel mio letto, con a fianco Roxy che dormiva...Girai lo sguardo verso la mia destra e vidi dal telefono posato sul comodino che erano le 4:04 di notte...

...Era un sogno. Stavo solo sognando...

D'altronde era ovvio, Alessander morii anni fa. Non so come non riuscii a rendermene conto, era così palese. Era impossibile che mi fossi trovata davanti lui in persona vivo e vegeto. Eppure sembrava tutto così dannatamente reale...
I sogni...uno dei più grandi misteri di tutti gli esseri viventi, umani, animatronics e animali. Si sa da sempre poco e niente di questi fenomini psichici del sonno, e tutt'oggi continuano ad affascinare miliardi di persone, tra chi tenta di dargli una spiegazione, a chi semplicemente decide di farsi trasportare verso realtà inimmaginabili, addentrandosi nei così detti "sogni lucidi". E poi...il mistero più grande di tutti...i sogni premonitori. Questi fenomeni prendono tutta la conoscenza sulla psiche che l'umanità ha racimolato per secoli e la disintegra come se fosse un piccolo cumulo di sabbia nel palmo di una mano. Sembrano fenomeni paranormali, e in molti sono convinti che in realtà non esistano, e che sia tutto solo una grossa bugia della mente...ma io so che non è così. Sono reali, e sono sicura di questo perchè...ne ho fatti a centinaia. Come ben sapete, di base ho l'inimitabile capacità di prevedere tutto installata dentro di me, attraverso calcoli di frazioni di secondo e una lungimiranza imbattibile...ma molte cose che sono successe in giro per il mondo, cose che in natura sono impossibili da prevedere per chiunque, persino per me...io sono riuscita a prevederle grazie appunto a questi sogni.
Non ci ho mai dato peso a questo, poichè, avendo in me l'abilità di svolgere al 100% di ogni capacità possibile qualsiasi cosa, ho sempre dato per scontato che faccio così tanti sogni premonitori perchè anche la mia scheda madre e la sua memoria interna riescono appunto a svolgere tutte le loro funzioni al 100% delle loro capacità. Ma comunque rimangono dei misteri irrisolti per tutti gli umani e animatronics del mondo, e credo che resteranno tali per sempre...

Comunque, mentre ero ancora sdraiata sul letto...riflettetti sul sogno che avevo appena fatto, e di cui il sol pensiero mi impediva di riaddormentarmi.
Perchè avevo fatto questo sogno? La risposta in realtà è abbastanza semplice: si dice che tutti i sogni abbiano una spiegazione e siano il riflesso delle nostre paure e dei nostri pensieri quotidiani; le mie paure in quegli ultimi giorni riguardavano il non sapere più chi io fossi, ed infatti in quella scena onirica mi si palesò Alessander Nettirn, il mio creatore, da cui cercavo risposte sulla mia esistenza fin dalla mia nascita, ma purtroppo lui morì quando ero ancora troppo piccola...e così sarebbe rimasto per sempre. La possibilità di trovarmelo vivo e vegeto davanti agli occhi come accadde in quel sogno...era semplicemente inesistente. Perchè lui era morto. Punto.
Ma comunque...ciò non toglie che quel sogno che feci fu così fottutamente reale. Solitamente, quando qualcuno sogna, non si accorge immediatamente di non trovarsi nella realtà, ma, una volta svegliato, lo realizza praticamente subito, capendo che il sogno appena fatto sia una scena mai accaduta, e soltanto immaginata. Infatti, se anche solo si volesse provare a rimmedisimarsi negli stessi luogo e circostanza, si verrebbe colpiti da uno strano senso di estranietà e intorpidimento mentale. Io, invece...quella notte sentii come se quella scena fosse realmente accaduta. Mi sentivo come se fino a pochi istanti prima mi trovassi veramente in quel vicoletto buio assieme a Nettirn, e all'improvviso fossi stata teletrasportata nel mio letto. Perchè? Come ho detto, di sogni in vita mia ne ho fatti a milioni, e me li ricordo letteralmente tutti...ma nessuno mi fece mai sentire come quello che avevo appena fatto...nessuno, neanche mezzo. Quello fu l'unico. Questa cosa è totalmente inspiegabile...Ecco! Un'altra cosa da aggiungere all'elenco de "Le poche cose che rimarranno per sempre un mistero per Circus Baby", esattamente come il Midrà...e il motivo della mia esistenza che, fino a qualche minuto prima, pensavo di stargli finalmente per dare una risposta...Che illusa.
Comunque, l'unica cosa che non riconoscevo essere nella norma in quel sogno...ero io stessa. Mi sembrava assurdo essermi comportata in quel modo. Oltre ad aver pianto pesantamente (in modo simile a quando piansi per Roxy dopo che lei rimase delusa da me)...avevo detto che volevo essere normale? Che cazzo mi era passato per la testa?! L'unica volta in cui mi sentii un minimo "normale" fu a Capodanno del 2053, quando, sull'aereo di ritorno dalla Romania, pensai a come dichiararmi a Roxy; e lì addirittura pensai a come "essere normali" faccia prorpio schifo! Mille volte meglio essere pazzi ma perfetti in tutto come me, senz'ombra di dubbio! Non so cosa mi prese, ma decisi di non darci peso. Tanto...
...era solo un sogno.

Ad ogni modo, dopo aver fatto tutto questo mio flusso di coscienza, mi girai alla mia sinistra...e vidi Roxy che dormiva beatamente al mio fianco. Era rivolta con il viso verso di me a pochi centimetri dalla mia faccia. Aveva entrambe le mani sotto il cuscino su cui poggiava la testa, e aveva un mezzo sorriso involontario...chissà lei cosa stesse sognando in quel momento. A vedere questa scena, esattamente come successe quasi 2 anni addietro la prima volta che la vidi dormire nel mio letto i primi giorni in cui la conobbi e la rapii...mi salì un senso di tranquillità e stanchezza che in qualche modo mi facevano stare molto bene e rilassata. Sentii che queste sensazioni messe insieme mi stavano facendo ricadere in un sonno profondo dal quale mi ero appena svegliata a causa del sogno che avevo avuto, ma prima di far accadere ciò...alzai una mano e la portai delicatamente sulla guancia scoperta di Roxy, accarezzandola molto lentamente per non rischiare di svegliarla. Non so precisamente perchè lo feci, ma mi dava sicurezza...sicurezza che in quei giorni sentivo di non avere affatto. E parlo ovviamente per Roxy, non per me. A causa di quello che accadde e dei miei conseguenti pensieri che ebbi su di lei e sul nostro futuro...sentivo che qualcosa non andava, e per questo avevo paura. Avevo una paura matta...di perdere Roxy. Cercai comunque di non pensarci, altrimenti non sarei riuscita ad addormentarmi più, e dunque finì di accarezzare Roxy e mi lasciai cadere tra le braccia di Morfeo.

Qualche ora dopo, quella mattina...
...mi svegliai con una febbre altissima. Esatto, avete capito bene: per la prima volta in vita...mi ammalai. Non mi era mai successo fino ad all'ora, non avevo mai avuto nemmeno il più piccolo dei raffreddori, niente di niente. E invece ora, tutto d'un tratto, eccomi qui nel mio letto dolorante, spossata e in preda a mille brividi alternati da un caldo asfissiante. Non capivo il motivo del perchè successe, ma in quel momento non avevo nè le forze e nè la voglia di pensarci. Volevo solo...stare nel letto e riposare.
Roxy, quando si svegliò, se ne accorse subito, e quindi iniziò a darmi mille attenzioni, proprio come un'infermiera che si prende cura del proprio paziente. Naturalmente non mi alzai per andare a lavoro quel giorno (tra l'altro era anche la festa dei lavoratori), e quindi ora mi trovavo ancora sdraiata nel mio letto, avvolta nelle coperte e con Roxy seduta al mio fianco a controllare la mia temperatura.

Roxy: "*Guarda il termometro* 71°! Ok che noi animatronics abbiamo la temperatura corporea superiore a quella umana, ma tu stai messa davvero male!"

Io non rispondevo neanche, stavo solo rannicchiata nel letto, con la testa affondata sul cuscino e guardavo Roxy con occhi lucidi e alienanti.

Roxy: "È...divertente vederti ridotta così. Non mi fraintendere! Mi dispiace che tu stia male, ma vedere TE con la febbre così alta e ridotta in questo stato...mhmhmh, è stranamente simpatica come cosa, hehe."

Baby: "..."

Roxy: "Va bene, riposati. *Si alza* Fortuna che oggi è il 1° maggio e quindi neanch'io devo andare a lavoro, così posso stare con te, ma per i prossimi giorni te la dovrai cavare da sola. Vabbè che per te non è un problema, però per qualsiasi cosa mi chiamerai. Hai già avvertito Puppet?"

Baby: "*Annuisce lentamente*"

Roxy: "Perfetto. Vado a prenderti delle medicine giù. Tu cerca di dormire un po' e dopo le prendi."

Detto questo, lei uscí dalla stanza diretta all'infermieria al piano inferiore per prendere le cure per me, mentre io rimasi lì a cercare di riposare come disse Roxy, ma mi risultava al quanto complicato. Non riuscivo neanche ad addormentarmi, ci rendiamo conto?! IO, la stessa Baby che è capace di appisolarsi persino in mezzo ai bidoni dell'immondizia e che le bastano un paio di ore di sonno per ricaricarsi ed essere nuovamente energica al 100%! Quella mattina, come accadde durante il primo periodo in cui conobbi Roxanne...non riuscivo a riconoscermi. Tutto ciò era altamente umiliante e mi facevo schifo a guardarmi. Perchè ero ridotta in quello stato? Com'era successo tutto questo?
Ormai pensavo di averne viste di tutte in quegli ultimi 2 anni, da quando conobbi Roxy e con tutti i cambiamenti che portò nella mia vita, ma spuntava sempre qualcosa fuori che mi faceva ricredere. Ci doveva essere sempre qualcosa, anche una semplice cazzata come l'avere la febbre, che mi costringeva ancora una volta a rivalutare la mia persona. Ogni volta che accadeva ciò lo odiavo a morte.
Mentre facevo questi pensieri rannicchiata nel mio letto e incapace di prendere sonno...pensai delle cose che a pensarle oggi mi chiederei "ma che cazzo avevo in mente?!". Probabilmente era a causa della febbre alta, ma comunque continuo a farmi ribrezzo al sol pensiero di quello che meditai. Vi starete chiedendo che razza di riflessioni feci di così brutte a tal punto dal portarmi a schifarmi. Beh...pensai a Roxy, e appunto a tutti i cambiamenti che portò nella mia vita. Come appena detto, durante quei 2 anni, ogni volta che accadeva qualcosa che mi portava a riscoprirmi per quello che credevo di non essere, mi vergognavo e volevo solo sparire; compresi che tutte queste cose successero solo e unicamente da quando conobbi Roxanne...e quindi iniziai ad attribuire la colpa di tutto ciò a lei...pensai che era causa sua se ora mi ritrovavo in quello stato deprimente. Pensai che...se non l'avessi mai incontrata...la mia vita sarebbe proseguita alla perfezione, e non sarei finita col fare mille flussi di coscienza al giorno, tutti inerenti a lei. Mi chiesi se fosse davvero un bene essermi innamorata di quella ragazza...oppure se era una maledizione. In tutto ciò, tra l'altro, ancora non avevo mai trovato una risposta al perchè lei aveva tutta quest'influenza su di me, al perchè mi cambiò così drasticamente. Era da molto tempo che non ci pensavo più, praticamente da quando mi ci fidanzai, ma ora, a causa di quel sogno che feci su Nettirn...tornai a rifletterci. Ma io non volevo. Io NON volevo tutti questi pensieri che mi invadevano la mente e non mi facevano pensare ad altro. Lo odiavo. La odiavo con tutta me stessa questa situazione. Volevo solo...essere tranquilla. Volevo solo vivere una vita serena assieme a Roxy. Da dicembre fino a Pasqua di quell'anno fu un periodo favoloso, in cui io e lei eravamo in perfetta armonia e vivevamo la nostra doppia vita nel migliore dei modi, facendo ciò che ci piaceva di più al mondo...ma ora sentivo che qualcosa non andava. Che sia chiaro: questa era solamente una cosa che riguardava me e i miei pensieri, perchè per Roxy era tutto perfettamente a posto. Ero solo io che...sentivo di non stare bene mentalmente. Qualcosa in me non andava (più del solito intendo) e lo percepivo chiaramente. Mi odiavo, ma allo stesso tempo...mi facevo paura. Avevo una paura folle di quello che avrei potuto fare involontariamente. Avevo paura che in qualche modo...sarei potuta impazzire nuovamente davanti a Roxy, proprio come le prime volte in cui ogni volta che lei anche solo apriva bocca io davo di matto. Tutto questo solo perchè avevo questi pensieri che non volevano andare via...
Sono pazza, e lo sapevo, e fino ad all'ora, da quando mi fidanzai con Roxy, ero riuscita sempre a controllarmi...ma ora avevo paura che non sarebbe stato più così.
Una parte di me voleva che di questo ne parlassi con Roxy, così da sfogarmi e tranquillizzarmi, mettendola al corrente di tutto...ma l'altra non voleva, proprio perchè avevo paura che appena avrei iniziato a parlare, sarei potuta impazzire fin da subito.
Alla fine...decisi di non parlarne...

...ma al tempo ancora non sapevo se avevo fatto la scelta giusta...oppure no.

2 GIUGNO 2055

Passò un mese dopo quella febbre infernale, dalla quale mi ripresi in una settimana, durante la quale praticamente non mi alzai mai dal letto, ma solo per andare in bagno; mese che passò in completa tranquillità...ma solo per Roxy. Infatti io non riuscii a liberarmi di tutti questi orribili pensieri. Certo, non pensai più quelle cose inerenti al "se non avessi mai incontrato Roxy", ma comunque sentivo ancora di non stare bene con me stessa, e continuavo a percepire qualcosa di terribile nell'aria, ma ancora non capivo cosa.
Durante quelle settimane proseguimmo le nostre vite normalmente, continuando a lavorare e uccidere di nascosto. Io cercavo di velare tutte queste mie preoccupazioni a Roxanne, poichè, come ho detto, non volevo parlarne perchè avevo paura, e fortunatamente ci riuscii: lei non si accorse di nulla, e pensava che fosse tutto a posto, il che non me l'aspettavo, in quanto ogni singola volta che ero triste, arrabbiata, preoccupata o altro Roxy subito se ne accorgeva e iniziava a farmi mille domande sperando di riuscire a farmi sputare il rospo. Ma quella volta no. Non so se fui brava io a nascondere le mie emozioni, oppure se era lei troppo distratta per qualcosa.
Ad ogni modo, l'importante era che per lei fosse tutto regolare, mentre io...tentavo di portarmi addosso questo macigno nascosto ai suoi occhi.

Quel pomeriggio di inizio giugno ci trovavamo a Gardaland, ma non per divertirci...anzi, sì, ma a modo nostro. Ovviamente avrete capito subito in che senso. Come ho detto, nonostante tutte queste mie preoccupazioni e pensieri, io e Roxy abbiamo continuato la nostra vita normalmente, uccidendo e allenandoci ogni weekend, e circa due volte al mese le facevo fare una nuova esperienza; e quel giorno toccava ad una molto cruenta e speciale: uccidere un bambino. Quando lo feci io quasi 2 anni prima, quando uccisi quel neonato di 2 mesi assieme ai genitori, Roxy ne rimase assai disgustata, ma ora che aveva questo nuovo carattere pazzoide come il mio, appena glielo proposi andò in estasi e non vedeva l'ora. Disse inoltre che questo le sarebbe servito a capire se fosse effettivamente cambiata del tutto, oppure se sul momento dell'atto avrebbe avuto dei ripensamenti; uccidere un bambino è uno dei crimini peggiori che possano esistere, e persino serial killer spietati tendono a tirarsi indietro se ci provano. Perciò quel giorno Roxy avrebbe messo alla prova la sua crudeltà e avrebbe avuto conferma se sarebbe stata capace veramente di tutto.
Scegliemmo il 2 giugno come giorno adatto perchè, oltre ad essere la festa della Repubblica, era anche un giorno di festa che segnava la fine della scuola, e perciò molti genitori erano soliti portare i propri figli a divertirsi, in questo caso proprio ad un parco divertimenti come Gardaland. Perciò parco super affollato, ricco di bambini frenetici...e di genitori distratti. Quello era il posto e il momento perfetto per compiere un infanticidio.

Erano all'incirca le 2 di pomeriggio, e in quanto orario subito dopo pranzo, la gente solitamente sceglie attrazioni più semplici e non troppo movimentate. Perciò io e Roxy stavamo camminando cercando di adocchiare quella perfetta per rapire un bambino e farlo fuori senza farci vedere da nessuno. Ah, e ovviamente, per non farci riconoscere, avevamo rubato e indossato due costumi da mascotte del posto (io vestita da Aurora, mentre Roxy da Prezzemolo), così eravamo completamente tranquille da occhi indiscreti. La gente non doveva sapere che Circus Baby e una sua amica si trovavano lì quel giorno...un giorno che a breve sarebbe stato ricordato da tutti come tragico e da dimenticare.

Roxy: "*Mentre cammina a fianco a Baby entrambe travestite* Che ne dici del percorso in gommone sul fiume? Ne rapiamo uno e lo affoghiamo!"

Baby: "Sì, completamente all'aperto e sotto gli occhi di tutti."

Roxy: "Sì, hai ragione...Oh! Oh! Oh! La stanza degli specchi! In "It 2" c'è una scena bellissima lì dentro!"

Baby: "Già, peccato che Pennywise è un alieno con poteri sovrannaturali grazie ai quali in quella scena ha fatto scomparire qualsiasi testimone dalla stanza."

Roxy: "Mmhh, ho capito, sei difficile...*Si guarda in giro* Ci sono! Inferis!"

Baby: "Inferis?"

Roxy indicò con la mano un'attrazione molto speciale: Inferis, ovvero una di quelle classiche attrazioni horror in cui entri e ti fai il giretto sul trenino in mezzo a decine di fantocci paurosi e luci stroboscopiche a non finire. Quello sì che era il posto perfetto per uccidere un bambino! Bastava rapirne uno da un vagone del trenino in un momento di completo buio e portarlo in un angolino lontano da tutto e da tutti, e il gioco era fatto. Tra l'altro, guarda caso, esattamente il giorno in cui incontrai Roxy in quel bagno quando ci mettemmo a parlare, nominai per scherzo questa precisa attrazione di Gardaland a lei, chiedendole come avrebbe ucciso il suo ragazzo nel caso si fossero trovati lì insieme. Ed ora eravamo proprio lì, sempre per uccidere qualcuno, ma in quel caso non si trattava del suo ex-fidanzato, anche perchè quello ormai era già andato da un po'.

