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Capitolo 4

Era mattina.
Il sole aveva avuto la meglio sulle tenebre della notte, Rocco pensò se anche lui avrebbe avuto la meglio su Esposito.
Cominciò a pensare al caso affidatogli da Esposito, forse il più importante della sua vita, chi voleva uccidere quell'uomo? In quell'isolotto sperduto c'erano solo 47 anime, chi fra loro poteva volere la morte di quell'uomo.
Era andato di casa in casa, tutti erano sinceramente sconvolti da quella perdita, si poteva leggere nelle facce di ognuno di loro, quindi, doveva essere stato qualcuno al di fuori del paese, ma chi? E soprattutto perché?
Poi cominciò a pensare al modo in cui era sbarcato su quella strana isola, come aveva fatto Esposito a portarlo così lontano da casa, nessuna droga poteva averlo drogato per così tanto tempo. Esposito era anche ricco, ma non possedeva un jet, quindi doveva averlo portato con un camion o qualcosa del genere, ma la cosa ancora più strana era che il camion non poteva averlo portato su quel isolotto, c'era alta marea, quindi la fascia di terra che collega Mont Saint Michel alla terra ferma era sommersa dall'acqua, in più c'era stata una tempesta, quindi nessuna barca avrebbe potuto portare un uomo con quella tempesta su quell'isolotto...
Come diavolo era possibile?
I pensieri del commissario furono interrotti da Marco Russo che gli chiese:" Ti vedo pensieroso che succede?"
" Stavo pensando al modo in cui mi sono trovato qui, e ci sono alcune cose che non quadrano, ma va be' lasciamo stare le mie paranoie, siamo ad un punto morto nell'indagine cosa facciamo?"
"Secondo me, dobbiamo aspettare che venga l'alta marea e vedere chi fugge verso la terra ferma, non sono d'accordo con la tua teoria che sia stato un dall'esterno, abbiamo avuto l'assassino davanti agli occhi, e l'abbiamo interrogato, dobbiamo solo capire chi è, anche se chiunque sia stato, dev'essere molto bravo a mentire"
Intanto la tempesta, che era durata fin troppo stava per placarsi.
"Ma non è insolito che una tempesta duri tutto questo tempo?"
"Non lo so, io sono di Perugia, non ho idea di quanto tempo duri una tempesta, poi questi qui hanno un clima diverso..."
Al commissario tutta quella situazione, gli era sembrata strana fin dal principio, e il suo sesto senso da ex poliziotto gli diceva di andare a fondo alla questione.
Il giorno tanto atteso arrivò, c'era l'alta marea, e un sole da spaccare le pietre, era mezzogiorno ma nessuna macchina era passata ancora per la stretta strada che collegava Mont Saint Michel al resto del mondo.
" È tutto fin troppo strano Marco, questi qui vivono giorni e giorni isolati dal mondo, durante i giorni in cui c'è l'alta marea hanno bisogno di cibo, vestiti e tutto l'occorrente necessario per poter sopravvivere, qui non è passata neanche una macchina, per te è una cosa normale?"
"No, la cosa effettivamente mi puzza, c'è qualcosa sotto"
"E se..."
"Cosa?" Chiese Russo vedendo la faccia illuminata del commissario
"E se tutto questo non fosse reale?"
Russo cominciò a ridere a crepapelle
"Ma dai, è il sonno che parla..."
"E se fossi ancora dentro un camion in questo preciso istante e se fossi ancora drogato in realtà?"
" Ora mi stai spaventando!"
Si sentì una voce da degli altoparlanti collocati in tutto il paese
"Complimenti hai risolto il caso!"
Era la voce di Esposito
" Quindi il caso che mi hai affidato era scoprire che non c'era alcun caso"
"Esatto, bravo ragazzo, solo che hai dato metà della risposta, non ti ho drogato ovviamente, sei in un programma"
" Un che?" Urlò
"Sei in un programma al computer , se non fossi riuscito a capire che ciò che ti circonda non è reale, saresti morto"
"Ma che cazzo?"
Tutto ciò che circondava Rocco stava scomparendo.
"In che senso sarei morto, in che modo se tutto questo non è reale?"
"Il programma è collegato al tuo cuore, se accade qualcosa che non mi va a genio basta un click e sei morto!
Divertente vero? "
L'isola era scomparsa per lasciare il posto ad un profondo bianco.
"Anche Marco non è reale quindi?"
"Certo ma lui non lo sa.
Lui è un programma nel programma, serviva solo a tradurre dall'italiano al francese, gli ho impiantato dei falsi ricordi, ora potrai passare al problema finale!"
"Vaffanculo psicopatico del ca..."
All'improvviso vide tutto nero, e si addormentò.

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