Capitolo 30
La vide da lontano.
Sorrise a vederla sfrecciare così.
In sella alla sua scopa volava per tutto il Campo da Quidditch, sfrecciando tra gli anelli, tra gli spalti, nei dintorni.
Sarebbe stata un'ottima giocatrice se non fosse che non nutriva una grande passione per il Quidditch....
Come diceva lei, le piaceva solo guardare le partite che faceva la sua casa, niente di più.
Sogghignando beffardo, con le mani nelle tasche, si incamminò verso il Campo fermandosi nella penombra all'ingresso, osservandola cercare di scaricare la sua furia. Le ricordava quasi Draco a vederla così, con quel espressione dura in viso. Ancora non sapeva qual era il motivo di quell'ira sapeva solo che aveva litigato con Theo, era stata Daphne a dirglielo. Con un incantesimo non verbale richiamò la sua scopa dallo spogliatoio, si mise a cavallo e partì come un razzo standole alle calcagna.
《Non ti sembra di andare troppo veloce??》le gridò ironico, in modo che riuscisse a sentirlo, Jessica sobbalzò sulla scopa rischiando quasi di perdere l'equilibrio
《Ma sei impazzito?!? Mi hai fatto quasi cadere dalla scopa!!!》lo sgridò lei arrabbiata dopo essersi fermata, Blaise soghignò divertito
《Chiedo scusa, non era mia intenzione principessa....》le disse Blaise
《Ti ho detto di non chiamarmi così....》borbottò Jessica scocciata riprendendo a volare
《Quanto ancora hai intenzione di tenere quel muso》le chiese Blaise, standole tranquillamente al passo, Jessica non gli rispose prendendo più velocità nel volo. Blaise però le stette dietro tranquillamente, era un buon giocatore stare dietro al suo avversario era il ruolo che faceva.
Dopo mezz'ora che la lascio sfogare tranquilla la sua adrenalina, decise che era giunto il momento di affrontare il problema a quattr'occhi. Con un agile movimento del busto accelerò il suo volo, afferrandole il manico della scopa.
《Blaise!!! Cosa fai?!?》esclamò lei guardandolo infastidita, il moro riuscì a frenare entrambe le scope e poi parlò
《È arrivato il momento di parlare》le disse semplicemente
《Ma fammi il favore....》borbottò Jessica facendo per riprendere la sua corsa ma Blaise afferrò saldamente la sua scopa
《Parlo sul serio》le disse serio in viso, Jessica sbuffò scocciata permettendole di guidarla fino agli spalti. Scesero poi dalle scope appoggiandole sulle scale dove poi Blaise si sedette, Jessica preferì restare in piedi
《Allora??》iniziò il moro
《Allora cosa?? Sei tu che volevi parlare》gli rispose lei acida
《Voglio sapere perché sei così arrabbiata》le disse Blaise guardandola serio
《Chi dice che sono arrabbiata??》chiese Jessica sempre con tono acido, Blaise la guardò con un sopracciglio alzato
《Jess》la ammonì, lei alzò gli occhi al cielo sedendosi con poca grazia vicino al ragazzo, con il capo basso
《Che cosa vuoi sapere....》gli chiese in un sussurro
《Solo che cosa ti turba tanto》le disse Blaise con tono più dolce, Jessica sospirò, alzando lo sguardo e puntandolo davanti a sé
《Ho litigato con Theo》iniziò in un sussurro, Blaise rimase in silenzio aspettando che continuasse
《Lui....mi ha detto delle cose che mi hanno offeso molto....e io gli ho detto di non parlarmi mai più....》continuò
《E ora ti sei pentita??》gli chiese Blaise cautamente
《No, cioè....forse, non lo so!!! È che....mi ha fatto così arrabbiare il suo atteggiamento che....e poi per cosa??》balbettò lei, Blaise la guardò pazientemente, sapeva quanto fosse difficile aprire i propri sentimenti, sopratutto per un Serpeverde orgoglioso, cosa che a lei non mancava affatto, ma per capirci qualcosa doveva farla parlare chiaro e tondo
《Allora....raccontami cosa è successo fin dall'inizio》le disse con pazienza, Jessica prese un profondo respiro
《Ero nella Torre di Astronomia a dipingere quando improvvisamente arrivò Theo, inizialmente non mi ero accorta di lui ma poi abbiamo iniziato a parlare, gli ho chiesto un parere sul mio dipinto e mi ha risposto normale....poi però ha cambiato umore improvvisamente, e se ne stava andando, allora io l'ho fermato e gli ho chiesto se andasse tutto bene e lui mi ha urlato addosso, così, senza motivo》raccontò lei ricordando quanto strano fosse stato, Blaise non disse niente la ascoltò in silenzio