Baby: "Sì, è perfetto! Brava amore!"

E dunque era deciso: saremmo entrate di nascosto nell'attrazione horror di Inferis, avremmo rapito un bambino da uno dei vagoni che passavano al momento...e l'avremmo ucciso senza pietà. Ovviamente si parlava di uno umano, perchè di bambini animatronics ancora non ne esistevano. Inoltre, a differenza del neonato che uccisi io 2 anni prima, quel giorno decidemmo di optare per un bambino intorno ai 10 anni, cosí da avere la nostra vittima pienamente cosciente di quello che gli avremmo fatto, in quanto non l'avremmo semplicemente ammazzato in un colpo...ma un po' di dolore glielo avremmo fatto provare senz'ombra di dubbio. Come ho detto: volevamo divertirci un po'.
Ci avvicinammo quindi all'attrazione dall'esterno, raggiungendo una porta con su scritto "staff only". Io tirai fuori delle chiavi che rubai a una guardia del parco senza farmi notare, trovai quella giusta e con essa aprii la porta, permettendoci così di entrare all'interno. Una volta dentro, ci trovammo in una piccola stanza contenente gli armadietti del personale, e subito dopo, separata da una vetrata satinata, c'era la sala di controllo della giostra, con tanto di telecamere di sicurezza annesse. Tramite il vetro offuscato, riuscimmo a vedere che lì dentro vi era la guardia di sicurezza, intento a supervisionare tutto assicurandosi che ogni cosa fosse al suo posto.
Io e Roxy ci togliemmo i costumi, e iniziammo a ragionare sul da farsi. Volli far tentare Roxy di elaborare un piano adatto, così da farle mettere in pratica gli allenamenti che le avevo fatto fare in quei mesi, e dunque le lasciai carta bianca.

Baby: "Allora, sai questo: dobbiamo entrare nell'attrazione senza farci vedere per rapire e uccidere un bambino. Lì dietro c'è la guardia di sicurezza che vede e sente tutto, mentre dentro sarà pieno di gente intenta a spassarsela sul trenino. Da dove inizi?"

Roxy: "Vediamo, dunque, mmhhh...beh, intanto metterei fuori gioco la guardia, così ce la leviamo di torno-..."

Baby: "Mettere fuori gioco in che senso? La uccidi o la metti solo K.O.?"

Roxy: "Ehmmm...K.O.?"

Baby: "Sbagliato, devi ucciderla."

Roxy: "Perchè?"

Baby: "Intanto, analizzando per bene la sala controllo da questa vetrata, puoi capire com'è disposta la stanza: la porta d'ingresso è qui, mentre la postazione della guardia è posizionata lungo la parete subito a fianco, dunque la guardia ha continuamente la visuale fissa sulla porta, e si accorgerebbe di ogni minimo movimento proveniente da lì, perciò, a meno che non entri con il costume indosso, ti riconoscerebbe subito, ricordandosi del tuo volto, ma, come puoi ben intuire, non puoi entrare indossando il costume, altrimenti avresti la mobilità drasticamente ridotta, e non riusciresti neanche ad avvicinarti a lui."

Roxy: "Perchè stai parlando in seconda persona riferendoti soltanto a me?"

Baby: "Perchè la sto mettendo come se dovessi agire solo tu; io riuscirei tranquillamente a fare tutto facendo solo svenire la guardia, senza ucciderla, ma tu no."

Roxy: "È una sfida?"

Baby: "No, semplicemente è troppo difficile per chiunque. Voglio vederti a mettere qualcuno K.O. mentre ti trovi all'interno di un costume di 15 kg che ti limita anche tutta la visibilità."

Roxy: "Mh, se lo dici tu."

Baby: "Comunque, anche se ci riuscissi, non sei comunque in grado di far svenire uno per un quantitativo di tempo determinato da te, scegliendo quale mossa usare, quindi correresti il rischio di essere ancora in giro per l'attrazione mentre la guardia si risveglia, facendoti così scovare dalle telecamere."

Roxy: "Mmmhh sì, ma..."

Baby: "...Cosa?"

Roxy: "...Ci sono tutti questi problemi e queste circostanze...ma io vorrei iniziare a cavarmela da sola, se capisci che intendo..."

Baby: "Tesoro, io ti avevo avvertita che questa vita non è facile. Tu poi l'hai iniziata da appena 7 mesi, sei solo all'inizio, anzi, all'inizio dell'inizio!"

Roxy: "Sì, ma...non voglio dipendere sempre da te! Devo saper badare a me stessa, e fare quello che voglio quando voglio!"

Baby: "Ti capisco amore, fidati, io la penso esattamente come te...ma ti ricordo che tu non sei me, non sai fare tutto alla perfezione senza difficoltà. Tu hai bisogno di tanto tempo e tanta pratica."

Roxy: "Sembra quasi un'offesa detta così!"

Baby: "No-! *Sospira* Senti, mi sono espressa male. Ma comunque tu devi avere solo pazienza, ok? Col tempo vedrai che diverrai bravissima anche tu, e non avrai più bisogno di me!"

Roxy: "Sì, peccato che nel mentre avremo già iniziato a conquistare il mondo e quindi tutto questo non sarà servito più a nulla!"

Appena lei accennò la mia ambita conquista del mondo mi tornarono nuovamente in mente tutti quei pensieri che ormai non lasciavano più la mia testa da 1 mese. Inoltre, iniziai a notare una certa impazienza in Roxy, e ciò non fece altro che aggravare questi pensieri, poichè cominciai anche a temere che avrebbe potuto commettere qualche pazzia...cioè, qualche PAZZA pazzia, perchè di pazzie già ne commetteva tante assieme a me. Cercai di scacciare per il momento tutto ciò dalla mia mente, perchè ora dovevo pensare ad altro.

Baby: "Al contrario! Tutto questo ti serve proprio per arrivare al giorno in cui inizieremo a conquistare tutto!"

Roxy: "Sì, ma nel mentre...potrei iniziare a fare qualcosina da me..."

Mentre diceva questa frase, Roxy spostò leggermente la testa di lato, gettando lo sguardo verso il nulla, e inoltre notai in lei una strana espressione, come se stesse escogitando qualcosa...e non mi piaceva!
Dunque mi impostai assumendo un tono più serio.

Baby: "Roxy. Non pensare ASSOLUTAMENTE di commettere qualcosa senza di me, capito?"

Roxy: "Ma perchè-?"

Baby: "No Roxy, sto parlando seriamente. NON sei ancora pronta, e rischieresti grosso, ma davvero tanto! Non hai idea delle conseguenze che potresti far scaturire."

Roxy: "La fai tragica! Ti ricordo che ho imparato da sola a sgattaiolare dappertutto senza farmi vedere, semplicemente guardandoti!"

Baby: "Ma qui non si parla solo di questo!"

Roxy: "..."

Baby: "...Amore...mi prometti che non tenterai di agire per conto tuo fin quando non te lo dirò io?"

Roxy: "...*Sospira* Va bene."

Baby: "Scusami, *Dà un bacio a stampo a Roxy* ma lo faccio per tenerti al sicuro, lo sai."

Roxy: "Sì..."

Mi dispiaceva vedere Roxy delusa, ma non potevo permetterle di fare tutto quello che voleva, era ancora troppo presto. Speravo solo che la sua promessa fosse reale, e che non avrebbe ceduto alla tentazione.
Ad ogni modo, dopo questa breve discussione, mi accostai alla porta che conduceva alla sala controllo, e guardai Roxy, aspettando che fosse pronta per entrare in azione.

Baby: "Dai, per oggi ti guido io."

Roxy: "Come sempre..."

Baby: "Adesso non pensarci. Allora, faremo così: io apro di violenza la porta e mi fiondo sulla guardia per immobilizzarla, e una volta fatto ciò, con io che la tengo ferma, tu arrivi e gli spezzi il collo, d'accordo?"

Roxy: "*Annuisce*"

Baby: "Bene, appena sei pronta me lo dici."

Roxy: "Vai!"

Data la conferma per partire, come avevo detto aprii di violenza la porta sbattendola, facendo così prendere un colpo alla guardia che stava seduta beatamente mentre si rilassava, che tra l'altro era un umano.

Guardia: "*Sobbalza e si gira* Oh!! Che-?!!"

Non ebbe neanche il tempo di realizzare cosa stesse accadendo, che io, alla velocità delle luce, gli corsi addosso e lo afferrai con entrambi le mani e lo costrinsi ad alzarsi dalla sedia, per poi avvinghiargli il busto con le braccia, impedendogli qualsiasi tipo di movimento. Nel mentre Roxy entrò a ruota dietro di me, e dopo che vincolai l'uomo tenendolo fermo e rivolto verso di lei, quest'ultima si avvicinò con uno sguardo serio e cattivo inciso sul volto.

Baby: "Pronto a dire addio a questo mondo?"

Guardia: "Cosa?!! Hey!! Ferme!!"

Roxy si posizionò velocemente di fronte alla guardia, e, con un movimento rapido e deciso, prese tra le mani la sua testa e gliela girò di botto, spezzandogli il collo sul colpo. Io lasciai cadere a terra il corpo ormai senza vita dell'uomo, e dopodichè mi voltai verso Roxy per spiegarle il passo successivo.

Baby: "Perfetto, ora tu nascondi il corpo. Io mi occupo delle videocamere."

Roxy fece come le dissi: sollevò il corpo della guardia e lo nascose dentro un armadietto presente in quella stanza che poi chiuse con le chiavi che erano legate alla sua divisa. Io, nel mentre, mi diressi alla postazione di controllo per manomettere le videocamere di sicurezza; quello che feci fu metterle in loop costante di qualche minuto cosicchè, anche se qualcuno fosse entrato, non avrebbe visto me e Roxy dai monitor intente nel nostro misfatto. Inoltre, ovviamente, stoppai la registrazione in diretta per non avere alcuna prova video.
Dopo aver fatto ciò mi riavvicinai a Roxy per programmare ciò che volevamo fare.

Baby: "Ok, la parte difficile e noiosa è finita. Ora...come vuoi agire?"

Roxy: "Come facciamo a rapire un bambino senza farci vedere? Sono sempre accompagnati dai genitori!"

Baby: "Siamo all'interno di un'attrazione horror, e ciò vuol dire stanze buie e rumori e urla finte a non finire. Non c'è niente di più semplice!"

Roxy: "Hai ragione, però qua la gente non cammina in libertà, ma si fa il giro sul trenino."

Baby: "Meglio! Ne rapiremo uno da uno degli ultimi vagoni in un momento di completa oscurità e ci andremo a nascondere in un angolino in cui nessuno può vederci, e visto che, come hai detto tu, la gente qua non può andarsene in giro dove vuole, non avremo alcuna preoccupazione."

Roxy: "Mh, d'accordo, si può fare!"

Baby: "Allora? Sei pronta?"

Roxy: "Prontissima!"

Baby: "Grande!"

E così, super decise e determinate nel nostro intento, io e Roxy ci dirigemmo verso una porta e, usando le chiavi "prese in prestito" dalla guardia, la aprimmo trovandoci così esattamente all'interno della giostra. Davanti a noi, poco più in là, si snodavano i binari del trenino. La stanza in cui eravamo sbucate era avvolta da luci intermittenti che simulavano un temporale, con bagliori violacei, blu e bianchi. Sul pavimento si estendeva un finto terreno che riprendeva quei colori, sostituendo però il bianco con il nero, e che ricreavano l'atmosfera di una valle infernale. Qua e là si potevano scorgere rovine e ruderi, intervallati da piccole collinette che fungevano da mini-montagne russe per il trenino. A completare lo scenario, come previsto, vi era un caos sonoro fatto di suoni assordanti e urla artificiali che riempivano l'aria, rendendo impossibile distinguere qualsiasi altro rumore, in modo da spaventare i visitatori che vi passavano.
Io e Roxy ci guardammo un attimo in giro, nella speranza di scorgere dei turisti in transito sul trenino, ed esattamente mentre facevamo ciò, io, grazie al mio udito, sentii le grida e le risate di alcuni di essi mentre si avvicinavano. Feci dunque segno a Roxy che stavano per arrivare e di prepararsi, chinandosi leggermente per non farsi vedere, cosa che feci anch'io, nel mentre avvicinandoci al binario sul quale a breve sarebbero passati loro. Ci accostammo a fianco ad esso attendendo il passaggio del convoglio, io da un lato e Roxy dall'altro. Aspettammo all'incirca 2 minuti, dopo i quali vedemmo in lontananza le carrozze colme di persone arrivare verso di noi. Poco prima del loro arrivo, io chiamai l'attenzione di Roxy per avvertirla che ci avrei pensato io a rapire il bambino da uno dei vagoni, facendoglielo capire gesticolando, e lei annuì per conferma.
Ormai era questione di secondi, e al termine di essi finalmente il trenino passò dove eravamo noi. Io, in un istante, adocchiai ogni singola persona presente in quelle carrozze, mettendo a fuoco ciascuno di esse per trovare il malcapitato ideale, e la trovai subito: precisamente nell'ultimo vagoncino vi erano seduti un giovane padre e il suo figlioccio di pochi anni, probabilmente su gli 8, e se la stavano spassando un bel po' insieme.
Lui era la vittima perfetta.

Non ci pensai due volte, attesi che tutte le carrozze passarono, e una volta giunta l'ultima...mi alzai dal mio nascondiglio per correrle dietro, e non appena ci fu un momento di totale buio, afferrai per le spalle il bambino che stava seduto a fianco al padre, e lo trascinai fuori dal vagoncino, mettendogli anche una mano sulla bocca per non farlo urlare; il padre non si accorse di nulla, anzi, continuava a ridere e parlare ignaro di quello che era appena successo. Io, con ancora il bimbo tenuto sollevato di peso e che si dimenava, corsi verso una delle pareti della stanza, mettendomi in un posto in cui nessuno potesse vederci, dietro una serie di rovine finte. Roxy, appena vide me col bambino, mi seguì e mi raggiunse.
E così, dopo esserci nascoste e posizionate una di fianco all'altra, io lasciai il bambino, il quale cadde a terra di fronte a noi guardandoci terrorizzato, non capendo cosa stesse succedendo.

Bambino: "C-CHI SIETE VOI?!! COSA VOLETE?!!"

Roxy: "Ciao tesoro! Sai che tuo padre è proprio un irresponsabile, vero? Ha lasciato che ti rapissimo con tale facilità!".

Baby: "Già, ma non preoccuparti: ora ci siamo noi a prenderci cura di te!"

Bambino: "N-NO!! NON VOGLIO! PAPÀ!!! AIUTO!!!"

Il bambino continuava a gridare aiuto al padre a squarciagola, ma era da poco passato il trenino su cui c'era lui, dunque attualmente in quella stanza ci eravamo solo noi 3 e nessun altro. Roxy, con un ghigno in volto, fece la prima mossa avvicinandosi al ragazzino e sollevandolo da terra tenendolo per il colletto della maglia, fissandolo poi con sguardo pazzoide.

Roxy: "Tuo padre ti ha abbandonato!!"

Detto questo, lo lanciò di violenza verso la parete facendolo andare a sbattere contro di essa. Dopodichè si riavvicinò a lui, abbassandosi alla sua altezza, mentre era a terra dolorante per la botta appena subita.

Roxy: "Ed ora ne pagherà le conseguenze!"

Lo spettacolo potette cominciare.
Io raggiunsi velocemente Roxy abbassandomi anch'io accanto a lei, e subito dopo tirai fuori dalla tasca l'arma che avremmo usato per quell'occasione: un coltello a serramanico molto molto affilato. Senza dire niente lo porsi a Roxy, che lo afferrò e lo impugnò saldamente per poi alzarlo...e ficcarlo di violenza nella gamba sinistra del bambino, il quale cacciò un urlo spaccatimpani, tipico dei bambini della sua età con la voce ancora molto acuta. Dopo aver fatto ciò, con ancora il coltello conficcato nella gamba del ragazzino, Roxy lo tirò indietro così da trascinare il bambino verso di sè, portandolo a una distanza ravvicinata per fissarlo bene negli occhi.

Roxy: "Fa male, vero? Pensa a questo: tra qualche minuto non sentirai più niente!"

Bambino: "*Piange e ansima* N-No...! No!!"

Il piccolo prese subito a piangere e ansimare con occhi spalancati, ancora incredulo di ciò che gli stava accadendo. Roxy, dopo la prima pugnalata alla gamba, prese di mira il viso del bambino, procurandogli vari tagli su di esso mentre lui si dimenava e non smetteva di piangere e gridare. Successivamente, mentre il bambino era impegnato ad urlare, Roxy ne approfittò per ficcargli il coltello in bocca e, con una serie ripetuta di movimenti in cui tirava all'indietro la lama, passò quest'ultima sui suoi denti, sulle gengive, sulla lingua e sul palato, facendogli tanto ma tanto male, tagliandolo su ognuna di queste parti e facendogli uscire davvero un sacco di sangue che iniziò a sgorgargli a fiumi dalla bocca. Il bambino era già divenuto incapace di parlare bene, ma non si fermava dallo strillare a più non posso, sia per il dolore, sia per cercare di attirare l'attenzione e chiamare aiuto, e questo non fece altro che divertire ancor di più a me e Roxy; quest'ultima, tra l'altro, fin da subito si rivelò sadica allo stato puro persino con un piccolo umano di 8 anni, dimostrandosi insensibile al fatto di starlo torturando senza pietà, anzi! Se la stava ridendo di gusto!
Mentre continuava a riempire di tagli lo sfortunato bimbo, però, la fermai, ricordandogli che a lui non avevamo iniettato dell'adrenalina come facemmo con Glamrock Chica, e quindi sarebbe morto troppo velocemente se avesse continuato così, perciò le proposi di fare una cosa, parlandole nell'orecchio, in modo tale da non farci sentire dal bambino per non rovinargli la sorpresa, e lei accettò subito. Dunque, entrambe con un sorriso da pazze stampato in volto, prendemmo il bambino...e iniziammo a strappargli i vestiti di dosso. Se stuprare qualcuno è considerato già uno dei crimini peggiori che si possano commettere, come viene considerato stuprare un bambino? Il peggio del peggio! Ma, come già detto, per me e Roxy non vi erano limiti a nulla! Ci spingevamo sempre oltre l'impensabile, e quel giorno, con quell'azione...varcammo ogni soglia di moralità esistente. Quindi sì: stuprammo quel bambino senza alcun ritegno, e ne ridevamo nel mentre! Una volta denudato, con solo i rimasugli dei vestiti strappati che gli rimanevano addosso, Roxy baciò il ragazzino sulla bocca che lei stessa gli aveva dilaniato e lacerato, sporcandosi il muso del suo sangue, mentre io iniziai a masturbarlo; come potrete ben intuire, però, il suo corpo non era ancora pienamente sviluppato, e dunque, al posto di provare piacere mentre glielo facevo, provava solo dolore e un grandissimo senso di disagio e disgusto. Non capiva ciò che gli stavamo facendo, ma sapeva che non era una cosa bella, e quindi non demorse dal versare lacrime e gridare aiuto a più non posso, mentre le sue forze lo abbandonavano, infatti non riusciva già più a dimenarsi per cercare di sfuggire alla nostra morsa. Roxy, dopo averlo baciato, proseguì col leccarlo e mordicchiarlo sul viso e su tutto l'addome, mentre io iniziai a fargli un bel lavoretto di bocca, come solo io so fare.

