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Capitolo 16

Niente, non funzionava.

"Avanti maledetto arnese...."

Ancora niente, zero assoluto.

"L'altra volta ha funzionato perché ora no!!!"

Continuò a provarci ma sempre niente.
Con rabbia, sbattè entrambi i pugni sulle ante del armadio, era davvero assurdo, molte volte gli era riuscito far sparire la mela per poi farla comparire, ma ora non capiva perché dannazione questa fottuta mela non ne voleva sapere di fare il suo lavoro!!!
Eppure aveva usato le stesse parole, gli stessi procedimenti, tutto.
Fece un profondo respiro appoggiando la fronte sull'anta del armadio, forse non era abbastanza concentrato si disse. Da quando aveva fatto la mossa della collana era diventato molto nervoso, soprattutto quando era venuto a sapere quello che era successo a quella scema della Bell. Eppure quando l'aveva imperiata, le aveva esplicitamente detto di consegnare quella maledetta collana a Silente e nessun altro, non di mettersi a curiosare dentro la scatola!!!
Mah....
Ora quella stupida si trovava ancora in infermeria, da ben una settimana per giunta!!!
E chissà quanto tempo ancora ci rimarrà lì dentro...
Sbuffò irritato, il solo fatto che quel maledetto piano fosse fallito miseramente lo innervosiva parecchio.
Primo, perché non aveva tempo per ripensare ad un'altro piano visto che doveva concentrarsi bene ad aggiustare quello stupido armadio, e secondo, perché ora doveva ricavarne del tempo per poter escogitare un'altro piano.
Ah, tutta quella situazione lo stava facendo uscire fuori di testa, non ne poteva più!!!
Era furioso.
Era furioso con suo padre soprattutto, perché non poteva vivere tranquillamente la sua vita godendosi i miliardi che gli antenati gli avevano lasciato??
Nooooo!!!! Lui doveva per forza voler far parte di una stupida setta di fanatici. E come se non bastasse, doveva coinvolgere anche lui. Ok che forse non lo aveva fatto di sua spontanea volontà, ma non si era minimamente opposto quando Voldemort lo aveva reclutato anzi, sembrava che non ne vedesse l'ora che succedesse.
Ancora si ricordava le parole che l'Oscuro gli aveva rivolto dopo averlo marchiato.
I peccati dei padri ricadono sui figli....
Dopo questo si era smaterializzato, lasciando tutti nel panico più totale, e con tutti ovviamente intendeva lui e sua madre, Narcissa.
Sospirò allontanando il capo dal armadio, poi guardò l'ora in uno dei tanti orologi presenti nella Stanza delle Necessità per constatare, con una certa irritazione, che erano le 15:45.
Fantastico, oggi aveva pure gli allenamenti....
Tra una settimana c'era la partita contro i Grifondoro, e la sua squadra si poteva dire che era più che preparata, quando alla fine del quinto anno Flint gli aveva proposto di prendere lui il suo posto come capitano, perché essendo al settimo anno la sua avventura ad Hogwarts era finita, era quasi saltato dalla gioia, era stato come un sogno che si avverava. Ora però il suo sogno era diventato un peso, non aveva né tempo né la testa per mettersi ad escogitare delle nuove mosse per le partite, aveva un compito da svolgere e volente o nolente doveva portarlo a termine mettendo quindi da parte le sue aspirazioni.
Un'altra cosa che gli veniva tolta, grazie.
Fu così, che con un grande sospiro, agitò la bacchetta facendo lievitare il grosso mantello che copriva l'armadio verso questo stesso, poi si girò e si diresse verso l'uscita. Una volta in corridoio iniziò a camminare a passo svelto, testa alta ed il suo solito sguardo duro e sprezzante, non badò a nessuno di quelli che incontrava durante il suo percorso, camminò come se il corridoio fosse deserto, dando spallate e passando in mezzo ai gruppetti di ragazzi che si trovavano in corridoio, ignorando spudoratamente le occhiatacce che questi gli lanciavano oppure le occhiate sognanti di molte ragazze.
