Capitolo 32
《.....e ricordate, voglio quelle pergamene finite sulla mia scrivania dopo il vostro rientro, ora andate, e buone vacanze a tutti》finì di dire la professoressa Mcgrannit, i ragazzi si alzarono raccogliendo le loro cose ed uscendo dalla classe il più in fretta possibile, felici che finalmente anche l'ultima lezione del giorno sia finita.
Domani si torna a casa.
Era questo il pensiero di tutti....o quasi.
Draco, in maniera del tutto svogliata, finiva di mettere le sue cose dentro la sua borsa a tracolla, non era in vena di feste, non quando si devono passare le vacanze rinchiuso in una stanza a riparare un dannato armadio che sarebbe servito per far infiltrare i mangiamorte a scuola. E con l'arrivo del Natale vedeva quel tempo sempre più vicino, sembrava che il tempo fosse volato senza neanche rendersene conto.
In un primo momento avrebbe pensato che quella delle vacanze sarebbe stata un'ottima opportunità, la scuola sarebbe stata vuota, gli insegnanti sarebbero stati nei loro alloggi, non ci sarebbe stato nessuno a beccarlo in giro per il castello. Ora però, non era particolarmente entusiasta di questa cosa, avrebbe voluto che qualcuno lo beccasse, lo portasse dal preside, lo espulsassero dalla scuola, qualunque cosa pur di evitare di portare a termine quel compito orribile, non voleva che i mangiamorte entrassero a scuola e non solo perché lì c'erano i suoi amici, no, a loro non avrebbero fatto niente lo sapeva questo, sono i vantaggi di appartenere alla casa di Salazar.
Il motivo per il quale non voleva che quelli entrassero era un altro, un motivo dai capelli ricci castani, occhi nocciola, testarda orgogliosa e fiera Grifondoro, dall'animo nobile e gentile.
Non capiva cos'era che gli prendeva ma di recente aveva realizzato che se i seguaci del Oscuro entravano, lei sarebbe potuta essere in pericolo, e il solo pensiero lo faceva sentire.....preoccupato.
Ma che cosa gli stava succedendo??
Quando mai lui aveva provato un sentimento del genere??
In quelle settimane che erano trascorse lui e la Granger avevano trascorso sempre più tempo insieme, senza neanche accorgersene aveva trascurato parecchio il suo incarico per stare con lei, solo ora si rendeva conto appieno. Si era sentito così bene in sua presenza che starle lontano era diventato quasi impossibile, ogni momento era buono per starle accanto.
Cosa gli aveva fatto quella riccia??
Perché ogni volta che la vedeva sorridere a Potter o Weasley sentiva l'istinto di staccare la testa a quei due??
Cos'era quella strana rabbia che gli saliva alla gola??
《Draco?? Andiamo??》si sentì dire venendo strappato dai suoi pensieri, alzando lo sguardo vide Jessica che lo attendeva sulla soglia della porta.
Facendo un sospiro si avviò uscendo poi nel corridoio quasi vuoto, affianco alla ragazza lo percorse in silenzio, ancora turbato per quelle strane emozioni che la Granger riusciva a farlo provare.
Quasi alla fine del corridoio vide un gruppetto fermo a bloccare le scale, sia lui che la ragazza sbuffarono scocciati.
《Ciao Draco》lo salutò una voce squillante, Pansy Parkinson si portò una ciocca di capelli dietro l'orecchio, tutta sorridente con una mano dietro la schiena.
《Hai finito la lezione??》continuò dondolando sui talloni con fare civetto
《Si, fammi passare》le rispose freddo Draco facendo un passo avanti per farle capire l'antifona
《Non vuoi sapere che cosa ti ho preso per regalo??》gli chiese la ragazza ignorando la sua richiesta
《No, fammi passare》
《Draco-》
《Non hai sentito Parkinson, ha detto che devi farlo passare》si intromisse Jessica guardandola seccata
《Nessuno ti ha interpellata Smith, e tu Draco potresti anche essere gentile non ti pare??》disse Lavinia infastidita
《Nessuno mi dice cosa fare, ora toglietevi di mezzo》rispose Draco irritato
《Dai fatti dare il regalo e poi la finiamo, che ti costa??》gli disse Millicent anche lei seccata, Draco sbuffò scocciato guardando poi in attesa Pansy, prima glielo dava prima lo avrebbe potuto buttare nella spazzatura....
