Black_Riddle
Nome: Gabin

Cognome: Mix, abbreviazione dell'inglese "Mixture", "miscuglio". Nella sua famiglia, i Rist, raggiunta l'età di 14 anni possono decidere di cambiare il proprio cognome in uno che li rappresenti meglio, avendo però l'obbligo di firmarsi con una "R" tra nome e cognome (es. Gabin R. Mix)
Il suo cognome rispecchia il fatto che si sente come in bilico tra i due villaggi, avendo caratteristiche sia dell'uno che dell'altro.

Sesso: maschio

Età: 17 anni

Carattere: intelligente e razionale, Gabin è un ragazzo perfettamente in grado di ragionare con freddezza e razionalità anche nelle situazioni più critiche. Da questo punto di vista, il suo carattere è molto simile agli abitanti di Meiyo. Nonostante ciò, è molto orgoglioso e pensa che, ovviamente ponendo un giusto limite, si possano creare delle situazioni in cui gli scontri risolvano meglio delle parole, come avviene a Sonkei.
Fin da bambino ha dovuto fare i conti con l'essere una specie di "mezzosangue" tra i due villaggi, diventando caratterialmente molto forte e imparando a non aver paura di nessuno.
È abbastanza espansivo, e la prima
cosa che fa dopo aver conosciuto una persona è cercare di capire quale sia il suo carattere e quale sia il miglior approccio per cercare di fare amicizia (ovviamente se vuole farci amicizia o se si rende necessario collaborare)
Dimostra grandi doti di condottiero e appare come una persona forte, di cui ci si può fidare, ma al tempo stesso distaccata.

Aspetto fisico:

(Owen DeValk)

Villaggio di origine: Sonkei. Il padre è originario di Meiyo, trasferitosi dopo aver saldato (quasi per miracolo) i debiti accumulati. Gabin rispecchia le caratteristiche di entrambi i villaggi, non avendo preferenze per nessuno e considerando entrambi molto potenti.

Cosa pensa dell'unione di Yubi: pensa che sia stata una buona cosa, ma che sia stata fatta troppo velocemente. Cresciuto con un padre che sognava l'unificazione dei due villaggi, Gabin ha sempre visto il sogno del genitore come un progetto realizzabile in molto tempo. A suo parere, i villaggi sono troppo diversi tra loro per andare completamente d'accordo, per cui ci sarebbe stato bisogno di un'unificazione più lenta, magari andando per gradi, con i cittadini inizialmente uniti per cose minime, fino ad arrivare ad un'unione completa in molto tempo. Egli pensa che il feroce orgoglio dei Sonkei e la pacata intelligenza dei Meiyo avrebbero potuto, con un'integrazione totale, dare vita a un esercito di guerriero potente e unito, ma, poiché i due villaggi sono stati uniti ad una velocità a dir poco allarmante, per far fronte a un nemico comune, i due popoli, una volta eliminato il nemico, sprofonderanno in un caos indicibile, in quanto soprattutto i vecchi conservatori cercheranno di tornare alla normalità, fallendo miseramente, poiché quando viene fatta una scelta che termina con un cambiamento non vi è modo di tornare al passato senza alcun rimpianto.

Cosa gli è stato assegnato alla cerimonia: entrato nel tempio all'età di 14 anni, dopo due anni di addestramento ha ricevuto lo Scrigno della Luce

Ruolo all'interno del Tempio delle Luci: Cercatore

Breve storia: nato da padre di Meiyo e da madre di Sonkei, fin da piccolo è sempre stato inquadrato come il "ragazzo diverso". Col tempo, e soprattutto allenandosi per diventare più forte, è riuscito a guadagnarsi completamente il rispetto dei suoi coetanei e anche degli adulti, integrandosi grazie alla sua abilità di combattente e imparando a mascherare la paura verso le cose e verso gli altri.
A 14 anni, dopo aver cambiato il suo cognome, è entrato nel Tempio delle Luci, arrivando a diventare Cercatore due anni più tardi. La scelta del proprio cammino deriva anche dalla volontà di restare il meno possibile vicino ai due villaggi, tenendosi il più lontano possibile dai conflitti che a volte vi si verificano, nei quali si trova spesso in una brutta posizioni, facendo parte, anche se indirettamente, di entrambi i villaggi.
A Sonkei, aveva iniziato l'addestramento da Cacciatore, prima di decidere di unirsi al tempio.
Durante una prova di addestramento da Cacciatore, il cui obiettivo era recuperare un pugnale in una struttura piena di trappole e combattere contro degli avversari, Gabin riuscì non solo a evitare tutte le trappole, ma anche a riprogrammarle per usarle contro gli avversari, recuperando il pugnale e sconfiggendo i nemici con largo anticipo rispetto ai compagni.
Con le sue azioni attirò l'attenzione di uno dei maestri, che lo condusse al Tempio delle Luci proponendogli di diventare apprendista. Dopo un iniziale rifiuto, il ragazzo accettò la proposta, ponendo, però, come condizione la possibilità di tornare a casa dai genitori per due giorni ogni due settimane, qualunque cosa stesse avendo luogo in quel momento nel Tempio.

Segni particolari: Gabin ha due tatuaggi, due piccoli cerchi colorati disegnati sulle scapole. Sulla scapola destra il cerchio è colorato di blu, e, poiché lui è destrorso, simboleggia il fatto che spesso agisce come come gli abitanti di quel villaggio. Il cerchio sulla scapola sinistra è colorato di rosso, a simboleggiare il fatto che lui è nato e cresciuto a Sonkei, visto che sulla sinistra sta il cuore.

Orientamento sessuale: bisessuale disinvolto

È disposto a una relazione: non è in "ricerca", ma sarebbe perfettamente disposto se trovasse la ragazza giusta

Altro: ha il terrore del freddo. Quando la temperatura scende parecchio o è particolarmente bassa, si irrigidisce e ragiona con minore lucidità. Con il freddo si hanno i suoi unici momenti di fragilità, debolezza e smarrimento. Ogni volta che questo succede, si sforza di calmarsi, inspirando ed espirando più volte.
Può essere considerato il suo maggior punto debole.
Questa paura è stata causata da un'esperienza avuta da bambino. Un giorno, portarono tutti i bambini di Sonkei in una foresta vicino al villaggio, per una specie di "lezione all'aperto".
Involontariamente, Gabin si allontanò dal gruppo, perdendo l'orientamento, il sentiero e qualunque traccia dei compagni, e si ritrovò in una delle zone pericolose della foresta.
Ad un certo punto, mentre cercava di ritrovare il percorso chiamando a gran voce i compagni, sentì il forte ruggito di un predatore.
In preda alla paura, il bambino cercò un posto dove nascondersi. Così, si immerse per metà in uno stagno, pronto a infilare anche le altre parti del corpo in acqua all'occorrenza.
In silenzio, attese che accadesse qualcosa, ma né una bestia lo attaccò, né gli adulti lo ritrovarono.
A poco a poco calò la notte, e cominciò ad arrivare il freddo, all'inizio pungente e poi sempre più intenso, tanto che ad un certo punto il bambino non riuscì più a sentire niente ad eccezione di quello, e ovviamente della paura.
Dopo quella che apparve un'eternità, Gabin, quasi morto, fu tratto in salvo.
Grazie all'esperienza diventò più capace di mantenere il controllo nelle situazioni critiche, ma tuttora il ricordo dell'episodio e il gelo lo immobilizzano non poco.