Capitolo 2
Martina
Sto guardando la mia serie tv preferita quando il cellulare vicino a me inizia a vibrare: una, due, tre volte e subito associo tutto ciò a quella stupida di Ilaria.
Apro velocemente whatsapp e la mia supposizione era corretta.
Da Ila❤:"MERCOLEDÍ, VINOVO, JUVENTUS CENTER. ORE 18.15 DA ME, DOBBIAMO CONVINCERE I MIEI." Convincere i suoi?! Ma come! Mi aveva detto che gliene aveva già parlato. Sbuffo.
"ALZA IL CULO DAL DIVANO." Porto gli occhi al cielo. "OVVIAMENTE TU MI ACCOMPAGNERAI."
Mi alzo lentamente andando a spegnere la televisione e mi preparo pensando a come sarebbe potuto finire l'episodio di Sherlock.
Esco di casa sbattendo la porta e in meno di dieci minuti arrivo da lei: la trovo in giardino visibilmente agitata e le vado incontro.
Mi afferra per il polso e senza neanche rivolgermi parola, mi trascina verso la porta di casa.
"Ciao anche a te!" le urlo ironicamente mentre vengo spintonata.
Seduti intorno al tavolo, in salone, trovo i suoi genitori.
"Ciao Martina" mi salutano in coro ma vengono bloccati dalla voce stridula di Ilaria.
"Ciao ciao, abbiamo una cosa importante da dirvi." esclama entusiasta
"Ma in realtá, io non ho nulla da dire..." dico alzando gli occhi al cielo.
Suo padre distoglie per un attimo lo sguardo dal foglio su cui era concentrato: "A meno che tu non sia incinta, non vedo cosa dovresti dirmi di cosí importante"
Ilaria prende, dalla tasca dei suoi jeans, un volantino e lo sventola davanti agli occhi dei suoi genitori; mi sporgo cercando di capire quale sia il contenuto di quel foglio che in questo momento si trova tra le mani della mia amica.
Scorgo in alto a destra un volto familiare, non riesco a capire chi sia... Morata!
Dopo svariati minuti, nei quali ha spiegato a bassa voce la situazione ai suoi genitori, vedo sua mamma alzarsi improvvisamente e sbattere una mano sul tavolo, accompagnando questo gesto con un diretto e convinto "NO."
"Non ti lascerò andare lí da sola." dice
"Ma c'è Martina!" urla Ilaria
"Non me ne frega niente di Martina! Tu sei mia figlia e decido io per te." Poi voltandosi verso di me esclama: "Senza offesa"
Oh figuriamoci, non che me ne importi molto di quella robaccia.
Lo faccio solo per la mia migliore amica, per la sua felicità e per il suo sogno.
Dopo alcuni secondi di silenzio, suo padre le si avvicina sussurrandole qualcosa all'orecchio: subito vedo comparire, sul viso della mia amica, un enorme sorriso.
Usciamo insieme da casa e giuro che Ilaria in questo momento è davvero insopportabile.
"Mi vuoi dire o no cosa è successo?" Ripeto per la quarta volta.
"Devi indovinare"
"Aspetta e vedrai" mi sorride.
La ucciderei -.-
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro