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Capitolo 5.2

Fuggimmo senza mai voltarci indietro, allontanandoci in fretta dalla improvvisa burrasca. Ci fermammo solo una volta arrivati nella camera dove dormiva, tranquillo, il mio corpo.

Rydios si sedette sul bordo del letto, con un'espressione cupa che faceva intuire quanto fosse arrabbiato con sé stesso.

«Che cos'hai?» gli chiesi.

«Mi dispiace di non aver potuto evitare la tempesta», si amareggiò.

«Non fa niente.»

«E mi dispiace che la nostra prima vera uscita insieme sia finita così.»

Mi avvicinai per dirgli che non doveva incolparsi, e lui mi sorprese circondandomi il busto con le braccia.

«Rydios...»

Posò la testa sul mio petto e per poco non caddi su di lui da quanto tremavo.

«E' stata lo stesso un'uscita stupenda», dichiarai a bassa voce, sfiorandogli istintivamente i capelli in una carezza.

«Purtroppo le tempeste psichiche non sono prevedibili né placabili», ammise poco dopo, allentando la stretta. «Sono i pensieri perduti, le idee dimenticate, i ricordi subconsci delle persone e colpiscono con violenza anche dove sembra essere tutto sicuro.»

Mi lasciò andare e io mi sedetti accanto a lui, cercando le parole migliori per dare voce ai pensieri che da giorni avevo.

«So che non è il momento adatto, ma ho una cosa importante da chiederti» iniziai, cauta. «E spero tu non sia deluso nel sentirla.»

«Vuoi saper controllare il tuo viaggio astrale», mi lesse nei pensieri. «E vuoi sapere da me come fare.»

«Sì.»

«Non c'è modo di evitare che tu esca dal corpo senza volerlo», ricordò, dispiaciuto. «Almeno finché non neutralizzeremo il pericolo che fa venire fuori il tuo doppio astrale.»

«Lo so.»

«A questo proposito sdoppiarti di tua volontà non è una soluzione.»

«Può farmi acquisire più sicurezza in me stessa e nelle mie capacità e può farmi capire qualcosa di quello che sta succedendo vicino a me, nel mio Piano.»

«Me lo stai chiedendo dopo aver visto l'ectoplasma aggressore e la tempesta psichica!» esclamò, contrito. «Ti rendi conto? Là fuori c'è molto altro che tu da viva non dovresti mai vedere.»

«So che lo dici per il mio bene, Rydios, ma non puoi proteggermi da me stessa. Io sono una Psichica, come hai detto tu. Prima riesco a controllare questa dote, prima riesco a renderla utile in qualche modo.»

Il ragazzo era visibilmente contrariato, come se fare quel discorso con me gli richiedesse un grande sforzo.

«La sola idea che tu possa vagare tramite il doppio astrale dove e quando vuoi mi terrorizza, ma apprezzo la tua presa di posizione e la capisco.»

«Quindi me lo dirai?»

«Sappi che non si impara dall'oggi al domani. Devi entrare in uno stato di trance che fa allentare le percezioni fisiche e fa addormentare il tuo corpo.»

«E come ci posso riuscire?»

«Con la meditazione.»

«Perfetto, allora so cosa fare. Mi iscrivo a un corso e lo inserisco nelle attività extra, oltre a studiare e sopravvivere a una sconosciuta Entità», conclusi, ironizzando sulla situazione.

«A riguardo dell'Entità», mi riprese subito lui, serio e teso come non lo avevo ancora visto. «Non dovrei occuparmene io, sono solo uno Spirito Guida e dovrei limitarmi a quello, ma a parte il tuo diretto coinvolgimento, potrebbero esserci anche altre implicazioni nel tuo Piano di cui vorrei che fossi a conoscenza.»

«Che genere di implicazioni?» indagai.

«Non è la prima volta che il Cancello Sacro viene profanato. E' già successo tempo fa e da quel momento nulla è stato più come prima. Gli Spiriti della Natura, i padroni degli elementi terra, aria, acqua, fuoco sono usciti dall'Astrale, dove abitavano da sempre e si sono materializzati nel Piano Fisico.» mi fece sapere.

«Materializzati?»

«Varcando il Cancello, sono diventati corporei e si sono confusi tra le persone... dove sono tutt'ora.»

«Aspetta, aspetta, aspetta. Gli Spiriti della Natura sono in mezzo a noi?»

Il discorso stava prendendo una piega stranissima.

«Non c'è stato modo di riportarli indietro, perché loro non volevano tornare.»

«Okay. Continua.»

«I quattro Spiriti della Natura si sono trovati subito bene nel Piano Fisico. Ammiravano le persone e il loro ciclo naturale, fatto di nascita, crescita e morte. Ben presto si sono innamorati, ciascuno di una persona diversa e si sono lasciati andare ai piaceri della carne, impossibili qui nell'Astrale e se possibili, assolutamente vietati.»

