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Capitolo 18

Era pomeriggio inoltrato e i colori del cielo iniziavano a mischiarsi tra loro, creando quella sfumatura dal giallo al arancione e qualche spruzzata di blu scuro, cosa che dava al paesaggio di Hogwarts una bellezza cercata. Una di quella che i pittori vanno proprio a cercare per poterla immortalare sulle tele. I pochi raggi del sole acarezzavano le mura della scuola con delicatezza mentre i suoi alunni all'interno si occupavano ognuno delle proprie faccende. Uno di loro però, era intento a fare avanti indietro per la sua stanza, con aria chiaramente nervosa. Pensava e ripensava a quello che aveva visto ieri rischiando di uscirci di testa.
Ok, calma, probabilmente non aveva sentito niente.
Doveva essere così.
Non poteva permettersi di farsi scoprire, le conseguenze sarebbero state tragiche!!!
Sospirando pesantemente il nostro biondino si buttò a peso morto sul letto strofinandosi la faccia con le mani, forse Blaise aveva ragione, se la Granger avesse sentito qualcosa lo avrebbe già spifferato allo sfregiato che a sua volta lo avrebbe riferito a Silente che avrebbe chiamato il Ministero che lo avrebbero già arrestato. E visto che non era successo niente di tutto ciò allora significava che: o la saputella non aveva sentito niente o aveva sentito ma non aveva detto niente.
Pensando a quella seconda opzione però si accigliò, perché mai sarebbe rimasta zitta??
Forse voleva usare quelle informazioni per ricattarlo.....scosse la testa.
Nah, non ne sarebbe capace, lei era così schifosamente buona e pura per fare una cosa come quella.
Un bussare lo distrasse dai suoi pensieri
《Avanti...》borbottò
《Ciao Draco!!!》esclamò una voce in maniera squillante, Draco sbuffò infastidito, sapeva che lo faceva per dargli fastidio.
Restando sdraiato a pancia in su sentì il posto accanto a se venir occupato in maniera tutt'altro che delicata, facendo rimbalzare il materasso
《Che fai di bello??》chiese a Draco girando il capo per guardarlo
《Penso...》le rispose in un borbottìo
《Mmh-mmh...》gli rispose lei annuendo
《Poi??》aggiunse
《Niente...》
《Come niente??》gli chiese nuovamente lei, Draco si girò a guardarla in maniera infastidita facendola ghignare divertita
《Non hai niente di meglio da fare che venire a dare fastidio a me??》le disse Draco infastidito, ritornando a guardare il soffitto
《No, oggi non ti visto quasi tutto il giorno e quindi sono venuta a trovarti, non sei contento??》gli disse la mora con tono allegro, Draco alzò gli occhi al cielo
《Comunque dove sei stato??》gli chiese nuovamente la ragazza
《Fatti miei》
《Come siamo scortesi....》lo canzonò lei, Draco sbuffò
《Senti Jessica non sono del umore adatto chiaro??》le disse il biondo
《Va bene....》gli disse lei in tono tranquillo, rimasero per un po in silenzio, ognuno perso nei propri pensieri, finché non fu Jessica a romperlo
《Sarà meglio andare a cena, è quasi ora....》gli disse per poi alzarsi dal letto, Draco le lanciò un'occhiata mettendosi seduto anche lui
《Andiamo》gli disse la mora dirigendosi verso la porta, il biondo si alzò anche lui e prima che l'amica potesse aprire la porta la fermò posandole una mano sul braccio
《Senti non volevo essere scortese prima chiaro?? È solo che non è un buon periodo questo...》le disse in tono secco e un po' brusco, con lo sguardo rivolto altrove, Jessica lo guardò sorpresa, come ogni rarissima volta in cui provava a scusarsi, per poi rivolgergli un sorriso dolce
《Va tutto bene Draco....》gli disse lei, intenerita nel vederlo così a disagio, in tutti quelli anni che si conoscevano Draco si sarà scusato si e no tre volte, contando anche questa.
《Dai andiamo, sto morendo di fame...》aggiunse poi aprendo la porta, uscirono dal dormitorio maschile per poi dirigersi verso l'uscita della Sala Comune dove non trovarono quasi nessuno finché poi non arrivarono in Sala Grande. In tutto questo Jessica non fece che raccontare a Draco le sciocchezze che aveva fatto per tutto il giorno insieme a Blaise, Draco la ascoltò in silenzio, interiormente grato per quel suo blaterare, non avrebbe sopportato quel silenzio imbarazzante dopo essersi a modo suo scusato. Una volta arrivati in Sala Grande presero posto al loro tavolo insieme Daphne e Blaise che erano già lì.
