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Alla fine, come sempre, l'incendio di Stefan si esaurisce da solo. Il flusso fa il suo corso e l'esondazione rientra negli argini.

Non so dire con esattezza qual รจ stato il momento in cui ha aperto la finestra per fumarsi una sigaretta, ma ora lo vedo dietro la tenda leggera. Ha le mani arpionate al davanzale e la testa che ciondola tra le spalle.
Il grosso letto queen size ci divide.
Io per tutto questo tempo sono rimasto per terra come il piรน grande dei coglioni. Non ho avuto la forza di muovere neanche un dito.

Qualcuno grida nel corridoio, fuori dalla porta. Sembra Julian. Sta urlando che manca un'ora e mezza alla mezzanotte. Poi soffia in una trombetta.
C'รจ una festa, lรฌ fuori. Cinque centimetri di legno massello separano una festa da questo sfacelo.
Appena i passi di Julian si allontanano, noi due piombiamo di nuovo nel silenzio.
Un silenzio terrorizzante. Totalizzante.

Quando ci siamo conosciuti abbiamo passato ore e ore senza parlarci. Senza guardarci.
Quando ancora credevo che mi odiasse.
Ma questa volta รจ diverso. Questa volta ci conosciamo. E io sono certo che lui mi odi.

Ma a che cosa pensavo quando ho deciso di tornare qui? Continuo a chiedermelo.
Ma la risposta la so.

Stefan schianta tre volte i palmi sul davanzale e mi risucchia dallo stargate in cui mi ero perso, riportandomi in questa dannata stanza.
Scuote la testa, si schiaffa la mano in fronte. Sembra stia avendo un dialogo interiore particolarmente frustrante, e so che รจ cosรฌ davvero. Non รจ un'impressione.
Con un gesto veloce e plateale apre la tenda e torna davanti a me.
Lo guardo dal basso.

Calpestami, Stefan.
Prendi il controllo e straziami, ma fa' qualcosa!

ยซOkay.ยป dice in un ringhio, neanche stesse ammettendo una sconfitta, ยซVoglio leggere questi messaggi del cazzo.ยป
Non รจ detto, ma vedo uno spiraglio di luce in fondo a questo tunnel.

Oppure, si รจ reso conto che manca poco al nuovo anno e non vuole iniziarlo con questa magagna ancora aperta.

Vuoi liberarti di me?

Magari ha fretta di tornare dal tipo che lรฌ fuori gli stava mangiando la faccia.
Ci ripenso, e senza accorgermene ho serrato i denti.

Altre mani ti hanno toccato, mentre non c'ero io a prendermi cura di te?
Vorrei morderle tutte.

Stefan tira fuori il telefono dalla tasca della giacca e lo lancia sul letto. Fa avanti e indietro per la stanza, mentre io mi rialzo.
Farfuglia qualcosa, borbotta insulti sfregandosi la faccia con le mani. Sbuffa.

Perchรฉ diavolo mi piaci cosรฌ tanto, Stefan Pembroke?

Il suo modo di arrabbiarsi รจ incredibilmente simile a quello di Lilah. Rivedo lei nella sua gestualitร , nei suoi passi incerti, nel respiro accelerato.
Ma su di lei non lo sopportavo. Lui, invece, lo divoro con gli occhi.

รˆ vero quello che disse per scherzo Stefan quest'estate: รจ Lilah che assomiglia a lui, non il contrario.
Lei รจ nata dopo. Lei, senza saperlo, รจ sempre stata la sua copia.
Lui brilla, lei riflette.

Chissร  come sta.
Se nel suo cuore mi perdonerร  mai.
Probabilmente no, e la capisco. Neanch'io lo farei.

Improvvisamente, qualcosa ci risveglia dai nostri cavilli.
La finestra aperta cigola e sposta la tenda. Entrambi ci voltiamo di scatto, Stefan mi guarda e io poso l'indice sulle labbra invitandolo a fare silenzio.
Un tonfo pesante. Tutti e due sussultiamo.
Vediamo appena la sagoma di una creatura nera trascinarsi fin sotto il letto.

รˆ decisamente entrato qualcosa da quella dannata finestra.

Qualcosa che adesso potpotta sotto il letto.
Deve essere un animale.

