Peter ti fece parcheggiare fuori da un palazzo e ti condusse fino all'ascensore. Lì togli il rossetto viola e lo sostituisci con uno nude.
Sciogli la coda alta e lasci che siano liberi sulle spalle. Sistemi la gonna rossa e nel momento in cui l'ascensore si ferma, segui Peter lungo un corridoio.
La porta è rossa e lui la apre.
Lì Meghan Parker, che già avevi conosciuto al liceo, inseguiva un bambinetto moro.
-Daniel! Amore di zio, vieni subito qui- il bambinetto sorride e corre da Peter con un grande sorriso sul volto.
-Pete...- lo chiama il piccolo.
Peter lo prende in braccio e gli lascia un enorme bacio sulla guancia paffuta.
-Dan hai mangiato tanti dolci come ti avevo consigliato?-
Il bambino scuote il capo. -mamma no vuole-
-Peter non mettere strane idee nella testa del bambino-
Peter sorride. -okay capo- poi ti guarda con un sorriso che sul suo viso non avevi mai visto.
-Ester, lui è mio nipote Daniel- ti dice. -Dan, lei è una quasi amica di zio, Ester-
Daniel è moro, con gli occhi scuri, indossa una maglietta semplice azzurra e dei jeans ma i capelli più lunghi del taglio convenzionale dei bambini della sua età.
-ciao Etter-
-ciao Daniel, auguri per i tuoi 2 anni...-
Lui sorride. -sei bella- ti dice dolcemente.
-anche tu Daniel- lui ride e allunga le braccia per farsi prendere in braccio da te.
-dai lo prendo io, tu dà una mano a tua sorella-
Lui ti guarda poi ti passa il bambino. -okay 5 minuti-

Da 5 minuti, diventano 20, poi Daniel tornò da sua madre e tra i ragazzi presenti, riconosci le gemelle 13enni Cheryl e Ronnie, e il ragazzino di 10 anni, Ryan.
Quando viene tagliata la torta, prendi Peter da parte.
-so che non è un party in piscina- iniziò invece Peter. -e se ti stai annoiando lo capisco... Sei stata carina però ad accompagnarmi e a tenere Daniel, grazie-
Sorridi. -io veramente volevo chiederti perché non c'è tua madre-
Lui si irrigidisce. -mia mamma non ha mai voluto vedere Daniel, Meghan si è arrabbiata tantissimo e ha chiesto la custodia mia e degli altri fratelli e la ha avuta, di lei non abbiamo più sentito nulla. Non manda nemmeno dei soldi per la mia università, non che pensi che lo avrebbe fatto nemmeno se fossimo rimasti da lei... Ci pensano Meg e Teddie a noi ed io ho un lavoretto-
Saperlo, ti strinse il cuore. -allora almeno fatti pagare le lezioni Peter-
Lui scuote il capo. -non voglio essere la tua puttana, le lezioni te le do quasi volentieri-
Lo squadri.
-Ester, va bene così, davvero...-
-almeno fammi fare un regalo a Daniel- cerchi di dirgli con un sorriso.
-non puoi, ti ho già firmata nel mio- ti dice invece, con un sorriso. -non ho bisogno della tua carità Ester, ce la caviamo, così abbiamo sempre fatto e sempre faremo- ti dice. -ma se mi inviti ad uscire, magari accetto-
Sorridi e annuisci. -cinema? Compro i pop corn e gli m&m's-
Ti sorride. -molto meglio- poi annuisce. -okay verso le 21? Prima sono impegnato-
-no va bene- dici allegra. -sto per uscire con Peter Parker... Accidenti...-
Lui sorride. -già chi mai l'avrebbe detto che anche solo ti ricordassi il mio nome per più di 10 minuti-
Gli dai una spintarella sorridendo. -ma quindi tu vivi da solo, per vedere così poco tuo nipote?-
Scuote il capo. -non proprio, sto negli alloggi dello studentato nel campus-
-capisco... Ti vengo a prendere o mi raggiungi al cinema Crystal?-
Lui ride. -vengo lì-
Annuisci. -okay allora ci vediamo lì... Ora vado, i miei mi aspettano-
-certo... Ci vediamo domani-
Gli lasci un bacio sulla guancia ed esci dall'appartamento senza voltarti.
Esci dal palazzo, sali in macchina e guidi fino a casa.
I tuoi genitori sono in salotto, stanno parlando con il migliore amico di tuo padre, Tony Stark.
-Ester, tesoro... Come stai? Come va l'università?- ti chiede, poi nei suoi occhi noti una somiglianza, una screziatura dorata intorno all'iride proprio come negli occhi di Daniel.
-bene zio Tony... Sono appena tornata a casa dalla festa di compleanno del nipote di un mio amico e compagno di università- lui non sembra capire. -è il nipote di Peter Parker, sua sorella ha un bambino bellissimo di due anni-
Lui resta comunque impassibile.
-conosco Peter Parker, lavora nella mia sede di New York ormai da un paio d'anni, è intelligente, professionale e molto serio. Per la sorella non saprei, siano stati insieme un paio di anni poi è finita, non so a chi altro l'abbia data per rimanerci-
Lui è freddo non sembra quasi che sbatta le palpebre. Doveva avergli fatto davvero male quando la loro relazione era finita.
-com'è finita?-
-Ester!- mi rimprovera mio padre.
-tranquillo Jim...- poi mi guarda. -sinceramente? Io e Meghan stavamo insieme da due anni, lei è sempre stata forte, tenace. Avevo la sensazione che fosse quella giusta, ne avevamo passate tante, tra cui un aborto spontaneo. Volevo solo vederla felice. Quando ha iniziato la Columbia, mio padre è morto e io ho dovuto prendere in mano l'impresa di famiglia e lasciare l'insegnamento. Le ho lasciato una lettera sotto la porta dove le spiegavo che dovevo partire e di chiamarmi sul mio nuovo numero. Non l'ha mai fatto, perciò è finita, lei non mi ha mai cercato così, nemmeno io, evidentemente era una relazione troppo impegnativa o il lato sfuggente di sua madre è saltato fuori e ha preferito lasciarmi. Non lo so... Perché come l'hai visto?-
Stringi le spalle. -é la solita Meghan, ma Peter mi ha raccontato che quando è nato suo figlio ha intentato una causa contro sua madre, che per giunta ha vinto per prendere la custodia dei suoi fratelli-
Tony sembra sorpreso ma poi sei tu sorpresa.
-Peter lavora con te? In che reparto? Come mai?-
Lui annuisce. -sì, sta nel reparto chimico, testa i nuovi sieri e le nuove tecnologie per plasmare nuovi materiali ecocompatibili. È molto bravo, intelligente, pensavo di promuoverlo a capo reparto entro un mese-

Weee eccomi, nuovo capitolo.
Nota: se volete un capitolo personale andate nello spazio richieste all'inizio del giro.
NOTA IMPORTANTEEEEE... Chiuderò presto la raccolta quindi preparatevi a tante novità e sono tanto feliceee