Bambino: "*Con la bocca piena di sangue* B-a-a...a-asta...vi-i-i pre-e-ego..."

Noi ignorammo ogni sua supplica e proseguimmo imperterrite.
Nel mentre...i minuti passavano...e il trenino sul quale poco prima vi era il bambino assieme al padre arrivò al termine del suo giro, con l'uomo che ancora non si era accorto dell'assenza del figlio, fino a quando la sua carrozza non tornò all'aria aperta al di fuori della giostra con tutti gli altri turisti a bordo.

Padre: "*Seduto sul treno mentre arriva all'esterno* Hahahah! È stato divertente! Non hai avuto paura, vero Jim-...?"

Il padre si girò alla sua sinistra, aspettandosi di trovare il figlio seduto al suo fianco...ma non fu così. Alla sua sinistra non c'era nessuno...non più.

Padre: "Jimmy?! Jimmy!!?"

L'uomo si alzò in piedi sul vagone che si era appena fermato, guardandosi ovunque attorno a lui nella speranza di trovare il figlio, ma di lui non vi era nemmeno l'ombra.

Padre : "JAMES?! JAAAMES!!!"

Tutta la gente si voltò a guardarlo, domandosi cosa fosse successo. Alla fine del binario, dove il giro sul trenino era appena finito, vi erano due guardie di sicurezza umane che anch'esse iniziarono a chiedersi perchè quel tizio stesse urlando, e perciò iniziarono ad avvicinarsi.

Guardia1: "Signore? Tutto be-"

Padre: "JAAAMES!!! JAMES DOVE SEI!!?"

A quel punto, ormai preso dal panico, l'uomo scese velocemente dal vagone e iniziò a correre diretto verso il punto da cui era appena uscito dalla giostra, ripercorrendo all'indietro i binari.

Guardia2: "HEY! ASPETTI! FERMO!"

Guardia1: "SIGNORE! DOVE VA?! TORNI QUI!"

Le due guardie iniziarono a correre anche loro per inseguire l'uomo che rientrò nell'attrazione urlando e senza dare alcuna motivazione.
Nel mentre, tornando a noi...
Passati diversi minuti in cui violentammo a dovere il bambino, decidemmo che era giunto il momento dell'ultimo numero. Roxy riprese dunque il coltello in mano, mentre io mi alzai e mi allontanai un attimo per raccogliere al volo due paletti di legno dalle finte rovine poco più distanti da noi. Poi tornai, afferrai il bambino sollevandolo da terra, lo sbattetti contro il muro, e con i paletti appena raccattati lo appessi letteralmente alla parete ficcandoglieli nelle mani di violenza, trapassandole e conficcandoli così nel muro dietro di lui in modo tale da inchiodarlo ad esso alla nostra altezza. Una crocifissione improvvisata! Fatto ciò, Roxy si avvicinò lentamente a lui, pronta a concludere quello scenario.

Roxy: "*Sorriso da pazza* Tranquillo: a breve sarà tutto finito!"

Bambino: "NO!! NO!!! TI PRE-E-EGO!!! NON VO-O-OGLIO MORIRE!!!"

Mentre Roxy si avvicinava, però...all'improvviso entrambe sentimmo delle voci provenire verso di noi...

Roxy: "*Si gira di scatto* Chi è...?!"

Io mi voltai verso la direzione da cui provenivano le voci...e capii immediatamente di chi erano.

Baby: "...Sono le persone sul prossimo treno. A breve passeranno in questa stanza."

Roxy: "Cazzo!"

Baby: "Stai tranquilla, siamo in un punto ceco. Non possono vederci."

Roxy: "E se il moccioso continua ad urlare?"

Baby: "Non crearti problemi... *Vede un faretto a terra poco più in là* ...Anzi, ho un bella idea!"

Notai che poco più distante da noi c'era un faretto da esterno a terra che serviva a creare una luce viola da atmosfera. Lo andai a raccogliere, lo portai da noi, e lo posizionai a terra davanti al bambino, ridirezionandolo sui di lui e puntato verso la parete a fianco, in modo tale da creare una grande ombra di lui su di essa, che sarebbe sicuramente stata vista dai visitatori non appena sarebbero passati lì vicini.

Roxy: "Ma sei scema?! Vuoi farci vedere da tutti?!"

Baby: "Ti fidi di me?"

Roxy all'inizio non comprese il motivo di questa mia azione, ma, dopo averci riflettuto per qualche secondo, intuì cosa volessi fare.

Roxy: "Ooh! Ho capito! Hehehehe!"

Dopo aver realizzato, Roxy riprese ad avvicinarsi al bambino, mettendosi esattamente di fronte a lui. Poi afferrò saldamente il coltello tra le mani, attese qualche secondo mentre fissava la sua vittima divertita...e finalmente diede il via all'atto finale. Inizió a pugnalare il bambino su tutto l'addome, riempiendolo di profonde ferite e lunghi tagli, dai quali iniziò a fuoriuscire un sacco di sangue.
Proprio in quel momento entrò in stanza il trenino contenente nuovi visitatori che si stavano divertendo godendosi l'attrazione. Accortosi di ciò, il bambino, con le ultime forze e l'ultimo fiato che aveva in corpo, gridò a squarciagola per farsi sentire...riuscendoci! Le persone a bordo dei vagoni udirono chiaramente le urla del bambino...ma pensavano che fosse tutto parte dello spettacolo!

Bambino: "AIUTOOOOOO!!!! AIUTATEMI!!!!!!"

Roxy: "*Continua a pugnalarlo senza sosta sghignazzando*"

Bambino: "AAAAAAAAAHHHH!!!!!"

Credevano fosse tutto finto, e perciò continuavano a divertirsi ignari di ciò che stava avvenendo sotto il loro naso. Arrivati verso la fine di quella stanza, poi...sulla parete davanti a loro videro l'enorme ombra del bambino, quella che poco fa proiettai io attraverso il faretto che usai. Potettero dunque osservare chiaramente il bimbo venire trucidato e accoltellato senza tregua, continuando tra l'altro a sentire pure le sue sonore urla che invocavano aiuto. Ma anche guardando quella scena non smettevano di ridere e spassarsela, non immaginandosi che fosse tutto vero. Quei turisti non si rendevano conto di star assistendo ad un reale omicidio in diretta! Io osservai la loro reazione da distante, divertita da ciò che io e Roxy avevamo appena creato.

Bambino: "BASTAAAA!!! PAPÀÀÀÀÀÀ!!!! AIUTOOOOOO!!!! PAPÀÀÀÀÀÀA!!!!!"

Mentre quel bambino stava venendo ammazzato senza pietà...il padre, disperato, stava correndo all'interno della giostra percorrendo a ritroso i binari sui quali era passato, chiamando il nome del figlio per farsi sentire e sperare di trovarlo lì da qualche parte, pensando si fosse perso.

Padre: "*Correndo* JAMES!!! JAMES MI SENTI!!? JAAAMES!!!"

A seguirlo di corsa vi erano le due guardie di sicurezza che tentarono di fermarlo, anche se, tramite lui che non smetteva di gridare quel nome, intuirono che avesse perso il figlio e che ora stava cercando di ritrovarlo, ma proprio per questo lo invitarono a calmarsi dicendogli che ci avrebbero pensato loro.

Guardia2: "*Inseguendo il padre* SIGNORE! SI FERMI, LO TROVIAMO NOI SUO FIGLIO! *Rivolto al collega* DIAMINE, SEI RIUSCITO A CONTATTARE CARLO?"

Guardia1: "LA SUA RADIO È ATTIVA, MA NON RISPONDE! *Accende la radiolina* CARLO! CARLO MI SENTI!? CARLO!!"

Ciò che non sapevano le due guardie...è che il loro collega non era più in vita. Sto parlando proprio dell'uomo che avevamo ucciso poco prima io e Roxy nella sala controllo, che era appunto l'addetto alla sorveglianza, e perciò stavano cercando di contattarlo per fargli trovare il bambino attraverso le videocamere. Il suo corpo, e di conseguenza la sua radiolina, era ancora dentro l'armadietto in cui lo nascose Roxy, quindi la voce della guardia arrivava...ma non rispondeva nessuno.

Guardia1: "NIENTE DA FARE!"

Guardia2: "CHE STA COMBINANDO QUELL'IDIOTA?!"

Mentre loro continuavano a correre inseguendo il padre del bambino, quest'ultimo non dava segno di avere intenzione di fermarsi. Nonostante sperava fosse solo sparito...stava iniziando a temere per l'incolumità del figlio.
Passarono dei minuti interminabili per l'uomo, fino a quando giunse in una stanza infusa di colori violacei e blu, con un terreno che pareva infernale e delle rovine e ruderi sparpagliati in giro. Girandosi intorno in quella stanza, notò che su una delle pareti vi era proiettata un'ombra...ombra che riconobbe subito.

Padre: "JAMES!!!"

Seguendo il punto da cui veniva riprodotta l'ombra, l'uomo si fece largo tra delle rovine finte, fino a sbucare in un angolo...in cui si trovò davanti ad uno scenario raccapricciante.

Padre: "*Mentre corre si ferma con occhi spalancati* ..."

Guardia1: "*Lo raggiunge* Oddio...!!!"

Guardia2: "*Li raggiunge* ... *Parla alla radio* CODICE NERO. CHIAMATE SUBITO DEI SOCCORSI E CONTATTATE LA POLIZIA. QUI ABBIAMO TROVATO..."

Sulla parete di fronte ai tre umani, poco più avanti a loro...il cadavere del bambino pendeva da due pali di legno conficcati nelle sue mani. Il corpo, mezzo nudo e con dei rimasugli di vestiti strappati addosso, era immerso in un bagno di sangue dalla testa ai piedi: il ventre era completamente aperto e squartato, lasciando chiaramente intravedere lo scheletro e gli organi interni, alcuni dei quali erano caduti a terra. Il resto del corpo era riempito di lunghi tagli e profonde ferite da accoltellamento. La bocca era totalmente lacerata, e un lungo taglio che passava per essa attraversava il viso da una guancia all'altra. Infine, entrambi gli occhi del bambino erano assenti, lasciando spazio alle cavità oculari intrise nel sangue e con evidenti segni di pressione su di esse.
Quel bambino morì alla tenera età di 8 anni, in preda ad atroci agonie e sofferenze, ed ora...il suo cadavere trucidato pendeva davanti agli occhi increduli del padre, ormai traumatizzato per la vita.

Padre: "...AAAAAAAAAAAHHHH!!!! JAAAAAAAAAAAAMEEEEES!!!!!!!!"

Roxy, in mia compagnia, aveva appena compiuto il suo primo infanticidio, e si divertì come una matta! Nemmeno un piccolo ripensamento o alcun cenno di pentimento per il crimine che aveva appena messo in atto. Solo risate e divertimento degni del più grande senso di sadismo che possa esistere.

Comunque, dopo aver terminato l'atto, io e Roxy sgattaiolammo nel bagno riservato allo staff per toglierci tutto il sangue da dosso e darci una sistemata, dopodichè tornammo all'aperto da un'uscita posta sul retro per non farci vedere da nessuno, e ci incamminammo dirette verso l'auto che parcheggiai poco più lontano dal parco, pronte a tornare alla Big Animatropoli pienamente soddisfatte per ciò che aveva realizzato quella giornata.

Roxy: "Ma ci pensi? Quel padre è venuto per divertirsi assieme al figlio, probabilmente per regalargli una giornata a Gardaland in occasione della fine della scuola, e invece ora dovrà chiamare sua moglie dicendo "Tesoro! Nostro figlio è morto ucciso brutalmente da non so chi!". Hahahahaha! È stato stupendo! *Mentre continua a camminare avvolge le sue braccia attorno a quello di Baby e poggia la testa sulla sua spalla* Grazie amore per quest'altra magnifica esperienza."

Baby: "Grazie a te."

Roxy: "Per cosa?"

Baby: "...Per avermi ascoltata quando ti ho detto di non agire da sola. Lo so che sono stressante, ma-..."

Roxy: "Non dirlo nemmeno! Sono io che sono impaziente, lo so...Cercherò di contenermi."

Baby: "...Ti amo."

Roxy: "Anch'io. Ora torniamo a casa."

Baby: "Sì."

Anche con questo suo nuovo carattere, Roxy si rivelò per l'ennesima volta in grado di sopportare ogni mia richiesta e ogni mio capriccio. Nonostante l'evento in cui rischiò di farci sgamare mentre stuprava quella donna e quest'ultimo in cuí cercò di convincermi nel lasciarla andare in giro ad uccidere persone da sola...sapevo di potermi fidare di lei. Ma...non sapevo se potevo fidarmi di me stessa. Quei pensieri negativi che ebbi mentre avevo la febbre ancora non volevano andarsene dalla mia mente, e perciò continuavo a temere per quello che il futuro ci avrebbe riservato...specialmente per quel fatidico giorno.
Tutto quello che speravo è che questo fosse solo un periodo passeggero, e che in qualche settimana sarei tornata serena e tranquilla a godermi la mia vita assieme alla ragazza che amavo...ma purtroppo...
...il fato volle tutt'altro.

13 GIUGNO 2055

Quel giorno era il pomeriggio del 13 giugno, e mi trovavo in un posto speciale: ero all'AC Maxium, ovvero la scuola animatronica più importante al mondo che, alla fine di quell'estate, avrebbe aperto le sue porte assieme a tutti gli altri istituti dello stesso tipo in giro per il mondo per dare inizio alla vita scolastica di tutti gli animatronics (o almeno la maggior parte, poichè quelli che durante la propria vita avevano acquisito un titolo importante a livello lavorativo non avevano l'obbligo di frequentarla, come me e Puppet). Ero lì presente in quanto quel giorno si teneva una "festa pre-inaugurale", che annunciava i 3 mesi prima dell'inizio della scuola, e dunque l'ultima estate "normale" per tutti gli animatronics.
Alla festa parteciparono principalmente tutti gli animatronics di tipo Fred che avrebbero lavorato proprio alla AC Maxium, ma anche altri insegnanti provenienti da altre scuole vicine, inclusa quella in cui avrebbe lavorato Fredbear (e dove Scott e la sua banda avrebbero iniziato il suo piano di conquista, indirizzati da me), e difatti quel giorno era presente pure lui. Inoltre, quel giorno ognuno di loro aveva portato con sè un oggetto speciale: un microfono da insegnante, che consiste in un vero e proprio microfono che serve agli animatronics professori per parlare ai propri studenti, ma è principalmente un simbolo che rappresenta la figura da insegnante; questo oggetto venne assegnato ad ogni animatronic di tipo Fred il giorno in cui vennero annunciati i risultati degli esami dei corsi, ed ora, quel giorno, tutti l'avevano portato per dimostrare il ruolo lavorativo che avrebbero assunto da lì a 3 mesi. Poi, oltre a loro, furono invitati il futuro preside della scuola, il sindaco della Big Animatropoli, il Primo Ministro italiano e, ovviamente, io e Puppet, anche se quest'ultima non si presentò in quanto aveva altre faccende importanti da sbrigare, e quindi andai da sola. Roxy invece era rimasta al Castello su sua decisione; infatti, nonostante non fosse un'invitata poichè non era nè una futura insegnante nè una figura importante, poteva benissimo venire accompagnata dalla sottoscritta, ma appena la invitai disse che per una volta preferiva restare a casa a riposare, in quanto era anche domenica e quindi non doveva lavorare. Ciò mi sorprese abbastanza, poichè ogni volta che io andavo fuori per lavoro, lei, se possibile, desiderava sempre venire, non volendo mai stare senza di me. Ma comunque non insistetti e la lasciai a casa a riposarsi come disse.

La "festa" (anche se era più che altro un meeting accompagnato da un buffet) era già iniziata da un'oretta, ed in quel momento mi trovavo assieme a Fredbear a parlare del più e del meno accanto al bancone del buffet sgranocchiando e sorseggiando qualcosa.

Fredbear: "E quindi questi sono i motivi per cui un giorno spero di andare a vivere in Svizzera. Confina anche con l'Italia, quindi sarei comunque a due passi dalla mia terra natale! *Mangia*"

Baby: "Perchè non valuti la Cina? È dall'altra parte del mondo, così saresti a 7.729.933 passi da me. *Beve*"

Fredbear: "Numero particolarmente preciso, haha! L'hai letto su Internet?"

Baby: "No, l'ho calcolato al momento."

Fredbear: "Sì, certo, neanche il mio amico Nightmare Freddy ci riuscirebbe, e lui insegnerà matematica!"

Baby: "Ah sì? Non mi interessa. *Beve*"

Fredbear: "A proposito! Alcuni dei miei futuri colleghi e carissimi amici sanno che tu sei mia amica e avevano voglia di conoscerti!"

Baby: "Gli hai detto che io e te siamo amici? Non ti allargare."

Fredbear: "Sì, sì, molto spiritosa. Dai, ti va di incontrarli? Sono tutti molto simpatici."

Baby: "Se serve a farti stare zitto e a vedere qualche faccia che non sia la tua, con piacere!"

Fredbear: "Oggi sei on fire, eh? Bene, vieni con me, prima stavano tutti di là a parlare tra di loro."

E così seguii a ruota Fredbear, il quale volle farmi conoscere tutti i suoi colleghi con cui avrebbe condiviso la stessa scuola a partire da quel settembre.

Fredbear: "*Mentre cammina* Sai? Abbiamo condiviso tutti quanti lo stesso corso per diventare insegnanti quando eravamo piccoli, quindi ci conosciamo da tantissimo tempo. Alcuni di noi sono rimasti in contatto negli anni, mentre altri si sono ritrovati quest'anno appena abbiamo saputo che avremmo lavorato tutti insieme. È stata una bella sorpresa. Oh, eccoli lì!"

