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Capitolo 55

Epilogo
(Seconda parte)

Un anno dopo

Toc toc toc

《Avanti》
La porta si aprì ed entrò una rossa tutta sorridente
《Ciao》disse
《Ginny, ciao》disse la ragazza alla scrivania, felice di vedere l'amica.
《Accomodati, cosa ti porta qui??》continuò la riccia indicandole il divano del suo ufficio dopo essersi scambiate un abbraccio.
Ginny si sedette facendo un sospiro
《Beh, non mi servono delle motivazioni per venire a trovare la mia migliore amica》le disse Ginny, Hermione sorrise
《Ma in ogni caso sono passata perché volevo vedere come stavi》aggiunse la rossa un po più seria
《Sto bene》sospirò Hermione, Ginny la squadrò con sguardo indagatore
《Hermione...》
《Sul serio Ginny, sto bene》la rassicurò la riccia stringendole una mano tra le sue, Ginny sospirò poco convinta
《Va bene》
《E poi, tra una settimana dovrebbe finire la condanna》aggiunse la riccia facendo un piccolo sorriso nervoso, questa volta fu il turno di Ginny di stringerle la mano.
Questi mesi per Hermione erano stati duri, da quando Malfoy era stato condannato l'amica non era stata più la stessa. Ginny, insieme a Harry e Ron, avevano cercato di fare di tutto pur di distrarla, che sia farle spesso visita o portarla fuori o invitarla a cena alla tana. Molly le aveva addirittura invitata a restare da loro se voleva ma come ogni altro invito Hermione aveva gentilmente declinato.
La riccia si era chiusa in sé stessa buttandosi a capofitto sul lavoro. Dopo che la guerra era finita, e che tutti mangiamorte erano stati catturati e condannati, il Ministero aveva fatto una cerimonia dove poi il Ministro Shacklebolt aveva consegnato delle medaglie al valore ad Harry, Ron e Hermione.
Gli avevano poi offerto un posto al Ministero, che i due ragazzi avevano subito accettato, Hermione invece aveva declinato dicendo di voler finire gli studi, ma la Mcgrannit quella stessa settimana aveva inviato una lettera a lei e a tutti gli studenti che avevano combattuto dove diceva che potevano considerare il loro percorso scolastico concluso.
A quel punto era stata costretta ad accettare la proposta di Shacklebolt.
Ora lavorava al reparto Applicazione Leggi Magiche mentre invece i ragazzi al Dipartimento Auror, più precisamente nella Squadra Speciale.
Per quanto riguardava gli altri, Ginny aveva ottenuto un posto nella squadra di Quiddich delle Holyhead Harpies come cacciatrice, Neville lavorava a Hogwarts come insegnate di Erbologia, Luna scriveva per il Cavillo, il giornale della sua famiglia e Seamus e Dean anche loro al Dipartimento Auror.
Le famiglie benestanti, come gli ex Serpeverde, almeno quei pochi che non si erano schierati, avevano continuato con la loro vita di sempre, vale a dire genitori che scelgono i futuri coniugi dei propri figli.
Niente contratto matrimoniale però, era illegale ora.
Degli altri si sapeva poco, alcune famiglie, tra cui i Goyle, i Parkinson, i Dolohov e tante altre, erano cadute in disgrazia, il Ministero aveva confiscato i loro averi come risarcimento per le azioni causate durante la guerra, altri erano morti durante la guerra mettendo quindi fine alla dinastia.
I figli dei mangiamorte arrestati, alcuni di loro dopo aver subìto il confiscamento delle proprietà, avevano lasciato l'Inghilterra andando a vivere all'estero, dove poter rifarsi una vita.
Altri invece erano rimasti e o lavoravano in proprio o avevano contratto matrimonio, così da poter in qualche modo ristabilire il cognome di famiglia.
Sul giornale di questa settimana infatti, era uscito un articolo che parlava di Pansy Parkinson e del suo fresco sposo, un nobile signore dalla provenienza irlandese che più che sposo avrebbe dovuto chiamarlo nonno...
《È quasi ora di pranzo, ti va se mangiamo insieme??》chiese Ginny alla riccia, Hermione strinse le labbra titubante ma alla fine annuì, aveva fame in effetti, quella mattina non aveva fatto colazione.
《Fammi mettere questi documenti nel archivio e andiamo》disse Hermione
《Ok》disse Ginny sorridendo in maniera misteriosa non appena Hermione le diede le spalle.
Una volta fatto presero la borsa ed uscirono dal ufficio della riccia, chiacchierando si avviarono all'ascensore, quando Ginny premette il pulsante Hermione aggrottò le sopracciglia confusa
《Non andavamo a mangiare??》chiese infatti
《Prima voglio fare una cosa》rispose Ginny con un sorrisetto misterioso
《Che cosa??》chiese Hermione sempre confusa, non capiva perché Ginny la stesse portando all'ultimo piano dove l'unico ufficio che c'era era quello del Ministro.
Non appena le porte si aprirono Hermione diventò ancora più confusa se è possibile, lì nel atrio c'erano Harry e Ron, entrambi in divisa da Auror.
《Ragazze, eccovi》disse Ron con un sorriso, la due si avvicinarono Ginny sempre con quel sorriso misterioso e Hermione con le sopracciglia aggrottate per la confusione
《Quando siete tornati?? Da quello che sapevo la missione doveva durare un mese》disse Hermione guardando i ragazzi stranita.
