Sono esattamente le otto in punto quando la sveglia di Rachele inizia a suonare.
Apro gli occhi e mi giro verso Alice, la scrollo leggermente senza ottenere segni di vita, è l'unica ancora a letto.
Rachele e Ludovica sono andate in bagno senza nemmeno dare il buongiorno, sono troppo curiosa di sapere cosa le sia successo.
Dopo averla chiamata ripetutamente, Alice si alza dal divano.
"Buongiorno!" esclamo sorridendole e lei fa lo stesso.
Mentre andiamo in cucina a preparare la colazione, vediamo arrivare Rachele con il telefono in mano seguita da Ludovica.
Le salutiamo senza ottenere risposta da Rachele.
"Rachele ma ci vuoi dire cosa c'è?" interviene decisa Alice.
Dopo aver sbuffato, Rachele porge alla ragazza vicino a me il suo telefono.
Messaggio da Alvarino🐧❤
'Hola, domani mattina alle nove possiamo vederci? Devo parlarti.'
"Eh, quindi? Cosa c'è di male?" dice Alice rileggendo il messaggio ad alta voce.
"Magari vuole dirti di mettervi insiemeeee" strilla Ludovica esaltata.
"Perché ti preoccupi tanto?" aggiunge
"Beh in effetti hai ragione, perché sono sempre così negativa?" risponde Rachele con un tono di voce finalmente normale.
Non so cosa sperare. Se le chiedesse di fidanzarsi, per me sarebbe finita, ma Rachele sarebbe felice... Se, al contrario, le dicesse che le cose non vanno, Rachele ci starebbe male ma io avrei qualche possibilità... Rimango semplicemente in silenzio.
Mangiamo e ci vestiamo, nel frattempo si sono fatte le nove meno un quarto. Rachele esce facendoci l'occhiolino e noi ricambiamo con dei baci volanti.
"BUONA FORTUNAAAA" grida ancora Ludovica.
Non la sopporto quando urla senza motivo, oggi più del solito. Sono nervosa di mio, per la partita e per ciò che Alvaro deve dire a Rachele.
Usciamo in giardino e ci mettiamo a palleggiare, mentre aspettiamo il ritorno della nostra compagna.
Sono le nove e mezza e di Rachele ancora non c'è traccia. Appena si fanno le dieci iniziamo a preparare i borsoni, il mister ci vuole allo stadio qualche ora prima dell'incontro. Avvisiamo Rachele mandandole un messaggio e usciamo di casa.
Mentre percorriamo la strada che porta allo stadio, la vediamo camminare da sola sul marciapiede...con lo sguardo basso.
Alice accosta e la fa salire in macchina, nei sedili posteriori con Ludovica.
"Allora cosa ti ha dettoooo?" grida, ovviamente, Ludovica.
Rachele scuote la testa e appoggia la fronte sulla spalla della ragazza seduta a fianco a lei.
Possiamo immaginare come sia andata.
"È innamorato di un'altra..." dice con un filo di voce.
"E ti ha detto chi è?! Così se la trovo..." continua Ludovica.
Rachele scuote la testa ancora una volta e mi rivolge un'occhiataccia. Che cosa dovrebbe significare questo?

Sono quasi le due e lo stadio sta iniziando a riempirsi. Le nostre avversarie sono già arrivate, si stanno cambiando nello spogliatoio vicino al nostro.
"Mi sta salendo l'ansia." esclama Ariel.
"A me non abbandona da quando il mister ci ha annunciato della partita!" questa mia risposta viene condivisa da tutta la squadra.
Entriamo in campo per il riscaldamento: mi guardo in giro e devo ammettere che l'emozione si è impossessata di me.
Calpestare quest'erba mi sembra impossibile. D'ora in poi saranno i tifosi Juventini che guarderanno me.
Tifosi Juventini ma anche qualcosa in più.