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Apro gli occhi lentamente cercando di capire dove sono. Sono sdraiata su qualcosa di duro e folate di aria fredda scompigliano i miei capelli biondi facendomeli finire sul viso. Intorno a me tutto è buio e freddo, l'unica cosa che riesco a riconoscere ora è la luna, grande e splendente. La luna piena di stanotte riesce a farmi vedere intorno a me. Mi alzo vedendo che mi trovo in una foresta, con alti alberi spogli con i rami neri perchè in controluce. La foresta è immersa in una leggera foschia, una nebbia densa ma leggera che rende tutto più strano di quanto già non lo sia. Non mi ricordo di dov'ero o di cosa stessi facendo prima di ritrovarmi qui, da sola, di notte. Non so cos'è successo prima di questo momento. Della mia vita non mi ricordo nulla, tranne... una persona, di cui però ho dimenticato il nome. Era alta, con i capelli corti e castani raccolti in un codino basso da un fermaglio rosso. La sua pelle era olivastra e abbronzata e i suoi occhi verdi scuro erano sottili e profondi. Il suo viso era abbastanza lungo e affusolato con delle lentiggini sulle guance. Di lei mi ricordo ogni singolo particolare, anche il suono della sua voce quando pronunciava il mio nome, tranne come si chiamava.
Alzo lo sguardo verso il cielo e ammiro la luna che regna nella notte. La luna... un oggetto solitario vagante per lo spazio, ma così legato a noi... se non ci fosse la luna come sarebbe la nostra vita? I giorni sarebbero più corti, le nostre vite vissute di corsa sfruttando ogni raggio di sole. L'uomo del passato viveva grazie alla luna; pensavano che quando il sole sarebbe tramontato loro sarebbero morti nel buio totale, ma poi videro la luna. La vita continua anche di notte grazie a lei, la vita va avanti grazie a lei. Senza la luna ora sarei sola, ma c'è lei... a miliardi di anni luce, certo, ma lei ora c'è a illuminarmi la strada.
Prendo un sentiero illuminato, i rami non filtrano la luce su quel punto, e incomincio a camminare. Oltre a me c'è solo silenzio, almeno fino ad ora.
Mentre cammino sento dei suoni poco lontani da me e il mio cuore inizia a battere piú velocemente. La paura inizia ad assalirmi quando i rumori si fanno più vicini iniziando ad avere un senso.
"Historia...  Historia...  Historia...  "
I rumori iniziano a trasformarsi in una voce gutturale che pronuncia il mio nome che piano piano si fa sempre piú forte e piú vicina facendomi sbattere il cuore contro il petto. Inizio a correre inseguita da quella voce che urla senpre di più e l'adrenalina si impossessa del mio corpo facendomi correre sempre più velocemente. Ad un certo punto inciampo su un ramo iniziando a rotolare giù per una collinetta sbattendo sui tronchi degli alberi e graffiandomi braccia e viso. Le lacrime iniziano a ricoprirmi il volto quando quelle voci si fanno sempre piú stridule e insistenti rimbombando nella mia testa mentre la mia rotolata finisce bloccata da una pietra che colpisce violentemante il mio fianco. Mi rialzo in piedi e corro ancora non so dove con gli occhi offuscati dalle lacrime. Faccio un passo in più e cado nel vuoto. Mentre cado le voci si tramutano in una voce che conosco bene ma che fino ad ora non sono riuscita a darle un nome. Questa è la voce di Ymir.
Lei mi chiama e la vedo materializzarsi nella mia testa sorridendomi dolcemente. Inizio a piangere più forte, riesco anche a sentire le sue braccia che mi stringono in un abbraccio.
Urlo appena vedo che sto per schiantarmi al suolo. Addio, vita dimenticata...

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<<HISTORIA!!!>>
Mi sveglio di soprassalto sudata e ansimante tra le braccia di Ymir che mi guarda spaventata e mi abbraccia con tutta la forza che ha in corpo appena vede che sono sveglia.
Ho l'impressione di aver appena vissuto qualcosa di terribile, il mio cuore corre come se non ci fosse un domani sbattendo sul mio petto con violenza.
<<Historia mi hai fatto prendere un colpo, urlavi e ti agitavi nel sonno e non riuscivi a svegliarti e... e...>>
Non ho mai visto Ymir così preoccupata nella mia vita ma ora non riesco a muovere un muscolo.
<<tu urlavi e io ti chiamavo, ti ho abbracciata, scossa ma nulla, urlavi e basta!!>> inizia a piangere, la cosa deve averla spaventata tanto quanto me. Io mi alzo tremando e vado verso la finestra.
<<ma, Historia... cosa...?>> mi giro verso Ymir che mi guarda interrogativa con ancora le lacrime agli occhi facendole segno di venire verso di me. Lei si alza e mi raggiunge guardando anche lei fuori dalla finestra. Il cielo è lo stesso identico del sogno. Appena guardo la luna mi rilasso e mi tranquillizzo. Guardo Ymir che mi guarda tremando, riesco a sentire da qui il suo cuore che palpita irregolarmente. Guardo il cielo stellato e prendo la mano della ragazza accanto a me.
<<Ymir... guarda la luna...>>

Non avevo mai scritto cose tipo horror o thriller e spero mi sia venuta bene...
Comunque spero davvero che questa os vi sia piaciuta, alla prossima!!

-Idk