Chapter.17 Menta e zucchero
🦋민트 발의 소년과의 공모🦋
"Che poi io di perfetto non ho proprio niente, divento perfetto se ti ho tra la gente."
💧
Mi ero pentita immediatamente di quello che avevo detto. Ma come mi era saltato in mente? Dovevo essere impazzita! Non potevo nemmeno tornare indietro perché ormai il danno era fatto, e dovevo arrivare fino in fondo.
Taehyung mi fissò incredulo, era un po' in imbarazzo e si grattava la testa scrutandomi con chiara curiosità, mi parve che stesse cercando il bluff nelle mie espressioni, quindi mi affrettai a guardare da un'altra parte mentre lui annuiva in silenzio. Mi ero messa nei casini.
"Ah! E perché ieri mi hai mentito quando ne abbiamo parlato?" Domandò incuriosito, forse un po' offeso.
Avevo giurato che non provassi assolutamente niente per il mio migliore amico, quindi ero sicura che mi avesse preso per una bugiarda cronica che negava davanti all'evidenza.
Mi misi a cercare una scusa plausibile scavando nella mia testa ma non mi venne nulla in mente, e mi maledissi in silenzio per star vivendo nelle bugie invece di ammettere che stavo male proprio per lui, e che sarebbe stato meglio allontanarmi piuttosto che farmi del male in quel modo.
"Perché è imbarazzante ammettere le proprie emozioni a qualcun altro, no?" Risposi quando il silenzio divenne assordante.
"Certo, se ti imbarazza dirlo a me che non sono la persona interessata figuriamoci come farai a dirlo lui." Parlò più a se stesso che a me.
Tossii nervosamente, ringraziai il cielo per non aver ascoltato il consiglio di Hyungwon sul fatto di dichiararmi! Forse gli avrei procurato un dispiacere enorme e si sarebbe allontanato per non farmi sofferire.
"Be', ehm posso aiutarti in qualche modo?" Chiese ancora con tono scocciato, fece un passo in avanti e mi guardò annoiato. Era strano, effettivamente. Un secondo prima era stato parecchio preoccupato per me, temeva che le mie lacrime fossero causate, a ragione, da lui ma adesso che gli avevo "confessato" i miei sentimenti per Hyungwon sembrava che questo non l'avesse reso particolarmente felice.
"No, quando sarò pronta a dirglielo lo farò." Dissi.
"Comunque non pretendevo che tu ne parlassi con me di certo, però sai, dopo che ti ho detto tutto di me speravo almeno che non mi mentissi." Sbottò all'improvviso, facendomi corrucciare le sopracciglia confusa.
"Cosa? Scusami, ma io sono timida. Non riesco a parlare di queste cose nemmeno con lui." risposi guardandolo con sguardo indagatore.
Perché gli importava tanto, comunque?
Lui annuì, parve quasi riprendersi da uno stato di trance, s'impegnò a fondo per fare un sorriso convincente.
"Sì, è vero! Scusami. Ora vado, la mia ragazza voleva che la chiamassi."
Quelle parole spezzarono ancora di più il mio cuore, facendomi strizzare quasi dolorosamente gli occhi.
"Siete tornati insieme?" Domandai sentendo l'aria abbandonare i miei polmoni. Era così allora...
Annuì prima di fare un passo indietro.
"Ci si vede!"
Esclamò, poi sparì in mensa di nuovo.
Con la mano mi asciugai le lacrime. Era tornato con lei. Corsi in classe e rimasi in silenzio per tutto il tempo, nonostante Eun-Mi tentasse di confortarmi.
Durante l'ultima ora, visto che avevamo supplenza, decisi di distrarmi in biblioteca. Presi il mio libro di inglese e corsi verso l'enorme stanza, ignorando la mia migliore amica. Entrai dentro e rimasi sbalordita quando la vidi quasi piena. Tutti i posti erano occupati e un silenzio ronzante veleggiava l'aria, come se non ci fosse effettivamente nessuno.
Delusa feci per uscire, quando notai che il tavolo vicino la porta era occupato da una sola persona. Superai l'imbarazzo e avanzai verso di lui, solo allora notai che il ragazzo che stava chino sui libri lo conoscevo già. Aveva i capelli color menta, pelle bianca come latte e sguardo perennemente annoiato; era Min Yoongi.
