Capitolo 33
Le feste passarono fin troppo in fretta secondo il pensiero di molti studenti di Hogwarts, che ora, seduti sul treno, si ritrovavano a far ritorno alla solita routine fatta di lezioni e studio.
Su uno di questi vagoni c'era anche Hermione, tutta tranquilla a leggere un libro mentre Harry e Ron parlavano tra di loro. Quasi in un gesto automatico la riccia si portò una mano al collo dove vi era una bellissima ma semplice collana, il cui ciondolo era una piccola graziosa colombella bianca di profilo con le ali dispiegate, era rimasta davvero sorpresa quando l'aveva ricevuta.
Flashback
Era la sera della cena di Natale ed Hermione si trovava in casa dei suoi genitori in camera sua a finire di prepararsi, tra poco sarebbero arrivati i suoi parenti, nonni, zii, cugini. Sua madre stava finendo di prepare il cibo e suo padre era sotto la doccia, Hermione, con indosso un maglione di lana bianca ed una gonna nera, si stava finendo di pettinare i capelli quando un rumore alla finestra la distrasse. Posando la spazzola sul mobiletto si alzò in piedi avvicinandosi poi alla finestra, quasi le prese un colpo quando vide un paio di occhi gialli che la guardavano attraverso il vetro, guardando meglio vide che si trattava di un gufo. Dopo aver aperto la finestra il maestoso gufo nero entrò nella sua stanza posandosi sulla scrivania e tendendole poi la zampa, Hermione si avvicinò cauta al animale, intimorita da quel aura imponente che il gufo emava. Prese il piccolo pacco dalla zampa del animale il quale poi volò via lasciandola sola, aprì la piccola scatola avvolta in carta da regalo blu trovandoci dentro un cofanetto blu in velluto, lo aprì, e dentro ci trovò il piccolo ciondolo di una colomba bianca, il filo che la reggeva era sottile in oro bianco, era bellissima.
Hermione sorpresa la tirò fuori con delicatezza, osservandola poi meravigliata, chissà chi gliel'aveva mandata?? si chiese. Guardando poi verso il pavimento vide un pezzetto di pergamena arrotolata e chiusa con un filo verde smeraldo.
Lo raccolse, lo slegò e dentro ci trovò poche righe.
Spero ti piaccia.
DM
Il cuore le perse un battito, e un sorriso spontaneo le nacque sulle labbra, le aveva fatto un regalo.
Posando con delicatezza il rotolo di carta sulla scrivania si mise di lato i capelli ed indossò la collana, accarezzando poi il ciondolo con delicatezza, era splendido, semplice come piacevano a lei ma splendido.
Non poteva credere che le avesse comprato un regalo.
Il suono del campanello la riscosse dal suoi pensieri, poi sentì la voce di sua madre che le chiedeva di aprire.
Si guardò allo specchio prima di scendere notando le guancie arrossate, cavolo ma come l'aveva ridotta quella serpe!!!
Cercando di controllare il battito del suo cuore fece un respiro profondo prima di scendere ad accogliere i suoi famigliari.
Fine flashback
Sorrise accarezzando un'ultima volta la colomba prima di riprendere a leggere, ai ragazzi aveva detto che era stato un regalo dei suoi genitori non poteva dirgli del vero mittente, temeva la loro reazione. Ginny invece ormai sapeva tutto, gliel'aveva detto quel giorno prima di partire. Era stato uno shock per la rossa, che dopo averla raggiunta in camera sua, aveva preteso ogni spiegazioni. Dopo le prime cinquanta ramanzine sul fatto che stesse commettendo un grossimo errore facendo avanti indietro per la stanza e gesticolando come una pazza si era calmata, si era seduta sul letto dov'era la riccia e guardandola negli occhi le aveva chiesto se lei provasse qualcosa per lui. Hermione ne era rimasta di sasso, non ci aveva mai pensato o meglio, aveva evitato di farlo per paura della risposta.
Non aveva saputo rispondere, sapeva solo che quando stava con lui si sentiva....bene, senza pensieri.
Quando la baciava poi la faceva sentire desiderata, bella, come se lei fosse il più gustoso dei dolci.
A quei pensieri arrossiva come un pomodoro nessuno le aveva mai fatto quel effetto.
Quando Ron la guardava non provava questo anzi....ora che ci pensava, era da un po che Ron non faceva più parte dei suoi pensieri, vederlo con Lavanda non le dava più fastidio come prima, non sentiva più il cuore stringersi ogni volta che davano spettacolo davanti a tutti.
Non provava niente.
Ora invece, quando vedeva Malfoy parlare con qualche ragazza e che questa se lo spogliava con gli occhi si sentiva strana, come arrabbiata. Sentiva lo stomaco contorcersi e uno strano prurito le saliva alle mani insieme a una voglia di dire alla sciacquetta "togliti di mezzo" cosa che lei non aveva mai provato prima. Una volta infatti, mentre erano in classe, aveva visto la Parkinson avvicinarsi a Draco sculettando come suo solito e sederglisi praticamente sopra, del tutto indifferente al fatto che ci fossero degli studenti in classe, aveva preso poi a fare la smorfiosa strofinandosi su di lui nonostante le proteste e la faccia parecchio infastidita di Draco. Quella vista le aveva fatto sentire come se le avessero gettato un secchio d'acqua fredda addosso sentendo anche un tale disagio mischiato a rabbia che mai aveva provato, aveva stretto così forte le mani a pugno tanto da conficcarsi le unghie nella pelle. Con il cuore che le batteva a mille, e non per un senso positivo, era stata sul punto di alzarsi afferrare quell'oca per i capelli e trascinarla fuori dalla classe, il più lontano possibile da Malfoy.
E l'avrebbe davvero fatto, se non fosse stato per la Smith, che con una spinta da dietro la schiena l'aveva fatta scendere dalle gambe del biondo mandandola quasi a terra. La Parkinson era diventata così furiosa, ed era sicura che ci sarebbe scappata una lite con rissa se non fosse arrivato il professore. Interiormente Hermione le era stata molto grata ed era lì che le domande su quali fossero i suoi veri sentimenti per lui erano sorte.
Durante le vacanze aveva riflettuto molto sulla questione, ed aveva capito, anche se non del tutto accettato, che Malfoy le piaceva....e molto.
Le era entrato così dentro nell'animo da sconvolgere completamente il rapporto che aveva con lui, forse dovevano parlarne, ora non era più solo un semplice passatempo era diventato qualcosa di più.
In ballo c'era il suo cuore, i suoi sentimenti, non poteva rischiare che venissero feriti
《Hermione, siamo arrivati....》si sentì chiamare da Harry, alzando lo sguardo si ritrovò a specchiarsi in due irridi verde smeraldo che la guardavano pensierose
《Certo....》gli disse lei sorridendo, in modo da mascherare il turbamento che sentiva dentro. Presero le loro valigie e scesero dal treno, dirigendosi poi verso le carrozze che gli avrebbero portati al Castello.
《Tutto bene Hermione??》le chiese Harry notando che l'amica era diventata silenziosa
《Si Harry tutto a posto》gli rispose la riccia cercando di sembrare convincente, Harry annuì anche se non del tutto convinto. Una volta saliti sulla carrozza Hermione cercò di fare conversazione con i due amici in modo tranquillo, cercando di ignorare il cuore accelerato per il fatto che a breve avrebbe rivisto un certo biondino dagli occhi grigi.
*****
Bene, e anche questa era fatta.
Incartò la bottiglia legandoci anche un fiocco in modo che sembrasse a tutti gli effetti un regalo, per consegnarlo avrebbe usato lo stesso metodo dell'altra volta, sperando che questa volta funzionasse visto che si trattava di un insegnante. Appoggiò la bottiglia incartata su uno dei mobili presenti nella Stanza delle Necessità e si sedette sul divano di fronte al armadio svanitore, si pasò le mani sulla faccia e sospirò. Sapere che stava per mettere in atto un altro piano che avrebbe potuto portare ad un omicidio lo rendeva così nervoso da farlo tremare e sudare freddo, ma non poteva fare altrimenti ammeno ché non volesse rimetterci lui. Un rumore proveniente fuori la finestra lo riscosse, guardandoci fuori vide le carrozze arrivare una per una al cancello di Hogwarts.
Erano arrivati.
Lei era arrivata.
Si passò una mano tra i capelli con fare nervoso, cosa doveva fare?!?
Se lei avesse scoperto che cosa stava combinando lo avrebbe odiato per sempre....che poi perché gli importava se lo odiava??
Non era niente di nuovo, lo aveva odiato per sei anni cosa cambiava??
Draco si lasciò cadere sulla poltrona più tosto sconsolato, cambiava invece....cambiava il fatto che ora lui....ah non riusciva nemmeno a dirlo a sé stesso!!!
Aveva riflettuto molto durante quelle vacanze, aveva rivissuto ogni momento passato con lei, ogni sensazione, e ogni volta che il volto di lei gli si raffigurava in testa sentiva il cuore accelerare i battiti, divampando uno strano calore al petto che mai nella vita aveva provato.
Era assurdo pensare che la persona che più gli aveva fatto ribrezzo ora.....fece un respiro profondo chiudendo anche gli occhi, forse doveva mettere le distanze, non poteva permettersi di....provare certi sentimenti, non per una come lei poi!!!
In più se suo padre o peggio il Signore Oscuro avessero scoperto di lei l'avrebbe messa un pericolo, ed era una cosa che non voleva che accadesse.
Assurdo....per la prima volta in vita sua si preoccupava per l'incolumità di qualcun altro che non fosse lui o sua madre.
E proprio per questo motivo l'unica soluzione che le venne in mente le fece davvero molto male, dovevano tornare alle vecchie origini, era meglio così, doveva tornare ad essere Malfoy e non Draco, in modo che lei non si affezionasse, in modo che lo odiasse di nuovo, in modo da tenerla al sicuro.
Così che l'addio, che inevitabilmente ci sarebbe stato, non fosse troppo doloroso.
Almeno per lei.
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