Il Dipartimento Auror aveva organizzato una missione in Romania dopo che avevano saputo che alcuni vampiri stavano incutendo il terrore.
Erano partiti solo una settimana prima ed era stata proprio Hermione ad approvare la pratica, ecco perché non si spiegava come mai Harry e Ron fossero lì.
I due si scambiarono un'occhiata complice prima di parlare
《Shacklebolt ha richiesto la nostra presenza per qualche giorno, ecco perché siamo qui》disse Harry
《Non ti abbiamo detto niente perché non abbiamo avuto un minuto libero》continuò Ron, Hermione gli guardò prima l'uno poi l'altro, non molto convinta, c'era qualcosa che le sfuggiva lo sentiva....
Alla fine però annuì, si sarebbe fatta raccontare tutto dopo da Ginny.
《Capisco, in ogni caso non capisco ancora perché siamo qui》disse Hermione guardando Ginny sta volta
《Volevo solo salutare il mio fidanzato e il mio fratellone, niente di ché...》disse Ginny con tono innocente avvicinandosi poi ad Harry e lasciandogli un tenero bacio sulla guancia, e spostandogli alcuni ciuffi di capelli dalla fronte con la mano sinistra dove faceva bella mostra di sé uno splendido anello di fidanzamento. Harry aveva mantenuto la sua promessa, chiedendo Ginny in moglie un mese fa. Quando lo aveva saputo era stata immensamente felice per i suoi due migliori amici, se lo meritavano, Harry più di tutti.
Finalmente aveva la famiglia che aveva sempre desiderato.
I signori Weasley erano stati così felici alla notizia, Molly aveva pure pianto stritolando Harry in uno dei suoi tipici abbracci mozzafiato.
Scosse però la testa ritornando alla realta, e guardando tutti i suoi amici con gli occhi stretti a due fessure
《Ok, che sta succedendo?? Vi comportate in modo strano》chiese Hermione mettendo le mani sui fianchi, assumendo quella classica posa della signora Weasley quando pretendeva delle spiegazioni dai suoi monelli.
《Niente Hermione, cosa dici??》disse Ginny, inclinando appena la testa con finta confusione. La riccia però strinse le labbra e posò lo sguardo sui due ragazzi, pretendendo silenziosamente delle spiegazioni, Ron guardò da un'altra parte mentre invece Harry si grattò la fronte
《Hermione ti posso assicurare che-》non fece in tempo a finire che si sentì l'ascensore aprirsi. Voltandosi videro uscirne fuori Narcissa Malfoy in tutto il suo splendore, elegante come sempre, bellissima e impeccabile come sempre. Portava un abito scuro, tacchi a spillo neri e i capelli biondi acconcciati in un chignon stretto, oltre che un lieve trucco.
Hermione aggrottò le sopracciglia al vederla lì davanti a loro.
L'ultima volta che l'aveva vista era stato al processo di Draco, l'aveva intravista all'uscita del tribunale dove poi si era subito smaterializzata, sicuramente volendo evitare la calcagna di gente oltre che i giornalisti.
Aveva poi saputo che la Signora Malfoy era rimasta a Malfoy Manor, unica residenza che il Ministero le aveva lasciato, oltre al patrimonio ancora intatto, e che non usciva quasi mai. Le uniche volte che lo faceva era quando veniva convocata dal Ministero per questioni legali.
Narcissa al contrario del marito non era stata processata, non aveva il marchio e non aveva mai partecipato alle malefatte dei mangiamorte, per non parlare di quando aveva mentito a Voldemort sulla morte di Harry, cosa che grazie alla testimonianza di Harry stesso aveva avuto un grande peso.
《Signora Malfoy, buongiorno》la salutò Harry educatamente
《Buongiorno signor Potter》rispose lei con un cenno
《Il Ministro la sta aspettando, prego》continuò Harry
《Grazie, con permesso》disse Narcissa facendo poi un cenno a tutti e avviandosi verso l'ufficio di Shacklebolt.
《Allora volete dirmi che succede??》chiese Hermione una volta che Narcissa fu entrata nel ufficio di Shacklebolt.
《Ma niente Hermione, veramente》le disse Harry cercando di sembrare convincente
《Si, non essere paranoica》aggiunse Ron delicato come sempre, Ginny gli lanciò un'occhiataccia infatti.
《Allora perché siamo qui??》chiese Hermione ancora sospettosa
《Stiamo aspettando che Shacklebolt dia a loro le ultime direttive, poi andremmo a pranzo tutti insieme》le disse Ginny tutta tranquilla, gli altri due annuirono concordi, Hermione gli squadrò uno ad uno ma alla fine sospirò.
《Ok, diciamo che vi credo, quanto dobbiamo aspettare??》chiese poi Hermione che l'unica cosa che voleva era mettere qualcosa sotto i denti
《Qualche minuto》disse Harry sicuro
《Ok...》sospirò Hermione voltando le spalle ai ragazzi e andando a sedersi nella sala d'attesa accanto all'ufficio di Shacklebolt, non notando lo scambio di sguardi complici tra i tre amici.
Dopo qualche minuto la segretaria chiamò Harry e Ron dentro l'ufficio.
《Ginny...》fece Hermione guardando la rossa con un sopracciglio alzato, lei sorrise
《Pazienta, pazienta...》disse solo Ginny, Hermione sbuffò.
