"...Perdonami, Historia..." - YumiKuri - AU
Non sono mai stata una cattiva ragazza. Semplicemente perchè non ne avevo la ragione. La mia vita potrebbe sembrare orribile rispetto a quella di altri, dover rubare per vivere non è affatto bello oggettivamente; tuttavia la mia vita mi piaceva così com'era. Qualcuno potrebbe pensare che io ero una ragazza ingiusta, ladra, cattiva solo perchè guarda quello di rilievo che sono stata obbligata a fare, ma io non sono così, anche se nessuno l'ha mai capito. Nessuno, tranne lei: Christa Lenz. Lei era semplicemente una ragazza splendida. In passato ero una ladra per davvero, oggettivamente, ma dovevo rubare per vivere. Non avevo nè casa nè famiglia e passavo tutto il tempo a scappare o cammuffarmi per non essere trovata. Un giorno mi ritrovai a rubare in una casa, con un ragazzo che reputavo come "amico". Era notte e riuscimmo ad entrare scassinando una finestra della casa. Per colpa di quell'idiota che sbattè contro un mobile fummo scoperti dai padroni di casa, i quali chiamarono la polizia che arrivò mentre stavamo per riuscire a scappare. Un poliziotto mi sparò, prendendomi la gamba e quel bastardo del mio "amico" scappò lasciandomi lì. I poliziotti lo rincorsero e io rimasi lì a terra, facendomi credere morta sul colpo. Loro caddero nel mio tranello e mi lasciarono momentaneamente sull'asfalto freddo e umido della strada, dolorante e sanguinante. Persi i sensi poco dopo e quando riaprii gli occhi tutto era cambiato; ero sdraiata su un letto in una stanza bianca e rosa con una ragazza seduta al mio fianco. Lei era Christa, o, almeno, credevo fosse Christa. Mi si presentò infatti con questo nome, mostrandomi la fasciatura che mi aveva fatto alla gamba, nella speranza che potesse guarire in minor tempo. Inizialmente non riuscii a capire il perchè della sua azione, ma che dico inizialmente, non l'ho mai saputo realmente. Tuttavia io non gliel'ho mai domandato; per una volta volevo credere che ci fosse davvero qualcuno che tenesse a me. Così, per paura di ricevere una delusione, mi tenni l'incognita per me. Da lì in avanti Christa, che viveva da sola da quando i suoi genitori erano deceduti, mi tenne a casa sua e per una volta nella mia vita non mi sentii rifiutata, bensì parte di qualcosa. Qualsiasi cosa fosse, era bellissima quella sensazione.
Divenni presto ricercata in tutto il paese dati anche i miei precedenti penali impuniti, dunque dovetti nascondermi a casa di Christa per molto tempo. Un giorno, però, due agenti di polizia fecero irruzione in casa, forse qualche vicino aveva detto i suoi sospetti in centrale. Pensavo di rimanerci lí io, in qualche modo, ma non fu così. In quel momento la ricercata, come è assurdo, non ero io, bensì Historia. Historia Reiss, il presunto alter-ego di Christa. Historia, il vero nome della ragazza. Appena quegli agenti spararono a Historia io rimasi immobilizzata, non sapevo cosa fare. Così, non ho reagito, perchè io ero una brava ragazza. Mi portarono nella stazione di polizia e poi in carcere. Lì rimasi per molto tempo ma non era la mia collocazione a farmi sentire così male, ma la persona che avevo appena perso. Le mie giornate in cella erano straziate dai dubbi e dalle domande che mi ponevo su Christa, senza mai avere una misera risposta. Quando uscì dal carcere, dopo 2 anni di prigionia, chiesi a chi di dovere le mie perplessità su "Historia Reiss" e quanto mi dissero mi fece molto riflettere. Historia, infatti si trovava nelle mie stesse condizioni di vita anni prima del mio incontro con lei. Era una criminale, che impazzì quando perse i genitori. Fece un grosso furto in banca tutta da sola ma le prove della sua colpevolezza arrivarono molto dopo. Appena risultò certo che lei fosse la colpevole, una spia riuscì a scovarci nel suo appartamento. Ora si spiegano molte cose. Mi dissero anche che aveva cambiato nome, per questo mi si presentò come Christa invece di Historia. Capii finalmente anche perché quel giorno mi aveva salvata. Evidentemente sapeva cosa stavo passando, forse voleva accanto a lei qualcuno che potesse capirla.
Uscita dalla centrale andai al cimitero a farle visita. Mi mancava tantissimo. Sai, Christa, forse io mi ero innamorata di te. Forse se avessimo condotto due vite diverse avremmo potuto stare insieme. Forse se le nostre vite fossero state diverse, tuttavia, noi non ci saremmo mai incontrate. Penso che quel giorno avrei dovuto fare qualcosa invece di stare a guardare. Se tu mi avessi raccontato la verità, certamente evrei fatto qualcosa per te. Perchè io ti amo Historia. E scusami davvero se ora sono qui a piangere i tuoi ed i miei peccati pensando ancora di essere una brava ragazza; perchè io non sono brava, non lo sono mai stata. Se solo lo avessi saputo, quel giorno, ti avrei certamente aiutata e non ti avrei lasciato morire così davanti ai miei occhi.
Quindi perdonami, Historia...
Ma dove la trovate un'autrice che vi carica ben 2 one-shots in 1 giorno, ma dove...
Disagio a parte come sempre, piaciuta la storia?
Spero di sì, alla prossima one-shot personcine!!
-Idk
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