츼 연 수 - Choi Hyun Su
Quel primo pomeriggio Choi Hyun Su non aveva fatto altro che leggere e rileggere quell' SMS dalla sua migliore amica.
Da: [Min Ha❤]
A: [Me]
Ya! Non hai intenzione di rispondere alle mie chiamate?
Ci vediamo alle 17 davanti a quella cartoleria vicino scuola, capito? Me l'hai promesso, ricordi? Devi assolutamente esserci, non ignorarmi.
A dopo! Sii puntuale 😘
Choi Hyun Su aveva continuato a sospirare, rassegnata, per tutto il giorno; ci sarebbe andata alla fine.
La ragione per cui Lee Min Ha l'aveva supplicata ancora e ancora era un incontro con un chiromante della zona; l'amica, con il recente inizio del nuovo anno, voleva sapere qualcosa riguardo al suo destino.
Cosa le prometteva la scuola? E il lavoro part-time? Ma, soprattutto, qualcosa riguardo l'amore?
Lee Min Ha era proprio il tipo da crederci a certe cose; Choi Hyun Su cercava di evitare di parlarne, invece. Fato, destino... non che non ci credesse, ma il punto era che lei sapeva che il suo, di destino, da come lo viveva tutti i giorni, non era niente di interessante.
Alle 17, puntualissima, non vi era ancora traccia di Min Ha la quale si presentò un quarto d'ora dopo agghindata con grandi orecchini tondi, collane colorate e pesanti e anelli dalle forme più bizzarre.
Allo sguardo perplesso di Hyun Su si era giustificata con un: "Niente domande. Sono contro il malocchio".
Eccola che ricominciava, aveva pensato Choi Hyun Su.
Dieci buoni minuti dopo erano comodamente sedute su due cuscini ricamati nella stramba, ma accogliente, catapecchia del chiromante il quale le aveva fatte presentare.
«Salve, mi chiamo Min Ha, Lee Min Ha. Sono nata il 23 ottobre sotto il segno de-»
«Di cosa avete bisogno? Lettura delle carte? Forse della mano? Un talismano, magari?»
Le aveva guardate di sottecchi, a lungo, primo l'una e poi l'altra, soffermandosi con maggiore insistenza su Choi Hyun Su.
«Volevo sapere come sarà per me questo nuovo anno, ecco.»
Il vecchio aveva acceso un cero profumato, mischiato qualche foglia in una ciotolina di legno e, infine, alzato gli occhi sottili e ombrati dalle folte ciglia sulla ragazza.
«Ti sei impegnata molto l'anno precedente, quest'anno le cose fileranno lisce. Non devi preoccuparti degli studi, della famiglia o altro, sarà tutto una passeggiata»
«Anche in amore?» gli occhi di Min Ha brillavano alla luce del cero.
«Quello tanto meno, non dovrai preoccupartene perché non ci sarà»
La ragazza si era adombrata mentre Choi Hyun Su era scoppiata in una fragorosissima risata.
Il vecchio, forse scocciato, si era quindi rivolto a quest'ultima «Mentre per te, signorina. Se fossi in te non mi siederei sugli allori» la sua voce roca e grave era rimbombata tra le quattro mura.
Choi Hyun Su, tornando seria, si era fatta dubbiosa «Cosa intende dire?»
«Non sai che, delle volte, per trovare sé stessi, non bisogna cercare nel proprio spirito, ma in quello altrui? Delle volte, un'altra persona è lo specchio migliore per il proprio animo.»
Il vecchio chiromante aveva guardato a lungo l'espressione della giovane, ma Choi Hyun Su non aveva domandato nulla un po' per disinteresse, un bel po' per paura.
Min Ha lo aveva pagato e insieme si erano lasciate alle spalle quella stramba, ma accogliente, catapecchia.
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