Arrivò così al piano terra, fermandosi per qualche secondo in mezzo al corridoio, poi però proseguì, diretto al campo da Quidditch. Sicuramente Blaise gli avrà preso tutto il necessario, lo faceva sempre quando vedeva che Malfoy non tornava in camera e c'erano gli allenamenti, anche se poi non era lui a trasportarli ma lo faceva fare a Tiger o a Goyle. Arrivò al campo con cinque minuti di ritardo, alcuni dei suoi compagni di squadra erano già in campo a fare qualche lancio, lui gli ignorò e si diresse verso lo spogliatoio dove, una volta entrato, incontrò Blaise, seduto nel loro solito posto che chiaccherava allegramente con Nott ed altri della squadra.
《Eccoti Draco!!! Finalmente sei arrivato》esclamò Blaise non appena lo notò, il biondo fece un grugnito come saluto, iniziando a togliersi il mantello della divisa e poi tutto il resto.
《Dove sei stato??》gli chiese Nott curioso
《In giro》gli rispose secco il Principe delle Serpi
《Beh ragazzi, forse è meglio che andiamo, così lasciamo un po di privacy al nostro principino per cambiarsi....》disse Blaise battendo una mano sulla spalla di Draco, il resto dei ragazzi acconsentì iniziando ad uscire
《Ci vediamo fuori》esclamò Theo avviandosi insieme al resto dei compagni, rimasti soli Blaise e Draco il moro si girò nella direzione del biondo con aria preoccupata
《Allora....eri-》
《Si》lo interruppe il biondo
《E-》
《Va tutto bene Blaise, ok?? Non ce bisogno che mi controlli》lo interruppe nuovamente il biondo irritato
《Non ti sto controllando....volevo solo sapere come stavi...》gli disse il moro titubante, Draco sbuffò spazientito mettendo il suo borsone dentro l'armadietto e chiudendolo con un gesto secco
《Sto benissimo come vedi》gli rispose con tono acido, afferrando poi la sua scopa e avviandosi verso l'uscita
《Draco-》
《Blaise, abbiamo un allenamento da fare e non posso dare il via se continuo a restare chiuso qui dentro con te》gli disse Draco con tono duro, rimanendo di spalle poi uscì sbattendosi la porta alle spalle, Blaise sospirò, rassegnato all'idea che sarebbe stato davvero dura convincere il suo migliore amico a farsi aiutare. Poi si alzò e afferrando la sua scopa uscì anche lui.

Qualche ora più tardi....

《Bene, è tutto per oggi, potete andare!!!》urlò Draco, a cavallo della sua scopa, per farsi sentire.
I giocatori iniziarono a scendere verso il campo andando in contro ad alcune ragazze della propria casa, che si avvicinarono ad alcuni di loro con aria civettuola. Draco osservò il tutto con aria annoiata e irritata, soprattutto quando notò che tra quel gruppetto di ragazze c'erano Pansy e le sue amichette, che lo attendevano con delle bottigliette d'acqua in mano, sbuffò irritato, doveva per forza scendere in campo per poter andare agli spogliatoi visto che, guarda caso l'entrata era proprio lì, dove si erano apportate loro. La cosa peggiore è che aveva pure sete e voleva andare agli spogliatoi per potersi rinfrescare e bere, non era certo così stupido da bere l'acqua dalla bottiglia di Pansy, che molto sicuramente, l'aveva corretta con dell'Amortenzia.
Non era certo la prima volta.....
《Draco!!!》si sentì chiamare, girò il capo da un lato all'altro cercando di capire da dove provenisse la voce
《Draco!!!》sentì nuovamente, dall'alto della sua postazione girò il capo verso gli spalti di Corvonero e lì vide due ragazze, una di loro si sbracciava per farsi vedere l'altra era accanto a lei, e proprio in quel momento, alzò la sua mano per farsi notare. Riconoscendole scese verso di loro
《Hey...》le salutò atono una volta che si fù avvicinato, rimanendo comunque a cavallo della sua scopa
《Hey?? Siamo di cattivo umore per caso??》gli disse una di loro con tono scherzoso, facendolo sbuffare
《Tutto bene Draco?? 》gli chiese la bionda agrottando un po le sopracciglia
《Si, tutto apposto》gli rispose Draco secco, le due ragazze si guardarono tra di loro dicendosi mutamente di lasciarlo stare, solitamente Draco salutava spesso con un "hey" ma questa volta nel suo tono di voce avevano sentito qualcosa di strano
《Ok...comunque siete stati davvero grandi, la prossima settimana farete mangiare la polvere a Grifondoro...》gli disse Jessica, Draco annuì distrattamente lanciando un'occhiata alla bottiglietta che la mora teneva in mano, lei se ne accorse e fece subito un sorrisetto malandrino
《Hai sete??》gli chiese, lui le lanciò un'occhiataccia e le tese la mano
《Parola d'ordine》gli chiese divertita
《Dammela》lei ridacchiò a vederlo così innervosito
《Dai non ti arrabbiare....tieni》gli disse Jessica porgendogliela, non voleva farlo irritare ulteriormente, Draco l'afferò con un gesto stizzito e se la bevette tutta d'un fiato, accartocciandola poi e buttandola lì sugli spalti, tanto non puliva lui.