Passarono altri minuti in silenzio con Ginny che seduta a gambe incrociate leggeva una rivista ed Hermione che tamburellava le dita sul bracciolo del divano, con irritazione sempre più maggiore.
《Ok, ora basta, io me ne vado》sentenziò Hermione irritata, alzandosi di colpo e avviandosi verso l'ascensore
《Hermione aspetta!!!》le chiamò Ginny andandole dietro, lanciando anche uno sguardo verso l'ufficio.
Ma quanto cavolo ci mettevano??
La porta dell'ascensore si aprì ed Hermione fece per entrare
《Aspetta, ti prego》le disse Ginny fermandola per il braccio
《Ginny basta, non so cosa stiate combinando ma mi sono stancata, ho del lavoro da fare》le disse Hermione seccata
《Hermione ti prego, aspetta ancora un po...fidati》insistette Ginny lanciando un altro sguardo alla porta del ufficio
《Ma per cosa poi dovrei-》Hermione non fece in tempo a finire la frase che la porta del ufficio del Ministro si aprì, uscendo prima Harry e Ron poi Narcissa con un fazzoletto a tamponarsi le guance ed infine qualcuno che fece bloccare il fiato a Hermione e arrivare il cuore fino in gola.
《Ancora una volta ti ringrazio, non tutti avrebbero fatto quello che tu hai deciso di fare》si complimentò Shacklebolt con una stretta di mano
《Ho fatto quello che ritenevo giusto》sentire di nuovo la sua voce fu un'emozione troppo violenta, il cuore aveva fatto un salto così violento nel petto che le fece pure male. Le gambe le tremavano a tal punto che se non fosse stato per Ginny sarebbe crollata a terra lo sapeva.
《Ancora una volta grazie, a nome del Ministero, e spero che consideri l'offerta che ti ho fatto, Auror con il tuo calibro non sono facili da trovare》continuò Shacklebolt, l'altro fece solo un cenno prima di sciogliere la stretta salutare il Ministro e poi voltarsi, fu proprio allora che i suoi occhi grigi si scontrarono con quelli dorati di Hermione.
Hermione》sussurrò sorpreso
Draco》sussurrò Hermione con voce tremante e con le lacrime agli occhi, si avvicinarono piano, in contemporanea, affrettando poi il passo e lanciandosi l'uno tra le braccia dell'altro.
Si strinsero con foga, Hermione ancora incredula oltre che emozionata di poterlo finalmente stringere a sé mentre Draco emozionato e sollevato oltre che piacevolmente sorpreso di vederla lì.
Dio, era così bello sentire nuovamente il profumo dell'altro...
Hermione si allontanò di poco sentendo il forte bisogno di guardarlo, di toccarlo.
Gli passò le mani sul viso, su quei capelli biondi, sulle spalle, sul collo.
《Sei qui...sei qui...sei qui》sussurrava Hermione ad ogni tocco, con le lacrime che le rigavano le guance
《Sono qui...》ripeteva Draco con un sorriso emozionato accarezzandole a sua volta il volto, e asciugandole le lacrime dal viso con i pollici.
Sempre quasi in contemporanea si cercarono le labbra coinvolgendole in un bacio rovente, appassionato, quasi violento, stringendosi così forte da sentire dolore
Hermione si alzò sulle punte stringendo le braccia attorno al suo collo mentre Draco le circondava il corpo con le braccia.
Con la certezza che questa volta non si sarebbero mai più separati.
Ginny guardava la scena con un sorriso, commossa e felice per l'amica, stessa cosa Harry e Ron contenti che finalmente Hermione avesse ritrovato una ragione per sorridere, cosa che non faceva più tanto spesso. Shacklebolt sorrideva scuotendo la testa con incredulità, non riuscendo ancora a credere alla storia tra i due. Quando lo aveva saputo inizialmente aveva creduto fosse uno scherzo.
Anche Narcissa guardò la scena con incredulità, nonostante lo sapesse già, lo aveva scoperto quando era stata portata sotto protezione dall'Ordine, ma era comunque sconcertante vedere suo figlio abbracciato ad Hermione Granger.
Costatare però la portata del sentimento che trassudava dai due ragazzi stretti l'un l'altro la fece sorridere lievemente, ricordando di come anche lei anni addietro lo avesse provato per suo marito, prima che si lasciasse abbindolare dalle false promesse di un pazzo.
Quando le labbra dei due ragazzi si staccarono, e solo per mancanza di ossigeno, rimasero con la fronte poggiata l'uno sull'altra, sempre stretti in quel abbraccio. Hermione rideva e piangeva contemporanea continuando ad accarezzargli il viso, credendo ancora di trovarsi in uno dei suoi sogni.
《Non riesco a crederci...io...pensavo che la tua condanna finisse tra una settimana》gli disse con la voce ancora rotta per il pianto, Draco le sorrise, cosa che la fece sciogliere come gelato al sole, e le asciugò le lacrime
《In teoria si, ma abbiamo finito prima》rispose Draco, Hermione a quelle parole aggrottò le sopracciglia, confusa
《Abbiamo finito?? In che senso??》chiese infatti confusa e stranita, Draco fece un ghigno misterioso alzando poi lo sguardo verso il resto dei presenti, anche Hermione si voltò verso di loro
《Che succede??》chiese sempre confusa, notando lo strano scambio di sguardi tra tutti
《Beh...è una storia un po complicata Hermione》disse Harry con sguardo e tono un po colpevole, Hermione si sciolse dal l'abbraccio del biondo restando però vicino a lui con la mano intrecciata alla sua
《Di che parli??》chiese la riccia curiosa e confusa, con le guance ancora umide
《Sia chiaro, io l'ho saputo solo oggi》ci tenne a chiarire Ginny cosa che però rese Hermione ancora più confusa
《Sarà meglio che ci riaccomodiamo nel mio ufficio》affermò Kingsley alla fine.
Harry, Ron e Ginny decisero di congedarsi, salutando la riccia e dicendole che si sarebbero sentiti più tardi, Draco invece si avvicinò a sua madre, parlarono piano tra loro e poi si salutarono con una carezza sul viso da parte di Narcissa e un bacio sul dorso della mano da parte di Draco.
Un gesto intimo che stupì tutti.
Alla fine i due ragazzi seguirono Shacklebolt nel suo ufficio, dove il vecchio compagno di battaglia spiegò per filo e per segno il contorto piano di Silente ad una ignara Hermione.


*****

Cinque mesi dopo.

I giorni che passarono furono i più felici e spensierati della vita di Hermione, da quando Draco era tornato, e le era stato spiegato ogni cosa, i due ragazzi non si erano più separati. Dopo aver finito di sistemare alcune faccende legali Draco passava anzi praticamente viveva in casa di Hermione, la casa che l'aveva vista crescere.
La casa dei suoi genitori.
Proprio una settimana fa erano ritornati dal Australia dove avevano cercato e poi trovato i genitori della riccia.
Hermione era quasi scoppiata a piangere quando gli aveva trovati felicissima di vedere che stavano bene. E quando gli aveva restituito la memoria aveva pianto per ore tra le braccia di sua madre e suo padre. Draco era rimasto in silenzio per tutto il tempo ascoltando poi le spiegazioni che Hermione aveva dato e che i genitori avevano preteso. Inizialmente non avevano reagito bene, e ci erano voluti alcuni giorni per fargli capire che lo aveva fatto per proteggerli, ma poi avevano accettato la cosa facendo però promettere a Hermione di non rifare mai più una cosa del genere.
E dopo altre lacrime versate e altri abbracci, questa volta di riconciliazione, Hermione aveva presentato Draco ai suoi genitori come il suo ragazzo.
Dire che erano rimasti scioccati era solo un eufemismo, sapere che la figlia si era messa con il ragazzo che l'aveva tormentata per sei anni di seguito gli aveva sconvolti.
Ma poi Hermione gli aveva rassicurati e gli aveva raccontato di quanto il ragazzo la rendesse felice. E vedere quella luce negli occhi di Hermione quando lo guardava o parlava di lui gli aveva alla fine convinti.

Per quanto riguardava Draco si riteneva estremamente fortunato ad avere Hermione nella sua vita, e sapere quello che aveva fatto per i suoi genitori lo aveva riempito di orgoglio e ammirazione nei confronti della ragazza.
Era davvero una donna degna di nota.
Fu riscosso dai suoi pensieri dalla sua Mezzosangue che in quel momento entrò nella camera avvolta solo da un asciugamano bianco con i capelli ancora gocciolanti per la doccia che si era fatta, un ghigno malizioso le si formò sulle labbra mentre si avvicinava alle spalle della riccia.
Le spostò di lato i capelli iniziando a depositare una scia di baci delicati prima sul collo e poi sulla spalla.
《Draco, smettila, vai a prepararti faremmo tardi》le disse Hermione sentendo però un brivido di piacere percorrerle la schiena, Draco accentuò la presa sui suoi fianchi respirando affondo la fragranza di lei
《Mmmm...che ne dici se invece c'è ne restiamo a casa》le sussurrò sulla pelle, Hermione sorrise
《Non possiamo mancare, e lo sai》gli rispose Hermione sempre sorridente
《Mmmm...perché...》si lamentò in un mugugno
《Sei l'ospite d'onore non puoi mancare, e ora su, vai a fare il bagno》gli disse Hermione come se stesse parlando ad un bambino, voltandosi tra le sue braccia e posando le mani sul petto coperto da una maglietta bianca. Lo sguardo di Draco luccicò di malizia abbassando il viso verso quello di lei e strappandole un bacio che si prodigò subito ad approfondire.
Sentì le sottili braccia di Hermione circondargli il collo e lui ne approfittò per stringerla di più a sé, abbracciato a lei e senza smette di baciarla si avvicinò lentamente al letto ma non appena le gambe di Hermione toccarono il bordo del letto si staccò da lui
《Draco...》lo rimproverò piano, per quanto lei stessa si sentisse infiammata da quel bacio.
《Va bene》sbuffò Draco alla fine, la sua espressione imbronciata riempì di tenerezza il cuore di Hermione, sembrava un bambino capriccioso.
Si alzò sulle punte lasciandogli un altro bacio a stampo sulle labbra
《Dai, va a prepararti》gli disse infine con tono dolce, vide il biondo ex Serpeverde avviarsi verso il bagno sbuffando come una ciminiera, cosa che la fece sorridere maggiormente.
Lei intanto iniziò a prepararsi.

Indossò un meraviglioso vestito blu, di seta, lungo fino a piedi con le spalline sottili, il busto stretto fino in vita da dove poi partiva una gonna che man mano che scendeva diventava ampia, ma non troppa, grazie allo spacco che partiva da metà coscia.

