ChΓ o cΓ‘c bαΊ‘n! VΓ¬ nhiều lΓ½ do tα»« nay Truyen2U chΓ­nh thα»©c Δ‘α»•i tΓͺn lΓ  Truyen247.Pro. Mong cΓ‘c bαΊ‘n tiαΊΏp tα»₯c ủng hα»™ truy cαΊ­p tΓͺn miền mα»›i nΓ y nhΓ©! MΓ£i yΓͺu... β™₯

8. MORIREI PER TE


π—–π—›π—”π—£π—§π—˜π—₯ π—¦π—›π—œπ—£: Husk x Angel Dust (HuskerDust) – 𝗠𝗢𝗻𝗼𝗿: Vox x Alastor (One-Sided RadioStatic)

π—–π—›π—”π—£π—§π—˜π—₯ π—₯π—”π—§π—œπ—‘π—š: πŸ’› light nsfw

π—–π—›π—”π—£π—§π—˜π—₯ 𝗧π—ͺ: ✢ Shonen-ai ✢ Lime✢ Spoiler (i fatti si svolgono dopo l'episodio 8) ✢ Linguaggio volgare ✢ Ipotetic Future Canon Compliant ✢


♠️β™₯️


La hall del nuovo Hazbin Hotel Γ¨ elegante e luminosa, il ritratto di Sir Pentious che capeggia proprio davanti all'ingresso Γ¨ un omaggio sentito e dovuto al suo immenso (per quanto stupidamente inutile) sacrificio. Gli arredi moderni le conferiscono un aspetto lussuoso e raffinato che il vecchio hotel fatiscente non aveva, ma Husk in qualche modo preferiva tutto com'era prima.

Anche il nuovo bar Γ¨ moderno e funzionale, ha perfino una lavapiatti, ma lui continua a usare i vecchi metodi; sta giusto asciugando un bicchiere che ha appena lavato quando la porta dell'hotel si spalanca di colpo.

"Porca puttana Angel! Ma che cazzo..."

Si interrompe e posa il bicchiere cercando di mantenere i nervi saldi, ma una feroce sensazione di dΓ©jΓ -vu gli attorciglia giΓ  le budella e gli fa stringere entrambi gli artigli a pugno.

"Fammelo forte, Husk. Davvero, davvero forte." mormora Angel con un filo di voce mentre si accascia sul bancone, la testa che crolla su tutte e quattro le braccia acciambellate sul legno lucido.

Questa volta entrambi i guanti rossi pendono dalle tasche della sua giacca, lasciando scoperti numerosi graffi sulle mani e sulle braccia della pornostar. Husk Γ¨ riuscito a intravedere anche del sangue rappreso sulla pelliccia del petto, in mezzo ai due lembi flosci del suo papillon che Angel non Γ¨ riuscito nemmeno ad allacciarsi.

"𝔹𝕣𝕦π•₯π•₯𝕒 π•˜π•šπ• π•£π•Ÿπ•’π•₯𝕒?"

Il Demone della Radio solleva appena la testa dal plico di documenti appoggiati sul bancone del bar, una mano che sorregge il bicchiere contenente del liquido denso e ambrato – un Rye Whisky col 95% di segale che Husk Γ¨ miracolosamente riuscito a recuperare intatto dalle macerie del vecchio hotel – e l'altra che fa scivolare l'evidenziatore verde in righe perfettamente dritte sui fogli che sta esaminando.

"Pessima! Abbiamo combattuto con gli angeli soltanto ieri e Valentino non ha voluto concederci nemmeno un giorno di riposo..." sospira "Per fortuna, dopo le riprese sono riuscito a sgattaiolare via mentre era impegnato in una discussione con Vox. Sembrava che stessero litigando..." conclude con un'alzata di spalle.

Le orecchie di Alastor hanno un guizzo alla menzione di Vox ma non domanda altro.

Angel prende il bicchiere che Husk ha appena posato sul bancone e lo tracanna tutto d'un fiato.

"Grazie, Husk." sospira, per poi aggiungere con un tono basso e morbido "Vado a farmi una lunga doccia calda. Ma se poi hai voglia di raggiungermi..."

Il primo sorriso vero della giornata distende le labbra di Angel mentre lancia al barman uno sguardo dolce ma intenso. Quindi scivola giΓΉ dallo sgabello e si trascina verso le scale.

Husk aspetta che Angel sia fuori portata prima di sbattere con forza i pugni contro al bancone.

"Cazzo! Quanto vorrei aspettare quello stronzo di Valentino in un vicolo e spaccargli quell'insulsa faccia di merda che si ritrova!"

Alastor continua a sorseggiare il suo drink ancora per un istante.

Quindi posa il bicchiere e l'evidenziatore, e gli dedica finalmente tutta la sua attenzione.

"𝔻𝕒𝕝𝕝𝕠 π•€π•˜π•¦π•’π•£π••π•  π••π•š 𝕗𝕦𝕠𝕔𝕠 𝕔𝕙𝕖 π”Έπ•Ÿπ•˜π•–π• π•₯π•š 𝕙𝕒 π•π•’π•Ÿπ•”π•šπ•’π•₯𝕠, π•Ÿπ• π•Ÿπ•”π•™π•–Μ 𝕕𝕒𝕝𝕝𝕒 𝕀𝕦𝕒 𝕑𝕣𝕠𝕑𝕠𝕀π•₯𝕒 π•šπ•Ÿπ•’π•€π•‘π•–π•₯π•₯𝕒π•₯π•’π•žπ•–π•Ÿπ•₯𝕖 𝕀𝕠π•₯π•₯π•šπ•π•–, 𝕑𝕠𝕀𝕀𝕠 𝕀𝕠𝕝𝕠 𝕕𝕖𝕕𝕦𝕣𝕣𝕖 𝕔𝕙𝕖 π•₯𝕣𝕒 π••π•š π•§π• π•š π•€π•šπ•’ 𝕀𝕦𝕔𝕔𝕖𝕀𝕀𝕠 𝕒𝕦𝕒𝕝𝕔𝕠𝕀𝕒. 𝕆 π•žπ•š π•€π•“π•’π•˜π•π•šπ• ?"

"Sì. Beh... è complicato." ammette Husk tra i denti.

PerchΓ© Γ¨ davvero complicato.

Dopo la loro notte di passione, si sono svegliati all'alba sentendo le truppe di cannibali che si preparavano per la battaglia e si sono vestiti senza scambiarsi una parola. Hanno combattuto fianco a fianco contro gli angeli, e poi hanno ricostruito l'hotel insieme a Lucifero, Charlie e gli altri. E poi sono crollati sul nuovo letto di Angel in un bozzolo di ali e stanchezza, senza riuscire a fare altro che scambiarsi il bacio della buonanotte.

E quella mattina, quando ha aperto gli occhi, Angel non c'era giΓ  piΓΉ.

Anche se le cose sembrano comunque andare per il verso giusto, Husk ancora non sa cosa provi Angel per lui, e la cosa gli sta creando parecchia ansia.

Quindi, sì, è complicato.

"𝔻'𝕒𝕔𝕔𝕠𝕣𝕕𝕠, 𝕒𝕝𝕝𝕠𝕣𝕒 π•Ÿπ• π•Ÿ π•₯π•š π•”π•™π•šπ•–π••π•–π•£π• Μ€ 𝕒𝕝π•₯𝕣𝕠. 𝕄𝕒... 𝕀𝕖 π•₯π•š π••π•šπ•”π•–π•€π•€π•š 𝕔𝕙𝕖 𝕙𝕠 π•₯𝕣𝕠𝕧𝕒π•₯𝕠 π•šπ• π•žπ• π••π•  𝕑𝕖𝕣 π•π•šπ•“π•–π•£π•’π•£π•– π•šπ• π•€π•šπ•˜π•Ÿπ• π•£ 𝔻𝕦𝕀π•₯ 𝕕𝕒 𝕒𝕦𝕖𝕝𝕝'π•šπ•Ÿπ•€π•¦π•π•€π•  π•”π• π•Ÿπ•₯𝕣𝕒π•₯π•₯𝕠...?"