Fredbear mi indicò una zona dell'enorme hall principale in cui ci trovavamo in quel momento, e lì vidi un piccolo gruppo di animatronics, tutti di tipo Fred, intenti a chiacchierare tra loro. Ancor prima di avvicinarmi, li scrutai uno ad uno, iniziando a conoscerli fin da subito: ce n'era uno che sembrava "bruciacchiato" e senza una gamba, un altro aveva il costume abbastanza rovinato, ma questo perchè apparteneva alla categoria degli animatronics Nightmare, ed infatti intuii immediatamente che era il futuro professore di matematica di cui mi aveva parlato Fredbear, poi ce ne erano due della medesima categoria ma molto simili tra loro, di cui il primo che assomigliava a Fredbear, ma decisamente più grasso (e già Fredbear è obeso di suo, quindi immaginate), mentre il secondo era identico, se non per il fatto che era totalmente nero. Infine...due animatronics molto "speciali".
Il primo, Toy Freddy; ricordate di quando parlai a Roxy di questo famoso potere denominato Midrà? Ebbene, lui è uno degli unici 2 animatronics al mondo a possederlo, o almeno gli unici 2 al mondo di cui si sa per certo. Lui, esattamente come l'altro, chiamato Plushtrap, non ha idea di possedere un dono del genere, in quanto io e Puppet, assieme agli scienziati e ingegneri che vi sono al corrente, abbiamo deciso di tenerlo nascosto. Non mi aspettavo di incontrarlo lì quel giorno.
Il secondo, Shadow Freddy, ovvero uno dei due "amici" che incontrò William anni prima e per colpa dei quali abbandonò il piano di conquista che stavamo portando avanti insieme. Proprio come William, lui e il suo altro amichetto, Shadow Bonnie, erano costretti a lavorare per Scott, ed ora lui si trovava lì in mezzo a tutti gli altri futuri professori a causa del consiglio che io diedi a Will l'anno prima in cui gli dissi di scegliere una scuola di Rettang per portare a termine il piano di Cawthon. In quel momento, un po' come me, quel Shadow Freddy era un lupo sotto mentite spoglie in mezzo ad un gregge di pecore; infatti tutti quegli animatronics Fred non avevano idea a cosa stavano andando incontro decidendo di lavorare come insegnanti in quella scuola di Rettang, denominata A.S.O.R, ma tra qualche settimana l'avrebbero scoperto.
Comunque, dopo aver già esaminato di mio uno ad uno tutti quegli animatronics, io e Fredbear ci avvicinammo e quest'ultimo iniziò a parlare presentandomi a loro.

Fredbear: "Hey ragazzi! Guardate un po' chi vi ho portato a conoscere!"

Baby: "Sono Circus Baby. Piacere di conoscervi!"

Nightmare Freddy: "Non ci credo!"

Phantom Freddy: "È davvero lei!"

Toy Freddy: "Wow!"

Nightmare Fredbear: "*Si fa avanti e stringe la mano a Baby* È un onore incontrarla di persona! Io sono Nightmare Fredbear. Fred non fa altro che parlare e vantarsi di essere suo amico, ha!"

Fredbear: "Non è vero Fred!"

Nightmare Fredbear: "Ah no? Night?"

Nightmare: "Ha ragione, Fred."

Fredbear: "A chi ti riferisci? A me o a lui?"

Nightmare: "Ha ragione lui naturalmente! Hahaha!"

Fredbear: "Va bene, dite pure quello che volete!"

Baby: "Mhmhmh. Noto che vi trovate tutti in perfetta sintonia."

Toy Freddy: "Diciamo più che altro che, conoscendoci fin da bambini, abbiamo imparato a capirci meglio."

Phantom Freddy: "Già!"

Toy Freddy: "Oh, comunque io mi chiamo Toy Freddy, mi scusi."

Phantom Freddy: "E io sono Phantom Freddy!"

Baby: "Mi fa davvero piacere. Essere un gruppo che gode di una buona armonia implica che, una volta che vi troverete tutti quanti insieme a lavorare dietro le stesse cattedre, disporrete di grande fiducia e serenità in qualità di colleghi."

Nightmare Freddy: "Fredbear, tu che fai italiano, traduci quello che ha detto per noi ignoranti, hahaha!"

Fredbear: "Dai, non fare lo stupido Fred!"

Come avevo previsto, erano tutti dei perfetti coglioni, non smettendo mai di fare battutine inutili. Mentre tutti parlavano e scherzavano, però, notai che Shadow Freddy non aveva ancora detto una parola, e rimaneva fermo e muto dietro il gruppo sorseggiando il suo drink. Il motivo era ovvio: vedendo me, e conoscendomi per tutto quello che so fare, oltre che per essere una delle figure più importanti al mondo, aveva paura. Aveva paura di essere scoperto, e quindi restava in silenzio per non rischiare di dire qualcosa che avrebbe potuto insospettirmi. Ma lui non sapeva che io sapevo già tutto. Come vi dissi, William non aveva mai accennato agli Shadows i rapporti che ha con la sottoscritta, e quindi, per Shadow Freddy, ero l'ennesima persona all'oscuro di tutto quello che lui e la sua banda stavano svolgendo sotto il naso di tutti. Questa situazione era abbastanza divertente, e dunque, per divertirmi ulteriormente, decisi di stuzzicare un po' Shadow Freddy, iniziando ad interpellare anche lui in mezzo a quel gruppo.

Baby: "*Rivolto a Shadow Freddy* Lei invece come si chiama?"

Lui, mentre faceva finta di essere distratto, si girò di scatto verso di me, non aspettandosi che avrei iniziato a parlargli.

Shadow Freddy: "Mi chiamo Shadow Freddy...Piacere."

Baby: "Lei ha la faccia di uno che andrà molto d'accordo col suo futuro preside!"

Shadow Freddy: "...Ok."

Iniziai fin da subito a punzecchiarlo, alludendo al fatto che lui conosceva già molto bene il loro preside, in quanto egli altro non era che Scott Cawthon, il quale rapì e uccise il vero preside, spacciandosi per lui per portare a termine il suo piano. Shadow Freddy pensava che quello che avevo appena detto fosse solo una strana coincidenza, ma non immaginava quale fosse la verità.

Nightmare Fredbear: "Non mi sorprende! È facile farsi amico quest'omaccione qua, eh? *Mette un braccio intorno alle spalle di Shadow Freddy*"

Phantom Freddy: "Già! Digli che faceva al corso, hehe!"

Shadow Freddy: "Dai, ragazzi..."

Nightmare: "Shadow faceva il bulletto di turno, il qui presente Toy Freddy ne sa qualcosa, eh?"

Toy Freddy: "Sì, ma-..."

Shadow Freddy: "-Eravamo bambini! *Guarda male Toy Freddy*"

Toy Freddy: "Esatto..."

Annusai un particolare astio nell'aria, e ciò mi divertiva non poco. Inoltre, grazie a quest'informazione, avevo appena collegato vari puntini realizzando una cosa su cui molta gente si stava facendo mille domande già da un po' di anni: capii perchè il quarto animatronic al mondo, Freddy Fazbear, era scomparso da tutte le scene. Come già sapevo, era compagno di corso di Fredbear, ma venendo a conoscenza del fatto che era anche compagno di Shadow Freddy, il quale era finito con l'essere schiavizzato da Scott Cawthon, e che avevo appena scoperto faceva anche il bullo ai tempi del corso, intuii subito che Fazbear non fu bocciato per causa sua, ma per colpa di Shadow Freddy, che in qualche modo era riuscito a passare il test finale provocando però la bocciatura di Freddy, probabilmente riuscendo a scambiare i fogli. Volli la conferma di ciò che avevo appena dedotto, e perciò continuai a provocarlo.

Baby: "*Ridacchia* Può succedere di fare il bulletto da bambini, ma fin quando si rimane tali e non si sfoci nel distruggere la vita altrui con frasi o azioni di un certo peso si può anche chiudere un occhio. Dico bene?"

Shadow Freddy: "...Sì."

Mi bastò leggere i suoi occhi per confermare tutte le mie supposizioni: fu Shadow Freddy a provocare la bocciatura di Freddy Fazbear con suo conseguente emarginamento dalla società e da tutta la vita popolare. Divertente, chissà se a William e al suo altro amichetto Shadow Bonnie avesse mai detto nulla a riguardo.

Nightmare Fredbear: "Ahh no, non si preoccupi, Shadow è sempre stato un tipo a modo!"

Nightmare Freddy: "Già, anche se ci siamo reincontrati solo ora. Da quando ci siamo lasciati al corso non ha più dato sue notizie."

Phantom Freddy: "Vero! Dov'eri finito Shadow?"

Shadow Freddy: "Beh, ecco-..."

Baby: "Sono abbastanza sicura che il vostro amico abbia avuto una vita particolarmente movimentata in questi ultimi anni, e perciò sia rimasto nell'ombra portando avanti non so, magari...il piano di una vita!"

Shadow Freddy: "Sì, ecco, diciamo che...p-più o meno è così, io...i-io ho avuto...ho avuto molto da fare."

Fredbear: "Hey, ti senti bene Shadow? Ti vedo un po' scosso."

Shadow Freddy: "Cosa? Sì, sì, sto bene, è solo che...ho-ho bisogno di un po' d'aria, scusate..."

Detto questo, Shadow Freddy iniziò ad incamminarsi verso l'uscita, sentendo che il panico stava iniziando a prendere il sopravvento a causa delle mie continue frasi sornione. Era molto divertente vedere uno dei due "amichetti" di William ridotto in quello stato a causa mia; tra l'altro era anche la primissima volta che avevo a che fare con uno di loro, dunque non potevo farmi perdere l'occasione, anche se, come mi ero promessa di fare, prima o poi li avrei uccisi entrambi come punizione per avermi portato via Will.
Però, mentre Shadow Freddy camminava a passo svelto e testa china facendosi largo tra il gruppo per uscirne, andò a sbattere con la spalla contro una ragazza animatronic che stava passando proprio in quel momento.

???: "*Sbatte contro Shadow Freddy* Oh, mi scusi-... *Alza lo sguardo e lo riconosce* Oh, ciao..."

L'animatronic contro cui era andato a sbattare Shadow Freddy aveva riconosciuto quest'ultimo, ed anche lui a sua volta aveva riconosciuto la ragazza, indicando che già si conoscevano. Shadow Freddy però, a differenza della ragazza, dopo averla accidentalmente urtata continuò a camminare, voltandosi solo a guardarla male mentre proseguiva verso l'uscita, e senza dire una parola.
La ragazza rimase un attimo spiazzata da questo incontro improvviso. Inoltre era accompagnata da un'altra ragazza animatronic...molto particolare, in quanto aveva le sembianze di un pupazzo da ventriloquo, e difatti poggiava sulla sua mano destra.

???2: "Conosci quel tizio strambo?"

???: "Diciamo di sì..."

Toy Freddy: "Non ci credo! Funtime Freddy!"

Funtime Freddy: "Uh? *Si gira* Oddio! Toy Freddy! Ragazzi!"

Nightmare Fredbear: "Hey Funtime!"

Fredbear: "Pure tu qui?!"

Evidentemente stavo assistendo ad un incontro al quanto inaspettato, e capii subito che questa ragazza faceva parte dello stesso corso a cui partecipò il gruppo di Fred con cui stavo parlando in quel momento, ma che a quanto pare avrebbe insegnato in un'altra scuola.
Tra l'altro, non si accorse minimamente della mia presenza, addirittura mi passò davanti per raggiungere i suoi vecchi compagni di corso e parlargli da vicino. Invece, l'animatronic-pupazzo che aveva sulla mano, si accorse subito di me, e infatti iniziò a fissarmi incredula.

Funtime Freddy: "Pure io qui? Io ci lavorerò qui!"

BonBon: "Ehmm...Fred..."

Phantom Freddy: "Davvero?!"

Nightmare: "Guarda te che sculata! Ha!"

Fredbear: "Beata te...Come hai fatto a ricevere il posto qui alla Maxium?"

BonBon: "Fred!"

Funtime Freddy: "Ho inviato la mia candidatura e mi hanno presa. Cosa c'è di strano?"

Nightmare Freddy: "Scusa, ma...tu con quanto sei uscita all'esame?"

Funtime Freddy: "100 e lode."

Nightmare Freddy: "Ah, ecco perchè a te hanno presa..."

Fredbear: "Anche tu hai provato ad inviare la candidatura alla Maxium?"

Phantom Freddy: "Chi non l'ha fatto?"

BonBon: "FRED!"

Tutti-i-Fred: "Che c'è?!"

BonBon: "No! *Facepalm* Mi riferivo solo a Funtime!"

Funtime Freddy: "Che c'è BonBon?"

BonBon: "*Sussurra* Hai totalmente ignorato una certa persona qui in mezzo... *Indica Baby con le orecchie*"

Funtime Freddy: "Che? *Si gira e vede Baby*"

Baby: "*Sorride e saluta con la mano*"

Funtime Freddy: "Oddio! Mi scusi! *Si avvicina a Baby e le stringe la mano* Signorina Baby non l'avevo vista, mi spiace davvero! Ero talmente presa dal rivedere i miei vecchi amici che ho perso la testa e l'ho completamente ignorata!"

Baby: "Ma si figuri! Anzi, non volevo interrompere questo momento."

BonBon: "Colpa mia! Hihihi. Comunque io sono BonBon!"

Funtime Freddy: "Ah, giusto! Io mi chiamo Funtime Freddy! Mi sono pure dimenticata di presentarmi!"

Baby: "Stia tranquilla! È un piacere conoscervi."

Nightmare Fredbear: "Sbadata eri e sbadata sei rimasta Funtime! Hahaha!"

Funtime Freddy: "Hey! Non è vero!"

BonBon: "Fred, è vero."

Funtime Freddy: "Sì, è vero..."

Baby: "*Ridacchia* Immagino che voi e i vostri amici non vi vediate da molto tempo."

BonBon: "Oh, in realtà io a lei l'ho conosciuta subito dopo che finì il corso, quindi io non li conosco."

Funtime Freddy: "Già! Io e i ragazzi eravamo tutti compagni di corso da bambini, e non li vedo da allora!"

Toy Freddy: "*Si fa largo tra gli altri e si avvicina* Scusate ragazzi, permesso. Scusate!"

Funtime Freddy: "Toy Freddy!"

Toy Freddy: "Funtime! Da quanto tempo!"

Funtime Freddy: "Sono felicissima di vederti!"

Toy Freddy: "Anch'io!"

Mentre parlavo con la nuova arrivata, si avvicinò Toy Freddy per salutarla. A quanto pare i due si conoscevano molto bene da bambini, in quanto sembravano davvero contenti di reincontrarsi, e si abbracciarono anche. Erano molto amici e si vedeva.

Funtime Freddy: "Non sei cambiato affatto!"

Toy Freddy: "Neanche tu! Siamo entrambi solo "leggermente" più alti! Hahaha!"

Funtime Freddy: "Già! Hahaha!"

BonBon: "Beh, d'altronde noi animatronics non cambiamo tantissimo di aspetto."

Baby: "Voi due eravate amici al corso?"

Toy Freddy: "Migliori amici!"

Funtime Freddy: "Esatto! Anche se...manca qualcuno..."

Toy Freddy: "Già..."

BonBon: "State parlando dell'altro di cui mi hai sempre parlato tu Fred?"

Funtime Freddy: "Sì...Freddy!"

Baby: "Freddy Fazbear?"

Funtime Freddy: "Proprio lui! Lei lo conosce Signorina Baby?"

Baby: "Beh, è uno dei primi 5 A.I.E. originali."

Funtime Freddy: "Giusto! Me ne dimentico sempre."

Baby: "Ma solo di nome. Non si è mai mostrato di persona."

Toy Freddy: "E capisco il perchè purtroppo..."

Funtime Freddy: "Già...ma io sono convinta che non è stata colpa sua!"

Toy Freddy: "In che senso?"

Funtime Freddy: "Andiamo! Sai benissimo che lui eccelleva in ogni campo. Era impossibile che venisse bocciato! Voglio dire... *Sussurra* è stato promosso Phantom, e invece Freddy no? Mi sembra assai strano."

Toy Freddy: "Starai mica pensando che c'entri qualcosa Phantom Freddy?"

Funtime Freddy: "No, no, no! Lui no, era solo per dire che Phantom, stupido com'è, è stato promosso senza problemi. Ma qualcuno in questa faccenda sicuro c'entra, e sai a chi mi riferisco."

Toy Freddy: "Shadow Freddy!"

Funtime Freddy: "Bingo! Non so cosa, ma ha indubbiamente combinato qualcosa quel bastardo!"

Toy Freddy: "Poco prima che arrivassi tu stavamo proprio parlando di come si comportava al campo, e a un certo punto mi ha fissato con fare minaccioso per farmi tacere. Quando ho incrociato il suo sguardo...nei suoi occhi ho rivisto tutte le cose che ci ha fatto passare da bambini, e mi è venuto un brivido lungo la schiena!"

Funtime Freddy: "Quando ci siamo urtati poco fa non si è nemmeno degnato di rivolgermi una parola! Mi ha solo guardato malissimo!"

Toy Freddy: "Non è cambiato affatto caratterialmente."

Funtime Freddy: "Già. E chissà cosa avrà combinato in questi anni!"

Funtime Freddy e Toy Freddy si erano messi a chiacchierare tra di loro, ricordando i brutti e bei momenti passati insieme da bambini; nel farlo mi avevano totalmente esclusa dalla conversazione senza accorgersene, poichè troppo presi dal parlare tra di loro dopo tutti quegli anni, ma a me non importava, anzi: senza farmi notare mi ero messa ad origliare tutto ciò che si dicevano, poichè riguardava 3 animatronics di cui ero particolarmente curiosa, ossia Toy Freddy, il possessore del Midrà, Shadow Freddy, l'amico di William, e Freddy Fazbear, il quarto A.I.E. scomparso da tutte le scene. Pensando a questo, ovvero al legame che questi tre avevano tra di loro, inoltre tutti conoscenti di quella Funtime Freddy...mi venne un'idea in mente sul momento.
Li lasciai continuare la loro conversazione, nel mentre sempre origliando facendo finta di stare per i fatti miei bevendo il mio drink; nel frattempo, anche tutti gli altri del gruppo si erano messi nuovamente a parlare fra di loro.

Toy Freddy: "Ma tornando a parlare di Freddy...cosa pensi che stia facendo ora?"

Funtime Freddy: "Non ne ho idea, ma spero stia bene..."

Toy Freddy: "Lui non è tipo da lasciarsi abbattere, è sempre stato super ottimista in ogni cosa e ha sempre visto del buono in tutto. Sono sicuro che stia bene."

Baby: "Scusate se mi intrometto, ma forse posso darvi una mano nel farvi reincontrare il vostro amico."

Funtime Freddy: "Dice sul serio?!"

Baby: "Certo! Sono o non sono il Primo Ministro di tutti gli animatronics?"

Toy Freddy: "Sarebbe fantastica una rimpatriata tra noi tre!"

Funtime Freddy: "E come potrebbe riuscirci?"

Baby: "Semplice: in questi giorni usciranno gli elenchi con i nomi di tutti gli animatronics residenti in Italia e la loro rispettiva scuola a cui sono stati assegnati. Grazie alla mia autorità posso fare in modo che Fazbear venga smistato nella vostra scuola."

Funtime Freddy: "Oh, ma...io e Toy Freddy insegneremo in scuole diverse. Io starò qui, mentre Toy...tu dove starai?"

Toy Freddy: "A Rettang, in una scuola chiamata A.S.O.R.."

Baby: "Beh, la vedo dura smistarlo qui alla AC Maxium, ma per quanto riguarda la A.S.O.R. non dovrebbero esserci problemi. Provvederò affinchè venga assegnato a quella scuola, così potrà reincontrarsi con Toy Freddy e successivamente vi darete appuntamento tutti e tre insieme."

Toy Freddy: "Sì, ma...e se non dovesse abitare qui? Che ne sappiamo che ora non vive tipo in Sicilia?"

Baby: "Tranquilli, ho già controllato io per curiosità mia qualche tempo fa, e ho scoperto che attualmente abita proprio vicino Rettang. Attraverso qualche cavillo e usando una scusa del genere che nella sua scuola vi è stato un problema per quanto riguarda la conta dei posti disponibili, posso far sì che venga smistato alla A.S.O.R. con conseguente trasferimento in qualche abitazione presente a Rettang."

Funtime Freddy: "Ma è fantastico!"

Toy Freddy: "Wow, da una parte mi spiace che dovrà traslocare per colpa nostra, ma almeno sarà per una giusta causa."

Funtime Freddy: "Non vedo l'ora! Toy, non ti azzardare a dimenticarti di avvertirmi quando incontrerai Freddy, eh!"

Toy Freddy: "Tranquilla, ti scriverò un messaggio immediatamente!"

Funtime Freddy: "Perfetto, dopo ti dò il mio numero. Signorina Baby, la ringrazio infinitamente, davvero! Non sa quanto significhi per noi!"

Baby: "È il minimo che posso fare! Amo vedere amici con un legame così forte come il vostro, e se ho la possibilità di rendervi felici faccio tutto ciò che è in mio potere per farlo!"

Toy Freddy: "Lei è veramente una santa Signorina Baby! Noi animatronics siamo più che fortunati ad avere una persona come lei a rappresentarci."

BonBon: "Ha ragione! È grazie a lei se pure animatronics come me e le Minireenas posseggono gli stessi di diritti di tutti. Lei è fantastica Signorina Baby!"

Baby: "Grazie mille per le belle parole! Ma il lavoro duro lo svolge la Maestra, io sono solo un'aiutante. Comunque chiamatemi semplicemente Baby."

Funtime Freddy: "Grazie ancora davvero! Allora noi andiamo, è stato un piacere-..."

BonBon: "Fred! Il numero!"

Funtime Freddy: "Cavolo, hai ragione! Oggi sono al quanto sbadata."

BonBon: "No, lo sei sempre..."

Funtime Freddy: "Toy, ti dò il mio numero così ci teniamo in contatto e mi avverti quando incontri Freddy."

Toy Freddy: "Certo! Un attimo che prendo il telefono..."

Baby: "Se mi permettete...vorrei lasciarvi anche il mio numero di telefono."

Funtime Freddy: "Dice sul serio Signorina Baby?!"

Baby: "Ti prego, ho detto di chiamarmi solo Baby. Come vi ho riferito prima, adoro vedere amici così premurosi come voi, e quindi vorrei conoscervi meglio e rimanere in contatto, sempre se ciò non vi causa problemi."

Funtime Freddy: "Sta scherzando? Sarebbe un onore per noi!"

BonBon: "Già! Fred, immagina le facce di Ballora e Foxy appena le diremo che abbiamo fatto amicizia con Circus Baby! Ha!"

Funtime Freddy: "Non affrettare i tempi BonBon. La Signori- ehm, mi scusi. Baby avrà già mille pensieri per la testa tra lavoro e altro, quindi non stressiamola."

Baby: "Figurati! Non mi stressate affatto, anzi! Sarei lietissima di conoscere le vostre amiche."

Funtime Freddy: "Davvero? Beh, allora come ha detto lei ci teniamo in contatto e magari andiamo a prendere qualcosa da bere appena ha un giorno libero, così gliele facciamo conoscere!"

Baby: "Volentieri!"

E così, come promesso, io, Funtime Freddy e Toy Freddy ci scambiammo i nostri rispettivi numeri di telefono. Era proprio a questo che puntavo: l'idea che mi era venuta in mente poco prima era quella di farmi amica quei due, in particolar modo Funtime Freddy, così da rimanere in contatto e monitorare costantemente i 3 animatronics di cui ho detto di essere curiosa, in quanto lei aveva legami con ognuno di loro. Puntai specialmente a Funtime Freddy in quanto Toy Freddy, oltre ad essere uno dei 3 diretti interessati, a breve sarebbe divenuto uno schiavo di Scott Cawthon poichè sarebbe andato ad insegnare nella scuola che lui aveva preso sotto mira, e perciò non mi sarebbe stato più utile fin da subito. Funtime Freddy, al contrario, non era sotto questo pericolo, ed abitava persino nella Big Animatropoli, quindi ci sarei rimasta in contatto con assai più facilità; lei e la sua amica coniglietta sembravano anche al quanto euforiche al sol pensiero di divenire amiche mie, non vedendo neanche l'ora di presentarmi ad altre due loro amiche. Quindi sì: avevo appena preso l'impegno di entrare in un gruppo di ragazze animatronics amiche tra loro, ovviamente sempre per i miei loschi scopi.
Infine, come avrete potuto intuire, avevo appena detto che avrei indirizzato Freddy Fazbear nella scuola in cui avrebbe lavorato il suo amico Toy Freddy, e ,di conseguenza, nella scuola da cui sarebbe partito il piano di conquista di Cawthon. Da quel settembre la situazione per molte persone sarebbe divenuta al quanto interessante, ed io non vedevo l'ora che tutto ciò iniziasse; certo, si trattava dell'inizio del piano di Scott, cosa che, come ho sempre detto, avrei totalmente impedito che si avverasse, ma comunque volevo vedere un po' di pepe sparso sul mondo, che da un po' di tempo era diventato piuttosto noioso.

Comunque, dopo esserci scambiati i numeri di telefono, Funtime Freddy e BonBon ci salutarono, abbandonando la festa in anticipo, poichè avevano da fare, mentre io rimasi a chiacchierare un altro po' con Toy Freddy, cercando di ricavare di nascosto qualche informazione sul Midrà, potere che lui non sapeva di possedere, e a cui io cercavo risposte esattamente come Puppet e gli scienziati del governo. Come dissi a Roxy, questo potere è una delle pochissime cose di cui non so assolutamente nulla, assieme al perchè io sono anormale, e perciò mi incuriosiva non poco.

Baby: "Ma dimmi: tu, Funtime e Fazbear eravate migliori amici da bambini come mi avete detto...ma eravate anche soggetti ai dispetti di quel bullo di prima? Ti chiedo scusa se sembro farmi gli affari vostri."

Toy Freddy: "Oh, no, no, tranquilla. Comunque...sì, purtroppo Shadow Freddy da bambino era proprio una peste. Non erano semplici dispetti quelli che ci faceva, ma... *Sussurra* ...spesso e volentieri ci picchiava pure."

Baby: "Oh."

Toy Freddy: "Ti prego, non dirgli che te l'ho detto. Non nascondo il fatto che ho ancora un po' paura di lui, anche se ora siamo adulti."

Baby: "Tranquillo, ho la bocca cucita. Ma oltre a lui c'erano altri bulli al campo dove andavate?"

Toy Freddy: "Da quel che ricordo no, c'era solo lui e spesso era accompagnato da un suo amico che non ricordo come si chiamasse, ma aveva l'aspetto di un coniglio...Però...aspetta, no, ora che ci penso...un giorno in cui avevamo l'incontro tra i vari campus arrivò un altro bullo, e ricordo che se la prese con me e un altro mio amico, ma non mi pare fece chissà cosa."

Baby: "Un altro amico? Quindi immagino non fosse Funtime Freddy o Fazbear."

Toy Freddy: "No, no, lui-..."

Mentre stava parlando, Toy Freddy si bloccò e iniziò ad osservare il vuoto come se stesse cercando di ricordare qualcosa. Il motivo per cui gli stavo facendo queste domande è perchè gli scienziati vennero a conoscenza del suo Midrà grazie ad un evento che si verificò proprio il giorno che accennò lui, quando si presentò quest'altro; non se lo ricordava, ma quel bullo prese a botte quest'altro suo amico che nominò, talmente tanto che lo dovettero portare in infermieria, e mentre veniva picchiato, Toy Freddy emise un urlo di aiuto talmente forte da far svenire il bullo che se la stava prendendo con loro, e subito dopo svenne anche lui, non ricordandosi poi nulla. Ciò accadde proprio a causa del Midrà, ed ora stavo fingendo di non saperne nulla e cercavo di farglielo ricordare nella speranza di ricavare qualche informazione, magari qualche sensazione che provò, oppure qualche emozione, qualsiasi cosa pur di saperne qualcosa in più riguardo a questo potere.
Evidentemente Toy Freddy si bloccò perchè gli tornò qualcosa in mente, ma non sembrava volerne fare parola.

Baby: "Hey. Tutto bene?"

Toy Freddy: "Cosa...? Oh, sì, sì, scusa. Mi ero solo...dimenticato una cosa."

Baby: "Qualcosa di importante?"

Toy Freddy: "No, no-..."

Fredbear: "*Arriva* Hey ragazzi! Disturbo?"

Proprio in quel momento arrivò quel coglione di Fredbear ad interrompere la nostra conversazione, ritardando di conseguenza le risposte che volevo sentire uscire dalla bocca di Toy Freddy.

Toy Freddy: "Fred! No, affatto. Dicci tutto."

Fredbear: "No, niente, volevo solo avvertirti che il preside della Maxium voleva conoscerci, e quindi stiamo andando tutti da lui."

Toy Freddy: "Perchè? Non sarà il nostro preside."

Fredbear: "Lo sa, ma voleva comunque augurarci l'in bocca al lupo per il nostro lavoro, e i ragazzi non si vogliono far perdere l'occasione di farselo amico per...tu sai cosa."

Toy Freddy: "I soliti! Va bene, vado a salutarlo, ma non per fare il furbastro come voi!"

Fredbear: "Non guardare me! Io non ci ho proprio provato."

Toy Freddy: "Sì, certo. *Rivolto a Baby* Beh, è stato veramente un piacere conoscerla!"

Baby: "Il piacere è tutto mio Toy Freddy!"

Toy Freddy: "Spero di reincontrarla assieme a Funtime, visto che ci siamo scambiati i numeri."

Baby: "Certamente!"

Toy Freddy: "Allora io vado a salutare il preside. Arrivederci!"

Baby: "Ciao!"

E così, Toy Freddy se ne andò, annullando totalmente ogni chance che avevo per saperne qualcosa in più riguardo al Midrà, e tutto sempre grazie a Fredbear. Nel mentre che Toy Freddy se ne andava, però, diedi un'occhiata veloce al suo microfono che portava in mano; chissà, magari...se avessi avuto tra le mani un oggetto per lui molto prezioso, avrei potuto scoprire qualcosa...è un'assurdità, lo so, ma ormai tentavo di tutto pur di ricavare qualsiasi tipo di informazione su quel potere così tanto misterioso persino per me.
Comunque, come appena detto, fu colpa di Fredbear se persi la mia occasione di parlare per bene con Toy Freddy; odiavo quell'animatronic e ancora non capivo il perchè non l'avevo mai fatto fuori. Altro che Spring Bonnie, dovevo uccidere lui! Tra l'altro, mentre Toy Freddy andò a salutare il preside, lui rimase vicino a me. Ormai sapevo che volle diventare mio amico solo per due motivi: per cercare di avvicinarsi a Puppet tramite me e per avere il vanto di avermi come amica, come aveva già fatto ben notare Nightmare Fredbear prima. Nonostante ciò, continuavo a far finta di essere veramente sua amica, scherzando sempre con lui e chiacchierandoci, ma ultimamente mi stava dando veramente sui nervi, più del solito, e non so cosa mi fermava dal porre fine alla sua esistenza.
Pensando a questo, decisi che per quella giornata poteva bastare così.

Fredbear: "Di cosa stavate parlando voi due soli soletti?"

Baby: "Nulla che ti riguardi."

Fredbear: "Scusa, eh!"

Baby: "Senti, ho un po' di mal di testa, quindi ora credo che andrò a prendere una boccata d'aria fresca fuori."

Fredbear: "Aria fresca si fa per dire: ci sono 40° gradi all'ombra fuori!"

Baby: "Già, comunque meglio che rimanere al chiuso qui dentro con tutta quest'aria condizionata, quindi se non ti dispiace esco un po'."

Fredbear: "Va bene, se non ci dovessimo rivedere prima che la festa finisca ti saluto qui."

Baby: "Altrettanto."

Fredbear: "Allora ciao! *Inizia ad incamminarsi*"

Baby: "Buona schiavizzazione da parte di Scott Cawthon!"

Fredbear: "*Si gira* Che hai detto?!"

Baby: "Niente!"

Fredbear: "...Ook...?"

Fredbear si rigirò al quanto confuso, non sicuro di quello che aveva appena sentito; questa era solo una piccola celia che volli fare per preannunciare a sua insaputa ciò che lo aspettava in quei mesi, giusto per farmi qualche risata tra me e me.
Comunque, una volta separatami da Fredbear e mentre mi avviavo verso l'esterno per stare finalmente un po' da sola, venni fermata da un altro animatronic che mi chiamò alle mie spalle.

???: "Scusi!"

Io, capendo subito che quella parola era riferita a me, mi girai e vidi chi era colui che mi chiamò: un animatronic che non avevo mai visto, e soprattutto...molto basso. Era affetto infatti da una sorta di nanismo che può affliggere noi animatronics alla nascita e di cui era vittima anche BonBon, l'animatronic di prima amica di Funtime Freddy (tra l'altro, oltre a lei, anche il Plushtrap di cui vi ho parlato ed altre loro amiche che nominò, quelle Minireenas, ne sono afflitti, infatti si riferiva a questo BonBon quando diceva che grazie a me animatronics come loro posseggono gli stessi diritti di tutti).
Abbassai lo sguardo per guardare l'animatronic e sentire cosa voleva dirmi; era anch'egli un tipo Fred, ma molto basso come ho detto, e colorato di bianco e viola, con due guance rosse.

Baby: "Ciao!"

Helpy: "Ciao! Scusi, hehe. Mi chiamo Helpy e- oh mio dio non sa quanto sia felice di incontrarla!"

Baby: "Il piacere è tutto mio Helpy. Volevi dirmi qualcosa?"

Helpy: "A dire il vero sì: ehm, vede, io, poichè sono un animatronic di tipo Fred, sono costretto a fare il professore e insegnare, ma in realtà vorrei fare tutt'altro..."

Baby: "E quale lavoro vorresti fare?"

Helpy: "...Io AMO il suo lavoro Signorina Baby! Lo adoro! Ovviamente non sto dicendo che voglio rubarle il lavoro, cioè, nel senso, mi piacerebbe averlo, non- NON VOLEVO dire questo, cioè, mi scusi, io-"

Baby: "Calma! Calma! Hehehe, capisco quello che vuoi dire."

Helpy: "Oh, che figura! Sono una frana!"

Baby: "Assolutamente no. È normale farsi prendere dal panico, sai? Anche io vado in panne quando mi capita di parlare con qualcuno."

Helpy: "Davvero? Lei?!"

Baby: "Aha. Vedi? Abbiamo già qualcosa in comune e di conseguenza sei a un punto in più per poter fare il mio lavoro, hehe."

Helpy: "Hehe, ne dubito. Non sono riuscito nemmeno a parlare con lei."

Baby: "Impappinarsi con qualcuno vuol dire che nutri un profondo rispetto di quella persona e che non vuoi deluderla o fare una brutta figura davanti a lei, e se quella persona è abbastanza intelligente da arrivarci, lo capisce già e non ti giudicherà per questo."

Helpy: "Wow! È vero che lei è una super motivatrice, non ci dubitavo affatto!"

Baby: "E sentiamo: come mai ti piace così tanto il mio lavoro?"

Helpy: "Beh, vede: io adoro aiutare la gente e cercare di dare a tutti quello che vogliono, ed è esattamente quello che fa lei, no?"

Baby: "In un certo sì, è così."

Helpy: "Ed è per questo che anni fa avrei voluto tantissimo presentarmi alle elezioni per diventare aiutante della Regina, ma purtroppo sono costretto a fare il professore; non dico che non mi piace, anzi, in un certo senso anche questo lavoro serve ad aiutare la gente, cioè i ragazzi, però sento che con un lavoro come il suo potrei dare molto di più!"

Baby: "Beh, Helpy, nulla è inciso nella pietra. Il tuo obbligo è solo iniziare la carriera da professore, ma nulla toglie il fatto che tu nei prossimi mesi possa licenziarti e andare a trovare ciò che più ti piace, magari proprio un mestiere che sia simile al mio. Ma sappi che non è affatto facile: aiutare gli altri significa sacrificare molto di sè stessi, in modo tale da dare tutto quanto alle persone che desideri aiutare, e più esse sono più devi sacrificare!"

Helpy: "Lo so, ma non m'importa. Io SENTO di essere nato per aiutare gli altri; non a caso il mio nome è Helpy! Hehe."

Baby: "Hai ragione, hehe."

Mentre continuavo a parlare con quest'animatronic facendo finta di motivarlo (quando in realtà come sempre non me ne fregava un cazzo e volevo solo che se ne andasse il più in fretta possibile)...sentì uno strano rumore. Come ormai sapete bene, il mio udito è estremamente sviluppato, e perciò riesco a percepire anche il più piccolo suono persino in mezzo a una festa affollata e rumorosa come quella in cui mi trovavo. Il rumore che sentì era di qualcosa di metallico...e proveniva dall'alto, dal soffitto della sala in cui ci trovavamo. Perciò alzai lo sguardo, e vidi che lungo tutto il soffitto si trovava una serie di condotti di ventilazione, dai quali sentì provenire il rumore in questione; capì immediatamente che lì dentro c'era qualcuno che vi stava strisciando, e quindi, dopo aver sollevato lo sguardo verso una delle grate di ventilazione, socchiusi gli occhi per mettere a fuoco la visuale e cercare di intravedere chi fosse quel qualcuno...e lo vidi chiaramente...anzi, LA vidi: era Roxy! Lei non doveva trovarsi lì! Aveva detto che restava al Castello a riposarsi, e invece mi aveva mentito e si era imbucata di soppiato nella AC Maxium senza farsi vedere...E sapevo benissimo per fare cosa.

Baby: "*Riabbassa lo sguardo verso Helpy* Bene Helpy, è stato un piacere parlare con te. Spero vivamente che un giorno troverai ciò che più ti aggrada nella tua vita."

Helpy: "La ringrazio infinitamente Signorina Baby! Non dimenticherò mai questo incontro e le sue parole!"

Baby: "Ti auguro una buona giornata e una serena vita."

Helpy: "Altrettanto! Arrivederci!"

E così, dopo essermi liberata di quella peste, mi diressi a passo svelto verso una delle entrate per i condotti di ventilazione, intenta a raggiungere Roxy e fermarla da quello che voleva fare, perchè sapevo benissimo che avrebbe fallito. Avrete sicuramente capito quali fossero le sue intenzioni: uccidere qualcuno da sola! Cristo, quel giorno a Gardaland gliel'avevo anche detto! Non era pronta, e perciò l'avevo avvertita di non provarci, e lei me lo aveva pure promesso...ma ovviamente non mantenne la parola data. Sembrava la situazione di 1 anno prima in cui lei non voleva che io uccidessi nessuno, con io che le promettevo ogni volta di non cedere alla tentazione, e invece puntualmente infrangevo la promessa; solo che ora la situazione era inversa.

Decisi dunque di entrare in un'aula per entrare nelle ventilazioni e raggiungere Roxanne, ma, mentre camminavo rapidamente per fare ciò, notai che mi trovavo esattamente sotto di lei, la quale stava ancora strisciando nei condotti diretta non so dove. Iniziai quindi a seguire i suoi movimenti in giro per la hall principale in cui mi trovavo ancora, fino a giungere davanti alla porta di un'aula vuota. Mi accorsi che lei stava strisciando lungo un condotto che passava proprio sopra quell'aula, e dunque decisi di fare così: mi fiondai al suo interno chiudendomi la porta alle spalle per non farmi vedere da nessuno dall'esterno, spostai velocemente un banco posizionandolo esattamente sotto la grata presente sul soffitto e vi salii sopra, svitando i bulloni di essa. Attesi poi che Roxy passasse per di lì, e, appena la vidi strisciare, rimossi di colpo la grata sulla quale stava attraversando, facendola così cadere all'improvviso davanti a me sul banco sopra cui mi trovavo in piedi.
Appena Roxy cadde di fronte a me, si trovò un attimo spaesata, non aspettandosi di cascare fuori dal condotto così inaspettatamente. Io non le diedi neanche il tempo di accorgersi della mia presenza che la presi per la maglia e la rialzai in piedi bruscamente mettendola faccia a faccia con me, mentre la fissavo con uno sguardo assai nervoso e contrariato.

Baby: "*Tiene afferrata la maglia di Roxy con entrambe le mani* Mi spieghi cosa avevi intenzione di fare!!? EH?!"

Roxy: "Dovevo aspettarmelo che mi avresti beccata-...Beh, sorpresa!"

Baby: "Sorpresa?!! Roxy, che cazzo volevi fare!!?"

Roxy: "Indovina indovinello! Secondo te cosa avrei mai voluto fare strisciando nei condotti?! Sicuramente non farne la manutenzione!"

Baby: "Per dio Roxy, VOLEVI DAVVERO UCCIDERE QUALCUNO SENZA DI ME A MIA INSAPUTA?!"

Roxy: "E dai Elizabeth! Rilassati un po'!"

Baby: "Elizab- MI CHIAMI PURE COL MIO SECONDO NOME NONOSTANTE SAI CHE LO ODIO!?"

Roxy: "Sei più arrabbiata per questo o per il mio tentato omicidio in solitaria?"

Baby: "ROXY!! CHE CAZZO!! ME LO AVEVI PROMESSO!!! *Stringe più forte la presa su Roxy* HAI IDEA DI CHE CAZZO MI FAI RISCHIARE?!! COME DIAMINE TE LO DEVO SPIEGARE?! TU NON SEI PRONTA!! NON SEI CAPACE DI UCCIDERE QUALCUNO DA SOLA!! NON NE SEI IN GRADO!! TU-"

Roxy: "Amore, mi-"

Baby: "NON ME NE FREGA UN CAZZO DELLE TUE SCUSE, OK?!! NON MI INTERESSA!!! NON TI DEVI AZZARDARE MAI PIÙ-"

Roxy: "Baby!! Mi fai male!!"

Baby: "Cosa-...?!"

Senza rendermene conto...stavo continuando a stringere con estrema forza la presa che avevo su Roxy, e avevo iniziato persino a strattonarla. Lei aveva anche cercato di dirmelo, ma pensavo che stesse per dire "mi dispiace" invece di "mi fai male"...sono stata avventata, e perciò ho continuato a scuoterla e urlarle addosso, arrabbiandomi ancora di più. Ma il fattore principale era proprio questo: che mi ero incazzata a tal punto da urlare pesantemente e insultarla dandole dell'incapace...
Dopo che anche lei alzò la voce per riportarmi alla realtà, mi accorsi di ciò che stavo facendo, e notai l'espressione di Roxy: era confusa e...leggermente impaurita. Mi guardava con occhi amareggiati...
In quell'esatto momento mi flasharono davanti delle immagini che avrei voluto tanto dimenticare: quelle in cui, nei primi mesi della nostra conoscenza, impazzivo e tentavo di farle del male...o addirittura di ucciderla, ogni singola volta che mi faceva alterare per qualsiasi cosa...Pensando a ciò mi bloccai, e avevo gli occhi sgranati, mentre davanti ad essi continuavano ad apparirmi quelle immagini. Roxy se ne accorse, ma comunque restò in silenzio, timorosa di una mia reazione impulsiva.

Roxy: "..."

Baby: "Io...I-Io...Scusami amore, n-non volevo...Perdonami..."

Mentre mi scusavo, lasciai la presa su di lei. Mi accorsi che ci trovavano ancora in piedi sul banco, dunque scesi tornando coi piedi per terra, e poi aiutai Roxy a fare lo stesso.

Baby: "T-Ti ho fatto male? Io-"

Roxy: "No, tranquilla, sto bene. Scusami tu se non ho mantenuto la promessa. Non dovevo venire qui. Me ne torno a casa."

Detto questo, si avviò verso la porta d'uscita a testa leggermente bassa.

Roxy: "*Sta per uscire* ..."

Baby: "...A-Aspetta!"

Roxy: "*Si ferma e si gira verso Baby*"

Baby: "..."

Roxy: "..."

Baby: "...Scusa..."

Roxy: "...Tranquilla, te l'ho detto: ho sbagliato io. A dopo..."

Baby: "..."

Volevo dire mille cose...ma mi sentivo come vincolata con le parole, e perciò riuscii a dire solo quello. Roxy, dopo ciò, uscì dall'aula e successivamente dalla scuola, diretta verso il Castello. Io rimasi lì immobile, col braccio leggermente tirato in avanti, come se volessi riattirare Roxy da me. Avevo tanta voglia di parlarle...ma allo stesso tempo avevo tanta paura...paura di me stessa.

Quell'episodio provocò in me delle emozioni che ormai non provavo da molto tempo, proprio da quelle prime volte in cui cose simili accadevano con Roxy. Probabilmente, l'ultima vera e propria volta in cui mi sentii così...fu a Natale di 2 anni prima, quando la accoltellai allo stomaco, uccidendola quasi. Quel giorno mi sentii una merda, e volevo morire per ciò che avevo tentato di fare. Inoltre, capii che anche Roxy, vedendomi urlare e strattonarla in quel modo...si spaventò. Quell'espressione che fece invece non la vedevo dal giorno sempre risalente a 2 anni prima in cui impazzii completamente e mi chiusi in bagno tagliandomi e scrivendo quella poesia sullo specchio col mio olio. Dopo tutto quel tempo...Roxy aveva avuto di nuovo paura di me. Ma questo non doveva capitare! Non più! Da quando eravamo fidanzate non dovevano più verificarsi situazioni del genere...e invece fu quello che accadde quel giorno all'interno della AC Maxium...
Non avevo idea di cosa mi stesse succedendo. Tutto questo stava avvenendo solo perchè lei, da un mese a quella parte, non mi stava più ascoltando. Iniziò tutto da quel giardino fuori casa della donna che stuprammo, dopo che Roxy rischiò di farci sgamare dal marito perchè stava perdendo tempo e, per l'appunto, non ascoltò me che le dicevo di sbrigarsi e di andarcene. Da lì in poi iniziai ad avere tutti quei brutti pensieri inerenti ai problemi e rischi che avrei riscontrato proseguendo quella vita da criminali in coppia con lei e, soprattutto, quando sarebbe giunto l'ambito giorno in cui avrei dato inizio alla conquista del mondo. Tutto questo appunto perchè non mi stava più ascoltando. A causa di ciò...ormai avevo iniziato a temere 3 cose:

...Temevo che Roxy, incosciente e disattenta com'era, si sarebbe cacciata nei guai, e avrebbe rischiato di farsi ammazzare...

...Temevo che io sarei potuta impazzire come agli inizi, e avrei potuto fare IO del male a Roxy senza volerlo...

...E temevo che lei, nel compiere qualche pazzia, avrebbe in qualche modo compromesso la mia conquista del mondo.

Tutto questo era condito dal fatto che io, come mi ero resa conto da poco, non riuscivo in alcun modo a prevedere Roxanne e le sue azioni; lei era la prima e unica persona al mondo di cui non ero capace di prevedere nulla, e perciò...sentivo che non ero neanche in grado di proteggerla. Esattamente come a Tenerife quando venne stuprata...quel giorno non riuscii a difenderla. Ero incapace di prendermi cura di lei, e il fatto che ora non mi stava neanche più ascoltando non fece altro che aggravare ulteriormente tutte queste mie preoccupazioni.
Ormai percepivo benissimo che qualcosa non andava. Questi pensieri negativi erano principalmente incentrati sul giorno in cui avrei dovuto iniziare a conquistare il mondo assieme a lei, e sapevo che, fin quando questo non sarebbe giunto...li avrei tenuti fissi in testa fino ad allora. Ma non potevo andare avanti così...non ce la facevo. Già in un 1 mese la situazione si era aggravvata a tal punto, figuriamoci se fosse continuata per anni! Prima cercavo di tenere tutto dentro di me, evitando di mettere Roxy al corrente del mio stato d'animo alterato da ciò, ed infatti per lei era tutto normale...ma quel giorno...aveva capito che c'era un problema. Ma io non volevo parlare di questo con lei...avevo paura...troppa paura.
Era questa la parola che riassumeva quello che provavo in quelle settimane...

...paura.

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

Dopo essere tornata dalla festa, passai il resto della giornata in stanza con Roxy, la quale era tornata normale, e sembrava quasi come se si fosse dimenticata di quello che accadde poche ore prima, ma, come ho detto, sapeva che qualcosa non andava. Nonostante ciò, si comportò come al solito, sorridendomi e parlandomi come se nulla fosse. Io, al contrario, avevo la scheda madre stracolma di quei pensieri, e perciò ero come assente, e rispondevo a monosillabi a tutto ciò che mi diceva.
Durante quel pomeriggio, in cui non smisi per un solo momento di riflettere su come risolvere questa situazione...giunsi ad una conclusione.

Erano le 2 di notte. Uscii dal Castello senza dire niente a nessuno, nemmeno a Roxy, la quale dormiva beatamente nel nostro letto. Mi diressi verso il vecchio porto della Big Animatropoli, totalmente privo di gente, e una volta giunta lì mi arrampicai sul tetto di un edificio abbandonato che stanziava lí. Mi appollaiai là sopra e aspettai il momento in cui 3 specifiche persone sarebbero apparse nel vicoletto sotto di me.
Attesi all'incirca un quarto d'ora, fino a quando non li vidi arrivare in lontananza. Mi nascosi dunque abbassandomi dietro il cornicione del tetto per non farmi vedere, mentre osservavo e origliavo tutto ciò che costoro si dicevano.

William: "*Corre furtivamente guardandosi attorno*"

Shadow Freddy: "*Lo segue*"

Shadow Bonnie: "*Li segue mentre trasporta un sacco* Potreste anche darmi una mano, eh!"

Shadow Freddy: "Nah, stai andando alla grande."

William: "*Si ferma* Ok, questo dovrebbe essere il punto."

Shadow Bonnie: "*Posa il sacco gettandolo a terra e facendo rumore*"

William&Shadow Freddy: "SSSHHHH!!"

Shadow Bonnie: "Scusate!"

Quelle 3 persone non potevano che essere William e gli Shadows ovviamente, impegnati nell'ennesimo crimine che Scott li costrinse a compiere, in questo caso un furto.

Shadow Freddy: "Ora questo dove lo dovremmo nascondere?"

William: "Il capo ha detto che dovrebbe esserci una porta segreta lungo la parete di uno di questi edifici."

Shadow Bonnie: "E quale?"

William: "..."

Shadow Freddy: "..."

Shadow Bonnie: "..."

William: "...Non me lo ricordo."

Shadows: "COSA?!"

William: "SSSHHH!! Non è colpa mia, ok?! In questi giorni ci sta affidando tanti di quei compiti a causa dello spostamento della base a Rettang che ho le cervella completamente ingarbugliate di cose a cui devo pensare!"

Shadow Freddy: "È colpa tua che gli hai consigliato quella stramaledetta scuola a chilometri di distanza da qui!"

William: "Se non lo avessi fatto ora staremmo ancora cercando la scuola giusta a soli 3 mesi dall'inizio del piano!"

Shadow Freddy: "Già, a proposito: ora per 1 anno dovrò lavorare lì dentro fracassandomi le palle come non mai!"

William: "Ti lamenti di questo? Ti ricordo che io ho vissuto la Terza Guerra Mondiale! Che dovrei dire io?"

Shadow Bonnie: "Oddio, "vissuto"...avevi solo 10 anni."

William: "L'ho comunque vissuta!"

Shadow Freddy: "Se è per questo noi a breve scateneremo la Quarta! Comunque già stamattina alla Maxium volevo andarmene nei primi 3 minuti, e quella era addirittura una "festa"! E poi...se devo essere sincero, quel Primo Ministro mi fa venire i brividi addosso!"

William: "Chi? Circus Baby?"

Shadow Freddy: "Sì. Oggi ci ho parlato e...sembrava come se sapesse qualcosa."

Shadow Bonnie: "Non ti sarai mica già fatto scoprire dal governo?! Il capo ci ammazzerà!"

Shadow Freddy: "Io ho parlato normalmente! Ho fatto in modo di non destare alcun sospetto. Ma quella lì mi parlava in un modo molto inquietante."

William: "Circus Baby è sempre stata così. Quella non è altro che una leccaculo della Regina e una falsa insulsa manipolatrice che si nutre della sofferenza del suo stesso popolo!"

Shadow Freddy: "Beh...non mi riferivo a questo, però..."

Shadow Bonnie: "Wow, che cattiveria. Ti ha fatto qualcosa?"

William: "...No. Non perdiamoci in chiacchiere e pensiamo a trovare quella dannata porta per nascondere la roba! Dividiamoci, chi la trova fa un fischio e avverte gli altri."

Shadow Bonnie: "D'accordo! *Si allontana*"

Shadow Freddy: "Lo tieni tu il sacco?"

William: "Sì, con me è più al sicuro che con voi due."

Shadow Freddy: "Sì, certo. Fai poco lo spiritoso, dobbiamo sbrigarci."

William: "E allora perchè sei ancora qui? Vai!"

Shadow Freddy: "*Si allontana*"

E così, i 3 si divisero alla ricerca di questa fantomatica porta segreta nel buio della notte in mezzo a quei sperduti vicoletti del porto. Erano proprio degli incapaci.
Comunque, non vedevo il volto di William da 1 anno e mezzo ormai, da quel dicembre 2053 in cui andai in Romania per tentare di ucciderlo, ma fallendo, e con lui che mi fece capire di amare Roxy. Il motivo per cui decisi di andare da lui quella notte era perchè, dopo anni...volevo provare a convincerlo nuovamente a tornare al mio fianco come mio aiutante nella conquista del mondo. Erano anni che non ci provavo più, perchè ormai ci avevo perso le speranze...ma quel giorno, a seguito di tutti quei ragionamenti che feci, giunsi alla conclusione che forse, avendo qualcun altro assieme a me e Roxy, avrei potuto gestire tutto più facilmente, e in particolare...avrei potuto gestire me stessa e tenere a bada la mia pazzia, evitando di farmi commettere cose che non avrei voluto. Inoltre...avevo bisogno di parlare sinceramente con qualcuno che non fosse Roxy, e William era l'unico con cui potessi farlo.
Attesi dunque che gli Shadows fossero abbastanza lontani, e, dopodichè feci un grande balzo per scendere dal tetto dell'edificio e tornare a terra, atterrando qualche metro dietro William, il quale ancora non si era accorto della mia presenza, e aveva preso a tastare la parete di una struttra in quel vicolo nella speranza di trovare la porta che stava cercando.

William: "*Tasta la parete* E dai...dove cazzo è?..."

Baby: "Cerchi qualcosa?"

William si girò di scatto sobbalzando, poichè non si aspettava di sentire così all'improvviso una voce parlargli alle spalle...una voce che non sentiva da molto tempo, e difatti, appena mi riconobbe, spalancò gli occhi incredulo.

William: "Tu!?! Che diavolo...?!"

Baby: "*Sorride* Contento di rivedermi?"

William: "Eri sparita! Che fine avevi fatto?!"

Baby: "Ho passato 2 anni...molto particolari."

William: "Talmente particolari che ti è passata la voglia di vedermi?"

Baby: "Perchè? Ci sei rimasto male? Ti mancavo?"

William: "Cos-? Affatto! Sono stati 2 anni fantastici senza di te!"

Baby: "Già...d'altronde io sono solo una leccaculo della Regina e una falsa insulsa manipolatrice che si nutre della sofferenza del suo stesso popolo, giusto?"

William: "...Ehmmm..."

Baby: "Che delusione...Io sono peggio di così! Non sei neanche capace di descrivermi bene."

William: "...Perchè sei tornata?"

Baby: "...Se mi permetti, prima una domanda la faccio io a te: perchè agli Shadows non hai mai detto nulla su di me?"

William: "Loro devono restare fuori da questa storia! Non c'entrano nulla, e tu non ti devi MAI azzardare a torcere loro un capello, è chiaro?!"

Baby: "Sarò sincera con te: fino ad oggi in pratica ho sempre avuto l'intenzione di farli fuori un giorno per quello che hanno fatto...ma ora, se vuoi, possono unirsi anche loro, visto che ci tieni così tanto."

William: "Unirsi a cosa?"