Poi si occupò dei capelli, mise sulle mani un po della pozione liscio-riccio, che ormai non mancava più di usare, e acconciò i capelli che le ricadero in morbide onde sulle spalle, mise un po di trucco, lucidalabbra e la matita per gli occhi, per accentuare lo sguardo ed infine indossò la collana che Draco le aveva regalato per Natale.
E dalla quale non si separava mai.
Infine mise ai piedi un paio di tacchi alti in pelle nera.
Era pronta.
Guardandosi allo specchio si piacque molto, era splendida.
Ed era proprio quello che stava pensando un certo biondo appena uscito dalla doccia che alla sola vista della riccia si era bloccato sulla porta.
《Sei splendida》le disse infatti  guardandola voltarsi verso di sé mentre lui si avvicinava a lei, Hermione arrossì e sorrise
《Grazie...ora manchi solo tu》gli disse lei
《Io faccio presto》disse lui con un sorrisetto malizioso, protendendosi in avanti e rubandole un bacio
《Dai vestiti, intanto vado a controllare Grattastinchi》gli mormorò sulle labbra Hermione, Draco le lasciò un altro bacio prima lasciarla andare.
Hermione si recò in cucina dove Grattastinchi non appena la vide le andò in contro miagolando
《Ecco tesoro ecco...》disse Hermione versando nella sua ciottola un po di croccantini per gatti che Grattastinchi divorò con gusto.
Dopo avergli cambiato anche l'acqua Hermione si recò nel salotto in cerca della sua bacchetta che trovò sul tavolino di fronte al divano.
Si guardò poi un attimo intorno pensando a quanto le sarebbe mancata quella casa, i suoi genitori le avevano detto che poteva restare con loro quando sarebbero tornati nuovamente a vivere lì, ma Hermione aveva preferito di no, ormai si era abituata ad avere la sua indipendenza.
E poi se avesse vissuto con i suoi Draco non sarebbe potuto restare da lei così spesso.
E non voleva proprio rinunciare ai momenti con lui.
Aveva trovato un piccolo appartamento nel centro ed era molto carino, aveva tutto quello che le serviva, una camera da letto, bagno, cucina e salotto.
Tra qualche giorno avrebbe firmato il contratto così da lasciare la casa libera per quando i suoi sarebbero tornati.
Mentre metteva la bacchetta nella sua pochette vide il suo affascinante cavaliere scendere le scale tutto pronto per la grande serata, e mentre si aggiustava i polsi della camicia si prese un momento per guardarlo.
Era bellissimo.
I pantaloni le mettevano in risalto le lunghe gambe, la camicia invece fasciava alla perfezione quei pettorali e quelle spalle larghe sulle quali aveva tante volte messo le mani, accarezzato, baciato.
Scosse la testa sentendo il sangue fluire sulle guancie e i suoi pensieri diventare meno casti.
Non era il momento adesso.
Magari a fine serata...
Quel pensiero la fece sorridere e pensare alla serata alla quale stavano per partecipare, cosa che le fece in contemporanea ricordare le parole che Kingsley le disse nel suo ufficio quando Draco era tornato.
Ancora non riusciva a credere al folle piano di Silente.
Incredibile come il vecchio preside anche da morto riuscisse ancora a muovere i fili.
Kingsley le aveva detto che il piano di Silente per Draco non consisteva solo in usarlo come spia per l'Ordine.
Silente aveva previsto che alla fine della guerra lo avrebbero arrestato e allora aveva dato precise istruzioni a Lupin e a Kingsley su come comportarsi. E dato che Lupin era morto durante la battaglia ad Hogwarts era toccato a Kingsley portare a termine il piano. Il vecchio Preside aveva anche previsto, che dopo che Draco sarebbe stato arrestato, Hermione sarebbe andata ad Hogwarts a cercare qualsiasi cosa che potesse scaggionarlo, ed ecco perché aveva lasciato lì la busta contenente la lettera ed i ricordi sui suoi colloqui col biondo o con Piton.
Ma nonostante questo Draco doveva essere processato, la sua condanna doveva sembrare vera, e soprattutto dovevano farlo sapere a tutti, mangiamorte fuggitivi compresi.
Durante la delibera del processo a Draco, nella stanza insieme al giudice O'conner e ai membri della commissione c'era stato anche Kingsley, ed era stato appunto lui a proporre l'esilio come condanna.
E dopo che Draco era stato trasferito era stato "accidentalmente" fatto sapere dove lo tenevano rinchiuso.
In pratica, la seconda parte del piano di Silente, era stata quella di usarlo come esca così da attirare i mangiamorte che avrebbero sicuramente voluto vendicarsi per il suo tradimento.
Draco era stato informato di tutto appena arrivato alla dimora, ed insieme agli Auror di sorveglianza e alla Squadra Speciale avevano pianificato il momento perfetto in cui tendere la trappola. Quando
Hermione aveva saputo che anche Harry e Ron ne erano stati a conoscenza si era sentita offesa oltre che esclusa, sapeva di avere una mente geniale e avrebbe potuto aiutarli, ma Kingsley le aveva riferito che era essenziale che lei ne restasse fuori, era stata una condizione irremovibile di Draco così da tenerla al sicuro. In più erano informazioni della massima segretezza che nessun altro sapeva, e che era unicamente di competenza degli Auror, motivo per il quale i due amici non avevano potuto dirle niente.