《Hey ragazzi》li salutò il moro con il suo solito sorrisetto in viso
《Hey....》disse il biondo mettendosi vicino a Daphne con le spalle rivolte al muro
《Ciao, che c'è di buono》disse Jessica, sedendosi invece accanto a Blaise di fronte ai due biondi
《Patate arrosto, pollo fritto e insalata come puoi ben vedere....》le rispose il moro portandosi una patatina alla bocca
《Dov'è Nott??》chiese Draco guardandosi intorno
《È a spassarsela da qualche parte....》rispose Daphne scocciata alzando gli occhi al cielo, Blaise ridacchiò
《Che c'è da ridere??》gli chiese Daphne acida, il moro alzò le spalle con non curanza
《Non capisco perché continui ad infastidirti se a lui piace "spassarsela"》disse Blaise con un ghigno beffardo
《Perché è una cosa stupida》gli rispose la bionda stizzita
《Che c'è di stupido?? Se lo provassi piacerebbe anche a te....》le disse Blaise con un sorriso malizioso
《Ma per favore》mormorò Daphne con una smorfia schifata
《Ho capito!!! Sei gelosa perché lui fa più conquiste di te....》continuò il moro a provocarla
《Non essere sciocco e ora piantala!!! Non basterebbero i numeri per contare quelli che mi vengono dietro》gli disse Daphne con sufficienza lasciando tutti sbalorditi
《Che modestia....》commentò Blaise sarcastico, alzando poi le mani in segno di resa all'occhiata fulminante della bionda. Draco ridacchiò divertito da quel dialogo, aveva le braccia appoggiate sul tavolo e il piatto davanti a sé ancora vuoto, non aveva molta voglia di mangiare a dire il vero, voleva solo un buon bicchiere del suo amato whisky incendiario.
La cena continuò tranquillamente tra chiacchiere, risate, l'arrivo di Nott e l'occhiataccia di Daphne, tutto pareva sembrare la normalità, quella che Draco desiderava ma che sapeva non lo era, per quanto provasse a non pensare a quel cambiamento avvenuto o a quella terribile missione niente sembrava in grado di distrarlo. Improvvisamente, mentre era perso nei suoi pensieri, ecco che di nuovo quella sensazione di essere osservato si faceva risentire, e questa volta, Draco rialzò lo sguardo così velocemente da prendere alla sprovvista il proprietario di quello sguardo. Restò particolarmente sorpreso nello scoprire chi fosse, occhi nocciola che non appena incontrarono i suoi di ghiaccio si distolsero imbarazzati, sicuramente per essere stati colti in flagrante. Accigliandosi restò a guardarla mentre si metteva a parlare con Potter, era chiaramente tesa ma cercava di fare finta di niente, ma che aveva la mezzosangue??
Perché lo fissava in quel modo??
Come a esaminarlo??
Forse, aveva veramente sentito qualcosa si disse preoccupato.
Maledizione non ci voleva!!!
Doveva trovare un modo per scoprire se lei sapeva o meno altrimenti sarebbe uscito di testa.
Invece dall'altra parte della sala, al tavolo rosso-oro più precisamente, la nostra riccia si malediva per essere stata così poco attenta, Malfoy l'aveva beccata a guardarlo ed a giudicare dall'occhiata che le rivolse il suo sguardo doveva essere stato un po' troppo trasparente.
Che stupida!!!
Era stata così attenta gli altri giorni....poi visto che era sempre riuscita a distogliere lo sguardo prima che lui se ne accorgesse aveva pensato di abbassare un po' la guardia ed ecco che il casino è successo. Ora sentiva il suo sguardo indagatorio su di lei e non era per niente piacevole, e per quanto provasse a conversare con i suoi amici tranquillamente quello sguardo insistente le metteva ansia. Ad un certo punto non lo sentì più e azzardandosi ad una occhiatina lo vide rivolgere la sua attenzione -chiaramente infastidita- a Pansy, la ragazza gli si era seduta accanto e si era ancorata al braccio neanche fosse una sanguisuga e dallo sguardo ammiccante che aveva di sicuro non gli stava parlando di scuola. Hermione tirando un sospiro di sollievo ritornò a concentrarsi sulla sua cena, partecipando stavolta più tranquilla alla conversazione con i suoi amici. Per una volta fu grata a faccia da carlino per aver distratto il Principe delle Serpi, non avrebbe proprio sopportato quello sguardo pungente su di se per tutta la durata della cena.

