ricordo di un angelo
batuffolo aureo
morbido e odorifero
svolazza incessante
non curante di me
e io lo disturbo
con carezze e violenze
per tenerlo solo mio
ma cade con grazia
incorniciando il caldo volto
da cui leccavo speranze
e imprimevo baci rumorosi
affondando i denti
sulla carne più buona
ch'abbia mai mangiato
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