Baby: "A noi...e al nostro piano di conquista."

William: "...Che cazzo stai dicendo? Ci stai riprovando Baby?! Così all'improvviso sei tornata a fare quello che facevi anni fa?!"

Baby: "Senti, non ho voglia di stare qui a spiegarti tutti i motivi e tutte le ragioni che ho, come feci quel giorno in Romania, quindi dimmelo e basta."

William: "In Romania...aspetta! Quel giorno mi parlasti di quella ragazza di cui ti eri innamorata! Fammi indovinare: è per lei che in questi 2 anni non ti sei fatta viva. Ed è sempre per lei se ora sei tornata a provare a convincermi nel riunirmi a te e al tuo piano! Vero?"

Baby: "...Come ti ho detto: non ho voglia di mettermi a parlare di queste cose con te. Sono cose che non ti riguardano, e stavolta per davvero!"

William: "Aha. E sentiamo: come avresti intenzione di riportarmi dalla tua parte? Eh? Già anni fa ci potevi solo sperare, figurati ora!"

Baby: "Oh, ma stavolta non ti convincerò. Ti obbligherò!"

William: "Ah sì? E come?"

Baby: "Semplice: se non ti riunisci a me...ucciderò brutalmente gli Shadows."

William: "...Tu-...N-Non lo faresti."

Baby: "Ne sei davvero convinto? IO non ucciderei qualcuno a sangue freddo per un ricatto? Me lo stai davvero dicendo William?"

William: "No...Non ti devi permettere di sfiorarli neanche con un dito!! Credi che uccidendoli allora mi convinceresti finalmente a tornare da te? Al contrario!! Non rivedresti mai più la mia faccia per tutta la vita!!"

Baby: "Per questo ti sto ricattando. Allora Will, cosa vuoi fare? Ritorni a programmare il nostro piano...oppure lasci che i tuoi amichetti muoiano tra fiumi di olio e urla agonizzanti? Altro che esplosione!"

William: "Tu...!! T-Tu brutta-...*Cade in ginocchio* N-Non puoi farmi questo...Non puoi!! Perchè!!? *Inizia a piangere* Perchè, cazzo!!? Perchè lo fai!!?"

Baby: "Lo faccio perchè questo è il nostro destino!! Ora deciditi William Afton!! Scegli cosa vuoi fare!!"

William: "... *Piange in ginocchio* ...Io-...I-Io...Io non voglio niente! Perchè non mi potete semplicemente lasciare in pace?! Dio!!I-Io non ce la faccio più! L-La mia vita è una merda!! Fin da quando Ale mi ha abbandonato non ho provato nient'altro che dolore e prigionia!! O-Ogni singolo giorno della mia schifosa vita ho visto solo sofferenza!! E tutto per colpa degli altri! Tutti sono contro di me! L'intero mondo è contro di me!! Ma io ne ho abbastanza!! Io voglio solo essere lasciato in pace, cazzo!! Non voglio stare con te...! N-Non voglio stare con Scott...! Non voglio vivere per strada...! I-Io-...Io voglio solo..."

Baby: "..."

William: "...Voglio solo essere libero..."

A quel punto, dopo aver sentito quella frase detta sottovoce da William...sgranai gli occhi e mi fiondai su di lui, afferrandolo per la maglia con entrambe le mani ed alzandolo da terra, tenendolo stretto con la forza mentre lo costrinsi a guardarmi negli occhi.

Baby: "VUOI ESSERE LIBERO WILL?! SÌ?! FORSE TI DIMENTICHI CHE IN QUESTO MONDO NESSUNO È LIBERO!! NESSUNO!!! NEMMENO IO! ED È PROPRIO PER QUESTO CHE PUNTO ALLA SUA CONQUISTA. COSÌ POTRÒ FINALMENTE ESSERE LIBERA PER DAVVERO. E HO SEMPRE OFFERTO QUEST'OPPORTUNITÀ ANCHE A TE. SEMPRE!! NON TE L'HO MAI NEGATA E MAI LO FARÒ! MA A QUANTO PARE TU SEI TALMENTE IDIOTA CHE NON CI ARRIVI!!"

William: "Gh-...*Piange e trema in preda ai singhiozzi*..."

Baby: "*Lo fissa con sguardo infuriato mentre continua a stringerlo*"

William: "...Ti-...T-Ti prego..."

Vidi l'espressione di William: non era terrorizzato dal fatto che potessi fargli qualcosa, e non era nemmeno arrabbiato verso di me. Era solo...triste. Molto triste. Erano lacrime di pura tristezza quelle che stava versando. Nei suoi occhi vidi che stava ripercorrendo la sua intera vita, ed esattamente come aveva accennato lui poco prima...era una vita colma di delusioni, sofferenze e dolori. Zero gioia e zero felicità.
Era la prima volta che vedevo William ridotto in quello stato. Non l'avevo mai visto cadere in ginocchio e piangere in quel modo. L'avevo visto solo arrabbiarsi, ed infatti era quello che mi aspettavo avrebbe fatto dopo che gli dissi che se non fosse tornato da me avrei ucciso gli Shadows; all'inizio in realtà sembrò effettivamente alterarsi per ciò, ma poi...subito entrò in una fase di disperazione che non avevo previsto.
Io, dopo quell'ultima frase spezzata che disse...provai un senso di colpa e dispiacere...che fino ad allora avevo provato solo e unicamente con Roxanne...e con nessun altro! Inoltre...mi tornò in mente una cosa: quando in Romania tentai di uccidere William, mi bloccai...esattamente come accadeva ogni volta con Roxy! Non ci avevo mai fatto caso, ma...con William succedevano le stesse e identiche cose che mi succedevano con Roxy!
Mi fermai un attimo a ragionare mentre continuavo a fissare Will negli occhi...e in quell'esatto momento sentii una leggera sensazione di panico che iniziava a prendere il sopravvento. Tentai però di tornare in me e di non perdere il controllo, e ci riuscii. Rimasi qualche secondo con ancora William nella mia morsa, per poi mollare la presa e lasciarlo andare; lui perse l'equilibrio e cadde a terra, ma si rialzò subito mentre si asciugava le lacrime.

Baby: "... *Guarda William e poi si gira dandogli le spalle per andarsene*"

William: "Aspetta!"

Baby: "*Si ferma e si rigira verso William*"

William: "...Qu-Quindi...?"

Baby: "...Stai tranquillo: non ucciderò nè Shadow Freddy nè Shadow Bonnie."

William: "...G-Grazie..."

Baby: "Non dovresti ringraziarmi."

William: "..."

Baby: "Ad ogni modo...Questa era l'ultima volta. Non cercherò mai più di convincerti a conquistare il mondo assieme a me. È una promessa."

William: "..."

Baby: "Però sappi che la porta sarà sempre aperta. Come ti ho detto: non ti negherò mai e poi mai quest'opportunità. E se un giorno dovessi impazzire e cambiare idea...ti accoglierò senza alcun problema al mio fianco, come quando ci siamo conosciuti."

William: "...Ti devo dire una cosa: Scott ha quasi ultimato il suo piano, e tra 1 anno esatto...darà inizio alla sua conquista. In questo momento sta costruendo una macchina della morte grazie ai pezzi che noi stiamo raccogliendo per lui, e la userà per impadronirsi di tutto."

Baby: "...Come ti ho sempre detto: non permetterò mai e poi mai nemmeno l'inizio del suo piano, quindi non crearti problemi. Sappi solo che allora tu, lui e gli Shadows tra 1 anno finirete tutti dietro le sbarre, ed io non potrò farci niente...a meno che ovviamente-..."

William: "..."

Baby: "...Scusa, stavo per farlo di nuovo, hehe."

William: "..."

Baby: "..."

Mentre fissavo William nei suoi occhi ancora lucidi...mi tornò in mente il sogno che feci un mese prima in cui incontrai suo cugino Alessander. All'inizio, appena me ne ricordai, volli subito raccontarglielo prima di andarmene, ma non so il perchè...qualcosa mi diceva che era meglio se non gli dicessi niente...e così feci. Non gli dissi nulla.

William: "..."

Baby: "...Beh... *Si gira per andarsene, ma nel mentre si avvicina alla parete di un edificio, gli dà un pugno in un punto preciso, e facendolo apre la porta segreta che Will e gli Shadows stavano cercando*"

William: "..."

Baby: "Ciao William. O dovrei dire...*Si rigira verso Will sorridendo* ...Vincent Andrew?"

William: "..."

Baby: "*Si rigira e se ne va risalendo sopra l'edificio, saltando poi tra i vari tetti*"

William: "... *Si avvicina alla porta aperta e controlla che sia davvero quella* ... *Sospira e si asciuga totalmente le lacrime* ... *Fischia per chiamare gli Shadows*"

Shadow Bonnie: "*Arriva* Hey! Trovata?"

Shadow Freddy: "*Arriva* Allora?"

William: "Voilà! *Mostra la porta*"

Shadow Freddy: "Non ci posso credere! Era qui! Che cazzo!"

William: "Devo essere sempre io quello che risolve tutto, eh?"

Shadow Feddy: "Ma stai zitto, che tu non ti sei nemmeno mosso da qui, infatti mi sorprendo di come non l'abbia trovata subito!"

Shadow Bonnie: "Prima ho sentito delle urla provenire da qui. È successo qualcosa?"

William: "Delle urla?...Mmmh, no, mi sa che era qualcuno nelle vicinanze."

Shadow Bonnie: "Sicuro?"

William: "Eh beh, come ha detto Fred, io sono rimasto tutto il tempo qua!"

Shadow Bonnie: "Oh, ok."

Shadow Freddy: "Dai, diamoci una mossa e nascondiamo 'sto benedetto sacco. Poi torniamo subito al rifugio se non vogliamo saltare in aria! *Prende il sacco e va verso la porta*"

Shadow Bonnie: "Già! *Lo segue*"

William: "...*Osserva il punto da cui se ne è andata Baby*..."

Il mio intento per quella serata non era andato a buon fine, ma ne ero già sicura di quest'esito. Ci ho solo voluto provare, e poi, come avevo detto...avevo bisogno di parlare con qualcuno. Solo che...il parlare con William quella sera non mi fece tranquillizzare da tutto quello che stavo provando, anzi...parve intimorirmi ancora di più! Soprattutto dopo aver realizzato che in un modo o nell'altro...William mi faceva provare le stesse sensazioni che avevo con Roxy all'inizio. E non capivo il perchè! Quando provai ad ucciderlo in Romania ma mi bloccai, pensai che fu solo perchè in quel periodo i miei pensieri erano fissi su Roxy, ed infatti, quando stavo per accoltellarlo e ammazzarlo, mi flashò davanti lei, e quindi diedi per scontato che fu quello il motivo...ma ora che ricordavo...io andai in Romania proprio per dimostrare a me stessa che non potevo provare alcun tipo di sentimento per nessuno, nemmeno per William, decidendo di ucciderlo a sangue freddo come ogni mia vittima...ma fallii. Tutto ciò non aveva alcun senso...non ce l'aveva! Scartai immediatamente l'idea di essermi innamorata di lui, perchè, oltre al fatto che lui fosse un umano...era assolutamente impossibile che potessi provare amore per due persone allo stesso tempo! Era già assurdo il fatto che io scoprii di poter provare appunto amore verso qualcuno, figuriamoci con due individui, un'animatronic e un umano! Ma allora perchè? Perchè anche con William avevo iniziato a comportarmi in maniera strana?! Forse davvero sono capace di provare simpatia verso chiunque? Davvero possiedo così tante emozioni dentro di me? In tal caso perchè cazzo nei miei primi 18 anni di vita non ne ho provata neanche mezza verso niente e nessuno?!
Avevo la testa che mi scoppiava. Un po' come William, in quel momento...volevo solo essere libera...libera da tutti questi pensieri...libera dalla mia mente malata.

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

21 GIUGNO 2055

Passò esattamente una settimana da quella giornata che preferivo dimenticare, ed eravamo arrivati al 21 giugno, l'inizio ufficiale della stagione estiva. Durante quei giorni non accadde nulla di particolare: le giornate passavano normalmente, con io e Roxy che lavoravamo come sempre e, una volta in stanza, stavamo insieme a goderci il tempo libero. Una cosa però accadde: io e Roxy, durante quella settimana...non uscimmo a commettere nessun crimine. Nessun omicidio. Nessuna tortura. Nessuno stupro. Niente. Inoltre...anche se nessuna delle due lo fece notare, tra di noi girava una strana aria, e sembrava che fossimo più fredde una con l'altra. Non so se questo era a causa di quello che accadde durante la festa alla AC Maxium o per altro...ma di una cosa ero certa...non mi piaceva affatto! Odiavo a morte trovarmi in questa situazione, e volevo solo che finisse...volevo solo che tutto tornasse alla normalità tra noi due...

...non ce la facevo più a stare così...

...ne avevo abbastanza!

Presi dunque la decisione di parlare finalmente con Roxy e dirle tutto quello che stavo provando, dalle mie paure che nacquero in me ad ogni pensiero negativo che feci inerente al lei e al nostro futuro piano di conquista. Avevo sbagliato a tacere e non dirle niente, ma ora volevo parlarle e sfogarmi! La conversazione in una coppia è fondamentale, ed io avevo fatto una cazzata a trascurare ciò. Ma capii che quell'evento mi serviva da lezione per non commettere mai più una cosa del genere. Giurai che d'ora in avanti ogni minima insicurezza che sarebbe scaturita in me a causa della mia pazzia gliel'avrei detta senza esitazione, proprio come 1 anno prima, quando lei mi chiese di condividerle ogni pensiero intrusivo che mi passava per la testa per evitare di cedere alla tentazione di uccidere o fare del male a qualcuno, in modo da "guarirmi". Ormai avevo capito che non ero in grado di controllare a pieno la mia follia, e perciò dovevo avere qualcuno al mio fianco a sostenermi...qualcuno che mi capisse e che non mi abbandonasse...e quel qualcuno era Roxy. Solo lei.

Erano le 5 di pomeriggio, ed avevo appena finito di lavorare. Uscii dall'ufficio di Puppet diretta a passo deciso verso la mia stanza, più convinta che mai a risolvere questa questione con Roxy. Ero leggermente timorosa, ma dentro di me sapevo che, una volta finito di parlare, tutto sarebbe tornato a com'era prima, e perciò non vedevo l'ora.
Dopo dei minuti interminabili giunsi finalmente davanti alla porta della mia camera, sicura di trovare Roxy anche lei appena tornata da lavoro. Feci quindi un bel respiro...e la aprii entrandovi dentro.

Baby: "*Entra* Amore-...!"

Appena entrai in stanza, però...non trovai nessuno. Strano...Roxy a quell'ora sarebbe già dovuta essere tornata, e invece non c'era. Non era nemmeno in bagno. Mi girai un attimo intorno cercando di trovare qualcosa di suo, ma notai che mancavano anche il suo telefono e le sue chiavi. Vidi però la chiave del ripostiglio degli addetti alle pulizie poggiata sulla scrivania; ciò significava che era effettivamente tornata da lavoro, ma che fosse uscita subito dopo. Dov'era andata? Di solito mi avvertiva sempre quando aveva intenzione di andare da qualche parte fuori dal Palazzo Reale.
Presi il mio telefono per chiamarla, ma mentre facevo ciò...mi accorsi di un foglietto posato sulla scrivania accanto alla tastiera del computer. Vidi che c'era scritto qualcosa sopra, allora mi avvicinai e lo raccolsi, leggendolo.
La calligrafia era quella di Roxanne, e il biglietto recitava:

"Sono andata sul Monte Maggiore ad appiccare un grosso incendio. Un ottimo modo per inaugurare l'estate, non trovi? Ti ho lasciato questo messaggio perchè così almeno sai dove sono e cosa sto facendo e non ti preoccupi. Ti amo!
~Roxy <3"

...
...
...
Non ci credevo...
...
...
...
Non volevo crederci...
...
...
...
L'aveva fatto ancora!!!
...
...
L'AVEVA FATTO DI NUOVO!!! NON ERA POSSIBILE!! ERA DI NUOVO USCITA A COMMETTERE UN CRIMINE DA SOLA SENZA DIRMI NULLA!! MA ALLORA NON AVEVA CAPITO PROPRIO UN CAZZO!!
...
Ma ora ne avevo abbastanza...non poteva continuare così!! BASTA.

Era andata sul Monte Maggiore ad appiccare un incendio? Certo!! Come se ne fosse capace!! Ancora una volta si era rivelata una fottuta irresponsabile che non sapeva quello che faceva!! Non aveva la minima idea di come appiccare un incendio, e si sarebbe fatta sicuramente ammazzare dalle fiamme!! Era proprio quello che avevo previsto...era ESATTAMENTE QUELLO CHE AVEVO PREVISTO. In un modo o nell'altro prima o poi quella pazza si sarebbe cacciata nei guai, o facendosi sgamare o rischiando di uccidersi da sola per sbaglio!!! L'AVEVO DETTO IO, CAZZO! Pensavo però che almeno sarebbe successo durante la conquista del mondo...NON IN UNA GIORNATA A CASO! Mannaggia a me che l'avevo assecondata portandola sulla mia stessa via e insegnandole a vivere questa vita!
Ormai la situazione si era spinta a livelli critici, e dovevo per forza intervenire in qualche modo. Ma anche se l'avessi fermata non sarebbe cambiato nulla...non sarebbe cambiato un cazzo!!! Tanto sicuramente si sarebbe messa di nuovo nei guai, magari anche peggiori, in tempo qualche giorno!! E tutto questo sarebbe continuato fino al giorno in cui avremmo iniziato ad impadronirci del pianeta...e lì sarebbero iniziati i veri casini!! Sempre come avevo previsto, avrebbe certamente combinato qualche pazzia anche durante quell'evento così speciale per me...rovinando tutto!!! Ma non si doveva azzardare...assolutamente no!!! NON AVREI MAI PERMESSO CHE LEI SI INTROMETTESSE NEL MIO PIANO DI CONQUISTA ROVINANDOMI IL LAVORO DI UNA VITA, A CUI CI HO SEMPRE DEDICATO ANIMA E CUORE!!! MAI!!! O che lei rischi di farsi ammazzare o che per cercare di salvarla a mia volta rischio di compromettere tutto e fallire...NON AVREI PERMESSO NULLA DI CIÒ. IO DOVEVO PORTARE A TERMINE LA MIA CONQUISTA SENZA ROTTURE DI CAZZO, E DOVEVA ESSERE COSÌ...A QUALCUNQUE COSTO!!!

Questa storia doveva finire...una volta e per tutte!!!
Ormai infuriata come non mai dopo aver letto quel messaggio...strappai il foglietto, presi le mie chiavi ed uscii dal Castello...diretta verso il Monte Maggiore.

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

SUL MONTE MAGGIORE. ORE 19:02.

Giunsi a destinazione dopo circa 1 ora di macchina. Dopo aver parcheggiato quest'ultima ai piedi del monte decisi di proseguire a piedi, in quanto non avevo idea di dove si trovasse Roxanne al momento e da dove volesse appiccare l'incendio, dunque per trovarla ispezionai la zona. Appena scesa dall'auto mi addentrai nel bosco che risaliva l'intera montagna, poichè intuii che lei, per non farsi vedere da nessuno, si fosse allontanata dalla strada e avesse evitato qualsiasi tipo di sentiero anche su terreno, camminando quindi in mezzo agli alberi e la vegetazione. Ed infatti, dopo aver percorso qualche centinaio di metri, iniziai a riconoscere chiari segni del passaggio di qualcuno: rami a terra spezzati, erba alta spostata e soprattutto...impronte. Ed erano esattamente quelle di Roxanne. Continuai a seguire le prove del suo transito per svariati minuti, fino ad arrivare a un punto in cui vidi la prova definitiva che stavo seguendo il percorso giusto: una lunga scia di un liquido scuro sparso su tutto il terreno e ai piedi degli alberi intorno. Era benzina. Infatti lei, per dare fuoco a tutto, si era procurata una tanica di benzina, quasi sicuramente rubata da qualche stazione di rifornimento sul cammino per arrivare al Monte, e da quel punto in cui mi trovavo aveva iniziato a versarne a chiazze per far propagare per bene le fiamme. Inoltre il terreno era ancora completamente intriso del carburante, quindi era stato versato da poco, e ciò voleva dire che lei era vicina. Seguii dunque la scia per altri metri, ed ormai mi trovavo ben in alto sulla montagna, ma ancora dentro il bosco.
Alla fine, giunte le 7 di sera...la trovai...

La vidi in lontananza: stava camminando in tondo, e nel mentre era impegnata a versare la benzina su tutta la vegetazione. Evidentemente quello era il punto da cui voleva far partire tutto.
Io, appena la vidi da lontano, mi fermai ad osservarla...e facendolo ripensai a tutto quello che mi aveva fatto passare in quelle ultime settimane...a tutto quello che mi aveva fatto passare in quegli ultimi 2 anni della mia vita. Tutto d'un tratto...dentro di me si risvegliò un...istinto, se vogliamo chiamarlo così...un istinto che non provavo più dal dicembre 2053.
All'improvviso...

...mi ricordai il motivo per cui all'inizio volevo uccidere quella ragazza.

Furiosa come non mai, con l'intero corpo che fremeva, i denti che digrignavano e uno sguardo indiavolato inciso sul viso, iniziai a camminare con passo pesante nella sua direzione...mentre nella mano destra reggevo saldamente lo strumento con cui avevo intenzione di mettere un punto a tutto questo.
Camminai avvicinandomi sempre di più a lei, mentre continuava a versare la benzina...fino a giungerle poco più distante, con lei che finalmente si accorse della mia presenza. Appena mi vide si fermò e posò a terra la tanica, guardandomi...sorridendo.

Roxy: "*Sorride* Amore! Hai letto il messaggio e mi hai seguita! Sei venuta a darmi una mano?"

Baby: "..."

Roxy: "Anche tu hai voglia di vedere un'enorme colonna di fumo che si erge da questo monte, eh?"

Baby: "..."

Roxy: "Certo, non è niente di che. È solo un incendio, ma non ho voluto uccidere o torturare nessuno da sola proprio perchè sapevo che a te non sarebbe andato a genio, e quindi ho deciso di puntare a qualcosa di un po' più soft, così non ti arrabbi."

Baby: "..."

Roxy: "Allora? Che ne dici?"

Baby: "..."

Io non rispondevo. Non proferivo una singola parola. Ma il mio sguardo...era adirato. Tanto...tanto adirato. E ogni parte del mio corpo tremava...di pura rabbia, come se stesse per esplodere da un momento all'altro.
Roxanne di accorse di tutto questo.

Roxy: "*Smette di sorridere* Hey...tutto bene?"

Baby: "..."

Roxy: "Amore, qualcosa non va? Perchè stai cos-"

Non le lasciai finire in tempo la frase...che alzai il braccio destro svelando ciò che avevo in mano: una pistola...e gliela puntai addosso.

Roxy: "...!"

Lei a quella vista...gelò. Si immobilizzò e aveva gli occhi fissa sull'arma. Non alzò neanche le mani al cielo d'istinto. Era ferma. Un sacco di ricordi che ormai credeva di aver rimosso dalla testa le tornarono in mente. Dopo qualche secondo ripuntò gli occhi su di me.

Roxy: "...Tesoro...cosa vuoi fare?"

Io ancora non rispondevo. Tremavo. Forte. E inoltre il mio respiro iniziò ad affannarsi. I miei occhi...erano ancora colmi di rabbia e odio. Roxanne si accorse di avere davanti a sè una Baby...che credeva non rivedere mai più.

Roxy: "...Ti sta succedendo di nuovo...? Perchè...?"

Baby: "*Continua a puntare la pistola a Roxy*"

Roxy: "Credevo l'avessimo superata da un bel po' questa fase...Cosa ti succede?"

Baby: "..."

Roxy: "...Baby...parlami ti prego..."

Baby: "..."

Roxy: "..."

Baby: "..."

Roxy: "...Ho capito. È perchè non ti ho ascoltata di nuovo...vero? Non dovevo neanche venire qui."

Baby: "..."

Roxy: "Hai ragione...ho sbagliato. Mi sto lasciando prendere troppo la mano. Pensavo solo di divertirmi. Ma, come hai sempre detto tu, potremo divertirci a pieno solo dal giorno in cui avremo conquistato il mondo...È vero. Ti chiedo scusa."

Baby: "..."

Roxy: "Ora cosa vorresti fare? Spararmi? Hehe, ti sei per caso dimenticata tutte le volte in cui hai tentato di farmi fuori? Ormai ho perso il conto!"

Baby: "..."

Roxy: "Ogni singola volta ti sei bloccata e non ce l'hai fatta...persino a Natale quando mi hai accoltellata, alla fine mi hai salvata all'ultimo."

Baby: "..."

Roxy: "Quindi, anche se dovessero verificarsi altre scene come questa in futuro...non importa cosa succeda e quanto tu ti possa arrabbiare...Tu non sarai mai in grado di uccidermi."

Baby: "..."

Roxy: "Io ti amo Baby...e so che anche tu mi ami alla follia..."

Baby: "..."

Roxy: "..."

Baby: "..."

Roxy: "...*Sorride* E perciò so che non premerai quel grille-"



BANG!







Roxy ora era fissa in piedi...
...dritta...
...con gli occhi spalancati...
...la bocca semiaperta...

...e un buco in fronte da cui iniziò a colare olio.

Dopo qualche secondo...il suo corpo lentamente iniziò a cadere all'indietro, fino a crollare definitivamente a terra di schiena...a causa della pallottola che si era appena conficcata nella sua testa, esttamente nel mezzo della fronte.
Ora giaceva lì...a terra inerme...una decina di metri davanti a me.

Io rimasi immobile, e avevo ancora il braccio destro tirato in avanti con in mano la pistola che ancora fumava. Lo sguardo arrabbiato continuava a persistere sul mio volto...ma non tremavo più. Non avevo neanche più l'affanno, ma facevo lunghi respiri profondi, come se mi fossi appena tolta un'enorme macigno da dosso.
Avevo gli occhi ancora fissi in avanti, ma guardavo il nulla...
Non pensavo a niente. Zero.
Per qualche minuto intero...la mia mente rimase completamente vuota da ogni cosa.
Nessun pensiero...
Nessuna riflessione...
Nessuna realizzazione...
Totalmente priva di ogni cosa. Vuoto completo.

Questa situazione rimase così per un paio di minuti, fino a quando...tornai alla realtà.
Allentai lo sguardo, e la mia espressione cambiò drasticamente: divenne confusa, come se fossi appena uscita da un lungo e strano stato di trance. Anche il mio respiro tornò alla normalità.
Dopo essermi ripresa del tutto, osservai la pistola che avevo in mano, per poi spostare lo sguardo in avanti...e vedere il corpo di Roxy a terra.

Baby: "...R-...R-Roxy...?!"

Lei era distesa lì a terra...e non si muoveva di un millimetro.

Baby: "...Roxy...!!? A-Amore!!?"

Nonostante avessi appena smesso...ricominciai a tremare, ma stavolta non per rabbia...ma iniziai a tremare dal panico, che pian piano stava salendo sempre di più dentro di me.

Baby: "... *Trema e guarda di nuovo la pistola che ha in mano* ...Oddio...!! C-Cosa...!!...N-No...!!"

Sapevo benissimo quello che avevo appena fatto...mi ricordavo tutto alla perfezione...In realtà non ero in uno stato di trance. Ero pienamente cosciente di tutto...mentre lo facevo.

Baby: "N-No...!! No, no, no!! Roxy!!!"

Ormai pienamente consapevole di quello che avevo appena combinato, lanciai via la pistola e corsi subito verso il corpo di Roxy, e quando lo raggiunsi...vidi la sua faccia: la sua espressione era immersa in un misto tra stupore e terrore...e dritto lungo il suo viso scorreva una scia di olio fuoriuscita dal buco in fronte...che io le avevo appena creato...

Baby: "No!!! No!!! NO!!! ROXY!!!"

Mi abbassai su di lei e presi il suo viso tra le mani...quasi come se cercassi di svegliarla...ma la verità era che...

Baby: "C-COSA HO FATTO!!? CHE CAZZO HO FATTO!!! DIO!!! NO!!!!"

...Roxy era morta...

Baby: "*Piange* PERCHÈ!!!? PERCHÈ!!!! AMORE MIO!!! NO!!!! CAZZO, NO!!!! NO!!!!!"

...e l'avevo uccisa io...

Baby: "*Si abbassa di più e abbraccia il corpo di Roxy* NON-...NON VOLEVO!!! PERCHÈ L'HO FATTO!!!? I-IO NON VOLEVO!!!! NON VOLEVO!!! CHE CAZZO HO FATTO!!!! DIO!!!!! NO!!! NO!!! NO!!!"

...alla fine...ce l'avevo fatta: l'avevo uccisa davvero.

Baby: "*Piange più forte* AAAAAAAHHH!!!!!! NOOOOOOO!!!!!! ROXYYYYYYY!!!!!!!"

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

Il cadavere di Roxy giaceva a terra appoggiato di schiena al tronco di un albero in mezzo a quel bosco sul Monte Maggiore. L'avevo messa io in quella posizione, e le chiusi anche gli occhi che erano rimasti sgranati dopo lo sparo...quegli occhi che ormai...sapevo non avrei mai più rivisto in vita mia...quegli occhi che tanto amavo quando mi guardavano. Oltre a questo...sul suo polso sinistro le misi anche...il braccialetto col cuore d'argento che lei mi regalò il primo San Valentino che passammo insieme. Quel braccialetto che, da quel giorno in poi, avevo sempre indossato con amore...amore per lei.

Il suo corpo ora era lì, in una posizione quasi come se stesse riposando sotto l'ombra dell'albero...mentre io ero inginocchiata esattamente davanti a lei, guardandola con occhi ancora colmi di lacrime. Non smettevo di singhiozzare e di guardare Roxy. Il tempo scorreva, e prima o poi me ne sarei dovuta andare da lì...ma io non volevo. Non volevo andarmene. Volevo rimanere lì accanto a lei...per sempre. Ma non potevo. Era ormai sera, e il sole stava tramontando dietro la montagna.
Nella mia mano destra avevo un accendino, mentre per tutto il bosco attorno a me avevo finito il lavoro che poco prima stava compiendo Roxy: svuotare la tanica e cospargere tutto di benzina.
Dopo essere rimasta lì inginocchiata per molto tempo a fissare Roxy...decisi che era giunto il momento...Dovevo dirle addio...per sempre.

Baby: "*Canticchia mentre piange e fissa il corpo di Roxy*
...

Maybe it was all too much...
Too much for a man to take...
Everything's bound to break...
Sooner or later, sooner or later.

You're all that I can trust...
Facing the darkest days...
Everyone ran away...
But we're gonna stay here, we're gonna stay here.

Ahh, ahh...
I know you're scared tonight...
Ahh, ahh...
I'll never leave your side...
...
*Sussurra*
...scusa..."

A quel punto...mi rialzai velocemente, accesi l'accendino e lo lanciai ai piedi di Roxy. Le fiamme, aiutate dalla benzina sparsa a terra e da tutta la vegetazione del bosco, iniziarono a propagarsi a vista d'occhio, avvolgendo tutto quanto. Gli alberi. Le piante. La terra...e il corpo di Roxy. Tutto aveva iniziato ad andare a fuoco.
Questo era il funerale di Roxanne Wolf...L'ultima azione che stava svolgendo nella sua vita, che però a causa mia non riuscì a completare...la portai a termine io. Appiccai così un grosso incendio sul Monte Maggiore, in modo tale da essere visto chiaramente da tutta la Big Animatropoli.
Io, dopo aver lanciato l'accendino, diedi un ultimo sguardo al corpo di Roxy, che nel mentre stava prendendo fuoco...dopodichè mi girai ancora con le lacrime agli occhi...e iniziai a correre. Iniziai a scappare, ma non dalle fiamme...ma da quello che avevo appena fatto. Scappavo e correvo con la coda tra le gambe come la più grande delle vigliacche. Scappavo da me e dalle mie azioni. Correvo lungo tutto il bosco scendendo dalla montagna, mentre il fuoco alle mie spalle avvolgeva tutto quanto creando una gigantesca nube di fumo che si ampliava sempre di più alzandosi verso il cielo serale. Tutti in Città dovevano vedere il fuoco che si innalzava sopra le loro teste. Tutti dovevano vedere...quello che io avevo appena fatto.
L'avevo fatto...avevo ucciso Roxy! Alla fine, dopo mille tentativi iniziali...l'avevo veramente uccisa con le mie mani...ma io...io non volevo...! IO NON VOLEVO! NON VOLEVO UCCIDERLA!! NON LO VOLEVO PIÙ!!! MA L'AVEVO FATTO. LE PIANTAI QUEL PROIETTILE DRITTO IN FRONTE...PONENDO FINE ALLA SUA VITA. NO!!! NON VOLEVO CHE ANDASSE A FINIRE COSÌ!!! PERCHÈ!!!? PERCHÈ, CAZZO!!!? PERCHÈ L'AVEVO UCCISA!!!? SEMPLICE: PERCHÈ SONO PAZZA!!! SONO UNA FOTTUTA PAZZA PSICOPATICA CHE NON SA TENERE A BADA LA SUA CAZZO DI FOLLIA!!! NON SO CONTROLLARE LE MIE EMOZIONI, LE QUALI MI AVEVANO FATTO SCOPRIRE L'AMORE...E ME L'AVEVANO ANCHE FATTO PERDERE! NON SO PROTEGGERE CIÒ CHE AMO, E ANZI, FINISCO PER UCCIDERLO IO STESSA! NON SO FARE UN CAZZO!!! SONO SOLO UN'INUTILE ROBOT MALFUNZIONANTE!!! LA MERDA DELLA MERDA!!! SONO SOLO UN VERO E AUTENTICO...MOSTRO!!! In quel sogno che feci dissi ad Alessander Nettirn che volevo essere normale, ma poi appena sveglia mi rimangiai ciò?! BENE, ORA INVECE MI RIMANGIO IL MIO RIMANGIAMENTO: VOGLIO ESSERE NORMALE!!! VORREI SOLO ESSERE COME TUTTI, VIVENDO UNA VITA TRANQUILLA E SERENA CON LA PERSONA CHE AMO...MA ORA NON POTEVO PIÙ, PERCHÈ ERA APPENA MORTA UCCISA DA ME!!! E TUTTO QUESTO PERCHÈ IO NON SONO E NON POTRÒ MAI ESSERE NORMALE!!! MAI!!! PERSINO LEI AVEVA PROVATO A GUARIRMI, E CI ERA QUASI RIUSCITA...MA QUEL FOTTUTO VIAGGIO A TENERIFE AVEVA MANDATO TUTTO A PUTTANE!!! NELLA MIA VITA NON C'È NIENTE CHE VADA PER IL VERSO GIUSTO. NIENTE!!! E NON COMMETTERÒ MAI NULLA DI BUONO.
Mentre continuavo a correre, in preda alle lacrime...ripensai a quegli ultimi 2 anni passati con Roxy. Ripensai a tutti i momenti passati con lei, quelli belli e quelli brutti, sapendo che non sarebbero mai più tornati. Ogni abbraccio. Ogni bacio. Ogni notte passata con lei. I suoi occhi luccicanti che mi guardavano con amore. I suoi lunghi capelli che mi sfioravano ogni volta che la toccavo. Il suo profumo che ormai aveva invaso la mia camera da letto...quella stessa stanza che d'ora in avanti sarebbe tornata ad essere vuota, con solo me al suo interno. Perchè era questo a cui ero destinata: essere sola! PER SEMPRE! SONO DA SEMPRE STATA SOLA E SEMPRE LO SAREI STATA. LA VITA HA VOLUTO FARMI ASSAGGIARE 2 ANNI IN COMPAGNIA DI QUALCUNO...PER POI TOGLIERMELI E FARMELI RIMPIANGERE A VITA!
Pensando a questo...cominciai a piangere ancora di più, iniziando ad emettere anche forti urla di disperazione e dolore, mentre in lontananza iniziavo a sentire le sirene dei vigili del fuoco che stavano arrivando...e che a breve avrebbero trovato il cadavere di Roxy...bruciato.
Urlavo in preda ad un fortissimo dolore emotivo che non avevo mai provato in vita mia. Ma d'altronde, questo era il riassunto di questi 2 anni: "la prima volta in cui". In questi anni avevo esperienzato tantissime mie prime volte.
La prima volta in cui non riuscii ad uccidere qualcuno.
La prima volta in cui non riuscii a dormire.
La prima volta in cui empatizzai con qualcuno.
La prima volta in cui rischiai di morire.
La prima volta in cui rischiai di rivelare la vera me a Puppet e altri.
La prima volta in cui provai ogni emozione esistente.
La prima volta in cui piansi.
Ed ora, a chiudere questo cerchio, si era appena aggiunta la prima volta in cui fui nient'altro...che una perdente.
Per la prima volta in vita mia...quel giorno...avevo perso.
Ho perso. Ho perso! Ho perso!! Ho perso!!! HO PERSO. HO PERSO! HO PERSO!! HO PERSO!!!
...
...
...
...ho perso per sempre l'amore della mia vita.









Bang bang, shot you dead, shot my lover in the head,
Now my lover is dead...
and I have ALL regrets.

~FINE CAPITOLO

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro