Calum si appostò dietro la macchina del vicino di casa di Ella alle sei in punto.

Rimase in attesa per vedere se i genitori di Ella andassero al lavoro tanto presto oppure se non fosse stato possibile, a causa della loro presenza, parlare con lei al mattino e, perché no, starci un po' insieme.

Prima di farla sorridere aveva bisogno di conoscerla, sapere cosa la rendeva triste ed aiutarla a combatterlo.

Aveva presupposto una Ella chiusa e indisposta a parlare della sua vita. La immaginava in silenzio per ore prima di spiccicare parola.

Chissà quanto tempo ci avrebbe messo per entrare nella giusta confidenza.

Ella era una ragazza estremamente timida e insicura o una così preoccupata dei suoi problemi, sempre che questi ci fossero, da non voler annoiare gli altri pur avendo un disperato bisogno di aprirsi?

Il padre di Ella fu il primo a uscire dalla casa... E l'ultimo.

Salì in macchina alle sei e mezza e dopo di lui nessuno aprì la porta di casa.

Si erano fatte le sette e mezza e né Ella né sua madre erano uscire di casa.

Calum si arrese ed andò a scuola per non fare tardi, ma chiese a Ella se stesse bene per messaggio privato su Ask.

La risposta arrivò più di mezz'ora dopo.

@ellanorwich15 : mi girava un po' la testa e non mi sentivo di venire a scuola, tutto qui