E se da una parte si era sentita montare dalla rabbia per la condizione di Draco di tenerla fuori, dall'altra però sapeva che non avrebbe potuto aiutarli in ogni caso, lei non era un Auror e quindi sarebbe stato contro le regole riverlarle un piano top secret.
C'era voluto molto tempo e pazienza ma alla fine erano riusciti a catturare tutti i mangiamorte fuggitivi, che spinti dalla voglia di vendetta, si erano recati alla dimora dove il Ministero teneva Draco.
Accecati dalla loro rabbia non si erano accorti di star seguendo una scia di briciole di pane lasciate in maniera del tutto intenzionale e casuale finendo per cadere dritti nella loro trappola.
E ora che finalmente i mangiamorte erano stati catturati tutti loro potevano vivere la loro vita in tranquillità.
《Sono pronto》la voce del suo biondino preferito la riscosse dai suoi pensieri, sorrise quando lo vide avvicinarsi a lei con un ghigno malizioso e vestito di tutto punto con tanto di giacca.
Il nero gli donava proprio...
《Bene, direi di andare allora...》mormorò Hermione cercando di sfuggire alla presa del biondo ma Draco riuscì ad afferrarla dal braccio ed attirarla a sé
《Non merito un premio per essere stato così bravo da fare in fretta...??》sussurrò avvicinando il viso a quello di lei, Hermione fece un sorrisetto divertito e malizioso
《Magari più tardi, adesso però no》mormorò lei, Draco però le fece una adorabile faccia da cucciolo con tanto di labbruccio che fece ridacchiare Hermione, ma alla quale comunque non riuscì a resistere.
《Sei tremendo...》soffiò un attimo prima di posare le labbra su quelle di lui, ma se il suo intento era un delicato bacio a stampo il biondino aveva ben altra idea in mente.
La coinvolse in un bacio che non solo la costrinse dopo a rimettere il lucidalabbra, ma che minò seriamente la sua volontà facendola quasi mandare al diavolo il party e rinchiudersi in camera con quel biondo demonio.
Solo un minuscolo sprazzo di lucidità la riportò sulla terra e la costrinse a staccarsi da Draco e a ricordarsi che era tardi e che dovevano andare.
E nonostante le lamentele del biondino uscirono di casa pronti a smaterializzarsi.
Apparirono davanti all'ingresso di una delle sale ricevimento del Ministero dove il Ministro Shacklebolt e sua moglie gli accolsero con un caloroso saluto.
L'interno della sala era splendido, l'ambiente era raffinato ed elegante. Una leggera melodia partiva dagli strumenti che grazie ad un incantesimo suonavano da soli.
C'erano molte persone facoltose, alcuni di loro erano famiglie purosangue, che grazie alla loro neutralità durante la guerra, avevano conservato intatti i loro patrimoni e che molto spesso avevano anche donato in beneficenza.
Mentre Draco era intento a parlare con uno di loro Hermione individuò un gruppetto familiare tra la folla. Dopo aver fatto un cenno a Draco e aver salutato quel nobile signore che neanche si accorse della sua presenza Hermione si avvicinò dai suoi amici.
《Ciao ragazzi》li salutò con un sorriso smagliante
《Ciao Hermione》la salutarono con altrettanto sorriso
《Sei davvero bellissima, immagino che il furetto abbia fatto fatica a contenersi...》commentò Ginny ironica, sorridendo maliziosa, Hermione arrossì mentre invece Harry e Ron ridacchiarono
《Ha-ha, molto divertente...》disse Hermione pensando però che in effetti era stato così. Puntò poi lo sguardo sulla ragazza bruna affianco a Ron e le tese la mano presentandosi e sorridendole amichevolmente.
《Piacere di conoscerti, Ron mi ha parlato molto di te, in più sono anche una tua ammiratrice...》le disse la ragazza con un sorriso a trentadue denti
《Oh, ti ringrazio》rispose Hermione un po imbarazzata, non sapendo cosa dire, sentendosi anche leggermente a disagio per lo sguardo adorante che la ragazza le lanciava.
E vedendo il suo imbarazzo Ron ne approfittò per raccontare di come lui e Cara, così si chiamava la ragazza, si erano conosciuti.
Incredibile ma vero ad una partita di Quiddich, lui ed Harry erano andati a vederne una dove giocavano i Chudley Cannons, e a fine partita Ron dicendo di andare in bagno era finito col perdersi nello stadio, aveva girato per ore alla ricerca sia del bagno che dell'uscita fino a quando non era andato a sbattete contro Cara. La ragazza era stata così gentile da indicargli la strada e Ron, rosso come un peperone, l'aveva ringraziata con un sorriso imbarazzato.
Pochi giorni dopo si erano reincontrati nel negozio di attrezzature di Quiddich dove guarda caso la ragazza lavorava, e dopo essersi riconosciuti ed aver rotto il ghiaccio alla fine Ron le aveva chiesto di uscire.
Era una ragazza appena poco più bassa di lei e Ginny, occhi azzurri messi in risalto dalla pelle chiara e dai lunghi capelli lisci e bruni, aveva anche un carattere solare e un sorriso contagioso.
《Sono molto felice per voi...》disse Hermione sincera, era molto contenta infatti che Ron avesse trovato una ragazza che lo rendeva felice come meritava.
