XXVII
La notizia aveva fatto il giro del mondo magico in pochissimo tempo e ora tutti i giornali riportavano in prima pagina un immagine del salvatore del mondo in abito scuro impeccabile accanto al compagno vestito di tutto punto con i capelli biondi pettinati sulla nuca e un sorriso a incorniciargli il volto.
Certo, normalmente un matrimonio, anche se omosessuale non faceva notizia tra i maghi, salvo che i giovani in questione fossero poco meno che Harry Potter il bambino sopravvissuto e Draco Malfoy ricco e prestigioso medimago.
I due ragazzi dopo la fine della seconda guerra magica avevano stretto amicizia, condividendo il dolore delle perdite e la voglia di riscatto e avevano presto scoperto che l'astio che li contraddiceva come nel più banale dei clichè altro non era che passione repressa, così in poco tempo avevano costruito una dolce storia d'amore che dopo quasi 4 anni di fidanzamento aveva portato ad un matrimonio.
Avevano passato insieme moltissimo tempo, tra gli studi per il futuro e la riorganizzazione del mondo magico, condividendo la casa e i progetti di vita, a nessuno dei due la scelta di sposarsi era sembrata affrettata, così quando una notte invernale sotto la luce di un lampione e di un miliardo di stelle Draco si era inginocchiato con una scatoletta vellutata tra le dita e una proposta sulle labbra Harry non aveva potuto fare altro che annuire e trattenere le lacrime di gioia che gli facevano brillare gli occhi.
La cerimonia era stata intima ed in perfetto stile Malfoy, elegante e raffinata ma non eccessivamente sfarzosa, perché in fondo certe cose non erano mai cambiate, anche a distanza di anni: Draco restava il ragazzo raffinato, serio e studioso di un tempo, sempre ordinato e puntuale mentre Harry risultava ancora disordinato, emotivo e amichevole come era sempre stato.
C'era una luce che brillava negli occhi dei due giovani ogni volta che si guardavano, come se fossero stati fatti apposta per essere li assieme, si guardavano con orgoglio come a ricordarsi che nonostante tutto e nonostante tutti erano ancora li e resistevano. Dio solo sa quante lacrime aveva versato Harry sulla spalla del compagno al ricordo di chi era morto durante la guerra e quante volte Draco si era svegliato nel cuore della notte per colpa degli incubi su suo padre che lo tormentavano. Eppure loro erano li, sempre, ad asciugarsi le lacrime e stringersi a vicenda un po' più forte per donarsi conforto.
Il pranzo di nozze stava procedendo tranquillamente, avevano evitato discorsi strappalacrime che li avrebbero solo imbarazzati preferendo chiacchiere allegre.
"Dove andate come viaggio di nozze?" aveva chiesto improvvisamente Hermione senza mai lasciare la mano del marito Ron con il quale era convolata a notte qualche mese prima.
"Non lo sappiamo ancora" rispose allora Harry mentre mangiava il suo salmone.
"Abbiamo alcune proposte ma dobbiamo ancora prenotare" aggiunse il biondo.
Alla fine optarono per un soggiorno in Grecia, stava per nascere una discussione, perché Draco amava decisamente di più visitare una città piuttosto che stendersi sotto il sole in spiaggia, ma aveva dovuto cedere quando Harry si era letteralmente buttato in ginocchio implorandolo di andare su un isola greca e diciamocelo, per lui avrebbe sopportato anche l'intera vita in spiaggia pur di vederlo sorridere in quel modo, con i denti bianchi in vista, gli occhi verdi lucidi e le guance tirate.
Avevano deciso di fare tutto come una coppia sposata, cosi avevano affittato una stanza in hotel e un' auto per spostarsi in città "Senza rischiare di farci vedere in posto sconosciuto e dover dare spiegazioni in greco antico per farci capire" aveva detto il moro.
Draco aveva capito che il marito amasse il mare, ma di certo non si aspettava quella reazione quando la prima vola che erano scesi sulla sabbia morbida e fresca della sera Harry si era immobilizzato con i piedi affondati tra i granelli e gli occhi aperti a dismisura e tremendamente lucidi. Così gli si era avvicinato per chiedergli dove fosse il problema e se non stesse bene, ma quello asciugandosi una lacrima aveva sussurrato semplicemente "è bellissimo"
"Non hai mai visto il mare?" gli chiese allora Draco con voce dolce e quando il marito scosse la testa in risposta gli prese la mano per condurlo lentamente verso il bagnasciuga e fargli sentire le onde che si infrangevano sulle loro caviglie scoperte.
"Mi dispiace" sussurrò dopo pochi minuti Harry
"Per cosa ti scusi?" sussurrò l'altro di rimando, senza smettere di osservare l'orizzonte ancora illuminato dal sole
"Per aver fatto la figura del bambino, sai, ho passato la prima metà di vita chiuso in un sottoscala e la seconda metà con un mostro pronto ad uccidermi alle calcane"
Draco non rispose, semplicemente si voltò e prendendogli il viso tra le mani gli lasciò un bacio a fior di labbra.
"Non scusarti piccolo, ora siamo assieme e saremo finalmente felici" gli sussurrò
"Ti amo così tanto" disse infine il moro attirando il marito a se e baciandolo con passione, con i loro cuori che battevano vicini e il tramonto a fargli da cornice.
E credetemi, i tramonti sono sensazionali, ma lo spettacolo più bello erano loro.
ANGOLINO.
eccomi tornata, ci ho messo un po a scriverla perchè sono stata in vacanza e la connessione era davvero pessima.
comunque voi come state? State passando bene l'estate?
Spero che questa piccola storiella vi piaccia, a presto :*
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