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Parte 11


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Fa male.

Fa male sentire proprio da lui che vuole un'altra cicatrice nonostante tutte quelle che gli abbia fatto in passato.

Da quando è entrato nella UA e si è reso conto di quanto impegno abbia messo giorno dopo giorno per migliorarsi anche se si ferisce in modo grave e finisce sempre da Ricovery Girl.

Vederlo così con gli occhi pieni di lacrime a supplicarlo di lasciargli un altro marchio mentre le sue mani scoppiettano e scintillano gli fa male il cuore, non vuole ferirlo più di quanto abbia già fatto.
Ora più che mai non potrebbe mai alzare di nuovo le mani su di lui, ma i suoi occhi fanno ancora più male.

Leggere in quegli smeraldi il vero motivo della sua decisione gli fa male.

La supplica che ne legge gli fa salire dell'amaro dallo stomaco che gli provoca un vuoto come quando stai facendo una salita e poi improvvisamente, ti ritrovi davanti una discesa ripida e ti senti come se si muovesse tutto dentro di te lasciando una sensazione quasi di ansia,ma...

-Non puoi chiedermelo. Io non voglio farti male.

Gli occhi si abbassano osservando le proprie mani e instintivamente le spinge più indietro chiudendo gli occhi.

Le sue orecchie sentono dei passi lenti, leggeri.

Uno.

Due.

Tre.

Mani si poggiano sul suo addome, sono ruvide, piene di calli e cicatrici ma calde e così rilassanti.
Un peso fa capolino sul suo torace, sente come se qualcosa gli solleticasse la pelle nella parte alta e un po' più giù un calore proveniente da un respiro irregolare che batte su di lui ogni volta che inspira.

Non riesce a muoversi, nemmeno un accenno, vorrebbe allontanarlo ma non ci riesce, il suo cuore non vuole.

-Kacchan.

Le sue mani si sono poggiate su quel corpo che ha sognato per anni e la sua testa si è abbassata mentre si appoggia al quel torace così perfetto e i suoi occhi si chiudono desiderando di restare così per sempre, ma il tempo è breve, troppo breve per poterli vedere davvero felici.

La sua testa è rivolta verso il basso, sente quei battiti così vivi e quasi non vuole smettere di sentirli, ma deve interrompere quel silenzio e ancora con la testa bassa le sue labbra si mordono da sole per poi iniziare.

-Te, te lo chiedo supplicandoti. Fallo.

-Come. Come puoi chiedermelo?

La sua testa si alza ed i suoi occhi sono ancora lucidi e umidi mentre lo fissa. Non ha ancora aperto gli occhi, i suoi lineamenti sono tesi.

Instintivamente le sue mani si allontanano dal suo addome per circondare a coppa quel viso che tanto ama, che tanto gli è mancato e un lieve bacio su quelle labbra così piene e morbide.

-Guardami Kacchan.

Una supplica la sua, che non riesce a negargli e rosso e verde rimangono per l'ennesima volta incastrati l'uno a l'altro quasi a volersi fondere, ma non emette un suono la sua bocca, non ne ha la forza ed è il maggiore che continua.

-Ti-ti sto chiedendo davvero tanto lo so, ma, Kacchan ne ho bisogno. I-io ho bisogno di sapere per certo che tutto questo non sia stato solo un altro dei miei sogni. Non importa se sarà un'altra cicatrice inflitta da te. Que-questa sarà diversa da tutte le altre.

La sua mano lascia quel volto scivolando pian piano verso il collo, arrivando sulla spalla dolcemente e continuando a scivolare verso il braccio e scendendo dolcemente fino ad arrivare al polso, circondarlo con le dita e trascinarlo con se.

-Fer-fermo. Ti prego non..

-Kacchan va tutto bene.

-Izuku, ti prego.

-Non potrai farmi male te l'ho detto. Niente può più e - e ora come ora sono felice.

La sua mano scoppietta e scintilla più che mai ad ogni movimento, segno che è sempre più nervoso.
Tenta di resistere mentre l'odore di nitroglycerina si espande.
Lo vede sorridere dolcemente.

-Fidati di me.

-E come potrei se mi chiedi questo.

La mano che stringe quel polso lo conduce dritto al torace, quasi all'altezza del cuore.

-Qui Kacchan.

-Ne-nerd i-io.

Gli occhi si umidiscono mentre l'altra mano continua ad accarezzarlo.