《Wow....avevi davvero sete》commentò Jessica sorpresa
《Ne ho un'altra se vuoi...》disse Daphne, tirando fuori dalla borsetta a pelle bianca un'altra bottiglietta d'acqua, Draco annuì e prese l'altra bottiglia d'acqua che l'amica gli porse, bevendone tutta anche questa e facendole fare la stessa fine dell'altra.
《Quando siete arrivate?? non mi sembra di avervi visto all'inizio...》chiese loro Draco, scendendo dalla scopa e sedendosi per riposare un po
《Siamo arrivate a metà allenamento...》gli rispose Daphne
《E perché vi siete sedute qui??》le chiese il biondo
《Perché Jessica non voleva sedersi insieme alle altre...》gli rispose la bionda con un sospiro finale, indicandole con un cenno del capo le poche ragazze che erano rimaste. Draco guardò verso quella direzione e vide con disappunto che la Parkinson e le altre erano ancora lì ad aspettarlo, lo salutarono pure quando lo videro rivolgere lo sguardo nella loro direzione
《Capisco》disse lui dopo aver sbuffato irritato
《Oh senti Draco, non è che hai visto Nero per caso??》gli chiese Jessica
《Chi??》gli chiese lui
Nero, non fare il finto tonto》gli rispose la mora dopo avergli lanciato uno sguardo di disappunto
《Ah, certo, la palla di pelo....si veramente, l'ho dato in pasto ad uno degli strambi animali di quel sempliciotto del guardiacaccia...》le disse Draco con un ghigno stampato sulla faccia
《Dai!!! Parlo sul serio...》protestò Jessica
《Anch'io dico sul serio》le disse Draco serio, Jessica rimase a fissarlo per un po, cercando di capire se dicesse la verità o scherzasse e proprio quando le stava per salire l'ansia lo vide aprirsi in un ghigno divertito, facendola sbuffare ed alzare gli occhi al cielo, ma anche sospirare di sollievo....
《Salazar Draco!!! Mi hai fatto quasi prendere un infarto!!!》esclamò la mora contrariata, dandogli un colpetto sulla spalla mentre lui e Daphne se la ridevano
《Draco!!!》urlò una voce stridula, interrompendo la loro conversazione, i tre ragazzi si voltarono verso la sua direzione venendo la Parkinson avanzare verso di loro
《Draco!!! Ti sto aspettando da mezz'ora!!!》esclamò non appena gli fu davanti
《Nessuno ti ha chiesto di farlo》le rispose Draco abbastanza irritato
《Avanti Dracuccio non fare il prezioso, guarda, ti ho anche portato dell'acqua!!!》gli disse Pansy tutta contenta, porgendogli la bottiglietta
《Non ho sete》
《Non dire sciocchezze!!! Sarai disidratato per il tanto giocare, su, prendila》insistette Pansy, il biondo sbuffò
《Pansy non è la prima volta che ci provi, perciò smettila, non ci casco più!!!》le disse Draco contrariato, la Parkinson fece la sua miglior finta faccia sorpresa e confusa che le riuscì
《Ma di cosa stai parlando??》le chiese infatti
《Come se non lo sapessi, ora vado, ci vediamo dopo》disse poi rivolto alle due ragazze iniziando a scendere gli spalti diretto verso lo spogliatoio dei ragazzi
《Andiamo anche noi》disse Daphne cercando di evitare uno scontro di parole
《Voi non andate da nessuna parte》
Ecco, appunto.
Pansy le fulminò con lo sguardo, bloccandole il passaggio
《Vedete di stare lontane da Draco sono stata chiara??》
《Come prego??》le chiese Daphne scettica e irritata
《Hai sentito Greengrass, ne tu ne questa qua vi dovete ancora avvicinare a lui》
《"Questa qua" ha un nome!!! E tu non puoi dirci cosa fare, se vogliamo parlare con Draco, noi lo faremo tutte le volte che ci pare e piace!!!》le rispose a tono Jessica, ci mancava solo questo ma chi si credeva di essere??
《Abbassa i toni signorina e accetta l'avvertenza, perché la prossima volta non sarò tanto clemente》le disse Pansy acida
《Questo è ridicolo Parkinson, sei tu che devi abbassare la tua cresta non ti permetto di parlarci così!!!》le disse Daphne con tono duro
《Oh ma tu guarda chi parla di abbassare la cresta》le disse Pansy ironica, intanto dietro di lei le sue amiche si erano avvicinate con sguardi truci
《Propri tu parli Greengrass, l'intoccabile Regina di Ghiaccio, non farmi ridere se non fosse che fai parte del gruppetto del mio Draco non saresti nessuno》le disse cattiva
《Non osare parlarmi in questo modo Parkinson》sibilò Daphne rabbiosa, marcando il suo cognome come fosse un insulto, un'altro passo ancora e avrebbero scoperto perché la chiamavano la Regina di Ghiaccio
《Io non ho bisogno di far parte di nessun gruppetto per sentirmi sicura di me, tutto il contrario di te che ovunque vai ti porti dietro le tue cagnette per proteggerti》aggiunse con un ghigno maligno
《Non ti permettere bionda!!!》le urlò una di loro, Lavinia Lewis per essere precisi, puntandole la bacchetta contro, Daphne la fronteggiò senza scomporsi minimamente
《Abbassa quella bacchetta Lewis, non te lo ripeterò un'altra volta》le disse Jessica, che non aveva tutta questa pazienza come Daphne e che stava iniziando ad arrabbiarsi
《Ragazze!!!》una voce interruppe il loro diverbio, Millicent Bulstrode e Tracey Davis si voltarono e videro Theodore Nott, che ai piedi degli spalti le osservava con aria curiosa e sospetta
《È Theo》sussurrò Millicent a Pansy che era impegnata ad una lotta di sguardi con Daphne così come la Lewis con Jessica
《Vi è andata bene per questa volta, la prossima non saremo così clementi》mormorò Pansy facendo poi segno alle altre di andare
《Sto tremando dalla paura guarda》l'esclamò dietro la Smith guadagnandosi un'occhiataccia dalla mora, le due ragazze una volta rimaste sole sbuffarono quasi contemporaneamente scambiandosi poi uno sguardo stuffo, osservarono le quattro galline passare accanto a Theo e salutarlo con un gesto frivolo della mano, poi una di loro gli si avvicinò e le disse qualcosa all'orecchio che lo fece annuire, lanciandosi poi uno sguardo che la diceva lunga.
Daphne sbuffò stizzita
《Andiamo》disse all'amica per poi andare verso le scale ed iniziare a scendere a passo di marcia
《Theo!!!》lo chiamò la bionda contrariata, il ragazzo le rivolse lo sguardo per poi dire qualcosa alla Lewis che se ne andò, dopo averle dato un bacio fin troppo languido sulla guancia
《Ragazze eccovi!!! Tutto apposto?? Ho sentito delle urla quando sono uscito dallo spogliatoio...》le disse Theo preoccupato
《Niente che non siamo riuscite a risolvere, tranquillo》gli rispose Jessica con tono annoiato
《Sicura?? Dalle facce che avevate non mi sembrava una cosa da niente》le chiese Theo scruttandola con le sopracciglia leggermente agrottate
《Si tranquillo, sentite io ora vado, devo trovare Nero è da ieri notte che non lo vedo》disse Jessica iniziando ad avviarsi verso il castello
《Ci vediamo a cena!!!》li disse per poi voltarsi ed affrettare il passo, Theo rimase a guardarla finché non sparì dalla loro vista per poi con un sospiro voltarsi, sobbalzando non appena vide lo sguardo truce che la bionda a braccia incrociate gli stava rivolgendo
《Che c'è??》chiese confuso, Daphne fece uscire il respiro dalle narici come un toro infuriato, poi le diede bel pugno sul braccio
《Ahia!!! Ma che succede, che ho fatto!?!》chiese Theo allibito, sfregandosi il punto colpito, era piccola e snella ma i suoi pugni gli avevano molte volte lasciato dei lividi neri....
