CAPITOLO 14: Sono tornato
Apro gli occhi, vedo un soffitto di pietra e ho freddo.
Sono su un letto, mi tiro su, sono in una cella "Ehi, dannato..." Shadis! Gli chiedo "Per quanto sono rimasto svenuto?" freddo, mi risponde "10 giorni" non aggiunge altro e mi guarda con disprezzo fuori dalla cella, dopo un po' di tempo rimasti a fissarci senza dire una parola decido di rompere quel silenzio dicendo "Lei pensa di sapere, quello che ho fatto , ma si sbaglia di grosso" "Non fare troppo il duro moccioso...", dal lato della cella compare il sodato che, quel giorno a Trost, salvò quell'innocente da un soldato.
Scendo dalla branda su cui ero disteso e mi avvicino alle sbarre, chiedo "Perché sono qui?" shadis "Sei accusato di omicidio e tradimento nei confronti dell'umanità" tiro un pungo alle sbarre della cella "Non merito nessuna delle due accuse!" il ricognitore mi chiede "Ah no? Beh tra poco lo dirai di fronte alla corte marziale, quindi non scaldarti tanto" i due mi lasciano da solo.
Passa un'ora o poco più e arriva... Lui! L'assassino di mio fratello! Mi scaglio verso le sbarre della mia cella e facendo passare un braccio tra esse provo ad afferrarlo, lui in modo pacato chiede "Quando mi avrai afferrato, cosa farai?" mi fermo e ritiro il braccio "Vattene!" lui rimane fermo lì a fissarmi, ripeto "Vattene!", comincia ad andare via e nel mentre dice "Quello che doveva morire eri tu non lui, la colpa è solo tua..." con tutte le mie forze non rispondo alla provocazione, sento la porta chiudersi, con una rabbia che non avevo mai provato prima d'ora tiro un pugno alle sbarre della cella, piegandole... Arriva Shadis "Andiamo...", apre la porta e mi avvio insieme a lui al tribunale.
Mi mettono in centro alla stanza legandomi alla sedia e il giudice comincia a parlare "L'accusato, Noriyuki Tanaka, è responsabile di aver sparato due colpi al cadetto Arata Chinami, uccidendolo, e poi aver provato a uccidere anche il signor Ikoma Yanagisawa, con la lama del suo dispositivo di movimento tridimensionale" stringo i denti e sto zitto... Se voglio sperare di rimanere vivo devo stare zitto.
Un'ufficiale della gendarmeria prende le redini del discorso dicendo "L'accusato e stato poi visto mentre saliva sulla spalla per scappare dai soldati lì presenti i quali sostengono di aver visto..." non c'è la faccio più "VISTO??? VISTO COSA???" non posso più rimanermene zitto ad ascoltare quelle idiozie, continuo "Cosa avrebbero visto, un traditore? Già è così che mi hanno chiamato... Ed così che vi fa più comodo chiamarmi, per evitare di dover faticare a risolvere questo caso, in fondo qui è questo quello che si fa..." tutti nella stanza mi stanno guardando, impauriti dal mio sguardo, non mi fermerò, farò capire a tutti come sono andate realmente le cose...
Il ricognitore che prima era insieme a Shadis chiede "Se non sei un traditore che cosa sei? Un soldato? Sinceramente più ti guardo e più penso che tu sia un moccioso che sta giocando a fare il duro" le sue parole non mi toccano e ribatto "Non mi importa cosa lei pensi di me... IO so chi sono veramente!".
L'ufficiale della gendarmeria che prima stava parlando ordina a un soldato vicino a lui "Sparagli!" io con tutta calma chiedo "Dopo aver sparato quel colpo dovrà ricaricare il fucile per spararne un'altro... o forse mi sbaglio?" lo ferma e chiede "Cosa vorresti dire?" proseguo "Può rileggere il rapporto?" così fa, e si accorge anche lui di una cosa che non ha il minimo senso...
E lì, fermo immobile, con lo sguardo pallido che fissa quei fogli, lo punzecchio dicendo "Beh... Che succede? Perché non va avanti?" egli comincia a balbettare "Io... Io... Non... Non credo che dovremo basarci troppo su questi fogli..." "LEGGI, CODARDO!" urla quel ricognitore, l'ufficiale con in mano il rapporto sta ancora zitto, il ricognitore urla di nuovo "ASCOLTAMI! Se devo uccidere qualcuno, voglio essere sicuro di non aver ripensamenti... quindi... LEGGI!" l'ufficiale, tremolante, legge "L'accusato, Noriyuki Tanaka, è responsabile di aver sparato due colpi..." ho ottenuto quello che volevo ora posso continuare "Davvero curioso, di come io sia riuscito a sparare due colpi, in un lasso di tempo così breve e con due soldati che mi stavano guardando".
Tutti sono pietrificati, hanno capito che non è possibile, non posso essere stato io a sparare, i fucili che abbiamo, dopo aver sparato un solo colpo vanno ricaricati ed è impossibile che io sia riuscito a ricaricare il fucile così in fretta, per la seconda volta in quella sala cala il silenzio e il ricognitore che ha costretto l'ufficiale a leggere dice "Molto bene! Questo ragazzo ha provato la sua innocenza... ora tocca a lei... Signor Yanagisawa".
L'assassino di mio fratello si alza e comincia a scappare, "Fermatelo!!!" urla Zachary, il giudice, in molti gli saltano addosso e riescono a fermarlo, Ikoma viene arrestato e a me vengono ritirate tutte le accuse, mentre sto uscendo sento "Ehi... Tu..." mi giro, è il ricognitore che mi ha difeso in sala, senza pensarci due volte mi inchino e ringrazio "La ringrazio per il suo aiuto", mi afferra per il colletto della maglietta e mi tira di su, mi avverte dicendo "Se fai un altro inchino in mia presenza, non so cosa potrei farti" sbalordito e anche un po' impaurito gli chiedo "Cosa voleva?" lui "Dato che hai provato la tua innocenza ora dovrai scegliere a quale corpo arruolarti, hai già un'idea?" rispondo convinto "Voglio entrare nel corpo di ricerca" un po' stupito dalla mia risposta mi dice "Bene... Se non ti fai uccidere durante le prime missioni, puoi entrare a far parte della mia squadra"
"La sua squadra?" per la prima volta vedo un espressione sul volto di quell'uomo, è triste, mi spiega "Nei, quasi, due mesi che sei stato via sono successe molte cose, Annie Leonhart, trasformata in gigante, ha massacrato la mia squadra..." cerco di essere il più delicato possibile e chiedo "Mi dispiace molto signore ma ora... Annie dov'è?" ritornando serio mi risponde "Sta tranquillo è sotto chiave, l'abbiamo catturata, anche se per farlo ci sono state molte perdite".
Soffoco i miei sentimenti, e saluto il ricognitore, comincio a correre verso l'alloggio di Aya, ti prego, adesso arrivo, non puoi essere morta, tu sei viva c'è lo siamo promesso... Quella è Mikasa posso chiedere a lei se Aya sta bene...
NOTA DELL' AUTORE: Allora? Vi piace? Spero di sì, comunque, come si nota dal racconto, ho saltato la parte di Annie, perché sennò la storia sarebbe venuta troppo lunga, ci vediamo domani con un nuovo capitolo, ciao.
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