Capitolo 3
Sky pov's
Sonogià due ore che sono in questa casa e sono due ore che sto bevendolo stesso identico bicchiere con dentro vodka. Volevo lasciarmiandare con l'alcol ma ci ho ripensato quando ho visto la mia amicabere come una spugna. Peggio di Spongebob. Decido di andare fuori aprendere una bocca d'aria e per farlo devo passare proprio in mezzoalla pista da ballo. Mentre mi muovo in mezzo alla gente vengospintonata contro una bionda ossigenata. Quando si gira la riconosco:Debrah. Ha la faccia arrabbiata e sul suo vestito bianco c'è unapiccola macchia rossa per colpa del bicchiere che, accidentalmente,si è rovesciato.
«Scusa,non volevo. » dico portandomi le mani sulla bocca.
«Nonvolevi? Davvero? A me non sembra visto che mi sei venuta contro!>>urla. Tutti si girano verso di noi e il dj ha abbassato la musica.
«Chesuccede? » chiede Killian avvicinandosi a noi.
«Kill,sai che succede? Questa qui mi ha rovinato il vestito. » dice, contono da oca innocente.
«Houn nome! Devo ricordartelo? » mi avvicino a lei ma mi bloccano lebraccia. Mi giro per lanciare un'occhiataccia a quella personaquando mi trovo davanti un ragazzo dai capelli biondi e gli occhinocciola con la pelle olivastra. Cerco di staccare il braccio dallasua presa ma fallisco.
«Ragazzestate calme. Noha porta Skyler fuori, io penso a Debrah. » dice ilricciolo.
«Perchéscusa? Perché non puoi portarla tu? Così lei dopo ti fa unlavoretto in bagno? Ho cambiato idea su di te, io ti votavo! » dice Caroline unendosi a noi. È ubriaca fradicia e non sa cosa stadicendo.
«Stobene. Non c'è bisogno che mi portate da nessuna parte, perché mene vado io. » dico.
«Puoiportare la mia amica a casa? » chiedo al biondo. «Non ho ancora lapatente e lei è ubriaca. » spiego.
«Certo,vuoi un passaggio? » dice gentilmente.
«Nograzie, faccio una passeggiata. » gli sorrido un'ultima volta epoi esco dalla casa, dando una spallata a Killian. Stronzo.
C'èfreddo, anzi parecchio. Continuo a camminare finché non trovo unadiscoteca. Non è molto affollata e c'è della bella musica. Prendoil cellulare e mando un messaggio a Jeremy.
AJeremy:
-Sonoin una discoteca, mi fai compagnia?-
Dopoun paio di minuti mi arriva la risposta.
DAJeremy:
-Certo,arrivo subito. Ti rintraccio con il GPS.-
Mettovia il telefono e chiedo al barista un Sex On The Beach. Nonso cosa c'è dentro ma mi ispira. Cerco di berlo tutto ad un sorsoe appena mi alzo sento due mani afferrarmi la vita. Mi giro e miritrovo faccia a faccia con lui.
Le mieamiche lo chiamano diavolo, io semplicemente con il suo nome.
Douglas.
«Honey,da quanto tempo. » dice sorridendomi. Ha i capelli neri sotto uncappello simile al mio con la scritta "Boss".
«Douglas,non hai ancora smesso con quel soprannome? » chiedo arrabbiata.
«Notesoro. Adesso che sono tornato ti voglio. Mi hai rifiutato moltevolte, questa volta riuscirò a farti mia. Ah, scusami se ho usato iltelefono di Jeremy, lui era in bagno in quel momento. » mi sussurraall'orecchio.
«Tunon farai un bel niente con lei. » dice una voce. Mi sporgo,alzandomi sulle punte, per vedere chi è. Killian è dietro a Douglascon le mani serrate in un pugno e la mascella contratta.
«Kill,davvero? Non eravamo amici? Si, quindi lasciami con la mia ragazza. »ribatte Douglas.
«Nonmi sembra che sia la tua ragazza. Da quello che ho capito non èfidanzata. » Ma perché deve sottolinearlo!
«Certo,perché è una piccola carina bugiarda, sai la dovevano chiamare perpartecipare a Pretty Little Liars. » Douglas mi afferra ilpolso e mi sbatte contro il suo petto. Continua a stringere la presae inizia a farmi veramente male. Decido di usare le mosse che Zake miha insegnato. Gli do un calcio in mezzo alle gambe, una gomitata intesta e per finire lo sgambetto. Afferro il polso di Killian e lotrascino fuori dal locale in tanto che Douglas è a terra. Appena sirimetterà in piedi e mi troverà davanti, me la farà pagare.
