19 anni dopo.
"Mamma,papà sbrigateve faccio tardi a scuola"entra in stanza Natasha facendo entrare una luce penetrante di merda.
"Ecco amore,aspetta"dico alzandomi indolenzita.
La vecchiaia si fa sentire....
"Mi vesto e arrivo"dico.
Cameron sta ancora a letto a dormire.
Le bacio le labbra gentilmente e lui si sveglia..."ehi bello addormentato devi portare a scuola Zac"gli dico.
Mugola ma poi si alza.
La mia vita è molto cambiata.
Avere due figli ti fa sentire tanto vecchia,soprattutto adesso che stanno passando il periodo dell'adolescenza.
"Sembriamo io e te quando eravamo dei fottuti adolescenti"mi legge nel pensiero Cameron.
Annuisco e sorrido.
I ricordi sono molto lontani,non mi dispiacerebbe ritornarci.
Natasha pov
Mamma è più lenta di una lumaca a prepararsi.
In macchina bestemmio dentro di me perché va lentissima.
Appena arrivo a scuola saluto con un bacio a stampo Josh e saluto le mia amiche con un bellissimo "ciao troie".
Tutti mi conoscono per la popolarità di mamma e papà quando erano giovani,anche i professori mi conoscono alquanto bene purtroppo.
Cameron pov
Appena porto a scuola Zac mi ricordo quando ero anche io un tipo così.
Il classico bulletto che si credeva chissà chi.
Vado a casa e trovo Alessia in una seggiola a leggere il giornale.
"Merda Ale,ma il pranzo??"le chiedo.
"Mi sono dimenticata !"dice.
"E quando mai,ora voglio anche l antipasto eh"dico scherzoso.
Scende dalla seggiola e viene davanti a me.
Mi bacia e mi dice "iniziamo con l'antipasto allora".

Sto guidando verso la collina.
La nostra bellissima e cara collina.
Io e Ale appena arrivati la guardiamo.
Iniziamo a salirla.
Ad ogni passo si apre un orizzonte infinito.
La fine della collina è dura e lontana,tanto che siamo costretti a scendere.

Alessia pov.
Siamo appena arrivati a casa e io e Cameron ci addormentiamo.
"Alessia" sento la solita voce.È tutto buio intorno a me.
Guardo in alto e vedo un uomo.
È mio papà!
"Papà"urlo e mi alzo in piedi.
"Alessia piccola mia te lo avevo detto che ci sarei sempre stato per te"dice lui.
Mi scende una lacrima.
"Papà dove sono?"chiedo
"Sei in un burrone mia pandacorno,nel burrone che ostacolava il tuo futuro,la tua immensa rampa di scale!"dice
"E come faccio a salire!"dico
"Il burrone è la parte peggiore delle tua vita,tutti tuoi dolori cadono all'interno di esso e si rinfacciano contro di te.
Cadi ma rialzati,rialzati"dice
Mi alzo,provo ad arrampicarmi ma non ci riesco.
Cado giù e mi sbuccio un ginocchio.
"Non ce la faccio"dico
La figura di mio padre si allontana sempre di più
"Ce la devi fare Alessia perché io saró già lontano!"dice,sta per scomparire,ma urlo un no.
Inizio a scalare l'immenso burrone,manca pochissimo.
Faccio un ultimo sforzo,e riesco ad uscire!
Ad accogliermi è l'immenso corpo caldo del mio papà.
È come se ancora fosse in vita.
"Alessia ce l'hai fatta,la parte oscura è passata,sposarti ha accelerato i tempi,e Cameron li ha finiti.Sono molto contento di te figlia mia,ti voglio un mondo di bene,ricordatelo"dice papà e scompare.
Mi sveglio sudata e Cameron si sveglia insieme a me.
"Amore stai bene?"mi chiede.
"Sono finiti"dico riferendomi agli incubi.
Lui mi abbraccia e ci accoccoliamo sotto le coperte.