Choi Hyun Su aveva sperato fino all'ultimo che l'estate non se ne andasse, eppure quel giorno di inizio ottobre si era ritrovata a tremare all'aria fredda dell'autunno.
Quella sera si era accordata con Min Ha e sarebbero andate a bere fuori; da quanto aveva capito Hyun Su, l'amica aveva diverse cose da raccontarle. Min Ha era il tipo di persona che anche per una stupidaggine sentiva il bisogno di parlarne per lunghi minuti con il suo -sfortunato- interlocutore, ma quella volta Choi Hyun Su aveva avuto la strana sensazione che non si trattasse di qualcosa di frivolo come al solito.

Da: [Kang Do Youn😽]
A: [Me]
Buongiorno mia dolce Choi Hyun Su.

Aveva sbloccato lo schermo del cellulare e sorriso nel bel mezzo del corridoio poco affollato.

Da: [Me]
A: [Kang Do Youn😽]
Tutta questa tenerezza a cosa la devo?

Da: [Kang Do Youn😽]
A: [Me]
Al fatto che hai un ragazzo fantastico, probabilmente. E proprio questo ragazzo vorrebbe invitarti a cena fuori questa sera.

Da: [Me]
A: [Kang Do Youn😽]
Proprio questa sera? Avevo promesso a Min Ha che ci saremmo incontrate...
Ha delle cose importanti da dirmi.
Se facessimo un giro questo pomeriggio?

Choi Hyun Su aveva lanciato la proposta, anche se in realtà conosceva già la risposta.

Da: [Kang Do Youn😽]
A: [Me]
Questo pomeriggio sono a lezione, mi spiace. Adesso devo tornare a lavoro; facciamo domani?

Non era la prima volta che aveva chiesto al suo ragazzo di uscire e lui aveva declinato l'offerta. Nell'ultimo periodo Kang Do Youn era stato spesso occupato per via del suo corso di regia e del suo professore esigente; Choi Hyun Su non lo incolpava di nulla e nemmeno se la prendeva, avrebbe semplicemente voluto che il ragazzo non si sforzasse così tanto e che si riposasse.

Da: [Me]
A: [Kang Do Youn😽]
Non fa niente, tranquillo. Domani? Perfetto!

La sera Min Ha era giunta sotto casa di Hyun Su; sarebbero andate insieme al nuovo ristorantino di pollo dietro l'angolo.
«Cosa volevi dirmi?»
«Dopo, quando sarò brilla»
Il locale non era troppo affollato, eppure regnava il caos causato dalla gente con troppo alcool nello stomaco per poter parlare a bassa voce. Le due ragazze avevano ordinato pollo fritto e altra carne a volontà e in più del soju, o meglio "un barile di soju" secondo le esatte parole di Min Ha.
«Allora?»
Choi Hyun Su aveva versato un bicchierino.
«Sono tornata alla baracca del vecchio»
«Come?»
«Dal chiromante su, hai capito»
Un altro bicchierino.
«E perché mai? Non ti è bastata l'umiliazione dell'ultima volta?»
Choi Hyun Su aveva riso di gusto.
Lee Min Ha aveva fatto una smorfia di disapprovazione.
«A quanto pare il destino non è possibile cambiarlo...ahimè. Quest'anno niente amore, dunque»
«Avevo ragione allora! Non ti è bastata l'ultima volta, hai ritentato la sfortuna!»
«Ah, ma sta un po' zitta!»
Forse era il caso che Lee Min Ha smettesse di tirare giù bicchierini e che Hyun Su smettesse di versarglieli, anche lei brilla.
«Piuttosto-»
«Mm mm» Choi Hyun Su aveva tagliato altra pancetta sulla griglia.
«Ha chiesto di te»
«Chi?»
«Il mio cane. Il chiromante, no?!!»
L'altra aveva riso di nuovo, battendo i palmi sulle coscie.
«Cercava me?»
«Si ricordava, sì. Ha detto delle cose strane però...»
Lee Min Ha aveva poggiato il suo bicchierino e aveva lanciato uno sguardo serio all' amica che, tra l'alcool e la notizia, non poteva essere più confusa.
«Stiamo pur sempre parlando di un chiromante, che è quella faccia?»
«Stammi a sentire, Hyun Su-ah»
«Va bene va bene, dimmi. Forza»
Attorno a loro le persone continuavano a ridere e scherzare, mangiare e ingurgitare soju; il rumore sembrava non essere intenzionato a scemare e Lee Min Ha era stata costretta ad alzare il tono della propria voce.
«Vorrei che facessi attenzione»
«Ti ha detto questo?»
«No, non esattamente»
«Min Ha-ah, parla chiaro così che io possa capire quante e quali cavolate escono dalla tua bocca»
Min Ha aveva sbuffato, ma giusto per un secondo; Lee Min Ha era davvero preoccupata.
«Ha detto che hai completamente ignorato quanto detto l'ultima volta, ha detto che ti sei seduta sugli allori e che questo è un grave errore»
"Ancora con questi allori?" Choi Hyun Su aveva evitato di dirlo ad alta voce.
«Lo specchio, ti ricordi cosa aveva detto sullo specchio?»
«Mm, vagamente. Perché?»
«Hyun Su, sei sicura di non essere andata a fare shopping di recente e di non aver comprato uno specchio?»
«Come? Uno specchio? No, non ho comprato niente del genere»
Lee Min Ha era sorpresa.
«Strano. Lui ha detto che tu hai finalmente trovato "lo specchio". In ogni caso, che tu ce l'abbia o meno,  se dovessi vederne uno,vedi di non romperlo; ha detto che se quello specchio finirà per rompersi tu soffrirai molto»
«Perchè mai dovrei soffrire se uno specchio si rompe?»
«Ah boh, forse potresti ferirti col vetro, o forse ha un valore metaforico per cui avrai anni e anni di sfiga»
Choi Hyun Su aveva scosso la testa; era passato troppo tempo da quell'incontro col chiromante e, inoltre, aveva del tutto smesso di credere nel fato dopo aver incontrato Kang Do Youn. Quel ragazzo le aveva insegnato che non esiste un percorso prestabilito nella vita di una persona, dal momento che qualcun altro può sempre cambiarvi il corso.
Kang Do Youn aveva reso la vita di Choi Hyun Su un sogno.
Per Choi Hyun Su, quello non era altro che il sogno migliore e più lungo della sua vita e di certo non aveva intenzione di svegliarsi.
«Non mi interessa più quello che dice il chiamante, Min Ha. Ma grazie comunque per la tua preoccupazione»
Lee Min Ha non era brava a comprendere al volo le cose, eppure non le sfuggiva un'espressione della sua amica.
«Quel Do Youn deve aver fatto davvero uno strage nel tuo cuore, eh»
Choi Hyun Su si era versata l'ultimo bicchierino, giusto per finire la bottiglia.
«Sì, decisamente lo ha fatto»