《Poi io gli ho chiesto che cosa avesse, perché si stesse comportando così e lui non mi ha risposto....improvvisamente però si era alzato un po di vento ed io ho preso il mio mantello e stavo per coprirmi quando lui me lo ha strappato di dosso e lo ha gettato a terra urlandomi contro di nuovo, mi diceva cose senza senso, che non ho nemmeno capito e quando gli ho chiesto di che cosa stesse parlando mi ha detto di non fare la finta tonta perché tanto lui sapeva tutto....io gli ho chiesto a cosa si riferisse e lui ha urlato qualcosa su te e me....inizialmente ho pensato si trattasse di quello ma poi mi sono detta di no, non credo che nessuno lo sappia, a parte Daphne ovviamente ma lei non ha detto niente a nessuno. Stavo per spiegarle un po la situazione quando lui mi ha interrotta e mi ha insultata, mi ha comparata alle vostre oche e via dicendo....era così arrabbiato!!! Allora mi sono arrabbiata anch'io l'ho minacciato e gli ho detto di non parlarmi mai più....》finì di raccontare, con tono risentito ma con una punta di tristezza. Blaise sospirò riflettendo, da quello che aveva capito Theo era arrabbiato con lei per una cosa che riguardava entrambi, ma perché gli dava così fastidio che stessero insieme??
Lui non se la prendeva se vedeva Jessica con Draco o con Tiger e Goyle, e di bene gliene voleva molto.
Ammeno ché....
《Dai andiamo....》disse improvvisamente Blaise, Jessica lo guardò stranita
《Dove??》gli chiese infatti
《Credo sia arrivato il momento di dire ai nostri amici cosa stiamo combinando.....》le rispose mettendosi in piedi e lisciandosi i pantaloni, Jessica alzò le sopracciglia stupita
《Sul serio??》
《Si....ultimamente anche Draco ha iniziato a farmi domande a riguardo e penso sia arrivato il momento di dirglielo》le spiegò
《Ma tu avevi detto che non volevi farlo sapere perché ci avrebbero preso in giro per cent'anni.....》le ricordò la mora un po indecisa, Blaise sorrise divertito
《Beh si, ma vedo che questa cosa sta creando dei chiari malintesi e non voglio rischiare di venir ucciso mentre dormo》le disse lui con tono scherzoso, Jessica lo guardò con un punto interrogativo in testa
《Perché dovresti venir ucciso nel sonno??》gli chiese confusa, Blaise sorrise scuotendo la testa
《Era per dire, forza ora andiamo....》le disse afferrando la sua scopa ed iniziando a scendere dagli spalti, Jessica lo segui con la propria scopa in mano
《Ora che ci penso....dove hai preso quella scopa??》le domandò poi Blaise notando che la scopa che aveva in mano la ragazza non era la sua
《Oh, l'ho presa dal vostro spogliatoio, credo che sia la scopa di Draco....》gli rispose la ragazza controllando il manico e notando le iniziali del nome del biondo incise sopra
《Sarà meglio che la rimetti dov'era, lo sai com'è Draco quando si tratta delle sue cose....》gli disse Blaise ricordando l'essere possessivo del amico su qualunque cosa, Jessica fece una faccia ironica ma annuì.
Dopo aver rimesso le scope negli armadietti dello spogliatoio si incamminarono verso i cancelli di Hogwarts, quel giorno c'era la gita per Hogsmead.
《Secondo te come la prenderanno??》gli chiese Jessica mentre gli camminava a fianco
《Credo bene, dopotutto non stiamo facendo chissà che cosa....》rispose Blaise
《Già...anche se all'inizio è stato strano》commentò la mora con un sorrisetto, Blaise ridacchiò passandole poi un braccio sulle spalle e stringendola a sé
《Stai tranquilla, mi avrai ancora al tuo fianco....》le disse con tono scherzoso
《Veramente mi stavo chiedendo quando sarebbe stato il contrario....》gli disse Jessica con una punta di sarcasmo
《Piccola peste》mormorò lui passandole il braccio sul collo e sfregandole la testa con due nocche in modo scherzoso, mentre lei protestava. Jessica riuscì a sfuggire alla sua presa mettendosi poi a correre ridendo
《Ehy, dove scappi!!!》le urlò dietro Blaise, mettendosi a correre anche lui.
