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CAPITOLO 10

È sabato mattina, le gemelle sono già sveglie e, dalla mia camera, le sento parlare riguardo gli ultimi dettagli per il ballo.
Mi alzo e, ancora un po' assonnata, le raggiungo in cucina.
Mentre sorseggio la mia tazza di tè, Cami mi chiede: "Lu, hai già deciso che acconciatura fare?".
"Ehm, veramente non ci ho ancora pensato, ma mi piacerebbe lasciarli sciolti e fare dei boccoli. Che ne dite?".
"Mi sembra un'ottima idea" interviene Auri "E per lo smalto hai già pensato a qualcosa in particolare?" prosegue curiosa.
Mentre parla io mi perdo a fissare il vuoto e solo dopo pochi secondi mi accorgo di lei, in attesa di una mia risposta.
"Cosa, scusa?" chiedo un po' confusa.
"Lo smalto, stavo parlando dello smalto" mi risponde la bionda un po' spazientita.
"C'è qualcosa che non va, non è vero, Lu?" interviene Camilla facendosi seria.
"Lo sai che puoi dirci tutto" prosegue Aurora, cambiando tono.
Probabilmente parlarne con loro mi avrebbe fatto bene, quindi faccio un respiro profondo e comincio: "Beh ragazze, la verità è che mi sento un po' agitata, è da ieri mattina che lo sono... quest'aria di festa non riesce a coinvolgermi totalmente. Insomma, tutte le volte che ripenso ad una festa la mia mente mi riporta inevitabilmente a quella sera" mi fermo un attimo, mentre una lacrima mi riga la guancia, poi riprendo con voce tremante: "So perfettamente che non sarebbe giusto evitare ogni uscita serale, negare a me stessa il divertimento, però è difficile... Mi sembra quasi di mancare di rispetto a papà".
Dopo un attimo di silenzio Cami prende la parola: "Lu, credo che colpevolizzarti e autopunirti non sia la soluzione migliore. Dopotutto, continuare a vivere la tua vita non significa mancare di rispetto a nessuno. Non credi che tuo papà voglia che tu vada avanti?".
"Certo, non deve essere facile..." prosegue Auri, in tono comprensivo "Solo il tempo ricucirà le ferite, ma, nel frattempo, noi faremo il possibile per aiutarti".
"E anche stasera, se qualcosa non dovesse andare nel verso giusto, non esitare a parlarcene. Per quanto ci teniamo noi al ballo, a te terremo sempre di più" conclude la mora.
Io, che fino ad allora ero rimasta in silenzio ad ascoltare con gli occhi bassi, alzo lo sguardo, mi avvicino ad entrambe e le abbraccio.
"Grazie ragazze, grazie mille davvero. Mi ha fatto bene parlare con voi" dico e loro mi stringono ancora più forte.

Mentre finiamo di sparecchiare la tavola e di mettere le tazze in lavastoviglie, Camilla, con malizia, mi chiede: "Lu, solo per sapere a che ora dobbiamo essere pronte..." conosco questo tono, figuriamoci se si tratta di una questione di organizzazione! Le faccio cenno di procedere e lei sgancia la bomba "Quando ti viene a prendere Hands?".
In quell'esatto momento mi vibra il cellulare: un messaggio.
"Parli del diavolo e spuntano le corna" sussurro.
Leggo l'sms, pieno di occhiolini, e poi ne riporto il contenuto alle gemelle: "Sebastian ha detto che verrà alle nove, per voi va bene?".
"Sì, va benissimo, anche Austin e Cameron verranno per quell'ora" annuncia Aurora. Cambio in fretta discorso per evitare le solite domande imbarazzanti: "Ragazze, ma voi che vestito avete deciso di indossare alla fine?".
"Non te li abbiamo ancora fatti vedere?!" chiedono incredule.
Alla mia risposta negativa, corrono in camera a prenderli e tornano in salotto alla velocità della luce.
I loro vestiti sono stupendi: quello di Cami è un abito lungo, color panna, più stretto in vita, che ricade morbido sul fondo, mentre quello di Auri è corto, turchese, con un profondo scollo sulla schiena.
"Sono davvero bellissimi!" dico e poi chiedo gli ultimi dettagli del loro outfit.

Il pomeriggio passa velocemente, tra una pennellata di smalto e l'altra, e sono circa le sette quando le gemelle annunciano l'inizio dei preparativi: "Lu, vieni! Dobbiamo farti i boccoli! Con una massa di capelli come la tua, ci metteremo un pochino".
Mi precipito da loro e le trovo già pronte, con il ferro in mano.
Dopo un'oretta, i miei capelli sono perfettamente boccolosi.
"Grazie mille!" dico.
"Di nulla!" risponde Camilla "Ora non ci resta che il trucco!".
"Giusto, ma prima dobbiamo vestirci, altrimenti rischiamo di sporcare gli abiti di fondotinta, se li infiliamo dopo" faccio notare.

