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Capitolo 48

《Ecco qui cara, e mi raccomando, cerca di dormire》
《Va bene Madama Chips》
L'infermiera fece un sorriso prima di voltarsi ed andarsi ad occupare degli altri malati, lasciando così Hermione da sola sdraiata al letto con una caviglia ingessata, un polso fasciato ed un enorme cerotto bianco sulla fronte.
Voltò il capo verso il comodino dove alcune fialette di pozioni erano state posate dall'infermiera, ne prese una e la bevette tutta d'un fiato facendo poi una smorfia per il saporaccio che aveva, si versò un bicchiere d'acqua che trangugiò immediatamente così da togliersi il sapore dalla bocca. Sospirando si appoggiò poi sul cuscino guardando poi il letto accanto al suo, occupato da Hannah Abbott serenamente addormentata. Per fortuna stava bene, aveva anche lei una caviglia ed un braccio rotto, la ferita alla testa era stata un più grave della sua ma per fortuna la prontezza di Madama Chips aveva fermato l'emorragia.
Ora aveva una benda attorno alla testa, il braccio destro e la caviglia sinistra ingessata, ma grazie alle pozioni di Madama Chips avrebbe portato il gesso per non più di due settimane al massimo.
Tutto il contrario del mondo babbano che lo si portava dalle tre settimane ad un mese....
Si voltò a guardare il soffitto sospirando pesantemente, si sentiva in colpa per lei, se non fosse stata in sua compagnia non le sarebbe successo niente.
Ripensò a quella pazza della Parkinson chiedendosi che cosa avesse in testa al posto del cervello, avrebbero potuto morire!!!
Un colpo sbagliato alla testa e bam!!! Fine.
Ma forse, chissà, ci contava....
Ripensò alle sue parole, come avesse fatto a scoprire di lei e Draco era proprio un mistero.
Draco è mio.
Aveva detto, ed in una maniera così possessiva da raggiungere la follia.
È me che sposerà.
Che cosa voleva dire con questo??
Che sperava che lui le facesse la proposta??
O forse stava rimarcando il territorio come solo una fidanzata aveva diritto di fare??
Scose la testa, troppe domande nella sua testa che le stavano facendo venire un'emicrania.
L'unica persona che poteva dissipare i suoi dubbi era proprio il suo biondo Serpeverde, anche se temeva la sua rabbia se avesse saputo cosa la Parkinson aveva fatto.
Non tanto per lei ma per lui.
Non voleva che si mettesse nei guai per colpa sua.
《Santo cielo Hermione!!!》sentì esclamare seguito subito dopo da un 'shh!!!' di Madama Chips, Ginny però la ignorò bellamente avvicinandosi alla sua amica seguita da Harry, entrambi con una faccia preoccupata.
《Ciao ragazzi》li salutò Hermione con un sorriso, consapevole che ad avvertirli saranno stati sicuramente i Prefetti
《Lascia da parte i convenevoli, che diavolo è successo??》le chiese Ginny guardando basita la sua caviglia ingessata, Hermione tentennò, indecisa.
Doveva dirli che quella matta le aveva spinte giù per le scale??
《Siamo cadute dalle scale...》disse alla fine
《Siete??》chiese Harry sorpreso alzando poi lo sguardo e notando la Tassorosso nel letto accanto.
《Oh dio, ma com'è successo?!?》chiese Ginny, guardando da lontano la ragazza, accigliata.
《Ecco....non so come sia successo, stavamo parlando e ad un tratto siamo cadute》rispose Hermione nervosa
《Siete cadute??》chiese Harry non tanto convinto, Hermione gli era sembrata molto insicura mentre lo diceva.
La riccia annuì.
《Tutte e due....》chiese invece la rossa sospettosa
《Ah-ha》fece Hermione annuendo
《Contemporaneamente》continuò la rossa sempre sospettosa.
《...si, non so come sia successo》spiegò la riccia facendo una faccia da 'non me lo spiego neanch'io', Harry aggrottò la fronte confuso, indeciso se crederle o no mentre invece Ginny la guardò con gli occhi a due fessure.
《Hermione》
《Si??》
Che - cosa - è - successo??》le chiese scandendo le parole, con le sopracciglia alzate in una espressione severa.
《Te l'ho detto....》rispose Hermione capendo però che l'amica non le aveva creduto, Harry intanto fece passare lo sguardo da una all'altra.