Husk lo fissa per un lungo istante, la bocca aperta in un'espressione di puro stupore. Ma in un attimo si Γ¨ giΓ  ripreso.

"Ti chiederei che cosa vuoi in cambio." ringhia sospettoso.

"𝔼 𝕀𝕖 π•₯π•š π•£π•šπ•€π•‘π• π•Ÿπ••π•–π•€π•€π•š 𝕔𝕙𝕖 π•Ÿπ• π•Ÿ π•§π• π•˜π•π•šπ•  π•Ÿπ•šπ•–π•Ÿπ•₯𝕖...?"

"Penserei che stai mentendo!"

"𝕄𝕙-π•žπ•™..." Alastor scuote lentamente la testa "π•Šπ•’π•£π•–π•“π•“π•– 𝕕𝕒𝕧𝕧𝕖𝕣𝕠 𝕑𝕠𝕔𝕠 π•–π•π•–π•˜π•’π•Ÿπ•₯𝕖 𝕕𝕒 𝕑𝕒𝕣π•₯𝕖 π•žπ•šπ•’, π•žπ•–π•Ÿπ•₯π•šπ•£π•–... 𝔸𝕕 π• π•˜π•Ÿπ•š π•žπ• π••π• , π•Ÿπ• π•Ÿ π•§π• π•˜π•π•šπ•  π•Ÿπ•šπ•–π•Ÿπ•₯𝕖... 𝕕𝕒 π•₯𝕖. β„šπ•¦π•’π•Ÿπ•₯𝕠 𝕒𝕕 π”Έπ•Ÿπ•˜π•–π•... π•π•¦π•š 𝕑𝕠π•₯𝕣𝕖𝕓𝕓𝕖 𝕒𝕧𝕖𝕣𝕖 π•šπ•Ÿπ••π•šπ•–π•₯𝕣𝕠 𝕝𝕒 𝕀𝕦𝕒 π•’π•Ÿπ•šπ•žπ•’, 𝕖 π•šπ•  π•žπ•š π•’π•”π•”π• π•Ÿπ•₯π•–π•Ÿπ•₯π•–π•£π•–π•š π••π•š π•¦π•Ÿ π•‘π•šπ•”π•”π• π•π• , π•‘π•šπ•”π•”π• π•π•šπ•€π•€π•šπ•žπ•  π•šπ•žπ•‘π•–π•˜π•Ÿπ•  𝕒 𝕣𝕖𝕀π•₯π•šπ•₯π•¦π•šπ•£π•žπ•š π•šπ• 𝕗𝕒𝕧𝕠𝕣𝕖, π•’π•¦π•’π•Ÿπ••π•  π•žπ•š 𝕠𝕔𝕔𝕠𝕣𝕣𝕖𝕣𝕒̀, π•Ÿπ•–π•π•π•– π•žπ• π••π•’π•π•šπ•₯𝕒̀ 𝕔𝕙𝕖 π•šπ•  π•˜π•π•š π•šπ•Ÿπ••π•šπ•”π•™π•–π•£π• Μ€."

Husk resta immobile per un lungo istante, riflettendo su quella nuova, inaspettata possibilitΓ .

Sa bene che fare un patto con Alastor Γ¨ sempre pericoloso. Anche se non si tratta dell'anima, Alastor non fa mai niente per niente. E per quanto si possa stare attenti a come il patto viene formulato, Alastor Γ¨ pur sempre il demone piΓΉ scaltro che conosca.

È pur vero, e lui può dirlo per esperienza, che Alastor non è poi così male come detentore di un credito. Nonostante la sua natura sadica e perversa, rispetta comunque un suo strano e ambiguo codice morale, e forse è proprio grazie a ciò che, a modo suo, si prende cura di chi è, volente o nolente, alle sue dipendenze.

Quindi, a conti fatti, anche per Angel dovrebbe essere decisamente meglio avere un debito con Alastor piuttosto che con Valentino.

Tuttavia...

"Credo che debba essere Angel a decidere, io non posso parlare per lui." borbotta infine.

"π•„π•š π•€π•–π•žπ•“π•£π•’ π•˜π•šπ•¦π•€π•₯𝕠. π”Ήπ•–π•Ÿπ•–, 𝕒𝕝𝕝𝕠𝕣𝕒 π•€π•–π•Ÿπ•₯π•šπ•’π•žπ•  π•π•¦π•š 𝕔𝕠𝕀𝕒 π•Ÿπ•– π•‘π•–π•Ÿπ•€π•’..."

"Dopo!" ringhia Husk bloccandolo prima che possa alzarsi dallo sgabello.

"Ora vado su ad aiutarlo a medicarsi le ferite. Possiamo parlarne piΓΉ tardi, in salotto, dopo cena." conclude un po' brusco.

Sa di essere forse eccessivamente protettivo, ma quando si tratta di Angel non riesce proprio a farne a meno.

Alastor annuisce e poi aggiunge, svelto, prima che Husk riesca ad uscire da dietro il bancone.

"β„‚π•š 𝕀𝕒𝕣𝕖𝕓𝕓𝕖 π•’π•Ÿπ•”π• π•£π•’ π•¦π•Ÿπ•’ π•”π• π•€π•¦π•”π•”π•šπ•’..."

"Porca troia, Al..."

"β„•π• π•Ÿ π•§π• π•£π•£π•–π•š 𝕗𝕒𝕣π•₯π•š 𝕑𝕣𝕖𝕠𝕔𝕔𝕦𝕑𝕒𝕣𝕖, π•žπ•šπ•  𝕔𝕒𝕣𝕠 β„π•¦π•€π•œπ•–π•£, π•žπ•’ π•žπ•š π•€π•–π•žπ•“π•£π•’ 𝕔𝕠𝕣𝕣𝕖π•₯π•₯𝕠 𝕖 π• π•Ÿπ•–π•€π•₯𝕠 𝕕𝕒 𝕑𝕒𝕣π•₯𝕖 π•žπ•šπ•’ π•’π•¦π•’π•Ÿπ•₯π• π•žπ•–π•Ÿπ•  𝕒𝕧𝕧𝕖𝕣π•₯π•šπ•£π•₯π•š. ℙ𝕖𝕣 𝕒π•₯π•₯𝕦𝕒𝕣𝕖 π•šπ• π•žπ•šπ•  π•‘π•šπ•’π•Ÿπ•  – π•€π•–π•žπ•‘π•£π•– 𝕔𝕙𝕖 π”Έπ•Ÿπ•˜π•–π• π•’π•”π•”π• π•Ÿπ•€π•–π•Ÿπ•₯𝕒 – π•žπ•š π•€π•–π•£π•§π•šπ•£π•’Μ€ π•’π•Ÿπ•”π• π•£π•’ 𝕝𝕒 π•₯𝕦𝕒 π•‘π•£π•–π•«π•šπ• π•€π•’ π•”π• π•π•π•’π•“π• π•£π•’π•«π•šπ• π•Ÿπ•–. 𝔼 𝕑𝕠π•₯𝕣𝕖𝕓𝕓𝕖 𝕖𝕀𝕀𝕖𝕣𝕖 π•‘π•–π•£π•šπ•”π• π•π• π•€π• . 𝕄𝕠𝕝π•₯𝕠 π•‘π•–π•£π•šπ•”π• π•π• π•€π• . 𝕄𝕠𝕣π•₯π•’π•π•žπ•–π•Ÿπ•₯𝕖 π•‘π•–π•£π•šπ•”π• π•π• π•€π• ..."