《E hai anche la faccia tosta di chiedere!?!》lo sgridò la bionda infuriata, il ragazzo la guardò senza capire, ma di stava parlando??
《Sei solo un idiota!!!》
《Ma si può sapere di che parli?? Perché sei arrabbiata io non ho fatto niente》le disse Theo perplesso
《Oh Salazar dammi la forza, non ci credo che tu sia così ottuso!!! Sono sicura che la zia ti avrà cresciuto bene》gli disse Daphne
《Cosa c'entra mia madre ora??》le chiese Theo ancora più confuso, Daphne alzò gli occhi al cielo con fare esasperato stringendo i pugni e portandoseli al viso
《Niente!!! Non c'entra niente razza di idiota!!!》gli urlò contro dandogli dei colpi sul petto mentre parlava
《Insomma Daphne!!! Perché ce l'hai con me, dimmelo!!!》le disse Theo irritato anche lui alzando la voce
《Ce l'ho con te perché te la fai con quella insulsa della Lewis, non provare a negarlo!!!》gli disse la bionda sempre con tono alto, Theo la guardò stralunato
《Eh!?!》
《Si!!! Ho visto chiaramente gli sguardi che vi siete lanciati non credere!!!》gli disse lei
《Beh anche se fosse?? Non capisco cosa c'entri tu con questo》le disse Theo perplesso
《Non con me idiota!!! Possibile che tu non capisca?!?》gli disse Daphne esasperata e irritata, Theo non le rispose anzi, si grattò la testa non capendo veramente dove volesse andare a parare, Daphne fece un verso spazientito
《Basta, mi rifiuto di spiegartelo io》disse facendo per andarsene
《Aspetta Daphne, veramente, non capisco cosa tu voglia dirmi》le disse Theo parandolesi davanti
《Se non lo capisci non sarò certo io a dirtelo, è chiaro come l'acqua》gli disse la bionda acida
《Ma cosa!!!》esclamò Theo esasperato, Daphne sospirò spazientita
《Theo, io lo so e tu lo sai, me ne hai parlato due anni fa quando ti avevo detto che me ne sono accorta, ma lei invece no!!! E se continui a sfoggiare ragazze una dietro l'altra davanti a lei, non se ne accorgerà mai lo sai questo?? 》gli spiegò con tono fermo e sguardo serio, Theo capì perfettamente a cosa si riferiva, e facendo un enorme sospiro, si passò la mano sui capelli abbassando lo sguardo, certo che lo sapeva ma che poteva fare??
《E cosa dovrei fare secondo te?? pensi che non ci abbia pensato??》sussurrò mantenendo lo sguardo basso e assumendo un'aria triste, lei addolcì lo sguardo poggiandogli una mano sul braccio
《Perché non provi a dirglielo》gli disse, Theo alzò di colpo lo sguardo, sgranando gli occhi e facendo un passo indietro
《Sei impazzita!?!》esclamò guardandola come se fosse pazza
《Theo, sto solo dicendo-》
《Hai idea del rischio che c'è!!!》la interruppe nervoso, iniziando a camminare da una parte all'altra
《Questo campo è sempre rischioso!!!》le disse Daphne
《Si ma io non posso permettermelo, no》le disse Theo scuotendo il capo
《Perché?? Di cosa hai paura?? Siete amici sono sicura che ti ascolterà》
《Insomma Daphne, ascoltati mentre parli!!! Siamo amici!!!....Se io glielo dicessi e lei non mi ricambiasse.....non posso》disse Theo, l'ultima frase in un sussurro, fermandosi ma dando il profilo alla bionda
《Theo...》mormorò Daphne
《Io non posso farlo, non voglio farlo, capisci Daphne??....rischierei di rovinare la mia amicizia con lei e.... non lo sopporterei》mormorò Theo guardando davanti a sé
《Ma...se invece lei provasse lo stesso....》tentò la bionda
《Avanti Daphne!!! Lo hai visto con i tuoi occhi, per lei sono solo un amico....e niente di piu》le disse Theo con tono amareggiato, Daphne rimase in silenzio non sapendo che dirgli per consolarlo
《Potresti tentare...non so...a conquistarla》tentò nuovamente lei
《Per cosa poi?? Se nel caso non funzionasse io ne uscirei distrutto, grazie ma preferisco evitare》le disse il ragazzo con una smorfia in viso
《E quindi qual'è il tuo piano?? Vivere passando da un letto ad un'altro finché non te la togli dalla testa??》gli disse Daphne, infastidita della vigliaccheria del ragazzo
《Si è questo il mio piano, magari ne trovo una che riesce a togliermela dalla testa definitivamente, e gradirei che tu non ti immischiassi in questa storia》le disse Theo per poi andarsene senza darle il tempo di replicare
《Theo!!!》lo richiamò Daphne senza ottenere risposta, non era sua intenzione impicciarsi voleva solo far capire a Theo che comportandosi così non avrebbe ottenuto niente. Ok che era un enorme rischio ma perché non tentare??
