Capitolo 1
Christine
"Ragazze fermatevi, dove andate così di corsa?" questa proprio non ci voleva, penso tra me e me. Un uomo della sicurezza si avvicina a noi "Se vi posso essere d'aiuto, state cercando qualche binario?".
"Binario 2, siamo di corsa se non si fosse già notato" dico di fretta con uno sguardo supplichevole impresso sul viso, lui intuisce subito e senza trattenerci ulteriormente ci indica gentilmente la strada.
Appena salite sul treno, una gran puzza di mandarini andati a male invade le mie narici, provocandomi un leggero senso di nausea. Girovaghiamo passando di vagone in vagone, alla ricerca di due posti liberi vicini e di una carrozza dove non ci sia gente sospetta.
Dopo una decina di minuti abbondanti, riusciamo ad accomodarci su dei comodissimi sedili, così comodi da sembrar di essere sedute su due mattoni.
Con la testa appoggiata al finestrino e persa nei miei pensieri, non mi ero nemmeno resa conto che fossimo già arrivate a Modena e che era ora di cambiare treno. Fra meno di un'ora saremmo arrivate a Mantova.
"Sei felice, ti si legge chiaramente in volto" la osservai, vedendole spuntare un enorme sorriso. I suoi occhi luminosi color nocciola, esprimevano come anche lei fosse contenta quanto me di poterli rivedere.
"Sai, quando due anni fa lo vidi per la prima volta, non mi sarei mai immaginata nulla di tutto ciò che è accaduto dopo quel giorno. Non avrei nemmeno mai pensato di coinvolgere anche te in una situazione del genere" le dissi con sincerità, era vero, non avrei mai pensato di poter superare così tante cose insieme a Matthias e tanto meno avrei mai pensato che Sara mi avrebbe accompagnata in questo viaggio.
Era venuta per poterlo rivedere. Avevamo entrambe una relazione a distanza, lei e Gianluca non erano fidanzati, ma era più o meno come se lo fossero, e questo ci portava a provare spesso emozioni simili.
"È la prima volta che vedremo dove abitano, che andremo a casa loro, sembra poco, ma tutto questo mi rende davvero felice" mi rispose dopo alcuni minuti Sara.
"Conoscerò i suoi genitori, sono agitata, ho paura di non fare bella impressione, di sembrare una persona diversa da quella che sono realmente e poi lo so, è certo... Matthias farà di tutto per mettermi in imbarazzo e complicarmi le cose, lo conosco troppo bene" dissi tenendo lo sguardo basso fisso sulle mie piccole mani e giocherellando con le dita.
"Chri, non puoi non fare bella impressione, essere in ansia è normale, dopotutto sono i suoi genitori e tu ci tieni alla loro opinione, ma Matthias ti ama per quella che sei: pregi, difetti, sicurezze ed insicurezze incluse e loro impareranno ad apprezzarti come fa lui, per quella che sei... Stai tranquilla, andrà tutto bene" mi strinse in un abbraccio ed io mi sentii rassicurata, era riuscita a calmarmi così tanto con delle semplici parole.
I miei genitori non hanno mai approvato la mia scelta e tanto meno hanno mai voluto conoscerlo.
"Non so ancora bene come io sia riuscita a convincere mia madre a lasciarmi andare, so solo che prima che uscissi di casa era molto preoccupata, ci tiene così tanto a me... Sì, è vero, non le è mai andata a genio l'idea che io e Matthias stessimo insieme, ma è perché ha paura, ha una forte paura che mi succeda qualcosa..."
"Pensi che mia madre accetterebbe mai questa situazione? No, e lo sai perfettamente, se no a quest'ora non sarei su questo treno di nascosto da lei, ma ora non voglio pensare a questo. Tua madre vuole solo la tua felicità, per questo ti ha permesso di andare a trovarlo" mi rispose Sara con una smorfia triste sul viso, mi dispiaceva vederla così, restai in silenzio non sapendo cosa dire.
Le prime volte che uscivamo insieme, c'era sempre qualcosa che non andava per il verso giusto e, tra treni persi, giornate passate senza rendermi contattabile al cellulare dai miei genitori, Matthias che smise di frequentare la scuola, i suoi rapporti non ottimi con la propria famiglia, mia madre inizialmente non ebbe per niente una buona opinione di lui.
Col tempo le cose sono cambiate, Matthias ha dimostrato di essere una persona responsabile e che ci tiene davvero a me e mia madre sta pian piano iniziando a vederlo sotto una luce decisamente migliore, sono certa che appena si sentirà pronta per conoscerlo, si affezionerà a lui e lo tratterà benissimo.
Ero nuovamente persa nei miei pensieri, quando Sara, che pensavo stesse dormendo, mi disse senza rifletterci su troppo "Ho deciso... Voglio essere la sua ragazza."
"Te l'ha chiesto?! E cosa aspettavi a dirmelo!" la mia migliore amica si sarebbe fidanzata col migliore amico del mio ragazzo, non potevo che esserne felice, sarebbero stati una bella coppia, ne ero sicura.
Tecnicamente si erano già baciati da tempo, ma ufficialmente non si erano ancora decisi a fare questo passo, a mettersi insieme.
Il tempo intanto era volato, una voce stava annunciando il nostro arrivo presso Mantova Stazione.
"Dopo due ore di viaggio e un'attesa che sembrava infinita, siamo finalmente qui, ancora fatico a crederci" dissi rivolta a Sara che, così presa dallo stupore del momento, neanche fece caso alle mie parole.
Sia io, sia la mia amica, siamo peggio di due talpe, e per meglio dire, di due talpe in età avanzata con forti problematiche visive, così ci mettiamo sempre una vita prima di riuscire a riconoscerli tra la folla.
Dopo qualche minuto, vedo avvicinarsi una sagoma, è una persona con in testa un cappello verde a forma di preservativo, rido tra me e me non appena metto a fuoco la figura, notando che è Matthias.
Gli corro in contro e stritolandolo fra le mie braccia, gli stampo un dolce bacio sul collo, sussurrandogli Ti amo, un ti amo che vale più di mille parole e che racchiude dentro tutto il mio entusiasmo e la voglia che ho di stare tra le sue braccia e non staccarmi più da lui. Mi fa sentire protetta ed amata come non mai.
"Christine, ti amo, sei la mia vita" sussurra prendendomi il viso tra le sue grandi mani e mordendomi piano un labbro, le nostre lingue s'intrecciano, così come i nostri cuori e le nostre vite.
"Tutte le volte che ti vedo, provo le stesse emozioni di quando ti ho vista per la prima volta, non potrei stare senza di te", mi dice accarezzandomi lentamente le guance ed io, con gli occhi lucidi, gli sussurro con un filo di voce "Mi sei mancato amore, ti amo, non finirei mai di dirtelo".
Il suo sguardo intenso mi cattura e attrae, quei suoi stupendi occhioni marroni con sfumature di verde, mi fissano luminosi come non mai "Sei bellissima".
Le sue morbide labbra mi chiedono silenziosamente di baciarlo ed io non riesco a resistergli.
Mi era mancato da morire, avevamo trascorso tre settimane lontani, era così difficile stare senza di lui.
Prendendomi in braccio, mi porta fuori dalla stazione "Ho una sorpresa per te, ti stupirò", mi stupirà.
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