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Capitolo 35

《Fatemi capire.....Draco, il nostro Draco, ha avuto per quasi due mesi una relazione segreta con la Granger!!! Hermione Granger??》disse Jessica ricalcando il nome, ancora incredula a quelle nuove informazioni che Blaise raccontò loro. I quattro ragazzi si trovavano nella camera delle ragazze dove Blaise gli aveva mandato dopo l'assalto della Weasley, aveva poi scacciato via i curiosi del dormitorio e aveva riparato la porta. Draco per tutto il tempo era rimasto voltato di spalle, di fronte alla grande finestra della loro camera, osservando il bagliore verdastro che l'acqua del Lago Nero rispecchiava, Blaise aveva provato a parlargli ma il biondo non aveva fiatato, così dopo vari tentativi andati a vuoto alla fine era uscito andando al dormitorio femminile per spiegare la situazione agli amici. Non aveva potuto evitare di dire la verità almeno a loro, fortuna che la maggioranza dei curiosi erano scappati quando la rossa aveva fatto saltare la porta.....
《Proprio lei....》rispose Blaise in piedi con accanto Theo, le due ragazze erano una seduta sul letto l'altra sulla piccola poltrona della camera
《Ma com'è possibile?? Draco non la odiava??》chiese Daphne accigliata dall'incredulità, Blaise si limitò ad alzare le spalle
《Da quanto lo sai??》gli chiese invece Theo
《Da un po》
《E glielo hai lasciato fare?!?》esclamò Daphne indignata
《E ce lo dici solo ora?!?》esclamò in contemporanea Jessica
《Beh che avrei dovuto fare scusa?? lo sai che Draco fa sempre di testa sua!!! E poi....》si interruppe Blaise
《E poi??》lo incalzò Jessica, Blaise guardò uno ad uno i ragazzi prima sospirare
《E poi....volevo che lo facesse》
《Come!?!》esclamò Daphne scandalizzata
《Dovevate vederlo!!!》
《In che senso??》chiese Theo confuso
《Da quando ha iniziato a "frequentare" la Granger lui sembrava.....così tranquillo, come non l'ho mai visto prima d'ora....》spiegò Blaise cercando di spiegarsi senza dover per forza dire il perché a lui sembrava tranquillo, solo lui poteva sapere quanto Draco fosse stato turbato per via di quel compito assegnatoli. La Granger per lui si era rivelata come un piccolo spiraglio in mezzo a tutta quella oscurità se n'era accorto, quella nuova luce negli occhi che gli aveva visto nel ultimo periodo era un qualcosa di speciale e lui non se l'era sentito di impedirgli di viverla.
《E allora perché l'ha lasciata?? Se si sentiva così bene con lei perché rompere i contatti??》chiese Jessica volendo capire, Blaise scosse la testa pensieroso
《Non lo so.....forse per via di suo padre》buttò lì il moro
《Suo padre non è qui non può impedirgli di vivere la sua vita》protestò Jessica, Blaise la guardò con fare eloquente
《Questo lo so, ma in ogni modo Lucius viene sempre a sapere cosa fa Draco questo non ce bisogno che te lo spieghi》le disse Blaise con tono ovvio, in parte era molto vero, ma già diverse volte Draco era riuscito a depistare il genitore, era molto furbo dopotutto.
Ma questo era meglio non ricordarglielo.
《E Draco?? Cosa dice di questa storia》chiese Daphne dopo un momento di silenzio, Blaise sospirò
《Non dice niente, ma credo sia meglio lasciarlo stare per un po, almeno finché non sarà lui a dirci qualcosa》
《Ovvero mai》lo interruppe Jessica ironica, Blaise la guardò torvo
《Che ce?? Lo sai benissimo che se non siamo noi, sopratutto tu, a tirargli fuori le parole con le pinze non lo farà mai....》le rispose con tono ovvio e acido
《Io sono d'accordo con Blaise》intervenne Theo, attirando su di se sguardi sorpresi
《Non guardatemi con quelle facce lo dico perché anche secondo me Draco ha bisogno di tempo, la Weasley lo ha umiliato davanti a tutti nel dormitorio facendo quella scenata, qui dentro non si parlerà di altro. Vorrà stare solo e se noi andassimo a cercare di parlargli ci respingerebbe soltanto》spiegò Theo, Blaise annuì concorde
《Dobbiamo assicurarci che questa storia non esca da qui》disse lui
《E come pensi di fare??》gli chiese Daphne accigliata, il moro ghignò in risposta
《In modo tipicamente Serpeverde》

Più tardi, sempre a Serpeverde, nella loro Sala Comune Jessica e Theo si lasciarono cadere sul divano di fronte al camino con un sospiro, si erano divisi in coppie per poter andare ad avvertire gentilmente i loro compagni di casa di non dire niente dell'accaduto in giro per la scuola.
《Ah, e anche questa è fatta....》sospirò Jessica appoggiando il capo allo schienale del divano
《Già, speriamo solo che ci diano retta》disse Theo seduto accanto a lei, anche lui con la testa poggiata all'indietro sullo schienale
《Pensi che possano disubbidirci??》gli chiese la mora con lo sguardo puntato verso il soffitto
《Mmh....un po》mormorò Theo pensieroso, non era molto sicuro che i loro avvertimenti siano andati a buon fine, era di Draco che avevano più paura dopo tutto.
Anche se molte volte si erano mostrati sadici anche loro.....
《Dai non pensarci, non penso che siano così stupidi da rischiare.....e poi, l'incantesimo di Daphne gli renderà le idee molto chiare nel caso dovessero aprir bocca》gli disse Jessica con un sorrisetto diabolico in viso.
Era stata una bella trovata quella della bionda che, per assicurarsi il loro silenzio, aveva detto loro di lanciare di nascosto una fattura che come conseguenze aveva quella di rendere la pelle verde e piena di pustole gialle e, cosa più interessante, solo lei conosceva il contro incantesimo.
Ecco perché si erano divisi in due coppie, così che uno parlasse e l'altro lasciasse l'incantesimo.
《Daphne è parecchio sadica quando ci si mette...》commentò il ragazzo con un ghigno in viso.
Rimasero in silenzio per vari minuti, ognuno perso nei propri pensieri, poi Jessica si sfilò le scarpe dai piedi posandoli sul tavolino in mezzo, facendo bella mostra dei suoi calzini bianchi con la faccia di un gatto sopra, Theo sorrise divertito, solo lei poteva mettersi dei calzini come quelli....
《Che ce??》chiese Jessica confusa notando il suo sorriso, il ragazzo scosse la testa come a dire "niente" voltando poi il capo nella sua direzione, ammirandola in silenzio approfittando che la mora aveva chiuso gli occhi.
Per lui lei era perfetta, la trovava unica in tutte le sue bizzarrie, come i calzini che indossava al suo comportamento sciolto, o come dicevano le altre, da maschiaccio, gli piaceva davvero molto la sua spontaneità.
《Theo??》si sentì chiamare il ragazzo venendo riscosso dai suoi pensieri, si voltò nella direzione della voce così come anche Jessica, che aprì gli occhi non appena sentì quella voce. A due metri da loro, dietro l'altro divano che li stava di fronte, c'era Lavinia Lewis, con indosso la divisa scolastica la cui gonna era molto più corta rispetto alle altre. Aveva le braccia incrociate dietro la schiena e guardava il ragazzo con espressione e sorrisetto malizioso
《Ti va di passare del tempo insieme??》continuò la ragazza, Theo la guardò per un paio di minuti, poi guardò la ragazza che gli sedeva accanto. Lei non aveva detto niente, si limitava a guardare la Lewis con espressione indecifrabile. Theo guardò nuovamente la Lewis prima di alzarsi in piedi e raggiungerla, una volta vicino le disse qualcosa che solo loro poterono sentire, Jessica li guardò dalla sua postazione e vide il sorrisetto della ragazza sparire per dare posto ad un espressione infastidita. Lanciò a lei un'occhiataccia prima di voltare le spalle ed andarsene stizzita. Theo sospirò, ritornando al posto accanto a Jessica che lo guardò sorpresa
《Non vai con lei??》gli chiese infatti, Theo la guardò e le fece un sorriso prima di risponderle
《Non oggi....》mormorò appoggiando il capo alla sua spalla e chiudendo gli occhi.


*****


Passò una settimana da quel giorno, il giorno in cui la sua vita era precipitata nuovamente nel buio, una settimana che non parlava più con nessuno, una settimana che rimaneva chiuso in camera sua uscendo solo per andar a riparare quel maledetto armadio, una settimana che non sapeva più niente di lei.
L'aveva intravista qualche volta in biblioteca la sera, quando lui andava a prendere più informazioni per l'armadio o studiare un piano per Silente. Era stato, e lo è ancora, troppo straziante vederla e non poterle parlare, poterla toccare, baciare, fare tutto quello che prima era diventato così solito, così bello che lo faceva stare bene.
Ma non si pentiva della scelta fatta, doveva tenerla al sicuro anche se il prezzo era troppo alto da pagare. C'erano stati momenti in cui i loro sguardi si erano incrociati, momenti che sembravano infiniti ma che in realtà duravano neanche un secondo. Lei lo guardava con indifferenza, come se lui non contasse niente, come se tutto quello che c'era stato non fosse mai successo. Neanche uno sguardo triste o di rancore, niente che in qualche modo potesse consolare Draco di aver fatto la scelta giusta.
Solo indifferenza pura.
Inizialmente Draco si era detto che forse era meglio così, perché lei doveva dimenticarsi di lui.....ma ora la cosa iniziava a pesargli, gli scocciava parecchio il comportamento che la Granger aveva.
E poi, lui voleva davvero che lei lo dimenticasse??
Aveva evitato molte volte di rispondersi, era meglio non scavare in quel terreno, c'era il pericolo di scoprire che lei in realtà era diventata troppo importante per lui, in così poco tempo gli era entrata dentro senza che lui avesse la possibilità di accettarlo o rendersene conto.
Scosse la testa chiudendo gli occhi per scacciare via quei pensieri, non c'era motivo di pensarci ancora, era finita ormai quindi troppo tardi per i ripensamenti, ora doveva solo concentrarsi a riparare l'armadio svanitore.
Era già metà gennaio la fine della scuola gli sembrava troppo vicina, doveva fare presto.
Sentì il solito risucchio e quando aprì l'anta la mela che aveva inserito era sparita, bene, ci era riuscito al primo tentativo, ora doveva solo farla tornare indietro.
Sussurrò nuovamente la formula del incantesimo sentendo nuovamente il risucchio, aprì nuovamente l'anta ma ancora una volta alla mela mancava un pezzo, sospirò frustrato chinando di poco il capo, che altro doveva fare perché quello stramaledetto armadio funzioni??
Chiuse l'anta facendola sbattere per la rabbia che provava, si sfregò la faccia con entrambe le mani e sospirò di nuovo, sperava che almeno l'idromele funzionasse perché non sapeva più che inventarsi contro il vecchio. L'aveva dato a Lumacorno solo due giorni fa, ripetendo l'incantesimo che aveva usato con la Bell, augurandosi che niente andasse storto questa volta.
Decise di uscire dalla Stanza delle Necessità per prendere un po d'aria, ricordare quello che l'idromele da lui modificato potesse fare gli aveva bloccato il respiro in gola.
Uccidere qualcuno.
Macchiarsi le mani con il suo sangue, sapere che quella persona è morta per colpa sua gli faceva contorcere lo stomaco. Uccidere una persona era una violazione della natura, come avrebbe potuto guardarsi allo specchio da quel momento in poi??
Come riuscire ad ignorare quella enorme colpa??
Non poteva saperlo e sinceramente non voleva saperlo!!!
Ma non aveva scelta, o la sua vita.....o quella di Silente.....
Silente.
Il mago più potente del mondo magico, uno dei più saggi dei più buoni, uno che nonostante suo padre avesse provato a cacciarlo dalla direzione della scuola non se l'era mai presa con lui.
Non lo aveva cacciato per vendicarsi, non lo aveva mai trattato male anzi, gli aveva sempre rivolto un sorriso bonario, un espressione gentile. Cose che gli avevano sempre dato fastidio e che ora aveva la possibilità di cancellare per sempre.
La domanda era, lo voleva davvero??
La risposta era più che ovvia.....
《Presto, da questa parte!!!》sentì dire, alzando lo sguardo si bloccò di colpo nascondendosi poi dietro ad una colonna. Aveva appena visto Lumacorno e Potter portare qualcuno in infermeria, il cuore iniziò a battergli forte.
Che sia.....??
Si avvicinò svelto, con passo felpato in modo che nessuno lo sentisse.
La porta dell'infermeria non era chiusa del tutto, c'era un piccolo spiraglio dal quale poteva sbirciare, dentro c'era Madama Chips che controllava qualcuno sdraiato sul letto, non riusciva a vedere chi fosse per via di Potter e Lumacorno che gli coprivano la visuale.

Avanti idioti toglietevi di mezzo!!!
Pensò seccato respirando in modo ansioso, vide l'infermiera dire qualcosa ai due, poi si allontanò insieme al professore lasciando Potter vicino al letto, questo lo aggirò per prendere posto sulla sedia dall'altra parte dando a Draco l'opportunità di vedere il paziente.
Era solo Weasley.
Inconsciamente tirò un sospiro di sollievo rilassando le mani che non si era accorto di aver stretto fino a quel momento.....ma ben presto si ricordò di cosa stava a significare quella scena.
Aveva fallito di nuovo.

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