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Chapter 6. Serate interessanti

🦋재미있는 저녁🦋

"It's funny how you are the broken one but I'm the only one who need to be saved"

💧

«Certo che questo giorno è stato abbastanza stancante eh!» Esclamò Jimin portandosi alla fronte una mano, davanti al suo bicchiere di un liquido azzurro che mi fece incantare parecchio quando la cameriera lo posò sul tavolo, di fronte al mio migliore amico.

Quel colore mi ricordava vagamente la tonalità di capelli di Taehyung e il ricordo della conservazione che avevamo avuto quella mattina mi balenò in testa di nuovo.

Ci avevo pensato per tutto il tempo, e più pensavo all'occhiolino che mi aveva rivolto in mensa, più la mia pelle scottava. Non potevo credere di aver dato consigli sentimentali alla persona che amavo.

Eun-Mi, accanto a me bevve un lungo sorso di coca cola prima di afferrare con le bacchette un pezzo succulento di carne di manzo e portarselo in bocca.

Il locale quella sera era pienissimo di ragazzi che frequentavano la nostra stessa scuola.

Comitive allegre e chiacchierine che riempivano l'altrimenti silenzio, con grandi sorrisi, cibi e bevande accompagnate da discorsi riguardanti quel primo giorno di scuola che, l'ultimo anno per molti, compresi noi.

Con lo sguardo un po' assente vagai lo spazio pieno di adolescenti, sospirando appena e giocando con la cannuccia della mia cola. Taehyung, ovviamente, non era presente.

Probabilmente era a casa a parlare al telefono con la sua ragazza. Fissai in modo prepotente una delle gambe del tavolo davanti al nostro, color mogano, quando la voce calma e acuta di Jimin riempì le mie orecchie.

«Può essere che ancora tu faccia cose stupide come la dieta? Sei perfetta, Min» disse divertito, facendomi staccare gli occhi dalla gamba del tavolo e sorridere distratta.

Eun-Mi annuì con la bocca piena.
Ingoiai un altro sorso di Coca Cola Zero, per poi fare un labbruccio diretto verso Jimin che fece lo sorridere amorevolmente.

«Ho l'impressione che la ragazza di Taehyung sia super bella. Come potrei mettermi a paragone se mi abbuffassi? E poi, questa sera mio fratello Changbin mi aspetta per il nostro solito spuntino di mezzanotte prima di andare a letto» Domandai esasperata.

Eun-Mi appoggiò la testa sulla mano e mi guardò assonnata mentre giocavo distratta con la linguetta della lattina di coca cola.

«Partirà presto tuo fratello?» Chiese interessata.

«Domani.» risposi facendo spallucce, guardando Jimin bere una generosa quantità dal suo bicchiere.

«Per dove questa volta?» Domandò lui quando ebbe ingurgitato la bevanda zuccherata.

«Europa»

Era stata una giornata faticosa, sotto diversi punti di vista. Come primo giorno di scuola niente male! Avevo parlato con Taehyung dopo due anni, anche se avevamo discusso della sua situazione sentimentale. Bella sfiga!

«Capisco. A proposito, Hyungwon non doveva essere qui trenta minuti fa? Dove si sarà cacciato?» Rispose Jimin portandosi agli occhi l'orologio e guardando il quadrante illuminato.

Eun-Mi lo guardò con mezzo sorriso, spostando il bicchiere dal pericoloso angolo del tavolo in cui lo aveva posato.

«Secondo me è a drogarsi! Ci scommetto tutto!» Esclamò divertita, facendo ridere anche me e Jimin.

«Quel ragazzo è una vera forza della natura. Vorrei avere anche solo un po' della sua positività!» Sospirò Jimin
«Yah, drogati anche tu allora» ripose Eun-Mi divertita, ridendo energicamente e sbarrando lo sguardo all'improvviso, come se avesse appena visto un fantasma.

Jimin passò una mano davanti al suo volto, lei posò il bicchiere sul tavolo.

«Y-yah. Questo ragazzo si droga davvero!» Esclamò strizzando gli occhi in direzione della porta d'ingresso.

Confusa lanciai lo sguardo nella stessa direzione, spalancando gli occhi. Jimin si voltò pure e aprì la bocca senza dire una parola. Poi un sorriso gli sbucò in volto, allora esclamò:

«Oh, gli stanno davvero bene!»

Hyungwon entrò dentro il locale con i capelli rosa pastello e lo sguardo vagamente compiaciuto. Tutti si erano voltati verso di lui, alcuni a bocche aperte ed altri con lo sguardo non così sorpreso grazie al fatto che comunque, dato il suo carattere, era più che ovvio che prima o poi l'avrebbe fatto.

Anzi, probabilmente si aspettavano che li colorasse di più colori messi insieme! Con addosso una camicia bianca leggera e un paio di jeans neri e strappati, Hyungwon passò davanti ad un tavolo di ragazze del primo anno che gli lanciarono occhiate sognanti.