Husk sospira, quindi prende un bicchiere e si versa subito una dose generosa del suo whisky speciale.

"Dimmi tutto..."


♠️β™₯️


"C'Γ¨ una cosa che non ho capito..." chiede Husk dopo aver sbirciato fuori dal vicolo ed essersi sincerato che ci sia ancora Jimmy di guardia all'ingresso della VoxTek "PerchΓ© non possiamo semplicemente fare come la volta scorsa? Io distraggo Jimmy e tu ti materializzi direttamente nell'ufficio di Vox..."

"ℙ𝕖𝕣𝕔𝕙𝕖́, 𝕒𝕦𝕖𝕀π•₯𝕒 𝕧𝕠𝕝π•₯𝕒, 𝕍𝕠𝕩 𝕕𝕠𝕧𝕣𝕒̀ π•žπ•’π•Ÿπ•₯π•–π•Ÿπ•–π•£π•– π•š π•£π•šπ•”π• π•£π••π•š 𝕕𝕖𝕝𝕝𝕒 π•Ÿπ• π•€π•₯𝕣𝕒 π•”π•™π•šπ•’π•”π•”π•™π•šπ•–π•£π•’π•₯𝕒. β„•π• π•Ÿ 𝕑𝕠𝕀𝕀𝕠 𝕔𝕖𝕣π•₯𝕠 π•“π•£π•¦π•”π•šπ•’π•£π•žπ•š π•”π• π•€π•šΜ€ 𝕝𝕒 π•žπ•šπ•’ 𝕔𝕒𝕣π•₯𝕒 'π•–π•€π•”π•š π•˜π•£π•’π•₯π•šπ•€ π••π•š π•‘π•£π•šπ•˜π•šπ• π•Ÿπ•–'." ridacchia della sua stessa battuta "ℙ𝕖𝕣 π•’π•¦π•’π•Ÿπ•₯𝕠 π•šπ•  π•’π•“π•“π•šπ•’ π•˜π•šπ•’Μ€ 𝕣𝕒𝕔𝕔𝕠𝕝π•₯𝕠 π••π•šπ•§π•–π•£π•€π•  π•žπ•’π•₯π•–π•£π•šπ•’π•π•– 𝕔𝕙𝕖 π•žπ•š π•˜π•’π•£π•’π•Ÿπ•₯π•šπ•€π•”π•– π•¦π•Ÿ'π•’π••π•–π•˜π•¦π•’π•₯𝕒 'π•’π•€π•€π•šπ•”π•¦π•£π•’π•«π•šπ• π•Ÿπ•–', π•Ÿπ• π•Ÿ 𝕖̀ 𝕖𝕀𝕔𝕝𝕦𝕀𝕠 𝕔𝕙𝕖 𝕑𝕠π•₯π•£π•–π•š π•’π•Ÿπ•”π• π•£π•’ 𝕒𝕧𝕖𝕣𝕖 π•“π•šπ•€π• π•˜π•Ÿπ• , π•¦π•Ÿπ•’ 𝕧𝕠𝕝π•₯𝕒 𝕠 𝕕𝕦𝕖, π••π•š π•šπ•Ÿπ•₯π•£π• π••π•¦π•£π•žπ•š 𝕒𝕝𝕝𝕒 π•π• π•©π•‹π•–π•œ π•€π•–π•Ÿπ•«π•’ 𝕔𝕙𝕖 π•Ÿπ•–π•€π•€π•¦π•Ÿπ•  π•Ÿπ•– π•₯π•–π•Ÿπ•˜π•’ π•₯π•£π•’π•”π•”π•šπ•’. 𝔼 π•Ÿπ• π•Ÿ π•§π• π•˜π•π•šπ•  𝕔𝕖𝕣π•₯𝕠 𝕔𝕙𝕖 𝕍𝕠𝕩 π•€π•’π•‘π•‘π•šπ•’ π•”π• π•žπ•– 𝕙𝕠 𝕗𝕒π•₯π•₯𝕠 π•—π•šπ•Ÿπ•  𝕒𝕕 𝕠𝕣𝕒..."

La spiegazione di Alastor non è poi così chiara per Husk, è già la seconda volta che Alastor si riferisce ad una qualche 'assicurazione'; ma in ogni caso preferisce non approfondire di cosa si tratta. È abbastanza sicuro che l'ignoranza sia ancora la scelta più sicura per sé stesso e, soprattutto, per Angel.

"Ok... Allora io vado. Ma... se qualcosa dovesse andare storto..." Husk Γ¨ palesemente in imbarazzo a doversi rivolgere ad Alastor in questi termini, ma sente di doverlo fare "ti prego di non dire ad Angel quello che Γ¨ successo. Inventati qualsiasi cosa ma non dirgli che l'ho fatto per lui. Non se lo perdonerebbe mai."

Alastor sorride con evidente disgusto.

"π•Šπ•šπ•–π•₯𝕖 𝕑𝕒π•₯𝕖π•₯π•šπ•”π•š 𝕒𝕝 π•π•šπ•žπ•šπ•₯𝕖 𝕕𝕖𝕝𝕝𝕒 π•Ÿπ•’π•¦π•€π•–π•’... 𝕄𝕒 𝕧𝕒 π•“π•–π•Ÿπ•–, π•€π• π•Ÿπ•  π•€π•šπ•”π•¦π•£π•  𝕔𝕙𝕖 β„π• π•€π•šπ•– π•žπ•š π•’π•šπ•¦π•₯𝕖𝕣𝕒̀ 𝕒 π•₯𝕣𝕠𝕧𝕒𝕣𝕖 𝕒𝕦𝕒𝕝𝕔𝕙𝕖 𝕀π•₯π• π•£π•šπ•–π•π•π•’ 𝕕𝕒 π•‘π•£π• π•‘π•šπ•Ÿπ•’π•£π•˜π•π•š, π•§π•šπ•€π•₯𝕠 𝕔𝕙𝕖 π•Ÿπ• π•Ÿ π•§π•¦π• π•š 𝕖𝕀𝕀𝕖𝕣𝕖 π•”π• π•žπ•‘π•π•–π•₯π•’π•žπ•–π•Ÿπ•₯𝕖 π•€π•šπ•Ÿπ•”π•–π•£π•  π•”π• π•Ÿ π•šπ• π•₯𝕦𝕠 π•£π•’π•˜π•’π•«π•«π• ..." conclude sollevando le spalle con indifferenza.

"A-Angel non è il mio ragazzo." balbetta "Cioè, non credo... Ad ogni modo, glielo dirò. A cose fatte, gli racconterò tutto nei minimi dettagli, ma non ora..."

Quando ne hanno parlato, la sera prima, Husk ha volutamente dirottato l'attenzione di Angel sulle clausole del suo accordo con Alastor, assicurandosi quindi – un po' come Charlie prima di lui – che il favore che gli avrebbe restituito non potesse in alcun modo venire usato per uccidere o danneggiare qualcuno.

Ma Γ¨ stato molto vago sul modo in cui avrebbero attuato il piano e, soprattutto, sulla parte che avrebbe avuto lui stesso, confidando che Angel fosse troppo preso dall'entusiasmo per quella inaspettata possibilitΓ , per fare altre domande.

"π•Šπ•‘π•–π•£π•  𝕔𝕙𝕖 π•Ÿπ•– π•§π•’π•π•˜π•’ 𝕝𝕒 π•‘π•–π•Ÿπ•’, π•žπ• π•Ÿ π•’π•žπ•š." conclude Alastor.

Husk alza un sopracciglio con aria interrogativa.

"π•„π• π•£π•šπ•£π•– 𝕑𝕖𝕣 π•π•¦π•š, π•šπ•Ÿπ•₯π•–π•Ÿπ••π• ..."

"Assolutamente sì!" risponde Husk con incrollabile sicurezza.

Prende quindi un profondo respiro e poi si avvia lentamente verso l'ingresso della VoxTek senza piΓΉ voltarsi indietro.

"Ehi, Jimmy, amico mio..."

"Husk! Che bello rivederti! Ti ho visto in TV, avete battuto gli angeli e..." Jimmy scodinzola entusiasta mentre sommerge Husk con un fiume di parole.

"Senti!" lo interrompe immediatamente "Ho davvero un grande favore da chiederti. E ti prometto che, se andrΓ  tutto bene, domani tornerΓ² qui con Angel per il tuo autografo."

Jimmy Γ¨ inaspettatamente attento e comprensivo verso la spiegazione di Husk e le sue richieste; ed Γ¨ con il petto gonfio di evidente orgoglio che, cinque minuti dopo, bussa alla porta del suo capo trattenendo Husk per il gomito, le sue lunghe braccia pelose bloccate ai polsi da due robuste manette.

"Signor Vox, c'Γ¨ una visita per lei."

"Cazzo, Jimmy, lo sai che..." Vox ruota la sedia infastidito e poi si blocca di colpo non appena riconosce Husk accanto alla sua guardia.

"Porca troia!" ringhia alzandosi in fretta e furia e precipitandosi verso l'ingresso del suo grande ufficio.

"PerchΓ© non l'hai ancora ucciso, Jimmy!?!" sbraita "Possibile che non hai riconosciuto il cane che Alastor tiene alla catena!?!"

"Ma... signore, tecnicamente Husk Γ¨ un gatto..." balbetta il demone-chihuahua facendo un passo indietro "e poi si Γ¨ fatto ammanettare apposta per dimostrare la sua buona fede e poter parlare con voi..."

Vox afferra Husk per la pelliccia del petto e avvicina lo schermo al suo muso mentre un ringhio basso e frusciante esce dai suoi altoparlanti.

"Dammi un buon motivo per cui non dovrei farti sbranare subito da Jimmy!"

"Bourbon Street." mormora Husk, il cuore che batte talmente veloce nelle sue orecchie che quasi non riesce a sentire il singhiozzo sibilante che esce immediatamente dagli altoparlanti di Vox.

Il Demone della Televisione lo lascia subito andare e fa un passo indietro mentre il suo schermo si glitcha un paio di volte, prima di stabilizzarsi su un'espressione vacua e stupita.

Husk tira un sospiro di sollievo e fa un passo avanti.

"Alastor chiede di poter parlare con te." aggiunge, questa volta con piΓΉ coraggio e determinazione "Voi due da soli. Un'amichevole tregua in nome dei vecchi tempi..."

Vox sembra ancora non riuscire a connettere e resta in silenzio per un lungo istante.

Husk sta quasi per ripeterlo che finalmente Vox sembra riprendersi.

"Ok." mormora, la voce che esce ad un volume bassissimo "Va bene..."

Sembra quindi recuperare un po' di autocontrollo e si rivolge al suo sottoposto con la solita arrogante autoritΓ .

"Jimmy! Ascoltami bene, stupido sacco di pulci. Ora tu porterai il signor Husker nella stanza della Sicurezza e lo terrai ammanettato fino a che io non ti chiamerΓ². Fai pure passare Alastor ma raduna tutte le fottute guardie presenti oggi alla VoxTek e tenetevi pronti: se tra quindici minuti non avrete mie notizie, uccidi Husk e poi fai irruzione qui con i rinforzi. D'accordo?"

"S-Sì capo." abbaia Jimmy prima di trascinare Husk con sé e chiudere la porta.

Vox si dirige verso il divano con passo lento quindi, con movimenti secchi e rigidi, si siede in una posa elegante e apparentemente rilassata. Ma puΓ² fare ben poco per nascondere il suo nervosismo, visto che batte ripetutamente il tacco sul pavimento facendo dondolare senza sosta la gamba che ha accavallato. Cambia quindi posizione, e poi ci riprova ancora con un'altra posa, ma non sembra in nessun modo nΓ© comodo nΓ© soddisfatto.

Due colpi secchi alla porta pongono fine alla sua sofferenza e si deve accontentare di mettere la caviglia a cavallo sul ginocchio e il braccio disteso lungo lo schienale.

"Avanti."

Alastor entra e richiude la porta alle sue spalle, quindi scivola silenziosamente nella stanza e va dritto verso il divano di fronte a quello di Vox. E solo quando Γ¨ comodamente seduto, entrambe le mani intrecciate sul suo fedele microfono puntato a terra in mezzo alle sue caviglie, saluta il suo rivale.

"π”Ήπ•–π•Ÿπ•₯𝕣𝕠𝕧𝕒π•₯𝕠, π•’π•žπ•šπ•”π•  π•žπ•šπ• ."

"Cosa cazzo vuoi?" ringhia Vox, tutta la sua studiata compostezza che si dissolve in un istante davanti al sorriso strafottente di Alastor.

"π•Šπ•¦, 𝕀𝕦, 𝕙𝕠 π•”π•™π•šπ•–π•€π•₯𝕠 π•¦π••π•šπ•–π•Ÿπ•«π•’ π•šπ•Ÿ π•Ÿπ• π•žπ•– π••π•–π•š π•§π•–π•”π•”π•™π•š π•₯π•–π•žπ•‘π•š. β„π•’π•š 𝕗𝕠𝕣𝕀𝕖 π••π•šπ•žπ•–π•Ÿπ•₯π•šπ•”π•’π•₯𝕠 𝕝'π•–π••π•¦π•”π•’π•«π•šπ• π•Ÿπ•–?"

"Hai usato la nostra parola segreta!" lo aggredisce subito, le mani che artigliano le sue stesse ginocchia con rabbia.

"𝔹𝕖𝕙... π•€π•šΜ€." conferma Alastor con aria innocente "𝕄𝕒 𝕖̀ π•¦π•Ÿπ•’ π•€π•šπ•₯π•¦π•’π•«π•šπ• π•Ÿπ•– π•’π•π•’π•¦π•’π•Ÿπ•₯𝕠 𝕑𝕒𝕣π•₯π•šπ•”π• π•π•’π•£π•–, π•žπ•šπ•  𝕔𝕒𝕣𝕠 𝕍𝕠𝕩. 𝔸𝕧𝕖𝕧𝕠 𝕕𝕒𝕧𝕧𝕖𝕣𝕠 π•“π•šπ•€π• π•˜π•Ÿπ•  π••π•š 𝕑𝕒𝕣𝕝𝕒𝕣𝕖 π•”π• π•Ÿ π•₯𝕖, 𝕒 𝕑𝕠𝕣π•₯𝕖 π•”π•™π•šπ•¦π•€π•–. 𝔼 π•€π• π•Ÿπ•  π•€π•šπ•”π•¦π•£π•  𝕔𝕙𝕖 𝕕𝕠𝕑𝕠 π•žπ•š π•£π•šπ•Ÿπ•˜π•£π•’π•«π•šπ•–π•£π•’π•š 𝕑𝕖𝕣 𝕝𝕒 π•žπ•šπ•’ π••π•–π•π•šπ•”π•’π•₯𝕖𝕫𝕫𝕒."

Alastor annuisce con aria compiaciuta.

"𝕄𝕒 π•§π• π•˜π•π•šπ•  𝕖𝕀𝕀𝕖𝕣𝕖 π•žπ• π•π•₯𝕠 π•”π•™π•šπ•’π•£π•  π•€π•šπ•Ÿ 𝕕𝕒 π•€π•¦π•“π•šπ•₯𝕠. 𝕄𝕖π•₯π•₯π•šπ•₯π•š 𝕑𝕦𝕣𝕖 π•šπ• 𝕔𝕦𝕠𝕣𝕖 π•šπ•Ÿ 𝕑𝕒𝕔𝕖, π•π• π•©π•¦π•”π•”π•šπ•  𝕔𝕒𝕣𝕠. ℕ𝕆ℕ 𝕖̀ 𝕑𝕖𝕣 π•šπ• π•žπ• π•₯π•šπ•§π•  𝕔𝕙𝕖 π•€π•‘π•–π•£π•š π•₯𝕦!"

"Non t'illudere, brutto stronzo!" Vox si sporge in avanti, un sibilo ringhioso che esce dagli altoparlanti e accompagna le sue parole "Sono finiti i tempi in cui riuscivi ad approfittarti di me, manipolandomi come volevi tu. Ormai non mi fai piΓΉ nessun effetto!"

E sarebbe sembrato anche convincente se il suo schermo non fosse stato attraversato da un fastidioso – seppur rapido – glitch nei toni del rosso.

"ℍ𝕠 π•š π•žπ•šπ•–π•š π•€π•–π•£π•š π••π•¦π•“π•“π•š 𝕀𝕦 𝕒𝕦𝕖𝕀π•₯𝕠. 𝕄𝕒, π•šπ•Ÿ π• π•˜π•Ÿπ•š 𝕔𝕒𝕀𝕠, π•’π•£π•£π•šπ•§π•  π•€π•¦π•“π•šπ•₯𝕠 𝕒𝕝 π•žπ• π•₯π•šπ•§π•  𝕑𝕖𝕣 π•”π•¦π•š π•žπ•š π•₯𝕣𝕠𝕧𝕠 π•’π•¦π•š."

Alastor si alza e si avvicina al grande televisore a schermo piatto che Γ¨ rivolto verso i divani.

"𝕋𝕦 π•‘π•–π•£π•žπ•–π•₯π•₯π•š...?" domanda prima di svitare il suo microfono ed estrarre un connettore che infila in una presa sul fianco della TV.

Non appena la prima immagine compare sullo schermo, il volto di Vox viene attraversato da una serie di scariche così violente e ripetute che diventa impossibile leggere una qualsiasi espressione in quel pasticcio di pixel.

"𝕍𝕖𝕕𝕠 𝕔𝕙𝕖 π•™π•’π•š π•˜π•šπ•’Μ€ π•£π•šπ•”π• π•Ÿπ• π•€π•”π•šπ•¦π•₯𝕠 π•šπ• π•§π•šπ••π•–π• , π•žπ• π•Ÿ π•’π•žπ•š..." Alastor gongola vedendo la reazione glitchata di Vox.

"𝔼 𝕒𝕦𝕖𝕝𝕝𝕒 𝕕𝕖𝕧'𝕖𝕀𝕀𝕖𝕣𝕖 𝕍𝕖𝕝𝕧𝕖π•₯π•₯𝕖... ℂ𝕖𝕣π•₯𝕠, π•”π• π•Ÿ 𝕒𝕦𝕖𝕝 π•₯𝕣𝕒𝕧𝕖𝕀π•₯π•šπ•žπ•–π•Ÿπ•₯𝕠 𝕖̀ π••π•šπ•—π•—π•šπ•”π•šπ•π•– π•£π•šπ•”π• π•Ÿπ• π•€π•”π•–π•£π•π•’, 𝕖𝕑𝕑𝕦𝕣𝕖 𝕔𝕣𝕖𝕕𝕠 π••π•š π•Ÿπ• π•Ÿ π•€π•“π•’π•˜π•π•šπ•’π•£π•žπ•š. 𝔻𝕖𝕧𝕠 π••π•šπ•£π•– 𝕔𝕙𝕖 π•šπ• π•žπ• π•Ÿπ• π•”π• π•π•  𝕝𝕖 π••π• π•Ÿπ•’... 𝕖 π•’π•Ÿπ•”π•™π•– 𝕒𝕦𝕖𝕝𝕝'π•’π•”π•”π• π•Ÿπ•”π•šπ•’π•₯𝕦𝕣𝕒 π•“π•šπ•”π• π•π• π•£π•– π•Ÿπ•–π•š π•₯π• π•Ÿπ•š 𝕕𝕖𝕝 𝕣𝕠𝕀𝕀𝕠 𝕖 π•žπ•’π•£π•£π• π•Ÿπ•–, π•šπ• 𝕓𝕠𝕓 π•šπ•Ÿπ•§π•–π•£π•₯π•šπ•₯𝕠 π•”π• π•Ÿ 𝕝𝕒 π•—π•£π•’π•Ÿπ•˜π•–π•₯π•₯𝕒 π••π•š 𝕝𝕒π•₯𝕠, 𝕖 𝕒𝕦𝕖𝕝𝕝𝕖 π•˜π•£π•’π•«π•šπ• π•€π•– π•’π•‘π•‘π•–π•Ÿπ••π•šπ•”π•š 𝕔𝕙𝕖 π•€π•–π•žπ•“π•£π•’π•Ÿπ• ... 𝕠𝕑𝕀... π• π•£π•–π•”π•”π•™π•šπ•–."

L'espressione di Vox sembra sciogliersi in una maschera di pietoso imbarazzo mentre il video va avanti.

"𝕆𝕙, π•žπ•’ 𝕑𝕖𝕣𝕔𝕙𝕖́ 𝕠𝕣𝕒 π•€π•š 𝕀π•₯𝕒 π•€π•‘π• π•˜π•π•šπ•’π•Ÿπ••π• ? 𝕃𝕖 𝕀π•₯𝕒𝕧𝕒 π•”π• π•€π•šΜ€ π•“π•–π•Ÿπ•– π•šπ• π•˜π•–π•€π•€π•’π•₯𝕠 π•€π•¦π•š π•₯π• π•Ÿπ•š 𝕕𝕖𝕝 𝕣𝕠𝕀𝕀𝕠..." commenta Alastor assolutamente divertito, senza prestare attenzione alla serie di scariche che attraversano lo schermo di Vox.

"𝔼 π•˜π•¦π•’π•£π••π•’ π•˜π•¦π•’π•£π••π•’ π•”π•™π•š 𝕀π•₯𝕒 π•’π•£π•£π•šπ•§π•’π•Ÿπ••π• ... 𝕠𝕙, π•žπ•’ 𝕒𝕦𝕖𝕝𝕝𝕠 π•€π•–π•š π•₯𝕦, π•žπ•šπ•  𝕔𝕒𝕣𝕠 𝕍𝕠𝕩! 𝔼 π•”π• π•žπ•– π•žπ•’π•š π•šπ• 𝕓𝕒𝕀π•₯π• π•Ÿπ•– 𝕔𝕙𝕖 π•™π•’π•š π•šπ•Ÿ π•žπ•’π•Ÿπ•  π•žπ•š π•€π•–π•žπ•“π•£π•’ π•”π• π•€π•šΜ€ π•—π•’π•žπ•šπ•˜π•π•šπ•’π•£π•–...? 𝕆𝕑𝕀, π•žπ•’ π•€π•–π•žπ•“π•£π•’ π•‘π•£π• π•‘π•£π•šπ•  π•šπ• π•žπ•šπ•  π•žπ•šπ•”π•£π• π•—π• π•Ÿπ• ! 𝔼 𝕀π•₯𝕒... π•§π•šπ•“π•£π•’π•Ÿπ••π• ?!?"

Vox riesce finalmente a riprendersi e si alza in piedi con uno scatto maldestro.

"Ok, Alastor, ferma immediatamente questa merda!" urla, mettendosi a braccia aperte davanti al televisore.