-Si. Sul mio cuore. Un marchio che ormai è dentro da una vita. Ti amo Kacchan. Libera le tua mano, lascia che si sfoghi pure. Non mi farai del male.

-Nerd. I-Izuku.

Una lacrima scende mentre libera quel colpo. Uno scoppio su quel petto che lo spinge un po' indietro e una puzza di carne bruciata si sente nell'aria ma non un urlo, non un imprecazione.

Lo vede chino in avanti, la mano sul petto dove ha subito il colpo,fermo immobile, sangue che ne cola e pelle bruciata.

-Dio che ho fatto. Izuuuu.

Le sue mani sono entrambe tornate alla normalità dopo lo scoppio e corre subito verso il maggiore maledicendosi di averlo accontentato ma si blocca.

Ancora chino a mantenersi la ferita, la sua testa si alza rivolta al biondo e gli regala uno dei suoi bellissimi sorrisi.

-È - è tutto vero, tu sei qui per davvero.

-Stupido, andiamo in bagno, ti medico.

Si avvicina per aiutarlo ma la mano libera di Izuku affonda in quella chioma oro e lo trascina a sé unendo le loro labbra con tale passione da sciogliere ogni organo del suo corpo trascinandolo in un vortice senza fine, ma si ferma quando prova a circondarlo con le braccia e sente una lieve smorfia di dolore, ricordandosi che è ferito.

Ancora ad un soffio dalle sue labbra.

-Nerd devi medicarti andiamo. Non farmi stare più male di quando non lo stia già.

Gli cinge il braccio intorno hai fianchi e si dirigono in bagno.

Il maggiore si ritrova seduto sul mobiletto di fianco al lavabo mentre un Kacchan accigliato e visibilmente preoccupato lo sta medicando.

-Sfffh, brucia.

-Sei un incosciente.
Fa vedere.
Ed io uno stupido.

Il batuffolo impregno di disinfettante viene tamponato su quella bruciatura così evidente.

-Maledizione guarda cosa ti ho fatto.

Un sorriso e una smorfia per l'ennesima fitta di bruciore provocata dall'alcool.
La sua mano che gli sfiora la guancia.

-Io sono felice. La ferita guarirà. So che sarà l'unica speciale che ci legherà per sempre. Una parte di te sarà qui con me in ogni istante.

-Una parte di me avrà il rimorso di averti assecondato, lo sai vero.

Le gambe del maggiore gli circondano il bacino trascinandolo verso di se.

-Ehi! Fermo. Devo metterti la garza e il cerotto.

Izuku gli avvolge le braccia intorno al collo sorridendo.

-Non mi muovo.

-Come minimo.

Ma mentre ha quasi finito di mettere gli ultimi strappi di adesivo si sente stringere ancora di più e i loro bacini si scontrano e un piccolo movimento del verdimo in avanti lo fa vibrare.

-Ehi. La smetti. Devo finire la medicazione.

-Si, la smetto.

Un sorriso e la sua mano dal collo incomincia a scendere giù verso il torace.

-Nerd, dico sul serio. Sei ferito.

-Ma non sto facendo nulla.

E le gambe sono sempre più serrate e un sorrisino astuto riempie il suo viso.

-A nooo? A me pare il contrario.

-Ma se sono bloccato, vedi. Non riesco nemmeno a muovermi bene.

Un'altra spinta in avanti frizionando quei bacini.

Uno schiocco di lingua.

-Si lo vedo.

Mentre l'ultimo strappo dell'adesivo è stato messo e il rotolo poggiato nella scatola di primo soccorso.

-Tu. Tu sei.....

-Sono?

Le mani del biondo scivolano verso quei fianchi asciutti e la sua testa si avvicina al verdino facendo scontrare i loro nasi.

-Sei davvero diventato un adorabile provocatore.

-Ma se non sto facendo nulla come mi hai detto.

Un sorriso.

-Si, certo, tsz. Allora cosa faresti se non staresti fermo?

-mmmmmmmh vediamo.
Allora.
Inizierei, diciamo così.

Il suo volto si alza e le sue labbra si posano su quel naso così perfetto a detta sua poi lo lasciano per posarsi sullo zigomo dolcemente per poi allontanarsi nuovamente e posarsi sulla guancia, mentre l'altro l'osserva godendone il contatto.

-Mmmmmh e poi?

-E poi....

Quelle labbra lasciano quelle guance per scendere verso il mento mordicchiandolo, mentre le mani scendono di nuovo sul torace e il dito sfiora il capezzolo facendo fremere il biondo.