Hyungwon era bellissimo, forse un po' egocentrico e per versi pestifero, ma era bello. Sorridendo si sedette accanto a Jimin, salutandoci con un cenno della testa mentre noi lo guardavamo stupiti.

«Dopo una generosa quantità di sostanze hai deciso di diventare una caramella?» Gli domandò Eun-Mi.

«Mi dispiace dirtelo, ma è stato Taehyung ad ispirarmi a questo» disse indicandosi i capelli e facendomi un cenno quando nominò Taehyung.

La pelle iniziò a riscaldarsi immediatamente e lui posò un dito sulla mia guancia facendo poi finta di essersi scottato, saltando dal suo posto.

«Woah! È incredibile! Solo nominarlo la fa diventare una specie di stufa portatile! Ragazzi, quando in inverno ci sarà molto freddo ricordatevi di parlare di Taehyung!» Esclamò ridendo.

Hyungwon si stiracchiò, poi alzò una mano per richiamare l'attenzione di uno dei camerieri.

«Li hai fatti questo pomeriggio?» Gli domandò Jimin, afferrando un altro pezzo di carne.

«Esattamente» cantilenò lui, ordinando una bottiglia di soda ed altra carne.

Quando la cameriera, con lo sguardo ancora puntato sulla faccia del mio migliore amico, si allontanò lui si concentrò su di me.

«Min-Min! La carne l'ho presa per te, vedi di mangiare qualcosa prima che ti riempii di pizzicotti le gambe» disse indispettito, appoggiò la faccia tra le mani, posizionate a coppa sulle guance rosee, e sbatté le ciglia con fare innocente.

«Devi fare lo spuntino di mezza notte con Chan!» Risposi arricciando il naso.

«Eun-Mi invece da buona forchetta si è già divorata mezzo locale vero?» aggiunse ridendo.

Hyungwon rise sbattendosi una mano sulla fronte quando lei tentò di afferrare più pezzi di carne messi insieme con le bacchette; quando provò a portarseli in bocca quelli caddero tutti sul tavolo sporco.

«Yah siamo proprio una bella squadra. Una buona forchetta sempre pronta a godersi i piccoli piaceri della vita e un tossicodipendente nello stesso tavolo di una Santarellina che beve solo bevande zero e uno che sta per prendere la strada sbagliata!» Eun-Mi aveva il singhiozzo e gli occhi lucidi a causa delle risate.

Jimin rise scuotendo la testa mentre Hyungwon, stappando la bottiglia verde che gli era appena arrivata e versandosene un po' nel bicchiere, lo portò al naso giocandoci come se fosse un degustatore di vini e mi guardò al di sopra di esso.

«Santa sì! Per dire a Taehyung, il ragazzo che ama, di continuare la relazione con la sua ragazza lo deve essere per forza!» Rise il rosa, bevendo un sorso del liquido.

Lo guardai scocciata ed ero lì lì per rispondergli, ma lui mi precedette.

«Insomma, non hai imparato niente da me? Fossi stata in te lo avrei afferrato per il colletto della camicia, l'avrei avvicinato alla mia faccia e gli avrei sussurrato "come with me baby"»

Jimin e Eun-Mi risero forte, io ero bollente in viso. Letteralmente.

Nascosi la faccia tra le dita, insultando Hyungwon.

«Ehi! Sei davvero un idiota! Insomma, non sono così sicura di me stessa come lo sei tu! Non sarei riuscita a dire nemmeno una delle parole che hai detto!» Esclamai imbarazzata, facendolo ridere ancora di più.

«Anche perché sei una schiappa in inglese» continuò con le lacrime agli occhi.

Gli lanciai la cannuccia della mia cola e lui la schivò con un gesto veloce, facendola finire sulla testa di uno dei ragazzi che stava seduto nel tavolo davanti al nostro.

Mi portai le mani sulla bocca trattenendo le risate mentre il ragazzo che avevo colpito si voltava in cagnesco verso di noi, guardando Hyungwon male. Ridendo lui agitò le mani in aria, guadagnandosi un'occhiataccia.

«S-scusa amico! N-non l'ho fatto di proposito» si prese la colpa. Il ragazzo non gli rispose e si voltò un'altra volta.

Passammo quella serata così, ridendo e scherzando come sempre eravamo soliti a fare.

Alla fine, quando pagammo tutto e ci dirigemmo verso l'uscita del locale, Hyungwon avvolse un braccio attorno al mio collo, affettuoso come sempre.
Davanti all'entrata vi erano un sacco di ragazzi e sentii la faccia in fiamme quando, incontrando lo sguardo di Taehyung, lui ammiccò sorridendo dolcemente.

Quella sera indossava una maglietta stretta bianca e un paio di jeans chiari. Era la prima volta che lo vedevo con un vestiario diverso rispetto alla monotona divisa scolastica, e mi pentii amaramente di non essere rimasta ancora più tempo.

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