《Hermione》le disse Ginny ammonendola con lo sguardo, Hermione sospirò arresa.
《Ok, va bene.....è vero che siamo cadute dalle scale》
《Ma??》fece la rossa spingendola a continuare
《Ma....è stata la Parkinson a spingerci》disse facendo sgranare gli occhi agli amici
《COSA?!?》esclamò Ginny, attirando l'attenzione dei malati e beccandosi un'occhiataccia da Madama Chips.
《Signorina Weasley!!! Qui ci sono delle persone che hanno bisogno di riposare, se non può contenersi le dovrò chiedere di uscire!!!》la sgridò l'infermità interrompendo le cure ad una ragazza con la faccia piena di pustole
《Mi scusi Madama》disse Ginny, più tanto per dire che dispiaciuta veramente. Fece chiudere le tende attorno al letto di Hermione lanciando poi un incantesimo silenziante attorno a loro, così che non gli potessero sentire.
《In che senso la Parkinson vi ha spinte》le chiese intanto Harry
《Ha scoperto che io e Draco stiamo insieme e mi ha minacciata di stargli lontano》raccontò la riccia
《Quella vipera》ringhiò Ginny
《Ma come ha fatto a saperlo??》chiese poi
《Non ne ho idea, ma lo sa》le rispose Hermione pensierosa
《Devi dirlo a Silente》gli disse Harry mentre la rossa alle sue spalle annuiva con forza
《Non posso perché in verità io non l'ho vista spingerci》le spiegò Hermione
《E come sai che è stata lei??》continuò il ragazzo confuso
《È ovvio che sia stata lei!!!》disse Ginny con tono ovvio lanciando un'occhiataccia al ragazzo
《Più tosto cosa ti ha detto??》aggiunse la rossa, Hermione sospirò
《Mi ha intimato di stare lontana da Draco altrimenti me l'avrebbe fatta pagare, ha anche minacciato di fare del male a Hannah se non le avessi dato retta》raccontò Hermione preoccupata, Harry scosse la testa scioccato e allibito, Ginny invece era sempre più furiosa.
Ma chi si credeva di essere quella pazza?!?
《So che è stata lei a spingerci ma non posso provarlo, e se vado dal Preside e poi lui interrogasse la Parkinson a riguardo lei negherebbe tutto ovviamente, e potrebbe fare del male a Hannah per farmela pagare》spiegò Hermione agli amici
《Ed io non voglio che le accada qualcosa per colpa mia, non me lo perdonerei》concluse la riccia guardando i due amici, Harry annuì Ginny invece sembrava pensierosa.
《Beh, gliela farò pagare io allora》disse ad un tratto determinata, attirando l'attenzione di entrambi
《Ginny, no》protestò Hermione
《Si invece!!! Quella befana non può pensare di farla franca dopo quello che ti ha fatto》rispose la rossa infuriata

《No, è appunto per questo che non volevo dirvi niente, non voglio che affrontiate la Parkinson, vi metteresti solo nei guai e non ne vale pena》le disse Hermione cercando di farla ragionare, cercò anche aiuto in Harry con lo sguardo che sospirò capendo le ragioni dell'amica, e provò a far ragione la rossa. Certo, era arrabbiato anche lui, ma Hermione aveva ragione, non valeva la pena rischiare una punizione solo per faccia da carlino.
《...e quindi dovrebbe restarcene con le mani in mano!!!》esclamò infastidita la rossa
《No, ma terremo gli occhi aperti, e ogni volta che Hermione andrà a fare la ronda la controlleremo con la Mappa del Malandrino》disse Harry ragionevole, Ginny sembrò pensarci per qualche secondo finendo poi per annuire arresa.
《Comunque guardate che non mi serve la scorta, so cavarmela da sola》ci tenne a precisare la riccia, un po seccata all'idea di essere controllata.
《È una precauzione Hermione, lo so che sei in grado, ma è per stare tranquilli》le disse Harry con un piccolo sorriso, stringendo una mano all'amica, lei gliela strinse di rimando annuendo arresa.
Almeno era riuscita a far desistete Ginny.
《Lo dirai a Malfoy??》le chiese puntualmente la rossa in questione, Hermione sospirò indecisa.
《Non lo so, ho paura di come potrebbe reagire》spiegò con tono incerto
《Devi dirglielo, sarebbe un precedente pericoloso se tu gli nascondessi la verità》le consigliò Ginny seria, Hermione sospirò pensierosa.