Le quattro ragazze sorrisero compiaciute, lanciando il medesimo sguardo alla Smith la quale le guardava con odio.
《Tieni, questo è per te》disse Pansy tendendo la mano con il regalo verso Draco, era una piccola scatoletta avvolta nella carta da regalo viola lucido, con un fiocco argento sopra, Draco lo prese in malo modo
《Bene, ora permesso》disse il biondo facendo nuovamente per passare
《Non lo apri??》gli chiese Pansy, con una strana luce negli occhi, Draco la guardò male
《No, fammi passare》le disse a denti stretti, al limite della pazienza
《Avanti!!!》insistette Pansy con un sorriso sensuale
《Questo non faceva parte del patto Parkinson》si intromisse nuovamente Jessica irritata, Pansy la fulminò con lo sguardo
《Chiudi quella bocca Smith, non sto parlando con te!!!》le disse la ragazza anche lei irritata delle sue continue intromissioni
《Tu non mi dici di tacere, io parlo quando mi pare e piace》le rispose Jessica a tono, da lì nacque una lite fatta di parole pungenti e offensive, cosa che però diede la possibilità a Draco di svignarsela. Scese le scale di fretta non volendo correre il rischio di essere seguito da quelle arpie, ne aveva fino ai capelli di loro, non si preoccupò nemmeno di lasciare Jessica con loro, sapeva come difendersi la piccola peste.
Quando arrivò alla fine delle scale principali arrestò il suo passo riconoscendo una testa riccia dentro la Sala Grande, c'era la Granger che parlava allegramente con la Weasley e.....con Blaise??
Li osservò da fuori curioso.....e anche un po invidioso, Blaise sorrideva amichevole mentre parlava tutto tranquillo con loro, con le mani immerse nelle tasche. Non lo toccavano minimamente le occhiatacce che alcuni studenti di Serpeverde gli lanciavano, così come alle ragazze, nessuna delle due prestava attenzione alle occhiate basite dei suoi compagni di casa.
Perché lui non poteva essere come loro??
Non curarsi di con chi parlare, cosa fare....essere libero.
Vide Blaise guardare nella sua direzione e alzare una mano per salutarlo facendo voltare le due ragazze nella sua direzione. La Weasley lo guardò con una smorfia in viso mentre la Granger gli sorrise impercettibilmente, d'un tratto vide Blaise dire qualcosa all'orecchio della rossa, prenderla per il braccio e portarla più in là. La Weasley passò lo sguardo ad uno ad uno soffermandosi sopratutto su Draco e Hermione, inizialmente con fare confuso poi con fare incredulo, forse intuendo qualcosa. Una volta che i due ragazzi si furono allontanati Hermione si avvicinò al biondo con fare timido, sorridendogli anche timidamente.
《Ciao....》gli disse
《Ciao》le disse lui con tono distaccato
《Ecco....volevo augurarti buone vacanze, domani partiamo molto presto e volevo salutarti prima di andare....》gli disse Hermione con tono incerto, non sapendo se l'informazione potesse interessargli. Avevano trascorso molti momenti insieme, momenti che per lei erano stati belli, piacevoli, ogni volta che si incontravano in quello stanzino c'erano stati tanti baci appassionati ma anche dolci, profondi, che le avevano fatto venire uno strano solletico alla pancia, cosa che le aveva ricordato le farfalle nello stomaco di cui tanto parlava Ginny. Ma apparte tutti quei baci e quelle carezze, c'erano stati dei momenti in cui avevano parlato, seduti sul pavimento, con Hermione seduta tra le gambe di Draco appoggiata con la schiena al suo petto circondata dalle sue braccia. Lei gli aveva raccontato un po di cose su di sé di quando era bambina, dei libri che avevano occupato una parte della sua vita già da allora, di come si era sentita quando aveva scoperto di essere una strega, delle stupore dei suoi genitori. Non aveva saputo perché glielo avesse raccontato ma lo aveva fatto, e lui l'aveva ascoltata in silenzio, cullato dal suono dolce della sua voce, dalla delicatezza con cui lei giocava con le sue dita, dal profumo che emanavano i suoi capelli, erano così morbidi, gli piaceva toccarli.
Ora, mentre lei lo salutava augurandogli buone vacanze, sentiva l'impulso di abbracciarla, di stringerla a sé e non lasciarla mai più.....ma non fece niente di tutto ciò, doveva ancora capacitarsi di quelle emozioni così strane, mai provate.
Forse, era un bene che lei partisse, stare lontani per un po lo avrebbe aiutato a capire cosa gli stava succedendo.
《Va bene, ce dell'altro??》le chiese Draco guardandola in attesa, Hermione fece una piccola smorfia per quella risposta, cosa che però la fece sembrare adorabile agli occhi di Draco.
《Ehm....si, volevo darti questo, tieni》gli disse la riccia tirando fuori dalla borsa a tracolla un pacchetto avvolto in carta da regalo verde smeraldo, con un fiocco argento sopra.
Draco alzò leggermente il sopracciglio, sorpreso per quel dono inaspettato, lo prese in mano.
《Spero ti piaccia, buon Natale Draco》aggiunse Hermione, chiamandolo per la prima volta per nome, cosa che fece fare un salto al cuore di Draco.
Guardando che nessuno gli vedesse Hermione si alzò sulle punte e gli lasciò un tenero bacio sulle labbra, poi si voltò e se ne andò su per le scale, con le guance tutte arrossate per via di quel gesto così osato.
Draco, ancora immobile, restò a guardarla salire finché non fu sparita, completamente senza parole per il gesto avuto dalla riccia, si toccò leggero le labbra, sentendo ancora il burro cacao alla ciliegia che lei usava sopra. Guardò poi il dono che lei gli aveva dato e un sorriso appena accentuato le stirò le labbra, non le aveva chiesto niente in cambio, lo aveva donato e basta.
Forse era questo il Natale, donare senza aspettarsi niente in cambio.
Con il cuore che ancora gli batteva per quello strano calore al petto che lei gli aveva provocato salì le scale quasi di corsa, percorrendo poi di fretta il corridoio, doveva trovarla, non sapeva cosa avrebbe fatto una volta trovata ma doveva e basta.
La vide davanti al dipinto della signora grassa, intenta a dire la parola d'ordine, quando forse sentendo il suono dei suoi passi si voltò, sorpresa di vederlo lì. Draco si avvicinò a passo svelto, lasciando cadere la borsa al pavimento, e le afferrò il viso baciandola con trasporto, spingendola contro il muro. Hermione, dopo la sorpresa iniziale, ricambiò con altrettanto trasporto circondandogli il collo con le braccia.
Si baciarono per quelle che sembrarono ore, poi Hermione dovette fermarlo ricordandosi che erano nel corridoio dove chiunque avrebbe potuto vederli.
《Fermati, potrebbero vederci》sussurrò la riccia sulle labbra del biondo, Draco appoggiò la fronte a quella di lei mantenendo gli occhi chiusi, fece un sospiro ma annuì
《Sarà meglio che vada....》mormorò lui aprendo poi gli occhi e puntandoli in quelli di Hermione, lei ne rimase incantata ma non poté godersi molto il suo bellissimo sguardo perché Draco lo distolse di colpo.
《Ci vediamo al tuo ritorno》le disse Draco prima di fare un passo indietro, voltarle le spalle e andarsene, lasciando Hermione a fissare le sue spalle pensierosa.
*****
《Quindi i tuoi non faranno il ricevimento??》chiese Daphne mentre piegava uno dei suoi maglioni di fattura costosa prima di metterla nel suo baule
《No, papà ha deciso che andremmo in Francia dai suoi genitori, a quanto pare la figlia del fratello di mio padre si è fidanzata e vogliono lanciare la notizia il giorno di Natale.....》spiegò Theo seduto sul letto della bionda
《Ah, capisco....è quella tua cugina tutta curve e niente cervello?? Quella bionda??》gli disse Daphne facendo una smorfia, Theo sorrise divertito
《Anche tu sei bionda e tutta curve....》commentò ghignante
《Ma io un cervello ce l'ho, e lo uso》specificò Daphne facendo ridacchiare il cugino
《Comunque si, è lei che si sposa》rispose poi Theo, alzando gli occhi al cielo al pensiero di Betty, la cugina vanitosa e insopportabile....