ยซPerchรฉ hai lasciato la finestra aperta?ยป la domanda mi sorge spontanea e mi sembra innocua. Ma Stefan non รจ dello stesso avviso.
Sospira e allarga le braccia.
ยซCos'รจ, Ryan?ยป mi sfida come fa sempre, ยซรˆ colpa mia anche per l'insediamento di Trump? Le Torri Gemelle? La cazzo di crocifissione?ยป
Ruoto gli occhi al cielo. Ogni volta deve fare una tragedia greca per qualsiasi cosa.

Sposto lentamente il peso per potermi abbassare, ma la suola dello stivale scrocchia. Qualcosa sbatte contro le doghe del letto, poi squittisce.

Un grosso procione terrorizzato sbuca fuori da sotto le coperte che toccano terra.
Stefan salta dall'altra parte della stanza.
Ho soltanto il tempo di vedere l'ombra della mascherina e il baluginio dei denti appuntiti, poi l'animaletto inizia a girovagare come una grossa trottola pelosa alla ricerca di una via d'uscita.
E comincia ad agitarsi sempre di piรน, non trovandola.

Io e Stefan non sappiamo cosa fare e rimaniamo completamente immobili. Perplessi.

Forse entrambi crediamo di essere vittime della stessa allucinazione. Ma quando la bestiola salta sul mobile accanto al letto e fa dondolare pericolosamente l'abat-jour appoggiata sopra, ci rendiamo conto che รจ piรน reale di quanto vorremmo. E che dobbiamo fare il possibile per impedirgli di rompere qualcosa.

Stefan ha, ovviamente, una pessima idea.
Si sfila la giacca e la tiene aperta davanti a sรฉ, come se sperasse davvero di usarla per catturare il procione.
Ma piรน lui si avvicina, piรน l'animale si spaventa. Finchรฉ non si lancia sui cuscini, ed ora quel coso รจ sul letto.

Lรฌ sopra, sulle coperte perfettamente tirate, c'รจ solo il telefono di Stefan. L'animaletto forse si รจ risvegliato dal letargo ed รจ entrato qui attirato dal calore. All'improvviso lo vedo afferrare il telefono di Stefan.

Entrambi abbiamo lo stesso pensiero, e per riflesso ci gettiamo sul letto da due direzioni opposte.
Il procione, come una saponetta stretta tra mani scivolose, salta sopra le nostre teste e riprende la direzione da cui รจ venuto.
Il materasso, invece, ci fa rimbalzare l'uno contro l'altro e finiamo per darci una testata.

ยซMa che cavolo pensavi, Stefan?ยป sbraito con una mano schiacciata su metร  della testa. Una fiammata di dolore mi fa fischiare le orecchie.
Lui, di nuovo, ne fa una tragedia.
ยซE tu allora? Vuoi ricordarmi quale lampada ho sfregato per farti apparire, genio?ยป

Non riesco a trattenermi. Rido.

Rido perchรฉ รจ assurdo. Rido perchรฉ mi sembra di essere tornati a quest'estate, quando situazioni analoghe si presentavano all'ordine del giorno.
Rido perchรฉ sto con lui. Perchรฉ siamo vicini. E perchรฉ mi รจ mancato.

Ma quello ringhia indispettito e rotola giรน dal letto, ricordandomi che un maledettissimo procione gli ha appena rubato il telefono.

Lo vedo gettarsi verso la finestra aperta e guardare giรน.
Quando si rigira verso di me, รจ il ritratto della furia.
ยซQuello era un iPhone quindici e...ยป
Stavolta non lo voglio sentire.
Il mio cervello forse ha trovato una soluzione alla velocitร  della luce, per grazia ricevuta.
ยซNon cominciare.ยป lo blocco, tiro fuori il mio telefono e apro l'applicazione "Trova il mio iPhone", ยซLo seguiamo.ยป

Stefan incrocia le braccia e fa quell'espressione adorabile che fa sempre quando cerca di trattenersi dal ridere.
So per certo che anche lui sta pensando quello che ho pensato io. Che sembra di essere tornati a quest'estate.

Gli faccio l'occhiolino e lancio la sua giacca. Lui la prende al volo e mi guarda dubbioso. Come se si domandasse quando abbiamo cominciato a giocare per la stessa squadra. Come se questa complicitร  lo stupisse.

Mi supera, e adesso รจ di nuovo torvo. Sto per dire qualcosa, ma mi zittisce all'istante premendo l'indice sulle mie labbra.

ยซSe per questa stronzata mi fai perdere la mia scopata di Capodanno, giuro che non ti salverร  nemmeno il diavolo.ยป

Oh, Stefan... io non credo proprio che la perderai.

