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CAPITOLO 16: Una promessa da mantenere

Poso la mano sulla sua fronte e il mondo comincia a rallentare fino a fermarsi.

Tutto intorno a me comincia a scomporsi in frammenti, ogni cosa è fatta a modo suo, smetto di guardarmi attorno e mi concentro su Aya, intravedo la scheggia dentro il suo corpo e inizio a tirarla fuori.

Sono tesissimo, il più banale degli errori può farla morire, devo stare calmo, se mi agito peggioro soltanto la situazione... Ok, ho rimosso la scheggia... Ma è adesso che arriva il difficile, devo distruggere tutti i pezzetti nei suoi tessuti e organi vitali stando attento a non toccarli ovviamente.

Riesco con una gran mano ferma a toglierli e distruggerli, fatto! Aya è salva.

Torno alla realtà e Ikoma mi chiede "Hai fatto?" mi giro e confermo "Si, sono riuscito a salvarla, grazie a te" sputando a terra mi ricorda "Ragazzo... Lo sai cosa farò adesso" non rispondo, tira fuori un coltello da dietro la schiena e comincia a sfiorarne la punta con le sue dita, so cosa mi aspetta, sono pronto, prendo un respiro, chiudo gli occhi e aspetto il colpo... Uh? Niente? Riapro gli occhi lentamente e vede costui che si gratta il capo e dice "AHHHHH... Non posso ammazzarti così... Tieni..." mi tende un coltello, confuso gli rivolgo uno sguardo a dir poco incredulo, lui guardandomi mi afferra il colletto della maglietta "Ti do questa opportunità, adesso andiamo fuori e vediamo chi tra i due rimane vivo" non troppo convinto annuisco e andiamo fuori.

Ci dirigiamo in un vicolo non troppo rassicurante e qui, dopo esserci accertati che non ci fosse nessuno nei paraggi iniziamo a lottare.

Dannazione! Non è mica scarso, se la cava! Ma ora che ho la possibilità di rimanere vivo non me la farò scappare per nessun motivo al mondo, mi avvento verso di lui e cerco in tutti i modi di colpirlo, Uh? Come sono finito a terra? Il mio pugnale!! Lui me lo toglie di mano, e nel frattempo la lama dell'arma del mio avversario mi schiva di pochi millimetri la retina dell'occhio, mi ha quasi accecato... C'è mancato poco, mi riprendo dal suo ultimo attacco, che cos'è successo in quel frangente?  Non ho tempo per pensarci.

Ikoma con il suo potere polverizza il mio coltello, finito a terra dopo quello che è successo, mentre soffia via la povere del coltello, mentre tocco il terreno di pietra, con un ghigno gli dico "Se vuoi giocare... Giochiamo..." e materializzo uno spadone sulla mia mano, lui mi guarda compiaciuto e risponde "Oh, finalmente cominciamo a fare sul serio" mentre anche lui, materializza la sua arma, una lancia.

Lo scontro continua, tra continue distruzioni e materializzazioni di oggetti, fino a quando entrambi non arriviamo allo stremo delle forze, "AHAHAHAHAH!" sento questa risata agghiacciante provenire da Ikoma poi continua a parlare "Mi sto divertendo come non mai, ma ci stiamo mettendo troppo, riposa in pace ragazzo... Corporis dissolutione" dopo quelle parole la pelle del suo corpo comincia letteralmente a sciogliersi mettendo a nudo i suoi muscoli che vengono bagnati dal sangue che sta perdendo.

La visione è orribile, non riesco a rendermi conto di quel che sta succedendo che lui si scaglia verso di me mostrando una forza mai mostrata prima e dice "Su avanti sbrigati a morire, quello che sto facendo è un suicidio, dopo più o meno tre minuti, morirò anche io dissanguato" continua a farmi tagli superficiali con la lancia, mi ha messo con le spalle al muro...

Manca poco, devo resistere, ma ormai faccio fatica addirittura a respirare, figuriamoci a respingere un'altro attacco, sta arrivando... un potere immenso invade il mio corpo e automaticamente dico "Unionis titanic!!" sul mio corpo compaiono dei lineamenti dorati, Ikoma sta per sferrare il suo colpo, urlo "Potere del 3° gigante: Maria!" sento le ossa e i muscoli indurirsi, incrocio subito le braccia per bloccare l'attacco e... La lancia con cui Ikoma stava sferrando il colpo si frantuma contro le mie braccia.

Mi sento come se potessi demolire una montagna, sono in piena forma, la stanchezza è sparita, Ikoma sbuffando e lamentandosi "Beh... Contro il Bellator auream non ho speranze... CHAG!!!" finisce la frase e tra le urla di dolore, insieme agli sputi di sangue, muore.

Le linee d'oro che erano comparse sul mio corpo spariscono e mi sento uno straccio, da quanto sono stanco e affaticato non riesco nemmeno a rimanere cosciente e svengo.

"AHH! Dove sono?" che posto strano, sono rinchiuso dentro questa piccola stanza di pietra dove sui muri ci sono incisioni, con su scritto "Io sono un guerriero" la stessa frase è presente in ogni spazio della stanza, "Sei sveglio?", mi volto, Reiner , lo fisso senza rispondere, mi si avvicina e puntandomi un masso appuntito alla gola mi dice "Sai, è giunto il momento che tu ripaghi il debito, per quella volta..." preoccupato chiedo "Cosa vuoi che faccia?" lui con uno sguardo gelido risponde "Devi aiutarmi a rapire Eren!".


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