Corriamoper un paio di minuti finché non mi fermo cercando di recuperarefiato.
«Cavolose corri. » dice con il fiato pesante il ragazzo accanto a me.
«Seistato uno stupido a seguirmi. » lo rimprovero.
«Loso, ma almeno ho scoperto che ti sai difendere da sola. Chi ti hainsegnato? » chiede.
«Miofratello, mi devo saper difendere se mi trovassi davanti... Nah,lascia stare. »
«Trovaredavanti chi? Douglas? »
«Luiè l'ultimo dei miei problemi, te lo assicuro. » rispondoschietta.
«Okay,ora che si fa? »
«Matu stai sempre a fare domande? » sbotto infastidita.
«Si,se non mi parli. » si giustifica.
«Possofare come oggi pomeriggio se continui a rompere. Perché mi haiseguito? » domando
«Semplicemi sentivo in colpa e non volevo che facessi una stupidata. » cherisposta idiota.
«Okay,ma hai sbagliato, sono molto più matura di quanto pensi. E poi siamoalmeno a un'ora di distanza dall'università, i cancelli sono giàchiusi. »
«Nonc'è problema. Vieni. » dice prendendomi la mano. Solo ora notocome si è vestito. Indossa una camicia e dei pantaloni simili aimiei però neri. Guardo la sua mano: le vene sono leggermentesporgenti, come se fosse nervoso. Continuo a fissare con una smorfiala sua presa intorno alla mia mano, non contenta di quell'offerta.Lui mi assicura che non morde, e così cedo. Non voglio litigare almomento.
«Edove stiamo andato? »
«Anchetu non scherzi con le domande! » si lamenta ridendo.
«Iosono giustificata perché: primo, sto andando non so dove con unosconosciuto che potrebbe essere anche un maniaco sessuale o unopsicopatico o un assassino. »
«Assassino?È vero che il mio nome sembra che dici la parola assassino maora non esageriamo. » ridacchia.
«Secondosiamo mano nella mano, di notte, in un quartiere che non conosco conun ragazzo più grande di me! »
«El'ultimo? » domanda divertito.
«Perchél'ultimo? »
«Disolito la gente ha sempre tre buoni ragioni e poi ti da l'aria daduro dire, primo, secondo e terzo! » dice usando un tono da ragazzavanitosa.
«Okayvuoi il terzo? Eccolo... terzo perché... ho paura. » mi lascioscappare. Mi copro subito la mano con la bocca, non ho paura o meglionon credevo di averne.
«Haipaura di me o di dove posso portarti? » Non rispondo.
«Capisco.Non devi aver paura di me. Non ti farò del male. » dice girandosinella mia direzione e avvicinandosi. Appoggi la sua mano sulla miaguancia e me l'accarezza.
«Epoi so che se facessi qualcosa di male finirei come Douglas, e non citengo. »
«Comelo conosci? » chiedo continuando a guardare i suoi bellissimiocchi.
«Nonvoglio parlare di lui. Non oggi. » annuisco, non è di certo lacosa più romantica da dire. Aspetta, ho detto romantica? Non stopensando veramente a qualcosa di romantico con lui, vero? Che miprende?
Killiansembra tornare sui suoi passi e si incammina fino ad arrivare ad unaenorme villa.
«Nonvuoi rubare, vero? » non credo che sia la serata adatta per unarapina e poi chi mi paga la cauzione?
«Perchédovrei ruberei a casa mia? » Spalanco la bocca, incredula.
«Aspettaè casa tua, questa? » chiedo sconvolta. Una villa di almeno trepiani, enorme, con piscina, garage e un capo da calcio è casa sua!Mi sta prendendo in giro?
«Si,la mia bellissima casettina. »
«Questaè tutto fuorché una casetta! Questa è una villa che nemmeno BradPitt ne ha una del genere! » osservo.
«Fammiindovinare, sei una Brangelina? » domanda con un sorrisetto sullelabbra.
«Chinon lo è? Sono fantastici! O meglio lo erano. »
«Nonparlarmi di loro, ne ho abbastanza con mia sorella di quei due. Vieniandiamo dentro. » Mi trascina verso il cancello e quando suona ilcampanello una voce metallica risponde. «Chi è? »
«Sonoio, Bogs! » dice Killian.
«Gliapro subito signorino Davis. »
«Davis?Quel Davis? » chiedo stupita.
«Separli del medico, si è mio padre. » risponde.
«Ocavolo! O cavolo! E tua madre è la famosa stilista! » quasi urlo.
