Parte 15
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Una lieve luce sfiora la sua guancia ed un dolce calore ne proviene da essa, quasi come se volesse accarezzarlo .
Bakugou è lì ,sveglio ormai da quasi mezz'ora prima dell'alba o forse non ha proprio dormito, magari ha solo provato a farlo ma senza alcun risultato . E' lì sdraiato a pancia in su , le sue labbra hanno un smorfia di sorriso mentre i suoi occhi osservano guardando verso il basso tante ciocche ribelli che gli fanno solletico quasi sotto al mento perchè il suo respiro le fa muovere .
La sua mano le sfiora delicatamente, le sue dita affondano in esse e quel buon odore di shampoo lo inebria.
"Cavoli se è bello".
La sua mente non smette di dirselo , il suo cuore sembra non volerne sapere di calmare quei battiti che quasi pare che lo stiano facendo uscire dal petto. Che ironia della sorte ,da lì a breve proprio quel cuore non avrebbe più pulsato e lui e il suo nerd.....
Vuole davvero lasciarlo solo? ora più che mai che anche il suo nerd del passato gli ha detto di amarlo ? no. La pura verità è che lui vuole vivere per lui ,ma come può permettergli di cambiare il destino? Perchè si sa ,ogni cambiamento porta a conseguenze ,e le loro quali sarebbero state? e se fosse morto lui al suo posto? non lo avrebbe sopportato ,lo sa.
Il suo nerd è sempre stato più forte ,sempre un passo avanti ,ed è stato questo a farlo resistere tutto questo tempo. Avrebbe potuto benissimo rifarsi una vita, magari con quel bastardo a metà, si, perchè sà che ha un debole per Izuku , e dio che fastidio solo a pensarci ,ma almeno avrebbe avuto qualcuno al suo fianco e magari dimenticarlo, eppure ...
Le sue labbra si posano su quel cespuglio posandovi un bacio casto provocando un movimento del maggiore che si attorciglia ancora di più a lui come se avesse paura che potesse sparire.
"Maledizione! vorrei tenerti così per sempre."
La sua mente continua a parlare mentre l'osserva, la mano libera gli sfiore a malapena la guancia spostandogli quella ciocca ribelle e il pollice si posa dolcemente su quelle efilidi che l'hanno sempre fatto impazzire.
Sembra così vulnerabile fra le sue braccia, eppure, lui sà che ha più fegato di chiunque altro. Ne ha passate tante ma non si è mai arreso e anche adesso dovrà farlo, si, dovrà per forza, anche se nel suo cuore vorrebbe avere la certezza che funzionasse ciò che vuole fare, probabilmente le conseguenze sarebbero pessime.
"un mondo senza te non lo voglio".
Le sue parole gli rimbombano nella mente, il suo cuore accellera.
"Nemmeno io Izuku, ma tu sei più forte di me.
Un mondo senza te sarebbe la mia rovina, meglio così. Uno come me non sarebbe lo stesso senza vederti almeno per un attimo."
Le parole continuano a vagare.
" Sei testardo, caparbio, ma so che se si tratta di me spesso la ragione va a benedirsi, lo so per certezza, perché vale anche per me, ma ora devo davvero essere lucido e convincerti a lasciare stare questa idea, anche se... Aaaah.
Maledizione.
Com'è difficile dirsi addio. "
La sua mano scende piano accarezzandolo, arrivando sulla spalla per poi spingersi verso la schiena e stringere la presa, facendolo aderire di più a lui e i suoi battiti aumentano.
Un movimento.
Si sente avvolgere più stretto dalle sue mani, la gamba alzata che stringe intorno alle sue, un dolce profumo che si percepisce quando muove la testa spingendola un po' in dietro per mostrare il suo volto ancora assonnato, con occhi appena aperti e un sorriso che gli mozza il fiato.
-Giorno Kacchan.
"Dio nerd vorrei fermare il tempo adesso ma non si può.
-Giorno nerd. Izuku.
Il sorriso si allarga.
-Mmmh. Mi piace quando mi chiami per nome.
-ah si? E come mai?
Il sorriso si fa spazio anche sul suo volto.
- Perché mi sento tuo Katsuki.
-ah! Eh!
Il volto si storce.
-Che c'è? Che ho detto di male?
-Me lo chiedi? Come mi hai chiamato?
-K-Katsuki !?
-E quando mai l'hai fatto? Sappi che ti permetto di chiamarmi con quel cazzo di nomignolo solo perchè sei tu e perché ...
Le labbra si sfiorano.
- E perché mi fa sentire tuo.
La testa del maggiore scatta alzandosi, aiutandosi col gomito. le guance lievemente colorate.
- KACCHAN.
-Adesso ci siamo. E ora per punizione per non averlo mai capito.....
- no no no Kacchan, fermo, ti prego. Ah-ah-ah-ah.