"𝕄𝕒 𝕑𝕖𝕣𝕔𝕙𝕖́, π•π• π•©π•¦π•”π•”π•šπ•  𝕔𝕒𝕣𝕠?!? 𝕀𝕝 𝕓𝕖𝕝𝕝𝕠 𝕕𝕖𝕧𝕖 π•’π•Ÿπ•”π• π•£π•’ π•’π•£π•£π•šπ•§π•’π•£π•–... 𝕖𝕔𝕔𝕠, π•§π•–π••π•š? 𝕆𝕣𝕒 π•π•–π•š π•€π•š π•šπ•Ÿπ•˜π•šπ•Ÿπ• π•”π•”π•™π•šπ•’ 𝕖..."

"BASTA!" tuona Vox.

Dal suo schermo parte un lampo azzurro che lo circonda crepitando, e si propaga in un'onda d'urto che spegne non solo il televisore su cui Alastor stava proiettando il video, ma anche tutti gli schermi del suo centro di controllo.

Per un attimo la stanza è inondata da un fastidioso silenzio e dall'odore di ozono e gomma bruciata che ormai Alastor ha imparato a conoscere così bene.

Il Demone della Radio fissa soddisfatto lo schermo blu di Vox su cui si susseguono diversi messaggi di riavvio, e aspetta che i suoi lineamenti confusi ricompaiano sullo schermo prima di continuare ad infierire con un ghigno soddisfatto a distendergli le labbra.

"π•‹π•š π•žπ•’π•Ÿπ•”π•’π•§π•  π•”π• π•€π•šΜ€ π•₯π•’π•Ÿπ•₯𝕠 𝕔𝕙𝕖 π•₯π•š π•€π•–π•š π•£π•šπ••π• π•₯π•₯𝕠 𝕒 𝔽𝕆𝕋𝕋𝔼ℝ𝔼 𝕝𝕒 π•₯𝕦𝕒 𝕑𝕣𝕠π•₯𝕖π•₯π•₯𝕒 𝕕𝕠𝕑𝕠 𝕒𝕧𝕖𝕣𝕝𝕒 𝕗𝕒π•₯π•₯𝕒 π•₯𝕣𝕒𝕧𝕖𝕀π•₯π•šπ•£π•– π•”π• π•žπ•–... π•žπ• π•š?!?" mormora, portando una mano in mezzo al petto con fare teatrale.

"Come hai avuto quel video?" ringhia Vox in un sibilo gracchiante pieno di scariche statiche, mentre si avvicina minacciosamente ad Alastor.

"π•Šπ•–π•˜π•£π•–π•₯𝕠 π•€π•–π•˜π•£π•–π•₯π•¦π•”π•”π•šπ• ..." risponde pacato Alastor, senza sembrare minimamente intimidito.

"Esiste un'unica copia di quel file nel MIO archivio personale. Nemmeno Velvette ce l'ha." ringhia ancora Vox avvicinando lo schermo a pochi centimetri dalla faccia di Alastor "Come. Hai. Fatto. Ad. Averlo."

Nemmeno l'espressione rabbiosa e gli occhi infuocati, o il rivolo rosso di bava che esce dalla sua bocca, sembrano scalfire minimamente la calma pacatezza di Alastor.

"π”Έπ•žπ•šπ•”π•  π•žπ•šπ• , π•Ÿπ• π•Ÿ 𝕑𝕠𝕀𝕀𝕠 π•£π•šπ•§π•–π•π•’π•£π•– 𝕝𝕖 π•žπ•šπ•– π•—π• π•Ÿπ•₯π•š. 𝕄𝕒 𝕑𝕠𝕀𝕀𝕠 π••π•šπ•£π•₯π•š 𝕔𝕙𝕖 𝕖̀ π•˜π•šπ•’Μ€ 𝕀π•₯𝕒π•₯𝕠 𝕀𝕒𝕝𝕧𝕒π•₯𝕠 𝕀𝕦 𝕍𝕠𝕩π•₯π•’π•˜π•£π•’π•ž π•šπ•Ÿ π•¦π•Ÿ π•’π•”π•”π• π•¦π•Ÿπ•₯ 𝕑𝕣𝕠π•₯𝕖π•₯π•₯𝕠, 𝕖 𝕝𝕒 𝕀𝕦𝕒 π•‘π•¦π•“π•“π•π•šπ•”π•’π•«π•šπ• π•Ÿπ•– 𝕖̀ π•‘π•£π• π•˜π•£π•’π•žπ•žπ•’π•₯𝕒 π•₯𝕣𝕒 π•¦π•Ÿ'𝕠𝕣𝕒 𝕖𝕀𝕒π•₯π•₯𝕒. 𝔸 π•žπ•–π•Ÿπ•  𝕔𝕙𝕖 π•šπ•  π•Ÿπ• π•Ÿ π•’π•Ÿπ•Ÿπ•¦π•π•π•š π•₯𝕦π•₯π•₯𝕠, π•Ÿπ•’π•₯π•¦π•£π•’π•π•žπ•–π•Ÿπ•₯𝕖."

Vox si accascia nuovamente sul divano, le mani intrecciate tra le ginocchia e lo schermo chino, un'espressione sconsolata e glitchata che deturpa i suoi lineamenti.

Dai suoi altoparlanti esce solo un basso sibilo di assenza di segnale.

"π•€π•žπ•žπ•’π•˜π•šπ•Ÿπ•  𝕔𝕙𝕖 π•₯𝕦 π•Ÿπ• π•Ÿ π•§π• π•˜π•π•šπ•’ 𝕔𝕙𝕖 π•§π•–π•Ÿπ•˜π•’ π•‘π•¦π•“π•“π•π•šπ•”π•’π•₯𝕠, π••π•šπ•”π•  π•“π•–π•Ÿπ•–?" Alastor continua a infierire mentre cammina avanti e indietro sul soffice tappeto pregiato "π•Šπ•’π•£π•–π•“π•“π•– 𝕝𝕒 π•£π• π•§π•šπ•Ÿπ•’ π••π•–π•š 𝕍𝕖𝕖𝕀! β„•π• π•Ÿ 𝕀𝕠𝕝𝕠 𝕝𝕒 π•₯𝕦𝕒 π•šπ•žπ•žπ•’π•˜π•šπ•Ÿπ•– π•‘π•¦π•“π•“π•π•šπ•”π•’ π•Ÿπ•– π•£π•šπ•€π•¦π•π•₯𝕖𝕣𝕖𝕓𝕓𝕖 π•šπ•£π•£π•šπ•žπ•–π••π•šπ•’π•“π•šπ•π•žπ•–π•Ÿπ•₯𝕖 π••π•’π•Ÿπ•Ÿπ•–π•˜π•˜π•šπ•’π•₯𝕒, π•žπ•’ π•’π•Ÿπ•”π•™π•– 𝕒𝕦𝕖𝕝𝕝𝕒 π••π•š 𝕍𝕖𝕝𝕧𝕖π•₯π•₯𝕖. ℙ𝕖𝕣 π•Ÿπ• π•Ÿ 𝕑𝕒𝕣𝕝𝕒𝕣𝕖 𝕕𝕖𝕝 π•₯𝕦𝕠 π•Ÿπ•¦π• π•§π•  π•£π•’π•˜π•’π•«π•«π• , π•π•’π•π•–π•Ÿπ•₯π•šπ•Ÿπ• , 𝕔𝕙𝕖, 𝕑𝕖𝕣 π•’π•¦π•’π•Ÿπ•₯𝕠 π•’π•žπ•š 𝕝𝕒 π••π•–π•‘π•£π•’π•§π•’π•«π•šπ• π•Ÿπ•– π•”π•šπ•Ÿπ•–π•žπ•’π•₯π• π•˜π•£π•’π•—π•šπ•”π•’, π•Ÿπ• π•Ÿ π•€π• π•Ÿπ•  π•€π•šπ•”π•¦π•£π•  𝕔𝕙𝕖 𝕒𝕑𝕑𝕣𝕖𝕫𝕫𝕖𝕣𝕖𝕓𝕓𝕖 π••π•š 𝕧𝕖𝕕𝕖𝕣𝕖 π•šπ• 𝕀𝕦𝕠 π•£π•’π•˜π•’π•«π•«π•  𝕖 𝕝𝕒 𝕀𝕦𝕒 π•€π• π•”π•šπ•’ π•šπ•Ÿ 𝕒π•₯π•₯π•–π•˜π•˜π•šπ•’π•žπ•–π•Ÿπ•₯π•š π•”π• π•€π•šΜ€ π•šπ•Ÿπ•₯π•šπ•žπ•š 𝕖 – π•”π• π•Ÿπ•€π•–π•Ÿπ•₯π•šπ•žπ•š 𝕝𝕒 𝕑𝕒𝕣𝕠𝕝𝕒 – β„™π”Όβ„π•π”Όβ„π•Šπ•€."