Tra risate e spinte giocose, arrivarono poi al villaggio di Hogsmead.
*****
La giornata trascorse velocemente e in modo più tosto piacevole per la nostra riccia, nonostante l'assenza di Ron nel gruppo, si era divertita molto quel giorno.
Lei, Harry, Ginny, Luna, Neville e Seamus avevano deciso fin dalla sera precedente di fare un'uscita di gruppo per Hogsmead. A dire il vero, era stata più un'idea di Ginny, che a detta sua, sarebbe stato divertente uscire in gruppo. Comunque sia aveva avuto ragione, tra risate, scherzi, giri per Mielandia, Zonko e una burrobirra a I tre Manici di Scopa, la sua mente si era mantenuta impegnata, non c'erano stati occhi di ghiaccio o labbra invitante a perseguitarla e ne era stata immensamente grata. Ultimamente aveva pensato molto a quello strano rapporto che si era creato tra lei e Malfoy, l'improvviso interesse che lui aveva iniziato a dimostrare l'aveva insospettiva parecchio. E se inizialmente aveva fatto di tutto per respingerlo e tenerlo lontano, ora le capitava spesso di desiderare di vederlo sbuccare da un momento all'altro e baciarla fino a toglierle il fiato. Faceva ancora la ritrosa ma era solo per fare un po di scena, per ingannare i suoi sensi di colpa che l'accusavano di tradimento, perché in un certo senso se la stava facendo col nemico. Lei si diceva che non era affatto così perché non era certo lei a baciare per prima, ma la sua coscienza le veniva subito contro.
Ma non appena sentiva quelle labbra premere contro le sue si sentiva succhiata in un'altra dimensione, niente aveva più importanza, solo quelle meravigliose labbra.
Ma nonostante le piacesse molto il modo in cui lui la baciava e toccava, era arrivata alla conclusione che dovevano parlare seriamente e chiarire, questa storia non poteva continuare così.
Doveva sapere che cosa lo spingeva a comportarsi così con lei, quali erano le sue intenzione.
Questi erano i suoi pensieri mentre, nel corridoio semibuio, si dirigeva verso la biblioteca per restituire un libro e prenderne un altro.
Arrivata in biblioteca salutò Madama Pince, che stava mettendo a posto alcuni libri da delle scatole, e si diresse verso lo scaffale che le interessava, prese il libro per i compiti di Erbologìa restituì quello che aveva e salutando nuovamente la bibliotecaria uscì. In corridoio cominciò a sfogliare il libro leggendo qualche paragrafo mentre continuava a camminare, proseguì tranquilla per un lungo tragitto quando d'improvviso si sentì afferrare per la vita e sbattere al muro. Non riuscì nemmeno a vedere chi fosse che sentì delle labbra premere su le sue. Solo quando le sue narici furono investite da una fragranza virile, muschiata e inebriante capì di chi si trattasse, il modo poi in cui iniziò a muovere le labbra sulle sue, con grande trasporto, glielo confermò.
《Malfoy!!!》esclamò riuscendo per un secondo a staccarsi dal biondo
《Ssh, non parlare....》sussurrò lui riprendendo a baciarla, la schiacciò contro il muro, baciandola con più foga, stordendo Hermione ancora prima che lei potesse battere le palpebre. Draco fece vagare le mani sul corpo di Hermione con impazienza, aveva un disperato bisogno di sfogarsi, con tutto lo stress che aveva accumulato quel giorno cercando di riparare quel armadio e pensando ad un nuovo piano per uccidere Silente il suo tasso di nervosismo era alle stelle. Normalmente si sarebbe sfogato con Pansy, che correva ogni volta che lui chiamava, ma ora voleva la Granger. Erano già più di due settimane che quella situazione andava avanti, di baci rubati e qualche carezza spinta, che duravano pochi secondi visto che poi la mezzosangue pensava bene di fermarlo. Ma quei pochi secondi gli erano bastati per capire che la Granger avesse un corpo ben fatto sotto tutti quegli estratti di vestiti, e che doveva assolutamente scoprire al più presto. Continuando a baciarla sempre con più passione infilò una mano sotto al maglione, venendo a contatto con la sua pelle candida, scese poi con le labbra a baciarle il collo lasciando una scia rovente sulla pelle di Hermione, alternando i baci ai morsi. Hermione gemette, completamente presa da quelle nuove sensazioni, nessuno era mai stato tanto osato con lei. Sentiva le mani del biondo muoversi sapienti, curiose, vogliose sul suo corpo.