Un altro schiocco di lingua.

-E poi?

-E poi direi che farei questo.

La sua bocca scende per raggiungere la mano lasciando piccoli baci a tracciare la strada fino a dare un ultimo bacio su quel bottoncino e una lingua che è uscita e che ci gioca intorno lasciando il minore ad ansimare.

Un movimento, uno strattone fatto senza pensare.

-Aaaaah sffh.

-Izuku, fa male? Scusa non vol....

Un dito sulla bocca a zittirlo.

-Non è nulla.

-Un cazzo nulla. Ti fa male.

Un sorriso.

La sua bocca torna vicino a quella del minore.

-Kacchan andiamo a letto.

-I-Izu.

-Nemmeno un attimo.
Nemmeno uno voglio perdere con te.

I loro occhi si guardano complici e un Kacchan consapevole di quelle parole gli afferra le natiche e se lo strattona vicino stando attento alla ferita mentre il verdino si appoggia avendo ancora le gambe avvinghiate a lui.

-Nemmeno un attimo nerd. Ma se ti fa male la ferita voglio saperlo.

Le sue gambe si dirigono di nuovo verso la camera illuminata anche se di poco da quella flebile lampada e i loro corpi sono arrivati a quel letto.

Katsuki si china di poco per lasciare che il maggiore possa sedersi sul materasso, con le gambe che pendono da fuori cercando di non fargli sentire dolore per la ferita senza staccargli gli occhi di dosso.
Si inginocchia d'avanti a lui che gli ha fatto spazio allargandole e guarda quella medicazione.

Un momento di esitazione.

Le dita delle mani gli sfiorano il volto fino ad arrivare al mento e fargli alzare lo sguardo.

-Kacchan, sto bene.

-Io no. Non avrei dovuto assecondarti.

La mano su quelle bende.

-Non hai fatto nulla che io non volessi, quindi va bene.
Piuttosto...

La sua testa si china catturando quelle labbra.

Un bacio innocuo,a stampo, ma così avvolgente da non potere resistere e con esso ne arrivano altri sempre più accesi, desiderosi, quasi non ne possono fare  meno e le labbra si schiudono e le lingue si incontrano a metà strada, si cercano avide e affamate fino a spingere quelle stesse labbra con forza l'uno verso l'altro cercandosi sempre di più.

Le braccia del verdino affondano in quei capelli strattonandoli un po' provocamdogli un gemito.

Le mani del biondo che sono poggiate sulle sue cosce, ne accarezzano l'esterno mentre si bea di quello scambio di salive per poi muoverle verso l'interno e stringerle in esse e sfiorare a malapena quella parte rigonfia di un 'eccitazione evidente facendo gemere il maggiore ed estasiare lui.

È ancora in ginocchio quando il vedino si stacca da lui per abbassare lo sguardo mentre segue quel corpo scultoreo e la sua mano lascia quei capelli per accarezzare quella pelle centimetro per centimetro, scendendo pian piano verso i pantaloni e slacciare quei bottoni per infilarcela dentro e superare gli slip.

Le sue dita sfiorano, attorcigliano quella peluria sfiorando volontariamente il membro con le punte stuzzicandolo e la reazione non tarda ad arrivare visto il pulsare ed il gonfiore che aumenta ad ogni singolo contatto.

-Aaah nerd.

Il gioco continua passando oltre  quei peli e l'indice sfiora dolcemente tutta la lunghezza formando dei piccoli cerchi che portano il minore a boccheggiare mentre anche la sua mano decide di arrivare là dove quei pantaloni sembrano per esplodere e muovere la sua mano sopra quel tessuto facendo appoggiare la testa del maggiore sulla sua spalla annaspando e ansimando.

E quel gioco di cerchi diventa più serio. La sua mano si apre arrivando ad accarezzare i testicoli per poi risalire ed avvolgere il membro duro ed eccitato e sentendola un po' bagnata di liquidi toccando la punta.

-Izuuu. Mmmh.

-Ka-Kacchan.

I loro movimenti sembrano prendere quasi lo stesso ritmo e mentre uno respira sulla spalla del biondo pieno di affanno, l'altro impreca e sbocca ansimando ad ogni carezza.

Ooook avevo detto che ti avrei dedicato anche questo capitolo. @Artemide_Black_Soul
Facciamo che continuo pure col prossimo.😂😂

Ps: si credo che ora arriveranno le bestemmie.

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