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CAPITOLO 18: Il potere della coordinata

Mentre sto riportando in vita Aya, il mio corpo si indebolisce, divento pallido e freddo, credo di aver capito... per salvarla devo rinunciare alla mia vita, se con questo però potrò farla tornare in vita a me sta bene.

Non mi fermo, sento le mie forze che mi abbandonano, non c'è la faccio più sono al limite, ma Aya non ha ancora riaperto gli occhi, devo continuare, non posso smettere, con le poche forze che mi sono rimaste inizio a chiamare Aya, non risponde, con ormai le ultime forze rimaste, concentro tutto il potere su di lei, finalmente riprende a respirare e io sono ancora vivo incredibilmente, anche se sono completamente esausto, non riesco a restare cosciente e svengo.

Riapro gli occhi... Qualcuno può dirmi perché mi risveglio sempre in posti che non conosco.

Sono disteso sul ramo di un albero, a giudicare dalle dimensioni di quest' ultimo sono nella radura degli alberi giganti, "Ti sei già svegliato?" guardo alla mia sinistra, Reiner, lo fulmino con lo sguardo e chiedo "Aya... Sta bene?" lui mi rassicura dicendo "Abbiamo preso solo voi tre, non le ho fatto niente" e mi indica il ramo di un'altro albero dove ci sono Eren e Ymir, privi di conoscenza.

Continuando a fissarlo gli chiedo "Perché mi vuoi dalla tua parte?" mi risponde dandomi le spalle "Sei un bravo soldato, prima, hai capito come mettermi in difficoltà, tagliandomi un pezzo del mio tallone, sei un temibile avversario" insisto "Non ti ho chiesto questo, non cercare di farmi credere che mi vuoi qui soltanto perché sono un bravo soldato".

Non ribatte e scende dall'albero, vorrei farlo anch'io ma mi ritrovo nuovamente senza il mio equipaggiamento, "Ha già capito, che c'è un motivo in particolare se l'ho portato qui..." questa è la voce di Reiner, mi avvicino al bordo del ramo per guardare che sta facendo, è lì fermo che probabilmente aspetta Bertholdth, continuo a sentire la sua voce ma non sta parlando, ok ho capito, posso sentire i suoi pensieri.

"Ha bevuto il sangue e ora ha il potere della coordinata, devo convincerlo a cedermelo, ma come?" la coordinata? Cos'è? Improvvisamente un mucchio di ricordi mi balenano in testa dove in essi è spiegato dettagliatamente cos'è questo potere, riassumendo: posso comandare i giganti, posso sentire i pensieri di chi possiede uno dei nove giganti speciali e posso cedere il mio potere a chi voglio anche se esso non fosse un discendente della mia stirpe, dopo aver ceduto la coordinata, potrò continuare ad utilizzarla anche se il suo effetto sarà molto più debole. Dopo aver appreso tutte queste nuove informazioni sono nuovamente senza forze, mi metto a dormire e speriamo che dopo riuscirò a trovare un modo per squagliarmela.

Al mio risveglio, sono in piedi anche Eren e Ymir, la ragazza non sembra essere turbata da questa situazione è molto calma, non si può dire lo stesso di Eren sta continuando a strillare contro Reiner, dopo aver capito che non può tornare indietro, finalmente, si calma, se devo essere sincero anche io non mi sono rassegnato al fatto di doverli seguire, ma sembra non esserci alternative, ero anche riuscito a tornare da Aya... Ahhhh come è ingiusta la vita.

"Spero di ricevere una ricompensa al nostro ritorno" sento pronunciare queste parole da Reiner, tutti quanti lo guardiamo nello stesso modo in cui si guarda un pazzo, Eren scatta sull'attenti e infuriato domanda "Ma che stai dicendo?" Reiner sorpreso addirittura dalla sua reazione chiede "Eren, per caso ho detto qualcosa che non va? Mi sembra giusto che per noi cadetti venga riconosciuto il merito delle nostre imprese" ma è uscito di senno? Sta parlando seriamente? Dopo un po' ci pensa Bertholdth a prendere il controllo della situazione, rivolgendosi a Reiner "Tu sei... Un guerriero, giusto?".

Dopo quella domanda, comincia ad agitarsi, diventa pallido e si porta una mano alla fronte... Ho capito, ecco il perché di tutte quelle incisioni, Eren non capendo domanda "Ma che sta succedendo?" Ymir mi anticipa "Dentro di lui si devono essere formate due personalità: La prima è quella da -guerriero- ovvero il vero Reiner, il gigante corazzato, colui che ha distrutto le mura e ucciso persone innocenti, La seconda è quella da -soldato- in cui arruolandosi cerca di espiare le sue colpe aiutando l'umanità".

Eren comincia a urlare "Bastardo! Sei solo un assassino che cerca di scappare dalla realtà" Reiner "Sentiamo Eren, cosa vuoi che faccia? Che chieda scusa? Che ti imploro di perdonarmi?" Eren "Non c'è modo di perdonare qualcuno come te!!" sono stufo di starli a sentire, me ne torno a dormire, quando mi risveglierò dovrò scappare da loro, meglio essere riposati e pieni di energia. 


---DUE ORE DOPO---

"EHI! EHI!" mi sveglia Bertholdth, "Il corpo di ricerca sta arrivando!" perfetto è quello che ci voleva, adesso potrò scappare, do un calcio a Bertholdth allontanandolo, vado sulla sporgenza del ramo e minaccio Reiner "Se non mi lasciate qui, dì pure addio alla coordinata" sia lui che il suo compagno si rendono conto di avere le mani legate, sono spaventati, Reiner mi fa notare una cosa "Pensi davvero che Aya ti accetterà ora?" Bertholdth ribadisce il concetto "Esatto, pensi che capirà la bellezza della coordinata oppure sarà troppo spaventata da essa e ti rifiuterà?".

Hanno ragione... Aya non sa della coordinata e... Se mi considerasse un mostro? "Avanti non essere sciocco, con noi potrai essere ciò che sei veramente" si avvicinano a me, li fermo "Un'altro passo e mi lancio a farmi mangiare dal quel gigante..." non si fermano dicono "Impossibile sappiamo entrambi la tua voglia di vivere, non faresti mai qualcosa di così stupido".

Ymir intanto sta strillando "Io vengo con voi a patto che ci sia anche Historia..." mentre Reiner prova a calmarla, io capisco ciò che devo fare...

Rassegnato e triste dico "Forse Aya non mi accetterà più, forse se ne andrà dove io non posso raggiungerla, ma... la amerò per sempre", mi lascio cadere, sento le loro urla, sento l'arrivo del corpo di ricerca, qualcosa mi ha afferrato... Sto per morire, il gigante sta spalancando la bocca e io non ho niente con cui difendermi, addio... Aya. 


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