"Cosa cazzo vuoi?" si arrende Vox, il tono basso e sconsolato che esce dai suoi altoparlanti mentre solleva lo schermo verso Alastor.

"π•Œπ•Ÿπ•’ π•”π• π•€π•¦π•”π•”π•šπ•’ π•‘π•šπ•”π•”π•šπ•Ÿπ•’ π•‘π•šπ•”π•”π•šπ• Μ€..." minimizza il Demone della Radio "π”Έπ•Ÿπ•«π•š, 𝕒 π•‘π•–π•Ÿπ•€π•’π•£π•”π•š π•“π•–π•Ÿπ•–, 𝕀𝕠 π•˜π•šπ•’Μ€ 𝕔𝕙𝕖 π••π• π•žπ•’π•Ÿπ•š π•žπ•š π•‘π•–π•Ÿπ•₯π•šπ•£π• Μ€ π••π•š 𝕒𝕧𝕖𝕣 𝕀𝕑𝕣𝕖𝕔𝕒π•₯𝕠 𝕒𝕦𝕖𝕀π•₯𝕠 π•žπ•’π•₯π•–π•£π•šπ•’π•π•– π•€π•¦π•”π•”π•¦π•π•–π•Ÿπ•₯𝕠 𝕑𝕖𝕣 π•”π• π•€π•šΜ€ 𝕑𝕠𝕔𝕠. 𝕄𝕒 𝕔𝕙𝕖 π•”π•š π•§π•¦π• π•š 𝕗𝕒𝕣𝕖? 𝔽𝕠𝕣𝕀𝕖 𝕀π•₯𝕒𝕣𝕖 𝕒𝕝𝕝'𝕙𝕠π•₯𝕖𝕝 π•žπ•š 𝕀π•₯𝕒 π•—π•’π•”π•–π•Ÿπ••π•  π••π•šπ•§π•–π•Ÿπ•₯𝕒𝕣𝕖 π•€π•–π•Ÿπ•₯π•šπ•žπ•–π•Ÿπ•₯𝕒𝕝𝕖."

Vox lo fissa, in attesa.

"π•π• π•˜π•π•šπ•  𝕔𝕙𝕖 π•π•’π•π•–π•Ÿπ•₯π•šπ•Ÿπ•  𝕀π•₯π•£π•’π•”π•”π•š π•šπ• π•”π• π•Ÿπ•₯𝕣𝕒π•₯π•₯𝕠 π••π•š π”Έπ•Ÿπ•˜π•–π• 𝔻𝕦𝕀π•₯!"

Vox si alza in piedi e comincia a sbraitare gesticolando come un invasato "Ma sei impazzito? Val non lo farΓ  mai!"

"π•Šπ• π•Ÿπ•  π•€π•šπ•”π•¦π•£π•  𝕔𝕙𝕖 π•‹π•Œ π•€π•’π•£π•’π•š π•žπ• π•π•₯𝕠 π•”π• π•Ÿπ•§π•šπ•Ÿπ•”π•–π•Ÿπ•₯𝕖 π•šπ•Ÿ π•‘π•£π• π•‘π• π•€π•šπ•₯𝕠..."

"E come cazzo faccio?" piagnucola rivolgendo ad Alastor uno sguardo implorante.

"β„•π• π•Ÿ π•Ÿπ•– 𝕙𝕠 𝕝𝕒 π•‘π•šπ•¦Μ€ π•‘π•’π•π•π•šπ••π•’ π•šπ••π•–π•’. 𝕄𝕒 π•Ÿπ• π•Ÿ 𝕖̀ π•¦π•Ÿ π•‘π•£π• π•“π•π•–π•žπ•’ π•žπ•šπ• ..."

"Alastor, ragiona. A parte quel piccolo dettaglio dell'anima, Angel Γ¨ felice di essere una star. Lui ama girare i film di Valentino..."

"β„‚π• π•Ÿπ•”π• π•£π••π•  π•”π• π•Ÿ π•₯𝕖." ammette, e poi continua "π•€π•Ÿπ•—π•’π•₯π•₯π•š, π•π•’π•π•–π•Ÿπ•₯π•šπ•Ÿπ•  𝕕𝕠𝕧𝕣𝕒̀ 𝕀π•₯π•£π•’π•”π•”π•šπ•’π•£π•– π•šπ• 𝕀𝕦𝕠 π•šπ•˜π•Ÿπ• π•“π•šπ•π•– 𝕑𝕒π•₯π•₯𝕠 𝕖 𝕣𝕖𝕀π•₯π•šπ•₯π•¦π•šπ•£π•– 𝕒𝕕 π”Έπ•Ÿπ•˜π•–π• 𝕝𝕒 𝕀𝕦𝕒 π•’π•Ÿπ•šπ•žπ•’. π”»π• π•‘π• π••π•šπ•”π•™π•–Μ, π•˜π•π•š 𝕗𝕒𝕣𝕒̀ π•¦π•Ÿ π•”π• π•Ÿπ•₯𝕣𝕒π•₯π•₯𝕠 𝕧𝕖𝕣𝕠 𝕖 π•‘π•£π• π•‘π•£π•šπ• , π•”π• π•Ÿ 𝕀π•₯π•šπ•‘π•–π•Ÿπ••π•šπ• , π•—π•–π•£π•šπ•– 𝕖 π•’π•¦π•’π•Ÿπ•₯'𝕒𝕝π•₯𝕣𝕠. π•Šπ•– 𝕙𝕒 π•“π•šπ•€π• π•˜π•Ÿπ•  π••π•š π•’π•šπ•¦π•₯𝕠 𝕑𝕖𝕣 𝕒𝕦𝕖𝕝𝕝𝕠, 𝕑𝕠𝕀𝕀𝕠 π•—π• π•£π•Ÿπ•šπ•£π•˜π•π•š π•˜π•šπ•’Μ€ π•¦π•Ÿπ•’ 𝕓𝕠𝕫𝕫𝕒 𝕕𝕖𝕝 π•”π• π•Ÿπ•₯𝕣𝕒π•₯π•₯𝕠 𝕔𝕙𝕖 π•π•¦π•š 𝕕𝕠𝕧𝕣𝕒̀ 𝕀𝕠𝕝𝕠 π•—π•šπ•£π•žπ•’π•£π•–." fa un gesto svolazzante con la mano "𝔼 π•‘π• π•š π•Ÿπ• π•Ÿ π••π•šπ•£π•– 𝕔𝕙𝕖 π•Ÿπ• π•Ÿ π•€π• π•Ÿπ•  π•˜π•–π•Ÿπ•–π•£π• π•€π• ..."