«Ah.»

«Sì», confermò, abbassando lo sguardo. «C'è molto di cui non ti ho ancora parlato.»

Mi schiarii la voce. «Quindi questi Spiriti della Natura hanno scoperto le gioie del sesso.»

«Già e hanno procreato. Quattro bambini sono nati da questi legami amorosi, bambini con facoltà speciali legate a quelle del genitore sovrannaturale. Essi sono cresciuti e hanno procreato con altre persone, trasmettendo ai figli le loro facoltà speciali. I loro figli hanno fatto lo stesso e così via, fino al giorno d'oggi.»

Ci fu un istante di silenzio tra noi, durante il quale non feci altro che guardarlo per capire se da un momento all'altro si sarebbe rimangiato tutto. Ma non successe.

«Mi stai dicendo che nel mio Piano esistono persone che hanno poteri magici di nascita?»

«Sì, esatto. Sono chiamati Figli della Natura.»

A quel punto mi alzai dal letto, e presi a vagare avanti e indietro per la stanza.

Spiriti della Natura. Poteri magici. Ma cosa accidenti era successo da una settimana all'altra per far cambiare la mia vita così?

«Si tratta di persone dotate di un tipo di magia naturale, la magia degli elementi, collegata a terra, aria, acqua e fuoco», proseguì lui. «Essa può manifestarsi o rimanere latente, saltando generazioni.»

«Non oso immaginare cosa potrebbe succedere se anche questa nuova Entità dovesse procreare con umani.»

«Il punto è questo, non sappiamo né chi sia l'Entità, né quale sia il suo scopo.» disse. «E c'è poi un'altra persona da considerare.»

«Colei che ha fatto il rituale per aprire il Cancello Sacro.» intuii.

«Esatto. Avrà avuto le sue motivazioni per aprirlo e si sarà anche preparata a lungo per riuscirci.»

«Preparata, dici?»

«Il Cancello non si apre facilmente, ci vuole una combinazione di elementi in un rituale per riuscire a spingerlo fino ad avere almeno una fessura.»

«Che cosa è successo alla persona che ha aperto il Cancello quando ne sono usciti gli Spiriti della Natura?» chiesi, non appena ebbi recuperato lucidità sull'intera questione.

«Alcuni Guardiani sono andati a cercarla e le hanno tolto la memoria. Non le hanno lasciato alcun ricordo sulla sua vita fino a quel momento. Lei non ricordava nemmeno chi fosse e non appena ha capito come fare, si è uccisa. Era solo una donna che aveva perso suo marito in un incidente imprevisto e voleva incontrarlo di nuovo per dirgli addio, ma l'azione che ha fatto ha avuto poi ripercussioni devastanti sul mondo intero.»

«Come aveva fatto a sapere del rituale?» riflettei ad alta voce, sperando che il ragazzo mi desse corda.

«Ne era venuta a conoscenza da qualche spirito ben informato durante una seduta spiritica e si era subito aggrappata a quella speranza.»

Tornai a sedermi vicino a lui, sospirai e in quel momento decisi che gli avrei mostrato tutta la mia insicurezza.

«Sai, Rydios, mi sento come schiacciata da una situazione più grande di me e ho paura.»

«Lo so», disse, in pena. «Ma devi trovare la forza e il coraggio dentro di te e devi adattarti. Non puoi restare quella che eri prima di incontrarmi. Devi reagire al cambiamento e cambiare anche tu.»

«Hai ragione.»

«Ora cerca di riposare un po'», suggerì dolcemente, indicandomi il cuscino. «Ne hai bisogno.»

«Non so se ce la farò.»

«Provaci. Quando ti alzerai, sarò ancora qui con te.»

Mi sorrise, gli occhi soffusi di argento e oro bianco, poi si sistemò sdraiato a mezz'aria, accanto al mio corpo, e mise le braccia dietro la testa.

Era qualcosa di magnifico, il mio Spirito Guida. Sembrava la creazione animata del più talentuoso e ambizioso scultore mai vissuto.

«Buonanotte, Sofia.»

«A presto, Rydios.»

Rientrai nel mio corpo, facendo fatica a non guardarlo mentre stavo per abbandonare la mia forma spirituale per quella fisica.

Tornata in me non riuscivo più a vederlo. Era un peccato. Eppure, sapevo che si trovava lì in alto da qualche parte.

E che non ero sola.

Abbiamo iniziato a introdurre pure la magia. Arriva, arriva! ;-) E continua ad aleggiare la minaccia di questa Entità, di cui ancora non sappiamo niente. Chi sarà? Che portata avrà sulla vita di Sofia? Fatemi sapere come vi è sembrata questa parte. A domani!

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