E la conferma mi arriva proprio quando usciamo di qui e ci ritroviamo quel tipo davanti, lungo le scale.
Quello con cui stava pomiciando sulla terrazza.

Il ragazzo lo vede, allarga le braccia e gli sorride come non lo vedesse da secoli.
ยซEhi!ยป finalmente nota che ci sono anche io qui, ยซHai giร  fatto un primo round?ยป
Stefan si sistema una ciocca di capelli neri dietro l'orecchio e arrossisce.

Arrossisce per lui. Cristo.

ยซNon รจ cosรฌ, ecco...ยป scuote la testa, ยซquesto qui ha fatto cadere il mio telefono dalla finestra e stiamo andando a recuperarlo.ยป
Questo qui?
Lo fulmino, non mi trattengo.
Scivolo accanto a loro e scendo qualche gradino per lasciarli parlare.

Si sta giustificando con questo tipo.
A Stefan interessa questo tipo.

Ma che cazzo sto guardando?

Sghignazza a una sua battuta, si stringe nelle spalle. Tutt'a un tratto il diavolo della Tasmania che mi inveiva contro fino a cinque minuti fa, รจ sparito.
Stefan sembra una ragazzina. Sbatte le ciglia, arriccia il naso. Del suo cellulare e del procione che gliel'ha rubato sembra non interessargli neanche piรน.
E questo tipo รจ il contrario di me.

Adesso ti piacciono i tipi cosรฌ, Stefan?

Mi torturo l'interno delle guance fino a farle sanguinare.
Questo qui sembra il classico predatore: testa alta, petto in fuori, occhi dritti sulla preda. Un piede su un gradino e uno su quello piรน in alto. La schiena appoggiata alla ringhiera e le braccia stese sul corrimano.
Trasuda sicurezza.

Una volta, quelli cosรฌ diceva di mangiarseli a colazione.

Il tipo poggia le mani sui suoi fianchi e lo strattona sรฉ. I loro nasi si sfiorano prima che inizino a baciarsi, e io vorrei che qualcuno afferrasse la carabina appesa alla parete e mi sparasse.

Poi, mentre lo fisso, Stefan inclina la testa a mio favore e apre gli occhi.
Mi guarda.
รˆ spregiudicato.
Infila tutta la lingua nella bocca di quel coglione, ma guarda me.

Lo abbiamo giร  fatto questo gioco, e non รจ finita bene.

Infilo le mani nelle tasche e sollevo il mento, impassibile. Lui raccoglie subito la sfida, guida la testa del tipo sul suo collo e si volta interamente a guardarmi.
Quando quello gli bacia un punto dietro l'orecchio, schiude le labbra e ansima appena.

Hai rotto il cazzo.

Mi schiarisco la voce e i due cretini si allontanano.
Stefan infila la mano nella tasca posteriore dei pantaloni ed estrae una matita nera per gli occhi.
Mentre lo fissa, tira su una manica del pomiciatore, e lungo tutto l'avambraccio scrive il suo numero di telefono.

Buon Dio, ma che ti ho fatto di male?

Trotta giรน dalle scale con aria soddisfatta e mi supera.
Non riesco a trattenermi, e prima di entrare nella calca per passare oltre glielo dico: ยซNeanche sai se lo avrai ancora quel numero di telefono.ยป
Stefan si gira e ride. Le palline del piercing sbucano da sotto le labbra.
ยซรˆ per questo che gliel'ho dato, coglione.ยป

Mi prende per mano e attraversiamo la folla. Torre di controllo, ripeto: mi prende per mano.

Troviamo l'uscita e ci fiondiamo fuori. Il freddo รจ una coltellata sul viso.
Lui saltella mentre si chiude la cerniera della giacca. Beh, se si fosse vestito non starebbe cosรฌ.

Attraversiamo anche il giardino, alla svelta, seguendo la direzione presa dal procione. Non passiamo da dove siamo venuti, ma giriamo verso il retro della casa. Dritti nel bosco.

Abbiamo soltanto la torcia del mio telefono a illuminarci, ma nessuno dei due sembra in pensiero.
Ci รจ giร  capitato anche questo.
Comincio a credere che quel dannato procione sia una sorta di spirito mandato a farci ripercorrere le tappe della nostra storia.

E sembra proprio che entrambi ignoreremo la questione.

Stefan ha ricominciato a borbottare e a insultarmi, mentre marcia con le ginocchia alte, affondando i piedi nella neve rimasta da ieri.

