Capitolo 23
Paulo
Finalmente posso tornare a casa, l'allenamento di oggi è stato uno schifo.
Mi siedo sul divano e apro il mio profilo instagram, metto qualche like a varie pagine quando, scorrendo nella home, vedo un post di Ilaria.
Una sua foto mentre ride, con un berretto della Juve in testa e la felpa della squadra.
'Non obbligo nessuno a restare, preferisco obbligarlo ad andarsene.
Se rimane lo stesso, allora ne vale la pena.' ❄
Riferimenti puramente casuali. Inizio a convincermi che, comunque, abbia fatto la cosa giusta. In fondo, non ne può nulla... lo stesso vale per Alvaro, non ho motivo di essere arrabbiato con loro...
Non penso tutte quelle cose che ho detto su di lei. Ora devo agire.
Esco da instagram e decido di chiamarla. Tre, quattro, cinque squilli e sento la sua voce.
"Pronto?"
"Ciao Ila... ascolta... possiamo vederci stasera o...quando vuoi?" rispondo abbastanza imbarazzato
"Oh s-si! Certo!" dal tono che utilizza sembra incredula di ciò che le ho appena detto.
"Stasera per me va bene" aggiunge
"Okay, dove?" domando senza ricevere alcuna risposta.
La richiamo varie volte ma il telefono continua a squillare incessantemente: vorrà dire che la raggiungerò io a casa sua.
Mi alzo, prendo le chiavi della macchina, infilo la giacca ed apro la porta. Sto per uscire quando la vedo scendere dal motorino e mettere il casco sotto la sella.
"Mi hai fatto preoccupare... ti ho chiamata almeno quattro volte" dico mentre mi viene incontro.
"Scusami... stavo guidando" risponde senza guardarmi negli occhi.
In realtà pure io sono imbarazzato in questo momento ma dobbiamo trovare una via d'uscita.
Entriamo in casa e ci sediamo sul divano.
"Allora? Come stai?" finalmente mi guarda in faccia
"Bene, a parte l'allenamento di oggi"
"Ah si... ho visto... mi dispiace..."
"Ero sugli spalti con Rachele e Ludovica..." aggiunge
"Ah! Non vi ho viste..." rispondo passandomi una mano fra i capelli.
Invece l'ho vista eccome, ma non mi sono sentito di salutarla.
"Volevo dirti che ci ho pensato su...
Non è stato semplice da accettare ma alla fine ho capito che hai fatto benissimo a dirmelo, che non hai colpe. Mi sono affezionato molto a te e per questo... ti chiedo di non perderci..."
"Potrai contare su di me per qualsiasi cosa, in ogni momento. Come fanno i migliori amici." aggiungo.
Ilaria sorride quasi con le lacrime agli occhi e mi butta le braccia al collo, io la stringo più che posso.
"Non ti meriti così poco dopo quello che hai fatto e continui a fare per me..." dice senza sciogliere l'abbraccio.
"Siamo ancora qui e tu, per me, poco non sei."
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