《Non so come fai a sopportarla, io avrò passato con lei si e no mezz'ora e già avevo voglia di strangolarla.....è peggio di Pansy e il suo terzetto messe insieme》borbottò la bionda con uno sbuffo, Theo fece un sorrisetto scuotendo la testa al commento della ragazza quando poi si ricordò di una cosa
《A proposito del terzetto di Pansy, sai cos'è successo??》le chiese Theo, Daphne lo guardò confusa con un sopracciglio alzato
《Cioè??》chiese infatti
《Ho saputo che hanno avuto uno scontro con Jessica....》iniziò Theo
《Le hanno fatto qualcosa??》sibilò la bionda già pensando a mille modi in cui gliel'avrebbe fatta pagare
《Non esattamente.....diciamo che è stato fatto a loro》le rispose Theo, Daphne agrottò le sopracciglia
《Ho sentito che hanno litigato e che Jessica ha fatto svanire i loro vestiti proprio quando passavano Lumacorno e il professor Vitius》le raccontò, Daphne sgranò gli occhi scoppiando poi a ridere
《Non posso crederci》disse dopo che si fu calmata ma ancora con un sorriso sulla faccia
《Già....》sospirò Theo stirando le labbra
《Ma l'hanno beccata??》gli chiese Daphne
《No, lei si era disillusa per poi comparire nello svoltare del corridoio dando così l'impressione di essere arrivata da poco, così quando Pansy e le sue amiche l'hanno accusata i professori non le hanno creduto...》spiegò Theo, Daphne sorrise compiaciuta
《Eh brava la piccola Jessy....》mormorò lei, Theo sorrise in modo lieve con lo sguardo puntato sul pavimento, Daphne lo osservò per un momento
《Hai intenzione di parlarle prima o poi??》le chiese con tono cauto, Theo alzò lo sguardo capendo a chi alludesse
《Non credo che voglia parlarmi....》mormorò lui
《Avanti Theo, sai che non è così!!! Perche non provi??》insistette la bionda sedendoglisi accanto, lui la guardò incerto
《Sai, adesso è in Sala Comune da sola....》aggiunse la ragazza guardandolo eloquente, Theo sospirò passandosi una mano sulla faccia, alla fine annuì, Daphne si aprì in un sorriso raggiante
《Bravo, ora vai》lo incoraggiò la bionda, Theo si alzò in piedi avvicinandosi alla porta ed uscendo, percorse il corridoio fino ad arrivare all'uscita dal dormitorio femminile, fece un respiro profondo ed uscì.
La Sala Comune era davvero vuota, e l'unica occupante era Jessica, seduta sul divano davanti al camino con il suo gatto acoccolato sulle sue gambe mentre lei lo accarezzava. Con le mani nelle tasche si avvicinò lentamente, sperando che lei non lo notare fino a quando non si fosse avvicinato abbastanza, una volta vicino si schiarì la voce
《Ciao....》disse con tono basso
《Ciao》gli rispose Jessica continuando ad accarezzate il suo gatto con lo sguardo puntato sul animale
《Ehm....come stai??》le chiese Theo con fare un po impacciato
《Bene》gli rispose la mora fredda, Theo si dondolò sui piedi
《Ho....ehm...ho saputo che hai litigato con Pansy e il suo gruppo....》iniziò il ragazzo
《E con ciò?? Sei forse venuto a difendere la tua ragazza??》gli rispose Jessica acida
《A dire il vero no, in primo luogo perché lei non è la mia ragazza....》disse lui
《Mmh...》fece la ragazza
《Poi volevo sapere se non ti avessero punita》continuò il ragazzo
《Premuroso....comunque no》disse lei sarcastica, Theo annuì
《Gli piace farsi coccolare eh??》disse poi Theo dopo qualche istante di silenzio
《Si, vuoi giudicarmi anche del modo in cui accarezzo il mio gatto per caso??》gli disse lei risentita
《Ecco, no....io...》Theo sospirò prendendo poi posto accanto a lei
《Senti, mi dispiace, non avrei dovuto parlarti in quel modo, scusa》le disse con sguardo basso, Jessica lo guardò per qualche istante sentendo quella solita tenerezza che solo Theo le faceva provare farsi spazio dentro il suo petto.
《Va bene....》mormorò lei dopo qualche istante di silenzio, posandole una mano sul braccio e guardandolo con un sorriso appena accentuato, Theo alzò lo sguardo sollevato, facendole anche lui un piccolo sorriso.
《Mi sei mancata》sussurrò afferrandole una mano e stringendola, Jessica gli sorrise, arrossendo un po sulle gote per quella frase. Non curandosi del gatto sulle sue gambe strinse Theo a sé in un forte abbraccio, sentendo le braccia di lui circondarla prontamente.
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