Vox sembra di nuovo glitchato in un'espressione vacua e crepitante di scariche statiche.

"𝔸𝕙... π•¦π•Ÿ'𝕦𝕝π•₯π•šπ•žπ•’ π•”π• π•€π•¦π•”π•”π•šπ•’. π•π•’π•π•–π•Ÿπ•₯π•šπ•Ÿπ•  π•Ÿπ• π•Ÿ 𝕕𝕠𝕧𝕣𝕒̀ 𝕄𝔸𝕀 β„™π•€π•ŒΜ€ 𝕦𝕀𝕒𝕣𝕖 π•š π•€π•¦π• π•š π•—π•–π•£π• π•žπ• π•Ÿπ•š π•”π• π•Ÿ π”Έπ•Ÿπ•˜π•–π•. 𝔸𝕝π•₯π•£π•šπ•žπ•–π•Ÿπ•₯π•š 𝕍𝔼 𝕃𝔸 𝕍𝔼𝔻ℝ𝔼𝕋𝔼 ℂ𝕆ℕ 𝕄𝔼!" conclude Alastor deformandosi per un istante nella sua forma demoniaca.

Vox sussulta e sembra finalmente riprendersi.

Comincia a camminare in tondo sul tappeto, le mani strette dietro la schiena e lo schermo che alterna espressioni di rabbia a smorfie di profondo sconforto.

"D'accordo." mormora, infine, fermandosi proprio di fronte ad Alastor "Ma almeno toglimi una curiositΓ ..."

"β„•π• π•Ÿ 𝕔𝕣𝕖𝕕𝕠 𝕔𝕙𝕖 π•₯𝕦 π•€π•šπ•’ π•Ÿπ•–π•π•π•’ π•‘π• π•€π•šπ•«π•šπ• π•Ÿπ•– π••π•š π•”π•™π•šπ•–π••π•–π•£π•žπ•š π•Ÿπ•šπ•–π•Ÿπ•₯𝕖..."

"...ti sei innamorato di Angel?!?" continua Vox ignorando il commento di Alastor.

La domanda Γ¨ talmente inaspettata che Alastor si blocca e fissa lo schermo di Vox per un lungo istante.

Gli occhi del Demone della Televisione sono grandi e tristi, la sua espressione Γ¨ lo specchio dell'infelicitΓ  che non cerca nemmeno di dissimulare mentre continua a parlare.

"Hai usato la nostra parola segreta..." piagnucola e poi il tono si alza in un singhiozzo isterico "Hai usato la NOSTRA FOTTUTISSIMA PAROLA SEGRETA!"

"π•‹π•š 𝕙𝕠 π•˜π•šπ•’Μ€ π•€π•‘π•šπ•–π•˜π•’π•₯𝕠 𝕔𝕙𝕖..."

"Porca troia Alastor! Siamo qui da piΓΉ di settant'anni e non l'hai mai usata una volta! Ci siamo incontrati e scontrati decine di volte ma non hai mai fatto menzione a Bourbon Street! MAI!" e poi abbassa il tono ad un piagnucolio sofferente "Sono perfino arrivato a pensare che te lo fossi dimenticato..."

"β„•π• π•Ÿ 𝕑𝕠π•₯π•£π•–π•š π•žπ•’π•š π••π•šπ•žπ•–π•Ÿπ•₯π•šπ•”π•’π•£π•π• ..." mormora Alastor, e il suo tono Γ¨ cosΓ¬ basso e dolce che Vox resta congelato per un istante in un'espressione di puro stupore.

"...𝕖 π•”π• π•žπ•¦π•Ÿπ•’π•¦π•–, π•Ÿπ• . β„•π• π•Ÿ π•€π• π•Ÿπ•  π•šπ•Ÿπ•Ÿπ•’π•žπ• π•£π•’π•₯𝕠 π••π•š π”Έπ•Ÿπ•˜π•–π• 𝔻𝕦𝕀π•₯. β„•π• π•Ÿ π•€π• π•Ÿπ•  π•šπ•Ÿπ•Ÿπ•’π•žπ• π•£π•’π•₯𝕠 π••π•š π•Ÿπ•–π•€π•€π•¦π•Ÿπ• . β„•π• π•Ÿ 𝕔𝕣𝕖𝕕𝕠 𝕔𝕙𝕖 𝕑𝕠π•₯π•£π•–π•š π•žπ•’π•š π•šπ•Ÿπ•Ÿπ•’π•žπ• π•£π•’π•£π•žπ•š π••π•š π•Ÿπ•–π•€π•€π•¦π•Ÿπ•  π•šπ•Ÿ π• π•˜π•Ÿπ•š 𝕔𝕒𝕀𝕠, π•žπ•’..."

Una luce sembra accendersi negli occhi di Vox per un istante e si blocca, tutto il suo corpo congelato in un curioso e grottesco fermoimmagine, intrappolato nella spasmodica attesa di quelle parole che ha sempre sperato di sentire uscire dalle labbra di Alastor.

Ma ancora una volta deve arrendersi alla realtΓ  dei fatti.

"π”Ήπ•–π•Ÿπ•–, π••π•šπ•£π•–π•š 𝕔𝕙𝕖 π•’π•¦π•š π•’π•“π•“π•šπ•’π•žπ•  π•—π•šπ•Ÿπ•šπ•₯𝕠. 𝔼̀ π•€π•–π•žπ•‘π•£π•– π•¦π•Ÿ π•‘π•šπ•’π•”π•–π•£π•– 𝕗𝕒𝕣𝕖 π•’π•—π•—π•’π•£π•š π•”π• π•Ÿ π•₯𝕖, π•žπ• π•Ÿ π•’π•žπ•š. 𝕆𝕣𝕒, 𝕑𝕖𝕣 𝕔𝕠𝕣π•₯π•–π•€π•šπ•’, π•”π•™π•šπ•’π•žπ•’ 𝕝𝕒 π•₯𝕦𝕒 𝕀π•₯π•¦π•‘π•šπ••π•’ π•˜π•¦π•’π•£π••π•šπ•’ 𝕖 π•—π•’π•š π•π•šπ•“π•–π•£π•’π•£π•– π•šπ• π•žπ•šπ•  π•‘π•£π•–π•«π•šπ• π•€π•  𝕔𝕠𝕝𝕝𝕒𝕓𝕠𝕣𝕒π•₯𝕠𝕣𝕖."

Alastor si incammina con passo lento ma sicuro verso la porta. Ruota la maniglia e poi si volta per dare un'ultima occhiata a Vox.

"π•‹π•š 𝕕𝕠 𝕝𝕒 π•žπ•šπ•’ 𝕑𝕒𝕣𝕠𝕝𝕒 𝕔𝕙𝕖 𝕒𝕦𝕖𝕝 π•§π•šπ••π•–π•  𝕧𝕖𝕣𝕣𝕒̀ π•–π•π•šπ•žπ•šπ•Ÿπ•’π•₯𝕠 π••π•–π•—π•šπ•Ÿπ•šπ•₯π•šπ•§π•’π•žπ•–π•Ÿπ•₯𝕖."

Vox fa un cenno con la testa, ancora troppo sconvolto per dire qualsiasi cosa mentre Alastor si richiude la porta alle spalle.


♠️β™₯️


NOTA DELL'AUTRICE

Se volete scoprire perchΓ© Vox si glitcha alle parole "Bourbon Street"... andate a leggere lo spinoff di questa storia che trovate sul mio profilo: Γ¨ una RadioStatic che mi ha tormentata dopo aver scritto questo capitolo, fino a che non l'ho messa nero su bianco.

Spero che vi piaccia.

Io ho adorato scriverla!!!!

❀️❀️❀️❀️

Raven


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