La mia misura รจ piena.
ยซCosa c'รจ, Stefan? Che vuoi dirmi?ยป sbotto.
ยซChe ogni volta che entri nella mia vita, fai casini!ยป mi ringhia addosso, ma non sento della vera rabbia nella sua voce.
Rimango zitto perchรฉ so che non ha finito. Infatti passano due secondi e ricomincia lo stornello.

ยซLa prima volta, mia sorella finisce sulla sedia a rotelle.ยป non vorrei, ma mi fa male, ยซLa seconda, un cazzo di procione mi ruba il cazzo di telefono. La terza mi ammazzerai il cane?ยป
ยซNon hai un cane.ยป
ยซBeh, certo!ยป, si gira e mi punta come avessi detto la cosa piรน stupida e ovvia del mondo, ยซNon ce l'ho perchรฉ me lo ammazzeresti!ยป

Siamo come marito e moglie che bisticciano.

Vederlo cosรฌ, tutto arruffato come un picchio, mentre inciampa su ogni bastoncino che incontra e perde l'equilibrio, mi fa esplodere in una risata improvvisa.

Non c'รจ nessun odio fra di noi.
Pensavo di sรฌ, pensavo di trovarlo, e invece sento soltanto tanto affetto.
E tanta rassegnazione.

Mi devo fermare e tenermi la pancia. Stefan fa dietrofront in un attimo e alza un pugno tra me e lui.
ยซSe mi stai prendendo in giro ti incastro in un albero e ti cambio i connotati come ho fatto con Nolan Blackwood.ยป

Ce l'ho bene in mente la scena, lo ha fatto davvero. Ma non ho paura di lui, non l'ho mai avuta.
Non mi farebbe mai niente.

Poggio la mano sul suo pugno e glielo faccio abbassare.
ยซBeh, hai fatto un ottimo lavoro con lui. Ha una bella cera!ยป

Ruota gli occhi al cielo, sbuffa come un vecchio cane e fa per darmi le spalle, ma io lo afferro da un polso e lo tiro a un soffio da me.
Adesso la mia mano trova il coraggio di appoggiarsi sulla sua guancia. Lui รจ talmente sorpreso che non dice e non fa nulla.

ยซGrazie per non aver chiuso la finestra.ยป
Una nuvoletta bianca esce dalle sue labbra schiuse.
ยซNon si dice cosรฌ.ยป arriccia il naso, ยซDovrebbe essere la porta.ยป

Allora lo sai a cosa mi sto riferendo, vero?
Non me l'hai ancora chiusa quella porta.

Mi spinge via e torna a camminare.
ยซE comunque l'ho chiusa la porta.ยป
Allungo il passo e mi metto di fianco a lui.
ยซE allora io entro dalla finestra.ยป

Come quel dannatissimo procione maratoneta.

ยซGira a destra, scemo.ยป gli do una gomitata. Lui salta come una molla.
ยซTi giuro, Ryan, stai rischiando grosso stasera!ยป

Ma io non gli credo.
Non c'รจ il minimo odio in quegli occhi lรฌ.

๐”–๐”ญ๐”ž๐”ท๐”ฆ๐”ฌ ๐”ž๐”ฒ๐”ฑ๐”ฏ๐”ฆ๐” ๐”ข

Ed eccoci qua con il terzo capitolo!๐Ÿ’•
Vi aspettavate quest'intrusione? ๐Ÿฆ๐Ÿ“ฑ


Immaginarmi Stefan cosรฌ arrabbiato e cosรฌ in difficoltร  mi ha fatto VOLARE ๐Ÿš€
Questo odio/amore mi diverte troppo, aiuto ๐Ÿคฃ๐Ÿ’ฅ e i loro scambi mi fanno super ridereee ๐Ÿคก

Spero tanto che piacciano anche a voi!
Li state inquadrando? ๐Ÿ–ผ๐Ÿ“

Chissร  come potrร  finire, qui le cose cambiano improvvisamente! ๐ŸŒช
Ryan riuscirร  davvero a entrare dalla finestra e riprendersi ciรฒ che รจ suo?

Io vi saluto, vi do appuntamento a martedรฌ ๐Ÿ“† sempre alle 17:00 con il quarto capitolo, e vi dico giร  che la temperatura si scalderร  di qualche tacca...๐Ÿ”ฅ
Vi do anche un grosso bacio!๐Ÿฅฐ๐Ÿ’‹

Xรฒ ๐ŸŒผ

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