*****

《Ecco a lei e scusi ancora per quelli inconvenienti....》
《Non devi scusarti cara, non era certo colpa tua, spero solo che una cosa del genere non si ripeta mai più》disse Madama Pince con aria sdegnata
《Lo spero anchio, fortuna che gli incontri sono finiti....》disse la ragazza con un sospiro stanco
《Sono contenta per lei signorina Granger, ora le auguro buon studio》
《Grazie...》disse infine Hermione girandosi e dirigendosi ad un tavolo della biblioteca. Era andata a restituire i libri presi in prestito per l'ultimo incontro avuto ieri, era stato piuttosto tranquillo come ultimo incontro anche se la Brown non faceva che sospirare dispiaciuta in direzione di Zabini in maniera teatrale. La Smith poi l'aveva fulminata con lo sguardo per quasi tutto il tempo.
Scosse lentamente la testa.
Si, era decisamente felice che quelli incontri siano finiti, ne andava della sua sanità mentale. Una cosa che però l'aveva lasciata senza parole era il comportamento della Brown, quella ragazza era davvero senza ritegno. In quei giorni l'aveva vista fare la smorfiosa con Zabini e la gatta morta con Ron. Lo salutava in Sala Comune, in corridoio, in classe cercava di sedersi nelle sue vicinanze lanciandogli poi certi sguardi.....e quello scemo di Ronald le dava pure retta senza accorgersi che lei ci stava provando spudoratamente con lui. Aveva avuto una tale rabbia, che cresceva ogni volta che agli incontri la vedeva fare la smorfiosa con Blaise.
Davvero assurda.
Si credeva chissà chi solo perché Zabini le reggeva il gioco senza neanche accorgersi che lui la stava solo prendendo in giro.
Ridicola.
Scosse la testa per scacciare quei pensieri inutili e concentrarsi sui suoi compiti prima del inizio della ronda.
Dopo una quarantina di minuti finì soddisfatta il tema per dopo domani, chiudendo il libro con un colpo secco. Mise dentro la borsa piuma e inchiostro lasciando la pergamena sul tavolo in modo che si potesse asciugare e si alzò per rimettere il libro due scaffali più indietro, mentre metteva a posto il libro, dallo spazio tra i libri e lo scaffale, vide qualcuno in piedi girato di spalle. Non ci voleva un genio per capire chi fosse; capelli biondo platino, mantello col cappuccio verde.
Era Draco Malfoy.
Stava scrivendo qualcosa su un pezzetto di pergamena, poi lo vide chiudere il libro e dopo essersi guardato attorno con circospezione, mise il libro nello scaffale ed uscì. Quando passò vicino allo scaffale dove c'era lei, Hermione si nascose prontamente nel angolo buio vicino al muro. Quando lo vide uscire si direse verso il posto dove prima c'era il biondo e prese il libro.
Diceva "Guida agli incantesimi riparatori".
Che strano si disse, agrottando la fronte confusa, a che potrebbe servirgli??
Guardando in basso vide che c'era qualcosa.
Una sciarpa.
Chinandosi a raccoglierla vide che era verde-argento, sicuramente al furetto gli era caduta e non se n'era accorto. Stava per raccoglierla quando in lontananza sentì un rumore di passi, pensando potesse trattarsi di Malfoy che tornava per la sua sciarpa si affrettò a nascondersi dietro le pesanti tende di una delle finestre. Fece in tempo che eccolo infatti Malfoy, che tornava ma non per la sua sciarpa, si direse invece verso il fondo della biblioteca.
Decise di seguirlo.

Con passo felpato gli fu dietro e vide che il biondino si direse verso la parte dove si trovava la zona proibita della biblioteca. Sempre curiosa e in silenzio, nascosta dietro ad uno scaffale, lo vide armeggiare con il lucchetto della porta che separava entrambe le fazioni della biblioteca, stava provando ad aprirlo con un incantesimo ma questo restava chiuso, sicuramente avevano già cambiato il codice del lucchetto, lo facevano ogni due settimane per evitate che qualcuno potesse entrarvi. Malfoy infuriato mollò in malo modo il lucchetto, che era grande quanto la sua mano, facendolo sbattere contro il ferro della porta a rete, poi borbottando ogni tipo di imprecazioni se ne andò. Hermione, una volta certa che se ne fosse andato, uscì dal suo nascondiglio e si avvicinò alla porta in ferro, afferrò il lucchetto con entrambe le mani e lo controllò. C'erano tre file di numeri a combinazione, passò delicatamente le dita su di loro, girando i numeri per provare una combinazione, quando improvvisamente una scossa la fece mollare di colpo il lucchetto.
Effettivamente erano stati provati tutti i possibili tentativi....
Capendo che non avrebbe potuto riprovare si girò per andarsene, e non appena lo fece andò a sbattere contro qualcosa di duro. Aprendo lentamente gli occhi, che aveva chiuso per l'impatto, si ritrovò davanti un maglione grigio di ottima fattura con a sinistra il simbolo della casa appartenente.
Il respiro le si bloccò in gola, e facendosi coraggio, alzò sempre lentamente lo sguardo, fino ad incontrare quello della persona davanti a sé. I suoi occhi nocciola si scontrarono con degli occhi di ghiaccio i quali gettavano saette, erano furiosi così come il loro proprietario.
Ingoiò a vuoto, si era fatta beccare un'altra volta.

Angolo autrice....
Ecco a voi il diciottesimo capitolo
Spero che vi piaccia....😊
Baci
EstefaniaPaolaMalfoy X)

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