Il solletico no, ti prego. Ah-ah-ah.
-ooh si invece.
Le mani sfregolano per il corpo, mentre un Izuku sorridente e divertito si trova piegato a metà sotto di lui, che nel frattempo si è piazzato a cavalcioni per bloccarlo e mentre le sue mani continuano quella piccola soddisfacente tortura muovendosi per tormentarlo, un improvviso movimento li blocca.
Il loro sorriso si attenua ,gli occhi non smettono di restare incollati ,il loro respiro ,che già prima era un pò affannato dal gioco, ora fa fatica ed è abbastanza pesante.
I loro bacini si sono scontrati ,frizionandosi e provocando un rigonfiamento e brividi in tutto il corpo ad entrambi facendoli sobbalzare.
Il maggiore deglutisce mentre osserva la figura di un Dio greco davanti ai suoi occhi ,si uno di quei Dei splendenti ,magari Apollo , Dio del sole , perchè si ,lui era il suo sole. Quel biondino cocciuto ,coi modi burberi ,un carattere discutibile ma allo stesso tempo anche dolce ,premuroso e possessivo (ok questa parte del suo carattere la conosce solo lui), è come se ti desse la carica solo per la sua presenza. Lui ha sempre illuminato le sue giornate ,anche quando c'è stato quel periodo di bullismo. Non ne può fare a meno . Lo ama ,è sempre stato così, un po' sadico da parte sua ,ma si tratta pur sempre del suo Kacchan ,quello che solo lui conosce perfettamente ,ed ora è lì ,di fronte a lui che l'osserva come un predatore osserva la sua preda e DIO se è bello.
I capelli sparati più del solito per la notte turbolenta passata ,gli occhi infiammati di una luce che farebbe invidia pure a quella di un faro nella notte ,le labbra colorate dal suo gesto di morderle tirandosele verso l'interno della bocca mentre la lingua ne sfiora i contorni umidendola.
Il corpo.
Oddio il suo corpo.
Nonostante sia ancora come allora, è perfetto ,da adulto. Sembra una di quelle statue di marmo plasmate da uno di quei grandi artisti importanti che tutti conoscono, tipo il DAVIDE di Michelangelo e porca miseria vedere il suo petto che si gonfia e sgonfia così velocemente lo sta portando ad un erezione smisurata che non sfugge all'occhio del biondino che con un ghigno e malizia sembra volerlo stuzzicare spingendo il suo bacino in avanti.
-ohi! Sbaglio o si è svegliato qualcuno qui?
La lingua schiocca mentre la bocca si piega a sorriso in segno di sfida ma anche lui non è messo bene. Lo strusciarsi gli ha provocato la medesima erezione e cavoli vederselo sotto di lui che freme e annaspa ad ogni suo singolo movimento non migliora certo la situazione che per di più non dispiace a nessuno dei due.
Il bacino del maggiore da una spinta verso l'altro facendo aderire ancora di più la loro pelle e sorride quando lo sente gemere.
Le sue braccia si allungano e spingono verso il materasso alzando il busto fino a raggiungere il volto davanti alla scapola del biondino, così vicino che lui possa sentire il calore del suo respiro prima di posargli un bacio impercettibile che porta inevitabilmente il minore ad allungare la mano che si pianta fra la guancia e la tempia sfiorando quella ciocca verde che non vuole proprio aggiustarsi e fare pressione per spingerlo a guardarlo in faccia.
-Stai stuzzicando il can che dorme nerd.
la voce bassa e sensuale.
-Mmmh vediamo se riesco a domarlo.
-Te lo puoi scordare, e ora te lo dimostro.
La mano finita fra i capelli stringe la presa mentre lo attira a se e avidamente si impossessa di quelle labbra piene e morbide non lasciandolo nemmeno respirare ed è così maledettamente stupendo che la sua ragione comincia a vacillare. Le labbra si aprono e le loro lingue si cercano , giocando quasi fra di loro in modo perverso tanto da accendere qualcosa che non riescono a fermare.
Le mani del maggiore raggiungono quel torace possente e scolpito fermandole su quei bottoni ormai turgidi mentre sente la parte bassa del suo corpo pulsare come un pazzo e non solo la sua, le loro erezioni si scontrano e quelle pulsazioni che frizionano l'una contro l'altra gli strozza un sospiro in gola.
La mano libera di Katsuki scende lenta sfiorando ogni singolo pezzo del maggiore ,passando per la medicazione che gli ha messo la notte precedente. Le parole gli escono come un soffio mentre continua a sfiorare quelle labbra.
-S stai bene?
-Mai stati meglio.
E quelle mani sul petto si allungano attorcigliandosi dietro la nuca del minore che lentamente lo attira e lo trascina a se appoggiando le spalle al materasso.
Un sibilo.