Tra le labbra stringeva una bustina di zucchero dall'involucro rosso e bianco.
In silenzio completo strisciai la sedia all'indietro, distraendolo dalla lettura di un libro molto spesso.
"Posso?" Bisbigliai, aspettando che mi desse il consenso.
Yoongi, con lo sguardo distratto, fece un lieve cenno della testa rimettendosi la cuffia nell'orecchio. Posai i miei libri sul piano e sbirciai le pagine del suo libro, quando mi accorsi che era scritto completamente in cinese. Spalancai la bocca sorpresa; il ragazzo spostava gli occhi seguendo le righe e ogni tanto scriveva qualche nota a matita sull'angolo della pagina, per poi riprendere a leggere. Aveva una penna appoggiata sull'orecchio e i capelli color menta gli disegnavano un contorno gentile attorno al viso, veniva addirittura voglia di assaggiarli per scoprire se effettivamente avessero un sapore fresco.
Presi una matita dal mio portacolori e allontanai gli occhi dalla pagina che stava studiando Yoongi, concentrandomi invece sulla mia. Non volevo di certo che pensasse mi stessi facendo gli affari suoi.
Passarono appena due minuti quando la sua voce bassa e vibrante mi fece alzare gli occhi sulla sua figura.
"Sei l'amica di Taehyung e Jimin giusto?"
Lo fissai incuriosita mentre giocava con la bustina che fino a pochi secondi teneva stretta tra le labbra. Annuii sorpresa allora lui fece un piccolo sorriso.
"Min-So, giusto?"
Annuii nuovamente, lui si sistemò meglio sulla sedia.
"Posso chiederti da quanto tempo ti piace?" Domandò malizioso, facendomi immediatamente avvampare.
Agitai furiosamente le mani in aria, come se stessi cercando di scacciare uno sciame di mosche. Yoongi trattenne una risatina.
"A me non piace Taehyung!"
Mi costò un certo sforzo cercare di non urlare. Ma come l'aveva capito? Per un attimo ebbi il timore che Taehyung avesse scoperto tutto e l'avesse raccontato ai suoi amici, ma la voce di Yoongi mi distrasse una volta ancora.
"Non ho specificato di chi stavo parlando, grazie per aver confermato i miei dubbi" fece spallucce, bisbigliava ma a me sembrava che stesse urlando. Infatti non facevo che guardarmi attorno per assicurarmi che nessuno ci stesse ascoltando.
"Yah! Ho pensato fosse scontato che stessimo parlando di lui visto che io Jimin siamo solo amici da una vita" sussurrai cercando di sembrare seria, ma non aveva niente senso. Chiusi il libro e mi grattai nervosamente la testa. Mi ero messa da sola nel sacco!
"Sai, sono una persona che osserva tanto e sta in silenzio. Tranquilla, non ho detto a Taehyung dei miei sospetti, e lui non sospetta assolutamente nulla. Ma quella sera, quando siamo stati tutti insieme, non ho potuto fare a meno che osservarti. Ho notato che quando lui ti rivolgeva un sorriso o una parola diventavi subito scarlatta e nervosa, e mi sono detto "sta' qua ha una cotta per Taehyung"." Continuò.
Lo guardai imbarazzata. Se n'era accorto da solo.
"Ma non è così!"
Esclamai piano, temevo che Taehyung se ne fosse accorto pure e stesse facendo finta di niente per non dovermi rifiutare. Mi sarei sotterrata se fosse stato anche solo per un attimo vero! Non avrei più avuto il coraggio di guardarlo in faccia.
"Yah, con me le bugie non attaccano. E comunque sta' tranquilla. Non lo dirò a Taehyung se non vuoi!" Ammiccò sorridente, portandosi la bustina di zucchero sotto gli occhi.
"Ma ti dico che non è così! È un'altra la persona di cui sono innamorata." risposi, ma lui ignorò quello che avevo detto.
"È il fatto che è fidanzato a frenarti dal dirgli che sei innamorata di lui?" Domandò incuriosito, rigirandosi tra le mani l'involucro di carta bianco e rosso.
Le mani iniziarono a tremarmi.
"Ma mi ascolti? Io non provo assolutamente niente per lui" dissi mettendomi più dritta, come se questo potesse aiutarmi a far valere le mie parole.