Non appena ognuna di noi indossa il proprio vestito, ci dirigiamo verso l'angolo dei trucchi: devo ammettere di non averne mai visti tanti in vita mia, se non in una profumeria!
Mi siedo e, dopo aver scelto i vari colori da utilizzare, inizio: mi spalmo un po' di fondotinta sul viso, sfumo l'ombretto sui toni del blu sulle palpebre, metto il mascara sulle ciglia, spargo il phard sulle guance e, infine, distribuisco il lip gloss rosa sulle labbra. Non per essere vanitosa, ma adoro il risultato finale, ho fatto proprio un bel, lavoro: sono truccata, ma non troppo, proprio come piace a me.

Alle 20:45 siamo tutte pronte e ci facciamo scattare qualche foto da Sandro, che con la macchina fotografica non se la cava per niente male.
Mentre sono in posa, mi rendo conto di essermi totalmente dimenticata di inviare la foto del mio outfit a Lisa.
"Ragazze, scusate, ma devo assolutamente fare una cosa!".
Estraggo il mio cellulare dalla pochette e, porgendolo ad Aurora, le chiedo di farmi una fotografia, che poi invio su WhatsApp a mamma, con la didascalia: "Approvi, Lily?". Mentre aspetto impaziente una risposta, mi rendo conto che a Verona è notte fonda, quindi è impossibile che veda il messaggio e mi risponda. Lo so che può sembrare una cosa stupida, ma è un qualcosa di speciale, di nostro, una promessa che io avevo fatto a lei e ora mi sento in colpa per essermi dimenticata di mandarla prima.

Il campanello suona: sono arrivati i ragazzi, puntuali come un orologio svizzero.
Aprono la porta di casa, entrano e sembra di assistere a una sfilata di moda: sono tutti elegantissimi. Mi concentro in particolare modo su Sebastian, che, come già aveva accennato, indossa un completo blu che gli calza a pennello, i lunghi capelli biondi sono più ricci del solito e i suoi occhi azzurro ghiaccio sono perfettamente abbinati alla camicia. Alla mia vista, sfoggia uno dei suoi sorrisi migliori, accompagnato da un immancabile occhiolino.
"Ehi Baby..." esordisce, però poi si blocca un attimo: strano che Hands perda le parole. "Sei davvero bellissima" continua, un po' imbarazzato.
"Ciao Sebastian, devo dire che non sei niente male neanche tu" replico, stampandogli un bacio sulla guancia. "Oddio, scusa ti ho sporcato di rossetto" gli dico, prendendolo in giro.
"Veramente?!" chiede preoccupato "Okay che non sarebbe la prima volta, anzi, finisce quasi sempre così ad ogni festa, dato che nessuna ragazza mi può resistere, ma arrivare già al ballo così non mi sembra il massimo".
"Abbassa pure le ali signorino che stavo scherzando" rispondo "Non sono il tipo di ragazza che pende dalle labbra del belloccio della scuola".
Intanto gli altri, che sono rimasti in silenzio ad ascoltarci, ad un tratto scoppiano a ridere.
"Certo che voi due fate morire, i vostri battibecchi sono stupendi" dice Cameron.
"Diciamo che mi diverto a comportarmi così con lui" replico.
"Sarà meglio che ci muoviamo o arriveremo in ritardo" annuncia Austin, cambiando completamente argomento, così usciamo di casa e saliamo ognuno nelle rispettive auto.

Devo ammettere che Hands una gran bella macchina, una di quelle con gli interni in pelle e il tettuccio a vista. Probabilmente è ricco, ma non gli chiedo nulla che riguardi la sua famiglia, per paura che lui possa far domande sulla mia.
"Sono sicuro che ci divertiremo stasera" dice per rompere il ghiaccio, rivolgendomi un occhiolino.
"Lo spero tanto" replico, scacciando via dalla mia mente i brutti ricordi.
"Ti va se accendo la radio? Non riesco a farne a meno quando guido".
"Sì certo, fai pure, ci mancherebbe".
"Che genere di musica ascolti?" mi chiede, mentre viene trasmessa una canzone che non ho mai sentito prima.
"Un po' di tutto, sono aperta a qualsiasi genere".
"Anche io" risponde "Questa va bene?" domanda, in riferimento al brano.
"Non l'ho mai sentita, ma non è male, lasciala pure. Sei mai stato in Italia?" chiedo incuriosita.
"No, veramente no, ma mi piacerebbe molto visitarla. I miei genitori sono stati in alcune città e ne sono rimasti affascinati. Magari mi ci porterai tu un giorno" risponde strizzandomi l'occhio.
"Magari..." aggiungo sorridendo.