Sbuffò infastidita anche con lei, come poteva non accorgersi di niente??
Sbuffando iniziò ad incamminarsi anche lei, inserendo le mani nelle tasche della sua giacca costosa, per essere metà ottobre faceva abbastanza freddino si disse mentre guardava davanti a sé il castello di Hogwarts, insieme alla sagoma di suo cugino, sperò veramente che non dicesse sul serio perché sarebbe stato un vero peccato buttare alle ortiche un amore che durava da così tanto tempo.

*****

Hermione Granger era sempre stata una studentessa modello, voti perfetti, lìgia al dovere e rispettosa delle regole. Veniva spesso criticata per questo suo essere, tanto che avvolte aveva pensato di allentare un po la presa, ma poi il solo pensiero di vedere un brutto voto su un compito e così deludere i suoi amati insegnanti la faceva desistere, non avrebbe sopportato quel orrore. Per questo motivo ora, camminava a testa alta, orgogliosa e fiera del suo essere, perché appunto grazie a questo era che ora si trovava la spilletta da Prefetto attaccata al mantello della sua divisa. Era stata convocata dal preside nel suo studio prima di cena, e lì le era stato detto quello che a lei era sembrato un sogno che si avvera. Le avevano detto che il Prefetto incaricato, una ragazza del sesto anno come lei, aveva dovuto lasciare l'incarico e questo perché il padre era stato trasferito a New York per questioni lavorative, ed aveva voluto che tutta la famiglia si trasferisse con lui. La ragazza era partita quella mattina stessa, l'avevano salutata in Sala Grande prima della colazione dove Silente stesso aveva annunciato la sua partita, quando l'avevano convocata nel suo studio un po ci sperava, era da tutto il giorno che sperava che scegliessero lei, e quando Silente le comunicò che era la vincitrice per poco non urlò dalla felicità. Le avevano spiegato le responsabilità che questo compito comprendeva, le avevano detto che aveva a sua disposizione la stanza dei Prefetti, una camera singola tutta per lei, e le avevano detto con sua somma gioia che il suo compito sarebbe iniziato quella sera stessa. Avrebbe dovuto mettersi d'accordo con l'altro Prefetto per i giri di ronda ed era lì che si trovava ora.
Stava facendo il suo giro di ronda.
L'altro Prefetto era una ragazza di Corvonero, la quale le aveva proposto di dividersi in modo da finire prima perché era un po raffreddata e voleva tornare in camera per riposarsi, Hermione aveva acconsentito e le aveva detto che se finiva prima lo trascrivesse nel registro delle ronde e poi se ne andasse subito in camera, che non c'era bisogno che l'aspettasse così che si potesse subito riposare. Ora la riccia stava finendo di controllare i piani alti, aveva dato alla Corvonero solo due piani da ispezionare, i più vicini alla Torre di Corvonero, perché non aveva per niente una bella c'era e temeva che svenisse da un momento all'altro.
Poverina.
Lei però era così contenta per quella promozione, non appena lo aveva saputo lo aveva subito comunicato ai suoi amici che prontamente si erano congratulati con lei, era così su di giri che, mentre finiva di salire i gradini che portavano al settimo piano, non si accorse subito della presenza di un altro ospite, al quale per giunta, rischiò di pestare la coda.
"Meow" fece questo facendola sussultare, Hermione guardò verso il basso e lì vide, appostato davanti ad un piccolo buchetto del muro, una graziosa palla di pelo nera.