"Con me è inutile mentire, perché per me siete tutti dei libri aperti e sono più che sicuro che la mia teoria sia esatta. Sono una persona silenziosa, te l'ho detto, ma noto tutto. Ho notato che quella tua amica, Eun-Mi, ha una cotta per Jungkook, ma lui è preso da altre cose per accorgersene, così come lo è Taehyung." Aggiunse.
Lo guardai perplessa. Era bastata una sola serata a fargli capire tutto quanto di me, di noi.
"Ah, sì, la cotta per Jungkook in realtà non è vera. Sono sicuro che alla fine è un'altra la persona di cui è innamorata la tua amicherà. Il ragazzo dai capelli rosa è il tuo migliore amico, vero?" Sorrise.
Sbattei le palpebre più volte. Non potevo crederci.
"Cose sei? Un veggente?" Domandai scocciata. Con uno sguardo aveva capito tutto!
"Ti ripeto, osservo. In totale silenzio."
Marcò la parola "totale" allungando le sillabe.
Per un minuto non risposi, lo guardai mentre lui mi fissava con un sorriso compiaciuto sul volto.
"Bene, e ora che lo sai che vuoi fare? Dirglielo?" Sbottai.
Solo l'idea mi faceva sentire male, immaginavo già Taehyung evitarmi per non affrontarmi.
"No, Min. Ti dispiace se ti chiamo così? Taehyung non fa che apostrofarti con questo diminutivo. Avete molta confidenza, eh?" Sorrise gioviale, ma io ero sconvolta.
Parlava di me con i suoi amici?
"Questo significa..." dissi, ma lui m'interruppe.
"Che parla di te con noi? Sì. 'Oggi Min mi ha dato un consiglio, è davvero una buona amica', 'avete visto Min stamattina?'"
Mi considerava un'amica però. L'iniziale euforia era svanita come niente.
"Capisco." Dissi.
"Allora?" Domandò lui curioso.
"Allora cosa?"
"Non ti dichiari perché è fidanzato?"
Lo guardai con un leggero rossore in viso. Di lui potevo fidarmi? Se era vero quello che aveva detto, sapeva da tempo che ne innamorata di Taehyung ma lui sembrava all'oscuro di tutto.
Quindi non gli aveva detto niente, era davvero rimasto zitto.
"Sì, anche per questo."
Risposi senza guardarlo. Il ragazzo dai capelli menta si sporse un po' in avanti.
"Pensi che lui sia troppo innamorato di Seon-Mi per guardare te?"
Mi leggeva la mente? Annuii senza dire nulla.
"E se ti dicessi che secondo me lui è solo abituato a stare con lei?"
Quelle parole echeggiarono nel silenzio, ma nessuno oltre a me le sentì, talmente piano parlava. Che voleva dire?
"In che senso?" Domandai curiosa. Lui sorrise.
"Sta con lei da tre anni, ma da l'anno scorso in poi a me non sembra più preso come una volta. Eppure, ti dirai, sembra davvero innamorato, ci piange su e tutto il resto. Ma se ti dicessi che secondo me lui ha solo paura du avventurarsi in qualcosa di nuovo? Ce l'hai presente il detto "il piede viene colpito dall'ascia di cui ti fidi?" sussurrò.
Lo scrutai, ero piacevolmente curiosa.
"Secondo te! Non è detto però che sia veramente cosi." Dissi con veemenza, sbuffando un po' troppo sonoramente.
"Secondo me tu sei innamorata di Taehyung ed Eun-Mi finge di avere una cotta per Jungkook in modo da fare ingelosire Hyungwon. Eppure è così, no?" Rise.
Riflettei. Era vero. Non dissi più una parola. Possibile che avesse ragione? Possibile che Taehyung fosse solo "abituato" a stare con lei? Yoongi aveva un lato che mi aveva affascinata. Sembrava che non gli importasse di nulla dei discorsi degli altri, eppure guardava e notava tutto.
"Suga" sussurrò con voce morbida e melodiosa davanti a me.
Confusa lo guardai leggere l'etichetta della bustina di zucchero.
"Sugar" lo corressi, e lui mi guardò scocciato e fece per rispondere, quando la bibliotecaria si mise di fianco a noi con uno sguardo duro e arrabbiato, intimandoci di uscire fuori.
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