Dopo un po di tempo in cui la riccia si lasciò andare, decise che era ormai giunto il momento di fermarlo.
《Malfoy....》disse con un filo di voce, il biondo non le rispose impegnato com'era a divorarle il collo con baci e morsi, Hermione provò a spingerlo
《Malfoy....basta così》sussurrò in un ansito, Draco continuò a ignorarla e provò a baciarla per tapparle la bocca, ma la riccia allontanò il viso da lui con più risolutezza
《Malfoy》lo richiamò con tono fermo
《Cosa c'è!?!》esclamò il biondo, infastidito di essere stato interrotto sul più bello
《Ho detto basta così....e poi, dobbiamo parlare di questa cosa》continuò la riccia con tono serio, Draco la guardò per qualche secondo sbuffando poi in modo scocciato
《Non ce niente di cui parlare》le disse lui, allontanandosi di qualche passo
《Io invece penso che ci sia molto da chiarire, come ad esempio cosa significa tutto questo?? Perché lo stai facendo?? Quali sono le tue intenzioni??》gli disse Hermione parlando a raffica
《Granger respira....》le disse Draco, alzando una mano come a dire alt
《Allora??》
《Allora cosa??》
《Malfoy, rispondi》
Draco sospirò passandosi una mano tra i capelli
《Che vuoi che ti dica?? Siamo solo due ragazzi che stavano limonando finché tu non hai deciso di aprire bocca》le disse con espressione parecchio seccata
《Ma noi non siamo due ragazzi qualunque!!!》gli fece notare Hermione
《Voglio sapere che cosa significa tutto questo》continuò Hermione imperterrita
《Che vuoi che significhi?? Niente, è solo un modo per passare il tempo....》le disse Draco senza riflettere, Hermione indurì lo sguardo e serrò i denti, sentendosi ferita e umiliata da quella risposta
《Allora ti consiglio di trovarti un altro modo per passare il tempo Malfoy, io non sono un giocattolo》sibilò gelida, poi fece per andarsene quando Draco le si parò davanti
《Ok, mi sono espresso male, non era certo quello che volevo dire》
《Sei stato chiarissimo invece, ora permesso》gli disse Hermione
《Ascolta, non so nemmeno io cosa sia tutto questo....so solo che non voglio smettere, e nemmeno tu》le disse Draco sicuro
《Cosa ne sai tu di quello che voglio io??》gli chiese Hermione infastidita da quella sicurezza con cui pronunciò la frase finale, nonostante fosse un po vero non voleva che lui lo sapesse, Draco la guardò con un sopracciglio alzato
《È come dico io, e sai benissimo perché....non ti sei mai sottratta》
《Questo non è vero!!!》disse prontamente Hermione
《Granger....vuoi davvero negare l'evidenza??》le disse Draco con un ghigno beffardo in viso, Hermione non rispose, rimase a guardarlo per un po
《Senti, piantiamola di prenderci in giro e parliamo seriamente....questa storia non può andare avanti》
《Perché no?? Infondo a te piace a me piace, non capisco dove sia il problema》disse Draco iniziando a infastidirsi, perché doveva fare tante polemiche??
《Il problema siamo noi!!! Se per caso te lo fossi dimenticato, tu sei Draco Malfoy, purosangue altezzoso che disprezza quelli come me, Hermione Granger, mezzosangue....non si può fare finta di niente》gli disse Hermione seria
《Fin'ora non ci siamo fatti dei problemi, o sbaglio??》le rispose invece Draco testardo, ma perché rendeva tutto così complicato??
Sapeva chi erano e che non avrebbero dovuto, non c'era bisogno che glielo ricordasse, ma non voleva smettere, aveva bisogno di quei contatti con lei.
Ogni volta che ce n'era uno si sentiva bene, tranquillo, come se lei scacciasse tutta la negatività di cui era circondato.
Non poteva permettere che lei con i suoi dilemmi mandasse tutto a monte.
Hermione sospirò esasperata alzando gli occhi al cielo, perché si ostinava in quel modo!!!
《Possibile che tu non capisca?? Questo è sbagliato, ho già abbastanza problemi non voglio complicarmi la vita》gli disse esasperata
《Pensi di essere forse l'unica ad avere dei problemi??》esclamò Draco arrabbiato
《Beh non lo sei!!! Ce chi deve affrontare cose ben peggiori che una dannata cotta non ricambiata!!! Ma ho capito, sta calma, non ti disturberò più....》mormorò infine il biondo irritato, poi si voltò e se ne andò. Hermione, ancora in piedi in mezzo al corridoio, lo guardava allontanarsi sentendo ad ogni passo che il biondo faceva come un peso sul cuore e lo stomaco attorcigliarsi.
Aspetta....non andare.
Non lasciarmi.
Si ritrovò a pensare con il cuore che le pesava sempre di più.
Perché il solo pensiero che si allontanasse ancora di più, scomparendo in mezzo all'oscurità e quindi anche dalla sua vita le faceva mancare il fiato??
Non ti disturberò più.
Era davvero quello che voleva??
Non lo sapeva.
Lui era diventato una quotidianità nelle sue giornate, qualcosa che sapeva che, anche se non lo vedeva per tutto il giorno, prima o poi l'avrebbe raggiunta prendendola di sorpresa e rubandole un bacio che le consumava il fiato. Non aveva ancora capito come erano arrivati a quel punto di baci indispensabili, ma ora che lo guardava allontanarsi, sapeva che non voleva rinunciarci. Al diavolo le differenze, al diavolo i sensi di colpa, non si dovevano mica sposare....erano solo dei momenti fuori dal comune, fuori dalla solita routine fatta di compiti e libri, momenti che la facevano sentire.....viva.
Non poteva rinunciarci.
Proprio quando lo vide svoltare l'angolo, scomparendo dalla sua vista, si affrettò a raggiungerlo prima che se ne andasse e fosse troppo tardi, prima che la sua ragione la facesse ragionare dicendole che stava commettendo un'enorme sciocchezza. Corse lungo il corridoio, che mai come in quel momento le era sembrato tanto lungo, quando lo svoltò però, non ci trovo più nessuno, Malfoy era sparito.
Chiuse gli occhi passandosi le mani sulla faccia, era fatta, non lo avrebbe più incontrato.
Lo avrebbe visto solo a lezione dove però lui non le avrebbe più rivolto nessuno sguardo, niente più occhiate maliziose, niente più assalti in corridoio, niente più trascinamenti in uno sgabuzzino dove poi cadeva in balia dei suoi baci.
Niente più niente di niente.
Sospirò sconfortata, sfregandosi la faccia quando improvvisamente sentì una voce, la sua voce.
《Cerchi qualcuno??》sussurrò questa, Hermione alzò di scatto gli occhi ritrovandoselo davanti con un ghigno accennato in viso. Senza pensare due volte le lanciò le braccia al collo stringendolo forte a sé, sentendosi poi avvolgere dalle braccia di Draco lentamente.
《Sapevo che ci avresti ripensato....》le sussurrò all'orecchio, Hermione scostò il viso dal incavo del suo collo per poterlo vedere in viso, e per la prima volta in quelle tre settimane, fu lei a baciarlo. Si alzò sulle punte e fece incontrare le loro labbra dando inizio ad una danza che ormai conoscevano bene.
Non ci fu bisogno di parole per capire che, qualunque cosa ci fosse, non ci avrebbero più rinunciato.
*****
Intanto in un posto lontano, approfittando del buio della notte e dell'assenza di quello che una volta era il padrone di casa, una figura incappucciata si aggirava guardinga su per le scale e per i corridoi, alla ricerca della stanza che desiderava. Dopo aver svoltato vari corridoi arrivò all'ala est della casa, ritrovandosi davanti le due grandi porte in legno di mogano scuro che lo separavano dal suo obbiettivo, ghigno compiaciuto, finalmente avrebbe potuto mettere in atto il suo piano di grandezza, doveva solo trovarlo, e sapeva perfettamente dove guardare. Attraversò le porte con passo sicuro dirigendosi verso il corridoio che le interessava, puntò poi la bacchetta verso lo scaffale in alto e con un movimento del polso fece levitare verso di lui l'oggetto del suo desiderio. Quando questo atterrò sulle sue mani sorrise malefico, il suo momento era arrivato, ora mancava solo una cosa, ed era una vera fortuna che le vacanze di Natale fossero vicine.
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