ATTENZIONE!

La storia verrà interamente scritta da me, sarà frutto solo e soltanto della mia testolina, potranno comunque ovviamente esserci parti simili a libri che avrete già letto.

Taggo softfix per ringraziarla dei consigli preziosissimi e dell'aiuto che mi sta dando.❤

Qualsiasi commento mi farà un gran piacere, ci tengo tantissimo al parere e alle opinioni di ognuno di voi... Buona lettura :)
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Sono passati tre anni da quel giorno... Il giorno in cui la conobbi.

Era il primo giorno di scuola, una giornata come tante altre, una giornata che però lasciò un segno indelebile nella mia vita.

Quella mattina camminavo a passo lento per il corridoio della scuola, ero in ritardo, ma in fondo la mia voglia di andare a scuola era sempre stata pari a zero e quell'anno a maggior ragione, visto che avevo deciso di non abbandonarla solo per accontentare mia madre, che aveva passato l'estate a dirmi e ridirmi quanto fosse importante diplomarsi.

Un po' meno tranquilla era quella ragazza, quella morettina che mi cambiò la vita. Mi era sfrecciata di fianco, era anche lei in ritardo, ma non capivo perché andasse così di fretta, non avrebbe di certo fatto ritardo ad un appuntamento speciale, stavamo semplicemente andando a scuola.

Dopo qualche minuto di ricerca, trovai l'aula, ricordo ancora adesso il numero preciso di quella classe, la 134.

Appena entrai la notai subito, terza fila vicino alla finestra, sì ricordo bene anche questo, era lei.

Capelli lunghi e soffici castani, occhi grandi e quelle labbra... Aveva un viso buffo tutto sommato, anzi credo proprio che fosse buffa lei nel complesso.

Senza pensarci troppo decisi che il mio posto di banco sarebbe stato quello accanto a lei, e mai scelta fu migliore di questa.

Non feci in tempo ad avvicinarmi che le sue guance diventarono tutte rosse, era ancora più bella così. Non appena la vidi, scoppiai a ridere e lei non la prese decisamente bene, ottimo, ero riuscito a inimicarmela fin da subito, un punto a tuo favore Matthias!

Il tempo, con lei accanto, volò, era una ragazza tutta pepe, che sapeva farmi scordare di tutti i miei problemi, di tutto ciò che di sbagliato c'era nella mia vita, con un semplice sorriso.

Erano passati alcuni mesi da quando quella morettina era entrata a far parte della mia vita, e anche del mio cuore. Scherzavamo tanto, ci ficcavamo ogni volta in qualche guaio, ci facevamo dispetti a vicenda, le facevo il solletico durante le lezioni solo per vederla cercare di trattenere le risate, mi piaceva farla arrabbiare per vederle mettere su il muso, in quei momenti sembrava una bambina capricciosa.

La sera ci scrivevamo sempre, lei mi parlava di se stessa, di ciò che le piaceva, di cosa faceva, e a me, nonostante non fosse mai importato di ciò che riguardava gli altri, mi importava tantissimo di ciò che riguardava lei, mi importava, stranamente sempre più, di lei.

Rammento poche cose di quel periodo, ma tutte, nessuna esclusa, sono legate alla persona che da due anni a questa parte, non hai mai smesso di starmi vicino, Christine.

Se potessi paragonare quel periodo della mia vita ad un colore, nemmeno il nero basterebbe a rappresentare tutte le difficoltà che ho incontrato.

Dei problemi più grandi di me mi stavano sovrastando, la mia vita stava andando a rotoli, i miei amici ed io c'eravamo cacciati in un bel guaio e la situazione ci stava sfuggendo di mano.