Beh, in effetti forse doveva per forza visto che voleva delle spiegazioni riguardo a quello che la Parkinson aveva detto.
Voleva sapere se era vero oppure no.
Come invocato dai suoi pensieri, ecco che la tenda veniva scostata in un gesto secco da niente poco di meno che il biondo Serpeverde, facendo sobbalzare i due Grifoni e alzare lo sguardo della riccia di scatto.
《Draco....》disse solamente Hermione sorpresa, mentre gli altri due amici ricambiavano lo sguardo impassibile del biondo.
《Beh Hermione, ti saluto, ci vediamo dopo lezioni》disse dopo un po Ginny, rompendo quel silenzio teso che si era venuto a creare e che si sarebbe potuto tagliare con un coltello, e tirando dalla manica Harry che era rimasto impegnato in una gara di sguardi col biondo.
Quando i due amici se ne furono andati Draco fece chiudere la tenda, così da avere della privacy.
《Hey, stai bene??》le disse Draco avvicinandosi ad Hermione e toccandole il viso e i capelli in una carezza preoccupata, Hermione gli sorrise sentendo il suo cuore saltare un battito ed un brivido scenderle lungo la schiena.
Le faceva sempre questo effetto essere toccata da lui.
《Sto bene, ma come sapevi che ero qui??》gli chiese la riccia curiosa

《Ho sentito il Prefetto di Serpeverde che ne parlava》le rispose il biondo, più che parlare lo aveva sentito deridere beffardamente la goffaggine delle ragazze. Se non fosse che la cosa lo aveva incuriosito, oltre che preoccupato, lo avrebbe preso a pugni.
《Oh》fece Hermione annuendo
《Com'è successo??》continuò Draco riferendosi all'incidente
《Ecco...》iniziò Hermione titubante, mordendosi il labbro inferiore, sarebbe stato il caso di dirglielo??
Draco la guardò in attesa, squadrandola attentamente.
《Hermione??》la richiamò il biondo con la fronte leggermente aggrottata, pensando si fosse incantata.
La riccia lo guardò un po indecisa prima di prendere un profondo respiro.
Doveva, aveva bisogno di risposte.
《Draco, ecco, vedi....non è stato un incidente》iniziò la riccia
《Che vuoi dire??》
《È stata la Parkinson ha spingerci per le scale》mormorò in fine, Draco strinse gli occhi a due fessure
《Come??》sussurrò, la voce che sembrava una lama affilata
《Non l'ho vista ma so che è stata lei, è apparsa subito e....》
《E...??》chiese Draco con un'espressione dura in viso
《Lei sa di noi, non so come ma lo sa....mi ha intimato di starti lontano oppure....》lasciò di proposito la frase in sospeso, e Draco comprese perfettamente a cosa si riferisse.
Questa l'avrebbe pagata cara.
《Non è tutto》continuò Hermione attirando la sua attenzione
《Lei....mi ha anche detto del vostro fidanzamento》
Draco sgranò leggermente gli occhi, dando una conferma che fece raggelare Hermione
《È vero allora》sussurrò allibita
《Hermione io-》
《Avevamo detto niente più segreti!!!》disse Hermione con delusione e rabbia
《Aspetta, fammi spiegare》fece Draco sperando di farsi ascoltare
《Avanti》lo incitò innervosita, guardandolo con sfida, Draco sospirò pesantemente prima di tirare fuori la lettera di suo padre dalla tasca del mantello, gliela pose così che potesse leggerla.
Cosa che Hermione fece dopo un ultimo sguardo al ragazzo

Draco
Non mi sprecherò in inutili convenevoli, mi limito solo a ricordarti che il Signore Oscuro è sempre più impaziente e che questo non fa che peggiorare la nostra situazione già precaria ai suoi occhi, perciò ti incito a velocizzare il lavoro.
Inoltre sono lieto di informati, che nonostante la nostra posizione non sia tra le migliori al momento, c'è una buona notizia che risoleverà, almeno in parte, il nostro nome. Robert Parkinson mi ha proposto un contratto matrimoniale in cui chiede, che entro la prossima primavera, tu e sua figlia convogliate a nozze. Sono certo che la notizia ti rallegrerà come ha rallegrato me, inutile dirti che ormai non ci speravo a trovare una degna purosangue che volesse sposarti.
Attendo una tua risposta, che so per certo sarà affermativa, e che condividerà il mio entusiasmo.

Tuo padre.