Quando arriviamo, l'ingresso è già affollato, ci mettiamo in coda e, dopo circa un quarto d'ora, entriamo.
La location scelta dalla scuola è una villa, cui si accede attraverso una strada a tornanti in salita, immersa in un parco ben curato. In cima alla collinetta, si erge il magnifico edificio color bianco panna, davanti al quale vi è un'ampia terrazza, in cui è stata collocata la console, che si affaccia su un enorme prato, gremito di studenti, e ai suoi lati si trovano due postazioni bar.

Una volta giunti di fronte alla villa, io, Sebastian, Camilla, Cameron, Aurora, Austin, Schelley e Richard, veniamo bloccati da un fotografo, che ci scatta la foto ricordo.
Lo ringraziamo e decidiamo di recarci in pista per scatenarci a tempo di musica.

Sono trascorse due ore, quando inizia "Hangover", di Taio Cruz e Florida, e i ragazzi avvisano me e il mio accompagnatore che si sarebbero allontanati per un po', lasciandoci così soli.
Faccio cenno a Hands di avvicinarsi, dato il gran rumore, e gli propongo: "Che ne dici se andassimo a bere qualcosa?".
"Mi sembra un'ottima idea: ballando mi è venuta sete".

Ci dirigiamo verso il bar e, dopo dieci minuti di coda, riusciamo finalmente a gustarci i nostri drink.
Abbiamo appena finito i nostri cocktail, quando scocca la mezzanotte, e il dj annuncia un lento.
"Baby, mi concederesti questo ballo?" propone, tendendomi la mano e facendomi l'occhiolino: non ce la può fare, più passo del tempo insieme a lui, più mi convinco che abbia un tic.
"Sinceramente non sono molto brava in questo genere di cose..." rispondo imbarazzata.
"Non c'è nulla di difficile in un lento, ti muovi lentamente ed è fatta. Poi mica ci sono ballerini professionisti qui, saranno tutti al nostro livello" continua, sorridendo.
Devo confessare che ha proprio un bel sorriso.
"Okay, va bene" dico, porgendogli la mano.
Mentre mi trascina in pista, si raccomanda: "Lasciati andare e vedrai che sarà tutto più semplice".

Abbraccio Sebastian, porto le mie mani dietro al suo collo, mentre lui poggia le sue sui miei fianchi, e poi, con le nostre guance che si sfiorano, seguendo il suo consiglio, cominciamo ad ondeggiare sulle note di All of me di John Legend.
Finita la canzone alzo la testa, io e Sebastian siamo vicinissimi.
"Sai, la prima volta che ti ho visto ho pensato che fossi soltanto un pallone gonfiato," gli confesso, sorridendo "ma poi, conoscendoti un po' di più, ho scoperto che, alla fine, un lato dolce ce l'hai anche tu... dovresti farlo conoscere anche agli altri, perché è un peccato tenerlo nascosto".
"Beh, in realtà, io tiro fuori la parte migliore di me, solo con le persone che se la meritano veramente... e tu... sei una di quelle".
A questo punto si avvicina ulteriormente, la mia fronte e la sua sono una contro l'altra, i sui occhi, che fino ad un attimo prima erano rimasti immersi nei miei, si chiudono, lui piega leggermente la testa e accorcia ancora di più la distanza tra le nostre labbra.
Io, però, non sono sicura di volerlo baciare, insomma, non so con esattezza quello che provo per lui, sinceramente non ci ho mai riflettuto e, basandomi su ciò che sto provando adesso, le farfalle nello stomaco non le sento. Non so se lui sia davvero innamorato di me, ma se lo fosse, così lo illuderei; d'altro canto, se sono una qualunque, una botta e via non fa per me.
Cercando di essere il meno brusca possibile, evito il bacio, abbassando la testa, e, senza lasciargli il tempo di parlare, dico tutto di un fiato: "Ehm, Sebastian, dovrei andare un secondo in bagno, ti spiace aspettarmi qui?".
"No, tranquilla, vai pure" risponde lui un po' seccato, non credo che si sia mai trovato in una situazione simile.

Mi dirigo verso la toilette e, appena sono abbastanza lontana da lui, in modo tale che non mi veda, afferro il telefono. Digito il numero di Cami, ho davvero bisogno delle mie amiche in questo momento... Non ci credo, ci mancava soltanto che non ci fosse segnale!