Restò a chiacchierare con loro per un lungo momento fino a quando la sua attenzione non venne richiamata da un altro gruppetto altrettanto familiare.
Vedere le sorelle Greengrass, Zabini, Nott e la Smith le portò alla mente un altro tassello del piano di Silente.
Era stata sorpresa quando aveva saputo che l'Ordine della Fenice non aveva messo solo Narcissa sotto protezione, ma anche gli amici di Draco.
In uno dei combattimenti con i mangiamorte l'Ordine era riuscito a schiantare i ragazzi e a "prenderli in ostaggio" così da non destare sospetti.
Gli avevano poi portati al sicuro in una dimora sperduta in Scozia sottoposta al Incanto Fidelius, e che conoscevano solo Kingsley, Lupin e Andromeda.
Ricordò anche l'ammirazione che aveva provato per quei ragazzi quando nel giorno della battaglia finale, invece che restarsene al sicuro in quella casa, gli aveva visti combattere al fianco suo e dei membri del l'Ordine.
Lei stessa non sarebbe viva se non fosse stato per Zabini.
E dopo che la guerra era finita, nonostante Nott, Zabini e la Smith avessero il marchio, non erano stati processati.
Aveva anche saputo delle perdite dei ragazzi, la madre di Nott, che non era scesa in campo, era stata arrestata nel tentativo di lasciare il paese qualche ora dopo alla sconfitta di Voldemort, così come anche i coniugi Greengrass scappati dal castello di Hogwarts subito dopo aver visto il loro signore cadere. I genitori di Zabini invece erano entrambi morti durante la battaglia, uccisi dagli Auror, e così anche il signor Smith, ucciso però dalla stessa moglie nel tentativo di proteggere la figlia contro la quale il marito si era scagliato con grande veemenza, accecato dalla rabbia per il suo tradimento.
La signora Smith infine, proprio come Narcissa, non era stata processata, anche lei non aveva il marchio e non aveva partecipato a nessuna malefatta dei mangiamorte.
Ora tutti loro vivevano tranquilli, certo avevano anche loro subìto la confisca delle proprietà da parte del Ministero, ma li rimaneva comunque i loro patrimoni intatti. E poi, a giudicare dalle espressioni dei loro visi, erano finalmente felice e sereni. Hermione lo vide nei loro sorrisi, e anche nel modo in cui Nott e la Smith si guandavano e si tenevano per mano.
E la sua stessa convinzione la vide anche negli occhi di Draco che proprio in quel momento si era avvicinato a loro, e che lo avevano accolto con ampi sorrisi.
Proprio mentre il suo sguardo e quello del biondo si incontravano il Ministro Shacklebolt richiamò l'attenzione di tutti da sopra un piccolo palco dove fino a quel momento gli strumenti incantati stavano suonando.
《Signore e signori, innanzi tutto vi ringrazio per la vostra partecipazione a questa festa, che come molti di noi sappiamo, non è una festa qualunque...quest'oggi voglio celebrare ancora una volta il coraggio, la tenacia, la perseveranza...tutti noi avvolte ci vantiamo di avere queste tre caratteristiche, ma quando arriva il momento di dimostrarle allora e solo allora ci rendiamo veramente conto di possederle o no, perché è solo nei momenti duri, difficili, che ci accorgiamo di chi siamo veramente, che quello che credevamo di essere si rivela vero o falso...quest'oggi io voglio parlarvi di una persona che non solo ha scoperto di possedere queste tre caratteristiche ma che le ha anche dimostrate mettendo a repentaglio la sua stessa vita pur di combattere per ciò che è giusto, per un mondo migliore nel quale noi ora viviamo, e nel quale vivranno i nostri figli, perché signori miei, gli eroi non sono solo quelli dalla veste immacolata, ma anche quelli la cui veste ha subito molti strappi o macchie...e se ce una cosa che da questo ho imparato è che, come mi disse una volta un vecchio saggio, non bisogna mai fermarsi alle apparenze...》
La sala si riempì di applausi non appena Kingsley smise di parlare
《E ora signore e signori, sono qui oggi per consegnare queste due medaglie al valore e al coraggio, a qualcuno che si è dimostrato degno, e che ha anche dimostrato pienamente di possederle...fate un forte applauso al signor Draco Malfoy》e dopo queste parole un'altra serie di applausi riempì la sala mentre intanto Draco saliva sul piccolo palco dove poi Kingsley Shacklebolt, Ministro della Magia, appuntò le due medaglie d'oro sulla giacca di Draco, stringendogli infine la mano.
《Voglio ringraziare tutti quelli che hanno creduto in me, mia madre, i miei amici e la mia bellissima fidanzata, è soprattutto merito suo se oggi mi trovo qui》disse Draco mentre Hermione, con accanto  Narcissa, si tamponavano le guancie per le lacrime di gioia e orgoglio. Harry, Ginny, Ron e la sua ragazza applaudevano forte con un sorrise sincero in volto, stessa cosa il gruppo di ex Serpeverde con tanto di lacrime di commozione da parte delle ragazze.
《Vorrei anche fare un ringraziamento speciale ad Albus Silente, che ha visto ben più in là del mio cognome...grazie per la fiducia che ha riposto in me...》disse infine Draco guardando verso uno dei quadri che decoravano la sala, dove un vecchio mago dalla barba lunga e bianca le fece un cenno col capo, con in viso il solito sorriso bonario che nessuno avrebbe mai dimenticato.