Lucius.

Quando finì di leggerla fu certa di aver sentito un gelo percorrerla dalla testa ai piedi.
Contratto matrimoniale.
Contratto.....
.....matrimoniale.
《L'ho ricevuta ieri sera, avevo pensato di mostrartela oggi stesso quando poi ho sentito Montague parlare dell'incidente a colazione》sentì dire a Draco, Hermione lo guardò non sapendo cosa dire o come reagire.
Le uniche parole che le risuonavano in testa erano:
Matrimonio.
Parkinson.
Primavera.
《E-e quindi...tu....??》balbettò Hermione a fiato corto, con il cuore stretto in una morsa, Draco prese posto accanto a lei sul letto, afferrandole una mano e portandosela alle labbra
《Hey....tranquilla, non ti devi preoccupare, i tempi in cui mio padre mi diceva cosa fare sono finiti》le disse sicuro, cercando di rassicurarla, Hermione ricambiò il suo sguardo, dubbiosa.
《Non permetterò a niente e nessuno di separarmi da te》aggiunse il biondo serio e deciso, baciandole la mano e portandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio con fare dolce.
Gesto che fece scaldare il cuore di Hermione, che in effetti si sentì un più rincuorata e stirò le labbra in un sorriso debole, stringendo di rimando la mano del biondo Serpeverde e avvicinandosi poi al suo viso e regalandogli un bacio delicato sulle labbra.
Bacio che Draco si premurò di approfondire, portando la mano libera dietro la sua nuca così da avvicinarla di più a sé.
Fu un lento accarezzarsi di labbra e una danza di lingue che ormai conoscevano bene, diverso dai soliti baci che erano soliti scambiarsi.
Era più rassicurante, pieno di un sentimento che ormai entrambi avevano capito di provare, ma che non avevano il coraggio di esprimere a voce.
Quando si staccarono fu più per mancanza di ossigeno che per altro, rimanendo però con le fronti l'una sull'altro a riprendere fiato.
《Ora sarà meglio che vada, ma tornerò più tardi, ok??》sussurrò Draco accarezzandole le guance con entrambe le mani, Hermione annuì aprendo poi gli occhi e scontrandosi con quelle iridi grigie che aveva imparato ad amare.
《Va bene》rispose Hermione sorridendogli dolcemente, Draco le regalò un ultimo bacio prima di alzarsi
《Aspetta》lo fermò la ragazza facendo voltare Draco verso di lei
《Ecco, che cosa farai con la....lettera??》gli chiese incerta
《Ovviamente non ho intenzione di accettare, penso però che ne parlerò con Piton o Silente per farmi consigliare come sia meglio rispondere, è importante per la mia copertura》le rispose Draco conciso
《Capisco》disse solamente Hermione sentendo come una spilla al cuore all'idea del ruolo di Draco. Egoisticamente non avrebbe mai voluto che lo facesse, ma comprendeva le ragioni del biondo, e l'unica cosa che poteva fare era dargli tutto il suo sostegno.
E pregare che non gli succedesse niente durante.
《Sarà meglio che vai adesso, non voglio che arrivi tardi alle lezioni》gli disse poi Hermione, sforzandosi di sorridere, Draco però comprese il suo timore e si avvicinò per darle un ultimo bacio profondo.
《A dopo》le soffiò sulle labbra prima di voltarsi ed uscire definitivamente dalla tenda che circondava il letto della ragazza.
《A dopo...》sospirò la riccia, guardandolo uscire dall'infermeria e lasciandosi poi ricadere sul cuscino con un sospiro, preoccupata per tutta quella faccenda.

*****

Hermione rimase per almeno una settimana in infermeria, il tempo necessario per permettere alla caviglia fratturata di riprendersi con l'aiuto delle pozioni.
I suoi amici le avevano fatto visita regolarmente, stessa cosa Draco che le aveva anche portato gli appunti delle lezioni che avevano in comune.
Così da tenersi occupata.
Il biondo le aveva anche raccontato di cosa aveva deciso di rispondere alla lettera di suo padre.
Silente le aveva detto di rispondere in una maniera del tutto enigmatica così che a tempo debito non risultasse vincolante, e Draco non poteva essere più d'accordo.
Conosceva bene suo padre, e sapeva che molto probabilmente aveva in qualche modo incantato la lettera, così da incastrarlo inevitabilmente.
Intanto il nostro biondino aveva continuato ad occuparsi delle sue faccende, che sia la riparazione dell'Armadio Svenitore o l'addestramento con Piton.
C'era però ancora una faccenda di cui doveva occuparsi.
E non poteva, anzi, non voleva che la passasse liscia.
《Penso che non dovresti farlo Draco》gli disse Blaise mentre finiva di prepararsi per le lezioni
《E a me non sembra di avere chiesto la tua opinione》gli rispose Draco seccato, maledicendosi mentalmente ancora una volta per avergli raccontato di cosa era successo a Hermione.
《Pensa alla tua ricciolina, non vorrebbe che facessi questo》gli disse ancora Blaise mentre afferrava la cartella, Draco sbuffò
《Beh lei non lo saprà, perché nessuno andrà a raccontarglielo》chiarì voltandosi verso entrambi i due ragazzi presenti.
Blaise, già pronto per andare, alzò gli occhi al cielo, per nulla intimorito da quel avvertimento mentre invece Theo, che seduto sul letto si stava allaciando le scarpe, lo guardò come se solo in quel momento si fosse accorto della sua presenza.
《Che c'è??》chiese ingenuamente, Draco sospirò finendo di farsi il nodo alla cravatta mentre Blaise scuoteva la testa con fare drammaticamente sconsolato.
《Io sono pronto, vado》annunciò Theo afferrando lo zaino e controllando che ci sia tutto
《Ma come?? Non ci aspetti??》gli chiese Blaise con la fronte un po aggrotata
《Mi dispiace Blaise, per quanto la mia presenza possa essere di conforto nella tua vita devo andare》gli rispose sarcasticamente il ragazzo avviandosi verso la porta
《Spiritoso, tanto lo so che vai da Jessica》gli disse Blaise dietro, Theo si voltò un secondo verso di lui prima di uscire.
《Ah l'amore.....che cosa non vi fa fare》commentò poi Blaise con un sospiro teatrale
《Forse sarebbe il caso che ti trovassi qualcuna anche tu non credi??》gli disse Draco mentre metteva i libri nella cartella
《Pfff!!! Per favore!!! Le mie ammiratrici ne morirebbero》rispose il moro con un sorrisetto divertito malizioso, Draco alzò gli occhi al cielo evitando di rispondere.
Una volta pronti uscirono dirigendosi verso la Sala Grande per la colazione, nel prendere posto Draco notò qualche posto più avanti il suo versaglio, che ignara di tutto, chiacchierava con le sue amiche ridendo di tanto in tanto come galline.
《Hey》lo richiamò Blaise con una gomitata indicando con un cenno del capo il gruppo di ragazzi che aveva appena varcato la soglia della Sala.
Sembrava stessero discutendo.
《Pensavo di incontrarli già qui》commentò il moro, i due gli osservarono per un po vedendo poi una di loro andare verso di loro
《Ciao ragazzi》gli salutò prendendo posto di fronte a loro
《Astoria, che succede??》le chiese Blaise, la ragazza sospirò
《È per via di Jessica, non voleva venire a mangiare, così Theo e Daphne l'hanno praticamente trascinata qui》gli informò gettando un'occhiata nella direzione della lite che stava attirando l'attenzione di quasi tutta la sala.
Dopo un po di tempo videro Theo afferrare bruscamente Jessica per il braccio e trascinarla via a forza, mentre Daphne rimase ferma sulla soglia per poi voltarsi seccata ed iniziare ad avanzare verso di loro.
Prese posto accanto ad Astoria sbuffando furiosa
《Beh!!! Che avete da guardare, lo spettacolo è finito!!!》inveì contro gli sguardi dei curiosi per poi poggiare i gomiti sul tavolo e passarsi le mani sul viso con fare stanco e seccato.
《Stai bene??》si azzardò a chiedere Blaise ricevendo un'occhiataccia in cambio.
La situazione con Jessica era sempre più difficile, da quando era tornata si era chiusa in sé stessa e quasi non mangiava. Lo faceva solo a forza, e solo perché la si obbligava.
Daphne non sapeva più come interagire con lei, aveva cercato di starle vicino perché comprendeva che qualsiasi cosa le fosse successo in quei due mesi che era stata via, non doveva essere facile da affrontare, soprattutto per una persona che non è mai stata educata a convivere con quel tipo di idee.
Il fatto che la sua famiglia fosse da sempre stata neutrale l'aveva sempre tenuta in una botte di cristallo, era come se fossero da sempre stati intoccabili.
Ma adesso non era più così, la ragazza si sentiva come spaesata, Daphne lo vedeva chiaramente, ma non capiva perché non permetteva a nessuno di aiutarla.
《Forse dovrei semplicemente lasciarla stare》mormorò d'un tratto la bionda, Astoria le accarezzò la schiena, cercando di confortarla, mentre i due ragazzi si guardarono tra loro.
《Le parlerò io》le disse Blaise serio, Daphne lo guardò
《Buona fortuna allora》sbuffò scocciata prendendo poi la tazza di thè che Astoria le aveva messo davanti, iniziando quindi a fare colazione in silenzio.
Mentre mangiavano ognuno di loro si perse nei propri pensieri, Blaise su cosa dire a Jessica, Daphne sul fatto che si sarebbe presa una pausa quel giorno, Astoria sulle materie che aveva quel giorno e Draco sul suo piano.
Non appena vide il suo versaglio alzarsi insieme alla sua combriccola si alzò anche lui, salutò gli amici distrattamente ed uscì.
《Pansy》la chiamò fuori dalla Sala Grande, facendo voltare sia lei che le amiche verso di lui.
Rimase fermo facendole capire che voleva si avvicinasse a lui, lo faceva sempre prima.
Quando voleva appartarsi da qualche parte.
Pansy lo guardò meravigliata ma poi sorrise maliziosa, congedò le amiche che se ne andarono ridacchiando e lanciando sguardi allusivi.
La ragazza si avvicinò sinuosa verso il biondo che la attendeva vicino ad un nicchia coperta da una armatura, con un leggero ghigno malizioso in volto.
《Draco, cosa desideri??》mormorò melliflua a poca distanza dal suo viso, mordendosi il labbro inferiore con malizia, e guardandolo altrettanto maliziosa.
《Beh, è da un po che non passiamo del tempo da soli》disse il biondo piano, parlando con voce volutamente carezzevole.
《Beh l'ho notato anch'io, mi sono infatti sentita trascurata》disse Pansy facendo un piccolo broncio che la fece assomigliare ad una bambina, Draco si avvicinò di un passo a lei, sovvrastandola con la sua alta figura
《Oh, non avresti dovuto》sussurrò lui finto dispiaciuto, portandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio con delicatezza
《Capisci però che ero preso dalle facendo del nostro Signore, voglio che sia fiero di me, anzi, di noi visto che diventeremo una cosa sola》continuò il biondo alludendo al matrimonio
《Vuoi dire che accetti??》chiese Pansy con una luce felice e sorpresa negli occhi, Draco sorrise in modo seducente, di quel sorriso cui nessuna era mai riuscita a resistere.
Pansy infatti arrossì.
《La notizia mi ha fatto molto piacere, e vorrei festeggiare il nostro fidanzamento come si deve, solo noi due》sussurrò allusivo, Pansy sorrise maliziosa, felice che il suo piano avesse funzionato.
E ora che si era sbarazzata della Mezzosangue, che a quanto pareva si era fatta da parte subito, forse troppo spaventata, avrebbe potuto avere Draco tutto per sé.
《Beh, lo sai che basta che chiedi e farò tutto quello vuoi》gli soffiò Pansy con tono melenso, a fior di labbra
《Allora che ne dici se ci vediamo sta sera, facciamo una bella cenetta e poi....》sussurrò Draco lasciando la frase volutamente in sospeso in modo allusivo
《Certo....》sorrise Pansy, alzandosi poi sulle punte e lasciandogli un bacio delicato sulle labbra
《A sta sera allora》sussurrò Draco con leggero ghigno
《A sta sera》soffiò Pansy lasciandogli un altro bacio prima di andarsene. Draco la guardò allontanarsi, con un ghigno malizioso in volto, e non appena la vide scomparire dalla sua visuale il suo ghigno si trasformò in un ghigno sprezzante e schifato.
Si passò la mano sulle labbra pulendosi da quel bacio tutt'altro che desiderato, gli ci era voluta tutta la sua forza di volontà per non mandarla al diavolo e spingerla via da sé.
《Allora?? L'hai fatto??》si sentì chiedere, voltando la testa si trovò Blaise davanti
《Si》rispose
《Penso che tu stia rischiando, potresti avere dei grossi guai》lo avvertì l'amico
《Solo se mi beccano》rispose Draco per poi incamminarsi insieme al ragazzo verso la lezione del giorno.

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