Mi allontano dalla folla brandendo il cellulare a destra e a manca in ricerca di rete, ma nulla. Proprio quando sto per arrendermi, sento una voce maschile alle mie spalle chiedere: "Ehi, hai bisogno di aiuto?".
Non serve che mi giri per capire di chi si tratta, la sua voce ormai la riconosco.
"Ciao, Jason!" dico voltandomi, mentre lui avanza verso di me.
"Lucrezia, come stai? Ti piace la festa?".
Il modo in cui pronuncia il mio nome, con quell'accento americano, lo rende terribilmente tenero, oltre che bello. Stasera devo dire che è davvero in forma, indossa una camicia bianca, che risalta la sua carnagione scura, e un paio di pantaloni beige che gli calzano a pennello.
"Tutto bene grazie, tu? Sì, è davvero molto bella, non avevo mai partecipato a un ballo della scuola prima d'ora, in Italia non si usa organizzarli ed è un peccato".
"Anche, però sono un po' stanco, infatti stavo tornando a casa... comunque stavi cercando segnale con il telefono per aria?" mi chiede ridendo.
"Eh sì, il mio cellulare​ non prende e ho bisogno di fare una telefonata" rispondo un po' imbarazzata.
"È sempre così qui" mi confessa sorridendo "Prova a scendere un po' dalla collina, lì dovresti riuscire a chiamare".
"Grazie mille" gli dico.
"Figurati! Scusami, ma ora devo andare, altrimenti i miei amici mi lasciano qui".
Ride. Com'è bello quando ride.
"Tranquillo, non ti preoccupare, io intanto seguo il tuo suggerimento".
"Speriamo funzioni! Ci vediamo lunedì a scuola, buona serata!" dice allontanandosi.
"Certo, anche a te!" gli rispondo.

Sto scendendo dalla collina, pensando a quanto sia stato gentile Jason, quando il mio cellulare squilla, così rispondo: "Grazie al cielo, Cami! Vi cerco da un po', dove siete?".
"Ehi Lu, spero che sia tutto a posto, torna dove eravamo prima a ballare, noi siamo qui".
Raggiungo le ragazze e gli altri, ma Sebastian non è con loro.
"Scusate, avete visto Hands?".
"Veramente noi pensavamo fosse con te" risponde Auri, stupita.
"Eh no, è una storia un po' lunga..." dico, in tono vago "Gli avevo chiesto di aspettarmi qui in pista, ma non lo vedo" spiego.
"Se vuoi possiamo cercarlo?" interviene Shelley.
"Sì grazie, mi fareste un grande favore".

Abbiamo appena finito di fare un giro per tutta la villa, ma del mio accompagnatore non c'è traccia.
Alla vista di un ragazzo, Richard lo raggiunge, per chiedergli se abbia visto Sebastian, e questo risponde che è andato via da poco.
Rimango abbastanza basita di fronte a tale risposta, in quanto credo che sia stato abbastanza infantile da parte sua questo comportamento, e le mie amiche notano che c'è qualcosa di strano in me, quindi, dato che ormai è tardi, decidiamo di tornare a casa.

Mentre io e le gemelle ci strucchiamo, mi chiedono cosa sia successo con Hands alla festa e io spiego tutto.
"Lu, ma cavolo, perché hai fatto così? Ti rendi conto che hai detto no a Sebastian Hands? Sebastian Hands!" mi rimprovera Aurora, sconvolta.
"Ha fatto quello che si sentiva di fare" la riprende Camilla.
"Guardate ragazze, ora è meglio se vado a dormire, anche perché in testa ho una confusione assurda, ne parliamo bene domani" dico.
"Non ti preoccupare, buonanotte" mi risponde la mora.
"Buonanotte!" le fa eco la bionda.
"Notte notte" concludo io andandomene.

Quando arrivo in camera mia, prendo il cellulare e noto che Lily mi ha risposto: "Eccome se approvo, sei bellissima sorellona!
Ps: anche la mamma dice che sei una favola!".
Le ringrazio entrambe e loro mi augurano la buonanotte.
Entro poi sulla chat di Carolina e le invio un messaggio, in cui le dico che ho davvero bisogno di parlare con lei domani.
Sono le due di notte, direi che è davvero arrivato il momento di andare a dormire, premo il pulsante del telefono per spegnerlo, quando vedo comparire una nuova notifica: è un sms di Sebastian.

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Ciao tutti!
Dopo un po' di tempo siamo tornate, scusateci per l'attesa.
Ci teniamo a ringraziarvi per le visualizzazioni, abbiamo superato i 6k!
Un grazie di cuore va a _Schally_ , che ci sostiene sempre 💖

Cosa ci sarà scritto nel messaggio di Hands?
Non vi resta che aspettare il prossimo capitolo per scoprirlo!
Intanto speriamo che questo vi sia piaciuto :)
Un bacio,
Auri&Cami

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