Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Peter

Peter prese il telefono dalla tasca dei pantaloni e guardò lo schermo acceso: un messaggio da Sarah. Lo lesse più volte, riflettendo se fosse meglio andare a casa che rimanere lì per chissà quanto tempo. Fissò quel testo sullo schermo luminoso per un po', poi spense il telefono e lo ripose. Voleva aspettare e vedere cosa sarebbe successo: desiderava veder uscire quella ragazza dalla porta e vederla sorridere; avrebbe voluto poterla abbracciare forte, anche se non la conosceva nemmeno, e scusarsi. Chiederle perdono di averla quasi uccisa, di aver quasi portato via la sua vita per una stupida distrazione.

Sospirò, adagiandosi sulla sedia nella sala d'aspetto e chiuse gli occhi.

Rimase in quella posizione per alcuni minuti, senza mai aprire gli occhi e senza accorgersi della miriade di gente che passava davanti a lui.

Anche il dottore di prima aveva attraversato quel corridoio due volte, si era fermato a guardarlo, indeciso se dirgli come stava la ragazza o lasciarlo lì, singhiozzante. Si allontanò, pensando fosse stato meglio avvisarlo più tardi.

Peter sembrava non sentire più ciò che aveva intorno, pareva si fosse addormentato piangendo, pensando che tutto quello fosse solo un brutto sogno.

Eppure ogni tanto un battito del cuore accelerato lo faceva sobbalzare e respirare più velocemente, quando pensava all'incidente, poi si calmava, quando cercava di convincersi che sarebbe andato tutto per il verso giusto.

"E' solo un incubo", pensava, "un brutto sogno.... e dai sogni ci si risveglia".

Peter sentì vibrare il telefono. Qualcuno lo stava chiamando.

Aprì piano gli occhi. Il bagliore delle luci accecanti dell'ospedale si infilò attraverso le sue palpebre, così provò a sbatterle ripetutamente per recuperare la vista.

Guardò l'orologio al polso e capì di essere rimasto seduto in quel modo per un po'.

Prese il telefono: Sarah era il nome che compariva sul piccolo schermo.

:- Sarah, non ho intenzione di andarmene. Voglio restare qui e aspettare che si svegli-, Peter sospirò e attese una risposta, ma non arrivò una parola dall'altra parte.

:- Ascoltami, tu vai a casa, non ti preoccupare per...-. Sarah attaccò, senza lasciarlo finire.

Si alzò in piedi, riponendo il telefono nella tasca e cominciò a camminare verso la porta alla sua destra.

L'aprì e si ritrovò davanti un lungo corridoio attraversato da infermieri e pazienti.

Lo percorse, guardandosi intorno, con la speranza di vedere la ragazza da qualche parte che camminava.

Cominciò a camminare rasente al muro, sfiorandolo con le dita. Gli sembrava che così facendo gli infondesse un senso di sicurezza: sapere di stare vicino a qualcosa a cui ti puoi appoggiare, che ti protegge da una possibile caduta. Perchè Peter stava cadendo: non era più in grado di rimanere in piedi nella sua vita. Per molto tempo, in passato, aveva camminato sulla balaustra della sua esistenza: viveva in bilico fra la prospettiva di una realtà serena e la certezza di un futuro oneroso, che avrebbe costituito un tormento difficile per lui da sostenere. Poi, ad un tratto, era scivolato e, ora, si stava aggrappando con una sola mano a quella balaustra. Sotto i suoi piedi, si adagiava la seconda opportunità che il destino aveva scelto per lui: quella più ardua, difficile da sopportare. E l'appiglio era scivoloso, fin troppo per una mano sola. Prima o poi le dita avrebbero ceduto, una dietro l'altra e sarebbe caduto nel baratro. Aveva fatto troppi errori nella sua vita ed era difficile rimediare. Si malediceva ogni volta della terribile decisione che aveva preso in passato. Ogni giorno si rimproverava di non aver provato a fare niente per sistemare le cose quando poteva. E ora ne stava scontando le conseguenze.

Mentre camminava, incrociò lo sguardo di un uomo su una sedia a rotelle, appoggiata alla parete. Aveva gli occhi azzurri o forse grigi. Era difficile stabilirlo, per il punto in cui si trovava, un po' in ombra. Ma la cosa certa era che non erano del loro colore di una volta. Sembravano spenti, privi di una luce che un tempo avrebbe fatto risaltare quel volto dai linenamenti morbidi e tondeggianti solcato da poche rughe.

Sembrava ancora giovane dall'aspetto, ma veniva tradito da quegli occhi, che sembravano ormai stanchi.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro