Capitolo 25
Si guardò nuovamente allo specchio, osservando l'operato di Ginny.
Aveva fatto un ottimo lavoro, doveva ammetterlo.
Ora la rossa era ancora in bagno, a darsi gli ultimi ritocchi, poi sarebbero scese in Sala Comune dove i loro cavalieri le attendevano.
Da ben dieci minuti ci fece caso, guardando l'ora nel suo orologio a muro.
Non che la cosa le dispiacesse sia chiaro, meno tempo passava con Mclaggen meglio era. Si toccò con tocco leggero i capelli acconciati tutti di lato, le ricadevano lungo il collo ed erano belli e morbidi come mai lo erano stati, certo è vero, rispetto a come gli portava anni prima ora i suoi capelli erano molto migliorati, ma non gli aveva mai visti così belli come adesso.
Osservò poi il suo vestito, era bellissimo anche lui. Era un abito rosso-fuoco, con una sola spallina con dei brillantini sparsi sopra, il busto era decorato in delle pieghe, sulla vita c'era una cinta di seta decorata con dei brillantini qua e là, poi una lunga gonna le ricadeva lungo i fianchi fino alle caviglie, con uno spacco che partiva da metà coscia, infine le scarpe, un paio di decoltè rosse lucide.
Osservò poi il suo viso, era truccata in maniera semplice, giusto per risaltare gli occhi e zigomi, infine sulla labbra aveva un luci da labbra di colore del vestito.
Si, si piaceva.
Se non fosse per l'accompagnatore sarebbe stata contenta di andare a quella festa.
《Bene, sono pronta》disse Ginny uscendo dal bagno, dirigendosi poi verso il comodino dove si spruzzò un po di profumo e si mosse un po i capelli.
Hermione la osservò, era splendida, indossava un vestito blu elettrico senza spalline con lo scollo a cuore, il busto era in pizzo stretto fino in vita con una gonna a campana fino al ginocchio, infine ai piedi aveva un paio di decoltè nere lucide. I capelli erano mossi, lasciati sciolti sulle spalle.
Dean rimarrà sicuramente senza parole, così come anche Harry.
Sospirò pensando al suo migliore amico, quando si sarebbe deciso a dire a Ginny quello che provava per lei....era evidente che anche Ginny provava lo stesso lo avevano capito tutti ormai, come poteva Harry non accorgersi??
Ah, maschi, tutti ciechi....
《Ok, apposto, ora andiamo》disse infine Ginny, strappandola dai suoi pensieri, la rossa prese una pochette nera, dove dentro teneva la bacchetta, ed uscì dalla stanza seguita da Hermione.
In Sala Comune trovarono ad aspettarle Dean e Mclaggen, entrambi rimasero a bocca aperta quando le videro, il primo dicendosi quanto era fortunato ed il secondo quanto ne avrebbe approfittato. Ma nella Stanza non c'erano solo loro....
《Oh, Ron....》esclamò la rossa sorridendo in maniera diabolica, si avvicinò al rosso seduto su una delle poltrone all'altro lato della Sala....insieme a Lavanda. Il rosso stava facendo una partita a scacchi magici, aveva incantato i pedoni neri affinché si muovessero da soli così che potesse fare una partita in solitario. Lavanda invece, ogni volta che vedeva i pedoni di Ron mangiarne una nera, esultava in maniera frivola, battendo le mani come una bambina.
Quando entrambi sentirono la voce di Ginny alzarono lo sguardo verso di lei, lui in attesa e lei infastidita di essere stati interrotti in quel loro momento speciale.
《Ecco qua la lettera che mamma mi ha inviato, non sembrava molto felice per.....beh, comunque ti consiglio di leggerla molto attentamente》disse la rossa a suo fratello, lui prese la busta di carta un po imbronciato guardando poi la sorella da testa a piedi
《Beh io vado alla festa di Lumacorno, ciao》continuò la rossa con un sorriso innocente
《Andiamo Hermione》aggiunse poi, girandosi verso il gruppo che la stava aspettando, solo in quel momento i due seduti sul divano videro i componenti del gruppo. Spalancarono gli occhi quando sotto la loro visuale si ritrovarono Hermione, tutta agghindata da togliere il fiato. Ron spalancò anche la bocca non credendo ai suoi occhi, Hermione era.....bellissima!!!
Semplicemente stupenda.
Lavanda invece era fumante di invidia, l'aveva sempre considerata una semplicciota, e anche brutta, e ora invece se la ritrovava così.
Bah, tutta finzione.
Sicuramente Mclaggen avrà accettato il suo invito solo per pena, chi altro lo avrebbe fatto sennò, cercò di autoconvincersi.
Poi la Granger era più sola di una zitella e lei aveva il suo Ron-Ron, che non aveva occhi che per......diede un colpetto sul braccio quando si accorse che proprio il suo Ron-Ron non staccava di un millimetro gli occhi da quella sciatta Grifondoro.
Il rosso parve riprendersi, battendo le palpebre per uscire da quello stato da ebete, fece un sorriso stirato alla sua fidanzata e poi continuò a giocare, alzando un po gli occhi verso il gruppo vicino all'ingresso. Ginny, che intanto aveva "fatto le ultime raccomandazioni" al gruppo, prese a braccetto il suo cavaliere uscendo poi a passo sicuro dalla Sala Comune, seguita dall'altra coppia.
Bene, il piano era andato a buon fine.
Aveva detto a quel idiota di suo fratello di aspettarla perché doveva consegnargli quella lettera, scritta un mese fà per giunta. Il vero scopo era quello di fargli vedere quello che si era perso, riuscendoci in pieno, e cosa ancora più bella, aveva anche fatto mangiare il fegato a quella smorfiosa.
Ben le sta.....pensò con un ghigno maligno mentre si incamminava verso la festa.
Una volta arrivati, le due coppie si salutarono andando poi per loro conto, ma prima di farlo Ginny raccomandò a Hermione di divertirsi, anche se con Mclaggen.
Se se lo vedeva da un altro lato forse poteva non essere poi così male....
Due ore dopo....
Non ne poteva più.
Aveva fatto di tutto per resistere alla tentazione di andarsene, aveva tentato anche di divertirsi in compagnia di Mclaggen ma ora basta.
In quelle due ore Cormac non aveva fatto altro che parlare di sé, vantandosi di quante proprietà possedessero i suoi genitori e tante altre cose che sinceramente non gliene importava un fico secco!!!
Poi, quando le aveva chiesto di ballare, il bastardo aveva subito allungato le mani, senza il minimo contegno. Hermione era stata sul punto di stampargli il segno della sua mano sulla guancia quando Harry l'aveva sottratta alle sue grinfie. Avevano ballato per un po, dove il ragazzo sopravvissuto aveva cercato di calmarla e di tenerla lontana da quel pervertito. Dopo un po però Mclaggen richiese nuovamente la sua dama ma prima che la riccia potesse dire o fare qualcosa la festa venne interrotta dal arrivò di Gazza, insieme a Malfoy.
Il custode lo teneva malamente per un braccio mentre il biondo cercava in tutti i modi di liberarsi, poi era arrivato Piton che aveva detto che se ne sarebbe occupato lui, ma prima di uscire il biondo aveva lanciato uno sguardo impassibile alla riccia, squadrandola velocemente da testa a piedi, facendole perdere un battito, poi era uscito con dietro il professor Piton.
Rivedere nuovamente Malfoy sconvusolò la riccia tanto da farla rintanarsi in bagno, era ancora sconvolta per quel bacio nonostante sapesse che non significava niente, lui era ubriaco neanche se lo ricorderà poi. Si bagnò la fronte e le guance, cercando di calmarsi, per un momento aveva creduto di vedere nei suoi occhi un lampo di stupore....
Oh Godric, stava impazzendo!!!
Forse era meglio tornare in camera.
Si sarebbe fatta aiutare da Harry per cercare di svignarsela dalla festa senza farsi vedere da Mclaggen. Uscì dal bagno guardandosi attorno poi, dopo aver avvistato Harry, si fece aiutare da lui riuscendo ad andarsene senza essere notata....o quasi.
Mentre percorreva i corridoi silenziosi, con solo il ticchettio dei suoi tacchi a farle compagnia, ebbe una strana sensazione. Si guardò indietro per controllare ma non vide nessuno, insospettita però affrettò il passo, non aveva neanche la bacchetta non era stata una mossa intelligente non portarla, ma aveva avuto così tante cose per la testa che le era passato di mente.
Continuò ad attraversare i corridoi velocemente, finché non svoltò l'angolo di uno di essi andando a sbattere contro qualcosa, o meglio, qualcuno.
《Granger!!! Ecco dov'eri finita》
Hermione indietreggiò sorpresa
《Mclaggen....come....cosa ci fai qui??》chiese la riccia titubante, guardandosi intorno
《Questo dovrei chiederlo io a te....》le rispose il ragazzo, facendo un passo verso di lei
《Beh...ecco....Non mi sentivo tanto bene, così ho pensato che fosse meglio andare al letto》cercò di giustificarsi
《Avresti dovuto avvertirmi, non trovandoti mi sono preoccupato》le disse Cormac con un sorrisetto subdolo in viso
《Oh, scusami, hai ragione, sono stata maleducata》gli disse Hermione forzando un sorriso, non sapeva perché ma aveva un brutto presentimento
《Lo sei stata si, ma non preoccuparti, ti perdono》le disse Cormac sorridendo in maniera distorta
《Va bene, ora credo che andrò al letto, sono stanca》
《Si, hai ragione, è meglio andare al letto》le disse lui con un tono strano, poi si avvicinò di colpo alla riccia, prendendola di sorpresa, e la sbattè contro il muro iniziando a baciarle il collo in maniera brusca e viscida.
《Che cosa fai!!! No!!! Togliti!!!》urlò Hermione rabbrividendo, colpendolo sulle spalle con dei pugni
《Coraggio Granger, lo so che lo vuoi》le soffiò sul collo, iniziando a risalire la clavicola, Hermione fece pressione sul petto del ragazzo per toglierselo di dosso ma un armadione com'era non riusciva a muoverlo, quando sentì le mani di quel viscido iniziare a percorrere il corpo e poi infilarsi dentro lo spacco della gonna iniziò a dimenarsi con più forza
《No!!! Ti prego!!! Lasciami andare!!!》urlò lei con più forza ma quello non la ascoltò, premendo di più il proprio corpo al suo.
Hermione era quasi sull'orlo delle lacrime, non era giusto, non era così che voleva avere la sua prima esperienza, violata contro la sua stessa volontà. La cosa peggiore era che in quel corridoio semibuio c'erano solo loro due, tutti erano nei loro dormitori, nessuno avrebbe potuto salvarla.
Stringendo gli occhi, facendone scorrere le lacrime, non le restò che arrendersi al suo tragico destino, destino che però non permise che ciò accadesse.
《Lasciala andare immediatamente!!!》esclamò una voce che rimbombò in tutto il corridoio, Mclaggen arrestò il suo operato voltandosi lentamente verso chi gli aveva interrotti. Hermione invece respirava affannosamente, non riuscendo a vedere chi fosse il suo salvatore per via della statura di Cormac che lo copriva ma riconoscendone la voce.
《Malfoy, che piacere trovarti qui》disse Cormac al biondo, che lo osservava con espressione contenuta ma rabbiosa
《Non posso dire lo stesso di te》sibilò Draco, freddo come il ghiaccio
《Davvero spiritoso, come vedi però sono impegnato, ti chiederei di unirti a noi ma non voglio farlo, oggi la voglio tutta per me》gli disse Mclaggen beffardamente, Draco assottigliò gli occhi come due lame affilate, sentendo un inspiegabile prurito alle mani, non sapeva perché ma quell'immagine di lui che si approfittava della Granger non gli piaceva affatto.
Proprio per niente.
E sentiva che stava per perdere il controllo da un momento all'altro.
《Te lo dirò per l'ultima volta, lasciala subito, o te ne pentirai amaramente》sibilò minaccioso Draco, solo un idiota non avrebbe capito che quello era il momento di farsi da parte, non si scherzava con un Malfoy arrabbiato.
《Si, certo Malfoy, ora se vuoi scusarci....》disse invece Mclaggen, ignorando l'avvertenza, si girò nuovamente verso la Granger, ancora contro il muro, che lo guardò terrorizzata ma non fece neanche in tempo a leccarsi le labbra che venne strappato da lei bruscamente. Si beccò un pugno ben assestato contro il labbro senza neanche vederlo, finendo contro il muro quasi accanto a Hermione. La riccia era scivolata verso il pavimento con la testa piegata in avanti, come una bambola rotta, tremava vistosamente con ancora le lacrime agli occhi.
Intanto Mclaggen si era alzato, toccandosi il labbro ferito e trovandoci del sangue, si scagliò contro Malfoy per restituirgli l'offesa subita ma il biondo con i suoi riflessi da cercatore schivò senza problemi il cazzotto che quello gli stava per rifilare. Poi lo prese per il braccio e gli scagliò un altro pugno dandogli poi un altro e un altro ancora, ormai privo di controllo. Aver visto la Granger scivolare in quel modo così indifeso sul pavimento non aveva fatto che incrementare la sua rabbia, e quando quel idiota aveva cercato di colpirlo non ci aveva più visto, iniziando a colpirlo a più non posso. Fu uno singhiozzo della riccia a fermarlo, attirando la sua attenzione e facendolo ritornare in sé, respirando affannosamente guardò il corpo di Mclaggen privo di sensi sul pavimento, col viso tutto ricoperto di sangue. Fece un respiro profondo per calmarsi e poi si avvicinò alla riccia, lentamente, come si fa con un animale in gabbia
《Granger....》la chiamò ma vedendo che non gli rispondeva, si inginocchiò davanti a lei, richiamandola più dolcemente, Hermione alzò lentamente lo sguardo facendogli vedere il viso stravolto dalle lacrime.
Il biondo sentì una stretta allo stomaco, maledetto si meritava quelle botte e molte di più.
Stese la mano verso di lei, sempre lentamente, la riccia lo guardò ancora spaventata poi guardò la sua mano e poi lui nuovamente, infine la accettò, posando delicatamente la propria mano ancora tremante. Draco la strinse con delicatezza facendola alzare lentamente, nonostante il trucco sbavato per via delle lacrime era splendida, l'aveva vista al ballo che era bellissima, ma anche ora lo era. Le pasò un braccio attorno alla vita per sorregerla
《Riesci a camminare??》le chiese Draco, Hermione provò a fare un passo ma il piede a malappena si mosse così il biondo decise di passarle un braccio dietro le gambe prendendola in braccio a mo di sposa.
《Vuoi che ti porti al tuo dormitorio??》le chiese ancora Draco, Hermione inizialmente non rispose ma poi fece no con la testa, non voleva che nessuno la vedesse così e andando al suo dormitorio c'era il rischio di incontrare qualcuno. Draco però non seppe dove portarla, ma poi pensò alla stanza delle necessità, certo lì stava aggiustando quel maledetto armadio ma non significava che la stanza non potesse trasformarsi in qualcos'altro. Così iniziò ad incamminarsi verso il settimo piano, con la Granger appoggiata al suo petto, quando arrivò pensò intensamente ad una stanza confortante, munita di letto, divano, un calderone con degli ingredienti, un angolo bar per lui ed un camino. Attraversò la porta sentendola sparire dietro di sé, poi si avvicinò al letto dove posò delicatamente la ragazza, si avvicinò ad un tavolo dove ci trovò degli ingredienti ed un calderone e preparò una pozione calmante. Sempre in silenzio si avvicinò nuovamente alla riccia rimasta sdraiata sul letto e gliela diede, Hermione la osservò curiosa.
《È una pozione calmante, tranquilla, non mi voglio approfittare di te》le disse Draco, Hermione indulgiò ancora ma poi la prese bevendola tutto d'un fiato.
《Grazie....》sussurrò la riccia, Draco le fece un cenno con il capo, poi si girò avvicinandosi all'angolo bar dove prese un bicchiere di Firewhisky, lo bevette lentamente, come a cercare anche lui di calmarsi.
《Perché lo hai fatto??》mormorò Hermione dopo un lungo silenzio, Draco non le rispose, continuando a sorseggiare il suo drink
《Malfoy》lo richiamò Hermione, pensando che non l'avesse sentita
《Non lo so Granger ok??》la interruppe bruscamente
《Non lo so》disse ancora in un sussurro, rimasero ancora in silenzio, ognuno perso nei propri pensieri.
Che cosa l'aveva spinto ad agire così??
Proprio non lo sapeva.....
Sapeva solo che vederla tra le braccia di quel bastardo ad implorare di lasciarla stare lo aveva fatto uscire di testa. Quando poi l'aveva presa in braccio, e lei si era appoggiata al suo petto, l'aveva trovata così piccola e indifesa che aveva sentito una strana sensazione allo stomaco, come un solletico. Non l'aveva mai sentito, e non aveva neanche provato fastidio che lei si agrappasse alla sua giacca nera.
Davvero bizzarro....
All'improvviso però si ricordò del perché stava tornando nuovamente alla festa dopo aver seminato Piton, voleva chiederle spiegazioni riguardo a quel presunto bacio che si erano scambiati, quando aveva sentito la sua voce urlare.
Dio, se non fosse passato di lì....Salazar, non voleva nemmeno pensarlo.
Si voltò verso il letto con l'intenzione di chiederle spiegazioni quando la vide dormire profondamente, a quanto pareva la pozione aveva fatto subito effetto.
La osservò dormire, rendendosi conto che non l'aveva mai osservata con attenzione prima d'ora.
Era.....bella.
Era molto cambiata la mezzosangue rispetto alla ragazzina dai capelli crespi che era arrivata ad Hogwarts, aveva delle belle curve constatò, osservandola dormire su un fianco con una gamba sovrapposta all'altra, osservò anche quelle, una era scoperta per via dello spacco del vestito.
Belle gambe, non c'era che dire, lisce e chiare come il latte, fatte per essere accarezzate.
Le osservò poi il viso, lineamenti dolci, carnagione chiara come il latte, delle belle labbra sottili e carnose e quel bel rossore sulle guance la faceva sembrare una bambina, il tutto accompagnato dall'espressione rilassata che aveva.
Si, era bella la Granger.
Molto appetibile....pensò, guardandola con la testa inclinata di un lato.
Agrottò la fronte scuotendo la testa, ma cosa gli diceva il cervello??
Era impazzito per caso??
Non doveva più azzardarsi a pensare una cosa del genere, lei era una sporca mezzosangue, indegna anche solo di respirare la sua stessa aria, doveva ricordarlo.
Fece levitare una coperta sulla riccia coprendola fino alla spalla, le lanciò un'ultima occhiata prima di girarsi verso il divano e sdraiarcisi sopra a pancia in su, guardando il soffitto e rimanendo così, per minuti o forse ore, finché Morfeo non lo accolse tra le sue braccia.
*****
Il mattino seguente ad aprirsi per primi furono due occhi color nocciola, notando come prima cosa il soffitto bianco e non il baldacchino del suo letto come di consuetudine.
Si guardò intorno sbattendo le palpebre, cercando di capire dove fosse notando che quella non era effettivamente la sua camera. Confusa Hermione si mise a sedere sul letto, facendo cadere la coperta sul grembo, notando che addosso aveva ancora il vestito di ieri.
Ma....cos'era successo??
Improvvisamente però i fatti della sera prima le piombarono addosso con la stessa intensità di un secchio d'acqua fredda.
La festa, lei che torna in camera di nascosto, Mclaggen che l'aggredisce.....poi l'improvvisa comparsa di Malfoy che la salva dalle mani di quel viscido.
Davvero una brutta serata....
Se non fosse stato per.....un momento, Malfoy....l'aveva salvata??
Impossibile.
Doveva aver battuto la testa.
Si guardò attorno cercando di riconoscere l'ambiente ma senza riuscirci, non aveva nessun colore identificativo di nessuna casa. Scostò la coperta e si alzò dal letto, doveva andare a prepararsi tra poco c'erano le lezioni. Fece per afferrare le scarpe dal pavimento quando sentì un piccolo rumore, come uno strusciamento.
Alzò lo sguardo guardando nella direzione dove l'aveva sentito, proveniva dal divano.
Si rizzò in piedi lentamente e, sempre lentamente, si avvicinò alle spalle del divano. Per poco non lanciò un grido quando vide chi c'era sdraiato sopra, ancora profondamente addormentato.
Era Malfoy.
Quel Draco Malfoy.
Lo stesso che la sera prima l'aveva salvata.
Ora ricordava!!!
Dopo che Malfoy l'aveva salvata -stentava ancora a crederci- l'aveva portata lì, ricordava che l'aveva sentito salire molte scale poi uno spostamento di una porta e poi lui che gli dava una pozione calmante.
Wow....sie era....preso cura di lei??
Ma perché l'aveva fatto??
Cosa l'aveva spinto a restare addirittura a dormire lì pur di non lasciarla sola??
Lo guardò dormire, ancora con questi pensieri nella testa, notando per la prima volta quanto sereno sembrasse.
Aveva un'espressione così rilassata, diversa da quella dura o strafottente che era solita vedergli in viso.
Sembrava quasi.....un angioletto.
Un angioletto dannato, caduto dal cielo.
Con quel completo nero, i capelli sparsi sulla fronte e quell'aria da bello e dannato era una continua calamita per ogni ragazza, infatti, da quel che sapeva, non c'era ragazza ad Hogwarts che non fosse passata per il suo letto.
Un accalapiatore.....ecco cos'era.
《So di essere bellissimo Granger ma così mi consumi》disse improvvisamente Draco, cogliendola di sorpresa, Hermione arrossì quando incrociò i suoi occhi, sentendosi beccata con le mani nel sacco.
Draco sogghignò a vederla così in imbarazzo.
《Non ti stavo guardando》si difese la riccia assumendo un'aria più sicura
《Si, come no....》rispose Draco mettendosi a sedere sul divano, sfregandosi gli occhi come un bambino appena sveglio, Hermione sorrise.
Che dolce.
Sgranò poi gli occhi.
Cosa??
Ma che le diceva la testa??
Dolce??
Lui??
Doveva essere impazzita.
Draco intanto si alzò in piedi dopo essersi stiracchiato
《Beh, ti saluto Granger》le disse dirigendosi verso la porta
《Aspetta!!!》gli disse Hermione pendendosi subito dopo, Draco si voltò verso di lei in attesa.
La riccia boccheggiò un po, bene e ora che gli diceva??
Grazie??
O quella che le premeva di più....perché??
《Allora??》le chiese Draco un po scocciato, Hermione lo guardò per un po prima di farsi coraggio e chiederglielo
《Perché??》
Draco si irrigidì, doveva aspettarselo che sarebbe tornata all'attacco dopotutto, non esistono enigmi nella testa della Grifondoro.
《Ti già risposto》le disse girandosi nuovamente verso la porta
《No, non l'hai fatto》insistì la riccia
《Buona giornata Granger》
《Malfoy....》
《Granger!!!》esclamò Draco esasperato
《Perché devi sempre voler sapere tutto??》aggiunse poi voltandosi verso di lei
《"Non lo so" non è una risposta》disse Hermione risoluta
《Beh dovrai fartela bastare》concluse il biondo prima di voltarsi ed uscire dalla stanza
《Malfoy!!!》lo richiamò Hermione ma ormai era troppo tardi, Draco se ne era andato.
Sospirò passandosi una mano sulla faccia, far parlare Malfoy era più difficile che far sorridere Piton....
Lei voleva solo sapere cosa l'aveva spinto ad avere quella reazione così esagerata, perché nonostante avesse avuto lo sguardo basso non significava che non avesse sentito la frenesia con cui aveva colpito Mclaggen.
Scosse la testa, non voleva pensare che l'avesse fatto per lei.
Guardò l'ora sul orologio a muro e si apprestò ad uscire anche lei, era tardi e doveva ancora prepararsi.
Uscì dalla stanza dirigendosi verso il suo dormitorio, non incontrando nessuno fortunatamente, non le andava di dare spiegazioni. Una volta in camera si fece una doccia veloce e si preparò in fretta, una volta fatto si diresse svelta verso l'aula di incantesimi, pronta ad affrontare una giornata di lezioni, a testa alta.
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