-Ehi cagnolone, devo ancora stuzzicarti?
-VUOI -DAVVERO -CHE-MI -SCATENI?
Un semplice sorriso e Katsuki non resiste più, le sue mani sono sui suoi fianchi, le sue dita stringono la carne quasi a lasciargli dei segni, mentre è ancora avvolto nelle braccia di Izuku che non smette di baciarlo su tutto il viso ,sul collo ,soffermandosi sul lobo dell'orecchio per poi sussurrare.
-Kacchan, non trattenerti ,ti prego ora.
La stretta sulle gambe rallenta la pressione lasciando posto ad una carezza lenta che viene trascinata fino ad afferrare il gluteo bello sodo, a stringerlo e a spingerlo più verso di lui mentre l'altra mano si muove verso l' apertura del maggiore e ne sfiora i bordi formando un cerchio col dito rendendosi conto che è già pronto ma vuole torturarlo. In fondo se lo merita.
Le sue labbra scendono lentamente, lasciando una scia infuocata con la lingua sulla pelle, fino ad arrivare ai suoi capezzoli per poi stuzzicarli e morderli, provocando un gemito e uno spasmo al maggiore che si stringe di più a lui.
La tortura continua scendendo sempre più in basso arrivando all'inguine, sfiorandolo appena con le labbra e bagnandolo con la punta della lingua, per poi continuare quel gioco nell'interno coscia, facendo inarcare il verdino che affonda e stringe una mano nelle lenzuola mentre l'altro braccio è sopra la sua testa che stropiccia il cuscino e Katsuki non può che sentirsi soddisfatto della sua reazione.
Il gioco continua, le sue mani accarezzano quella parte di gamba così lentamente, non si rende conto che quelle mani ruvide che lo sfiorano portano Izuku quasi a perdere il controllo. Le mani affondano in quella chioma bionda.
-aaah - ah Kacchan.
-chiamami Izuku.
E le labbra arrivano all'apertura e la sua lingua comincia a giocare, lo stuzzica facendo cerchi fino ad infilarla dentro.
-Aaah Cristo. Kacchan. Oh si. È co- così oh merda.
Il corpo si inarca ad ogni affondo, ilminore non distoglie lo sgurdo mentre l'osserva e cazzo, anche lui è bagnato ed eccitato.
-K-Kacchan non ce la faccio più, ti prego.
Uno scatto e Katsuki si ritrova in ginocchio osservando il ragazzo davanti a lui che lo desidera e addio controllo, gli afferra i fianchi lo trascina a se alzandogli le gambe e senza un attimo di preavviso lo penetra d'un botto facendo boccheggiare il maggiore lasciandolo a bocca aperta.
Le spinte sono lente, decise e ad ogni colpo Izuku si sente riempire. Le sue mani gli sfiorano le braccia accarezzandole mentre affonda, i loro occhi non smettono di restare incatenati.
Le spinte si fanno sempre più veloci ed esigenti.
-ah cazzo nerd se sei stretto, n-non riesco a fermarmi, sei così caldo,ah.
Le spinte sono sempre più veloci e profonde, sembra che conosca perfettamente dove colpire per non farlo ragionare e Izuku non riesce a trattenersi, si solleva un po' per raggiungere il biondino trovandosi avvinghiato a lui continuando a muoversi su e giù e un gemito esce dalla usa bocca estasiato.
-ah Kacchan più affondo, di più.
-non aspettavo altro.
Altri colpi secchi, decisi e gli occhi di Izuku si spalancano mentre la testa si china all'indietro bloccando il respiro per un attimo, è così in fondo e tocca quei punti che non immaginava che potessero fargli perdere la testa.
Le sue mani affondano sulla schiena del biondo graffiandola, lo sente gemere e affannare ad ogni spinta, gli occhi fissi a guardare il suo volto estasiato da ciò che vede.
Le spinte aumentano, le mani sono ben piantate sui glutei del maggiore che aiutano ad affondare sempre di più.
-Kacchan.
-Aah Izuku, cosa mi stai facendo, sto per.. Non r-riesco a ragionare. N-non riesco a fermarmi.
-No aaaah, n-non farlo. Sono t-tuo ah cristo, cr-credo di di oh oh sto per....
-Si lo sei, sei mio... Anch'io sto per...
Una spinta più decisa che arriva a colpire la prostata e uno grido esce dalla bocca del maggiore.
-KACCHAN ODDIO. AAAH.
-Nerd st-sto per per...
Aaaah - aaaaah merda è fantastico.
Entrambi si ritrovano a boccheggiare mentre si ritrovano il ventre sporco di liquidi del maggiore e l'altro ne ha riversati dentro senza freno, avvinghiati l'uno all'altro coi respiri irregolari cercando di calmare i loro battiti mentre verde e rosso non smettono di guardarsi con un sorriso stampato sulle labbra.
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