Capitolo 2 "Diario"
Capitolo 2 "Diario" [prospettiva della ragazzina]
Ogni mattina prima di andare a scuola porto a mio padre il pranzo preparato da mamma.
Spesso mi capita di vedere i parenti dei defunti congratularsi con mio padre per l' ottimo lavoro svolto nel " rimettere in sesto il cadavere". Mio padre dice che la tanatoestetica è un arte e serve ha dare hai parenti un ricordo meno doloroso e traumatico del caro deceduto...
Eppure la gente che sa del mestiere del mio papà per strada lo evita e lo deride.
Mi dispiace per lui...
anche se oramai non sembra dar più peso alle parole di chi non capisce i sacrifici che ha fatto per mandare avanti l' impresa e l' enorme dedizione che mette in quello che fa.
Dopo avergli consegnato il pranzo mi avvio verso la scuola prendendo una scorciatoia che conosco solo io che passa attraverso un boschetto pieno di alberi caducifoglie... mia madre mi ha insegnato tutti i loro nomi , dato che prima di sposarsi con babbo lavorava in un negozio di fiori ed era esperta di botanica.
Camminavo lentamente durante tutto il tratto del boschetto, non avrei voluto andarmene da quel posto e mi sarebbe piaciuto rimanervi per tutto l' arco della giornata.
Quel luogo era cosi calmo.
Sembrava quasi di stare su un altro pianeta.
Ma non potevo salare: l' ultima volta che l' avevo fatto mi ritrovarono alle 21:00 di notte addormentata sul tronco di un larice. Mia madre andò su tutte le furie quella volta... anche se secondo me era più preoccupata che arrabbiata. Mi regalò un cellulare e mi disse di chiamarla ogni volta che" mi prendevano le mie smanie da avventuriera" cosi non si sarebbe agitata più e mi fece promettere di non saltare la scuola troppe volte anche perché sarei stata bocciata.
Mentre ripenso a quella disavventura noto qualcosa in cima a un acero, credo che sia un falco o qualche grosso rapace però non ne sono sicura dato che la sua figura è in controluce e mi rende la vista disadagiata.
Decido di arrampicarmi sul albero per capire di cosa tratta.
Improvvisamente un ramo su cui ero appoggiata cede e cade a terra smuovendo le foglie cadute. Per fortuna che ho sempre avuto un buon equilibrio e per questo non sono caduta. Continuo a salire sempre più su, fino a quando riesco a raggiungere il ramo su cui è appollaiato quel grosso animale.
Ma pultroppo lui con un battito di ali spicca il volo e riesce a farmela in barba.
Non è giusto!
Io non volevo fargli niente... volevo solo vedere da più da vicino com era!
Mentre penso queste frasi il ramo su cui ho poggiato le gambe cede e precipito a terra perdendo i sensi.
#Mei Cuore Randagio#
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