«Si èmia madre, perché? »
«Comeperché? Tua madre è fantastica! Zake mi ha regalato per il miocompleanno una sua borsa ed è la mia preferita! » urlo, tirandogliil braccio.
Luicontinua a ridere per la mia reazione, nel frattempo il cancello siapre facendoci entrare. Mi guardo in torno e più di una volta vedoKillian che mi fissa.
«Seibellissima quando ridi. » mi dice. Sto per rispondere quando glispruzzino d'acqua del prato si accendono, bagnandoci tutti. Urlodalla sorpresa e per l'acqua fredda. Il ricciolo mi tira versol'entrata.
«Oddio!È stata la serata più divertente in assoluto! » dico con unsorriso sincero.
«Sonocontento che ti stai divertente aspetta di vedere...» una voce ciinterrompe.
«Killiannon mi avevi detto che venivi stasera. Oh hai portato una ragazza. »dice una signora sulla quarantina.
«Silo so mamma, lei è Skyler. » risponde il ragazzo. Mamma? Lei è lastilista!
«Piaceredi conoscerla signora Davis! Per me è un onore incontrarla dipersona!>> dico stringendole la mano.
«Piaceremio Skyler, chiamami pure Eleonor. »
«Certo,Eleonor. » ripeto euforica. Gli ho stretto la mano! Quando Carolinelo saprà mi vorrà strappare la mano a morsi, in stile Smigol delsignore degli anelli.
«Comemai siete tutti e due bagnati? » domanda. Vorrei rispondere malascio fare a Killian.
«Colpadegli irrigatori, mamma. »
«Rimanetequi per questa sera? » chiede Eleonor.
«Si,se non ti dispiace. » dice il ricciolo.
«Masecondo te! Accompagna Skyler al piano di sopra e mostrale il bagno.Ti porto dei vestiti puliti. Fai come se fossi a casa tua, mia cara.» mi dice.
«Grazie.»
***
Dopomezz'ora esco dal bagno. Mi sono lavata anche i capelli. Il balsamoche ho usato me li ha fatti diventare morbidissimi. Eleonor mi hadato un pigiama comodissimo. La maglietta è a mezze maniche dicolore blu e dei pantaloncini fino alle ginocchia viola. Sono coloriche non metterti mai, ma sono stati scelti dalla famosa stilistaquindi li metto senza esitazione.
«Seibellissima mia cara. Vieni ti porto nella camera degli ospiti. » midice la mamma di Killian, avvolgendomi le spalle con il suo bracciosottile. Con la luce del corridoio noto che i suoi capelli sono nericome la pece e il suo corpo è esile.
«Graziedi avermi accolta a casa vostra. » dico.
«Miacara, è un piacere per me. Sono anni che dico a Kill di portarmi lasua ragazza a casa e finalmente l'ha fatto. Sei molto carina, sia?» Mi ha scambiata per la ragazza di suo figlio? Ma se non riusciamoad andare d'accordo un secondo, tra poco! Senza contare il fattoche ci conosciamo da nemmeno due giorni.
«Midispiace, ma non sono la ragazza di suo figlio. Siamo conoscenti.Lui è amico della mia coinquilina di stanza. » spiego.
«Conoscentinon credo. Gli piaci, non ti toglieva gli occhi di d'osso! »osserva. Non può essere, io e Killian non potremmo mai esserequalcosa di più di semplici amici. Non mi ci vedo in futuro con lui.E poi devo ricordarmi che non devo fidarmi dal primo che passa. Luisi crede un divo del cinema quando invece è un semplice ragazzo.
Nonmentire!
Èvero un pochino ci ho pensato ma non molto ed è ancora più vero cheè il ragazzo più bello che io abbia mai visto! Spero che non inizia pensare che provo qualcosa per lui solo perché ho accettato didormire a casa sua! Forse era meglio chiamare mio fratello.
«Eccociqui. Se ha bisogno di qualcosa vai pure giù in soggiorno, troveraiCleo la domestica che ti darà tutto quello che vuoi. »
«Okay,grazie mille. »
Entronella camera e rimango stupita del colore che ha usato. Il verdeacqua è il colore dominante: pareti, lenzuola, cuscini. Tutto è verde. Troppo verde.
Micorico sul letto e chiudo gli occhi. Niente, il sonno non vuolearrivare. Mi alzo dal letto e vado verso i miei pantaloni per cercareil telefono. Ci sono solo due messaggi, e nemmeno uno è di Caroline.
DAZAKE:
-Com'èandato il primo giorno?-
Rispondo.