Più tardi, dopo aver ricevuto strette di mano e congratulazioni varie, e dopo qualche danza al centro della sala, Draco e Hermione uscirono a prendere un po d'aria sul piccolo balconcino adiacente alla sala. Draco con un colpo di bacchetta fece chiudere le portefinestre delicatamente
《Così avremmo un po di pace...》sussurrò Draco voltandosi verso Hermione con un sorrisetto malizioso, Hermione, sotto la luce della luna e delle stelle, lo guardò divertita
《Ma come?? Non ti stai divertendo alla tua festa??》lo prese in giro la riccia mentre Draco, dopo essersi avvicinato, la afferrava per i fianchi in una presa possessiva, lei gli passò le braccia attorno al collo.
《Oh si, ma preferisco molto di più le feste private con una certa Grifona...》mormorò con tono malizioso sfregando la punta del naso sulla guancia di lei, Hermione ridacchiò sentendo anche un brivido, e non di freddo, percorrerle la schiena
《Per quella dovrai aspettare sta sera temo...》sussurrò piano Hermione mentre con le mani gli accarezzava quella ampia schiena in una lenta carezza.
《Mmmmmhh...ma perché rimandare...??》sussurrò Draco lasciandole una scia di baci sul collo mentre le sue mani si muovevano in una lenta carezza lasciva
《Sei matto?!? Qui no...!!!》ridacchiò Hermione fermando l'avanzata del biondo. Draco mugugnò contrariato premendo la riccia contro la ringhiera col proprio corpo
《Draco...》sospirò Hermione provando a resistere alla sua scia di bacio e carezze, Draco però continuò con la sua opera di persuasione coinvolgendola in un bacio come pochi che la stordì.
Le loro labbra sembravano essere fatte per combaciare, le loro lingue si muovevano in una danza così lenta e coinvolgente che la fece gemere piano sulla bocca del biondo.
《Ti amo》le soffiò Draco sulle labbra
《Anch'io ti amo》sussurrò Hermione con gli occhi ancora chiusi e le guance arrossate, Draco premette ancora una volta le labbra su quelle di lei in un bacio rovente, accarezzandole dolcemente il viso, dopodiché si allontanò di poco, tenendole il volto fra le mani e guardando il viso di Hermione al chiaro di luna.
Aveva le guance arrossate, gli occhi socchiusi e le labbra rosse e gonfie dai baci, e la trovò meravigliosa.
Si...pensò, era quello il viso che voleva vedere ogni mattina.
《Draco...》la voce melodiosa della sua amata lo riportò alla realtà. Le sorrise lasciandole un bacio tenero sulla fronte, sulle guance, sul naso, ed infine sulle labbra schiuse.
《Sei meravigliosa Hermione...-un altro bacio- ti amo, ti amo così tanto che non riesco più a pensare alla mia vita senza di te, da quando sei entrata nella mia vita hai sconvolto il mio mondo, con te ho capito cosa significa provare dei sentimenti, ho capito cosa significa la parola amore, una parola così rara per un Malfoy...- e qui Draco fece un sorriso amaro- voglio che tu sappia che sei la cosa più bella che mi sia mai capitata, e non vorrei perderti per niente al mondo...perciò ora voglio chiederti una cosa, e voglio che tu mi risponda sinceramente》disse Draco accarezzandole delicatamente il viso e guardandola intensamente, Hermione, con le mani appoggiate sulle braccia di lui, annuì, facendo fatica a trattenere le lacrime per quelle parole e sentendo il battito del suo cuore accelerare sempre di più. E quando lo vide inginocchiarsi davanti a lei, tenendole la mano tra le sue, credette di svenire, un paio di lacrime vinsero le sue difese rotolando lungo le candide guance.
《Hermione Jean Granger, voglio trascorrere il resto dei miei giorni  con te, voglio svegliarmi accanto a te ogni mattina e andare a letto con te ogni notte. Voglio che tu sia mia così come io sono tuo, e voglio che tutti quanti lo sappiano...quindi - e qui Draco tirò fuori dalla tasca interna della giacca un piccolo cofanetto quadrato in velluto verde scuro e lo aprì- Hermione, mi faresti l'immenso onore di diventare mia moglie??》
Con il viso ormai bagnato dalle lacrime Hermione annuì con forza mentre diceva
《Si!!! Si, si mille volte si!!!》
Draco emozionato le mise al dito il bellissimo anello di fidanzamento che apparteneva alla sua famiglia da generazioni, un prezioso anello con un grosso diamante sul quale vi era incisa una M.
Dopodiché si alzò in piedi stringendo a sé Hermione mentre lei gli circondava con forza il collo con le braccia, suggellando poi quella dolce promessa con un bacio appassionato e pieno d'amore.
Lo stesso amore che li aveva permesso di affrontare quella guerra, la lontananza, la separazione forzata. Ma che nonostante questo non gli aveva mai davvero allontanati, anzi, gli aveva dato la forza di andare avanti con la promessa che prima o poi si sarebbero reincontrati.
E così era stato.
E ora, sotto la luce della luna e di quella notte stellata, Hermione Granger e Draco Malfoy, due ragazzi tanto diversi quanto compatibili, davano inizio ad un nuovo capitolo della loro vita.
Una vita che li avrebbe visti insieme.
Fino alla fine.

"As long as you love me..."


The End

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