AZAKE:
-Tuttook, non mi dispiace, devo solo sopportare la mia compagna di stanza.Ti scrivo domani pomeriggio. Notte.-
Passoal secondo messaggio che è di mamma.
DAMAMMA
-Amorecome sta andando la scuola? Mi manchi. Chiamami.-
AMAMMA:
-Tuttobene per il momento, le lezioni inizino dopodomani. Ti chiamo ioappena mi libero. Mi manchi anche tu.-
Bloccoil telefono e lo rimetto nella tasta dei pantaloni. Sono troppoagitata per dormire. Apro la porta e scendo le scale. Vado verso lacucina e trovo Cleo la domestica.
«Signorina,posso aiutarla? » chiede gentilmente.
«Sigrazie, mi può dare qualcosa che mi faccia venire sonno? »
«Lattecaldo e cannella, mia madre me lo faceva sempre! Problemi di insonia?»
«No,ho problemi a dormire in generale. Ne soffro da quando ero piccola.Non sono abituata a tutto questo...» spiego brevemente.
«Nonsei di Manhattan? »
«Sicapisce molto? »
«No,non molto. Solo dai vestiti. E forse un po' dall'accento. »ridacchia. Mi unisco a lei.
«Vengodal Bronx. »
«Nonsei come le altre però. » osserva.
«Primaero di Brooklyn, ma mi sono dovuta trasferire nel Bronx per mancanzadi soldi. »
«Ticapisco, anch'io vivevo lì una volta. Poi ho incontrato la signoraDavis e d'allora mi ha accolto con se. »mi racconta.
«Cleo,sei in cucina? » chiede una voce dolce.
«Si,signorina Hailey. »
Unaragazza dagli occhi azzurri e la pelle chiara si avvicina a noi. Haindosso una maglietta e dei pantaloni simili a quelli che indosso io,solo più piccoli e una coda che tiene uniti i capelli marroni.
«Tudevi essere la ragazza che mio fratello ha portato a casa. Piacere diconoscerti, sono Hailey ma puoi chiamarmi Hay. » si presenta.
«Piaceremio, Skyler ma puoi chiamarmi Sky. »
«Belnome. Non riesci a dormire? » domanda.
«No.»
«Nemmenoio. Mio fratello sta giocando ai videogames e fa baccano. » spiega.
«Killian?» domando stupita.
«No,Roy. Ho due fratelli. »
«Anch'io:Zake e Sean. »
«Seila più piccola. » annuisco.
Cleomi porge sia a me che a Hay una tazza di latte e cannella, e lasorella di Kill mi fa cenno di seguirla sul divano, in soggiorno.
«Siamomolto simili. » osserva.
«Già,abbiamo molte cose in comune. Anche se non credo che ti piacerebbe lamia vita. » Non so perché l'ho detto, mi è scappato.
«Faiparte di Gang, spacci droga o fai gare illegali? » domanda ridendo.
«Nonesattamente. »Hay smette di ridere e mi guarda per capire se stoscherzando.
«Scherzo!Non faccio parte di nessuna gang e non spaccio droga. Le gare dicorsa ho provato una volta per scommessa. Sono divertenti. » larassicuro.
«Checosa fai, per passare il tempo? »
«Disolito lavoro fino a tardi. Al mattino scuola, al pomeriggio lavoro esera pulizie di casa. Al sabato e alla domenica esco con le mieamiche. Andiamo nei pub, loro per giocare a poker e io per lescommesse di ballo. » Non ho mai raccontato a nessuno della miapassione per il ballo, ecco perché mi hanno preso nelle cheerleader.Beh, forse anche per le mie forme...
«Midevi assolutamente insegnare! Amo ballare ma non vado a tempo. »spiega, imbarazzata.
«Sipuò fare. » un sorriso spunta sulle sue labbra e mi abbraccia.Rischio di far cadere la tazza ma per fortuna ce l'ho salda allapresa.
Nessunomi ha mai abbracciato così forte, solo i miei fratelli. Non amomolto il contatto fisico con le persone.
«Seifantastica. Avevo chiesto la stessa cosa ad un'amica intima di miofratello ma lei mi ha detto che non potevo perché ero troppopiccola. Ho diciassette anni! » dice staccandosi da me.
«Chiè? » domando diretta.
«DebrahGreen. Era l'ex scopamica di mio fratello Killian e la ex-fidanzatadi Roy. Non sai quante litigate che hanno fatto per lei. » non soperché ma quello che ha detto Hailey mi ha fatto male. In fondodovevo aspettarmelo.
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