《Oh ma guarda...》sussurrò la riccia piegando il busto verso il basso appoggiando le mani sulle ginocchia
《E tu che fai qui?? Lo sai che è già passato l'orario del coprifuoco?? 》le disse, regalandogli un sorriso amorevole, se c'era una cosa che Hermione adorava oltre ai suoi amati libri erano i gatti.

"Meow" fece nuovamente il gatto, aveva l'aria attenta e la coda la muoveva sinuosamente, improvvisamente stese la zampa con uno scatto verso il buchetto, come se volesse prendere una cosa
《Che c'è piccolino?? Hai preso qualcosa??》le disse Hermione grattandole la testa, attirando così la sua attenzione, aveva dei bellissimi occhi verdi la cui pupilla era contornata da delle pagliuzze dorate, era molto viziato lo si capiva da quanto era grassottello.
《Che ci fai qui piccolino?? Non mi sembra di averti mai visto da queste parti...》le disse la riccia accovacciandosi di fronte al micio, che seduto di fronte a lei, la osservava con curiosità, Hermione sorrise ed avvicinò lentamente la mano al gatto con l'intenzione di volerlo accarezzare, il gatto fissò la sua mano e quindi lei la bloccò subito, finché non fu il micio ad alzarsi in piedi e ad avvicinare il muso alla sua mano, prima odorandola e poi sfregandosi su di essa. La riccia sorrise nuovamente iniziando ad accarezzarlo, prima dietro l'orecchio e poi su tutta la curva della schiena, improvvisamente però qualcosa attirò la sua attenzione, in tutto il corridoio buio, illuminato solo dalle candele, sentì uno strano rumore e non si riferiva alle fusa che il gatto stava facendo, le quali per giunta, erano abbastanza forti. Mettendosi in piedi e rizzando le orecchie cercò di ascoltare nuovamente....ed eccole un'altra volta.
Sbaglio o questi sembrano singhiozzi?? pensò stranita
Forse era solo Mirtilla ma poi dovette ricredersi, i singhiozzi della fantasma erano molto più acuti di questi....
Stringendo forte la bacchetta alla mano iniziò a camminare, lanciò un'ultima occhiata al micio che seduto rimase lì fermo a guardarla allontanarsi, quell'immagine le strappò un altro sorriso, che però svanì non appena risentì nuovamente quei singhiozzi. Continuando a camminare lentamente arrivò verso la porta dei bagni femminili, i singhiozzi erano molto più forti ora quindi la persona in questione doveva essere lì dentro. Chiunque fosse però, doveva essere parecchio disperata a giudicare da come piangeva pensò.
Facendosi coraggio prese un profondo respiro ed aprì la porta, piano e lentamente in modo da non infastidire. Non appena però, attraverso lo spiraglio che aveva aperto, scorse una figura maschile piegata sul lavandino si bloccò immediatamente, tappandosi anche la bocca per evitare di gridare per lo stupore. Non poteva credere ai propri occhi!!!
Quello dentro il bagno delle ragazze era un ragazzo!!!
E non un ragazzo qualunque, quello davanti a lei era la sua nemesi, il suo incubo da ben sei anni, la ragione per la quale aveva deciso di diventare la migliore in assoluto in quella scuola, quello davanti a lei era niente poco di meno che Draco Malfoy.
Hermione era senza parole, non riusciva a crederci, che ci faceva lì dentro e soprattutto perché stava piangendo??
Un momento....stava piangendo?!?
Solo in quel momento si rese conto appieno della situazione, Draco Malfoy era dentro il bagno delle ragazze e stava piangendo in modo a dir poco disperato.
Ma perché?? si chiese veramente allibita, osservò nuovamente attraverso il piccolo spiraglio della porta in cerca di qualche spiegazione. Allora, c'era il suo mantello gettato in malo modo per terra, addosso aveva la divisa completa, i suoi capelli erano tutti scompigliati, segno che sicuramente si deve aver passato le mani parecchie volte, era piegato sul lavandino appoggiato con entrambe le mani, una in ogni lato ed aveva il capo abbassato, le spalle erano scosse dai singhiozzi e piangeva disperatamente, ogni tanto tirando su con il naso. Ma cosa gli può essere successo??
Non vedeva niente che potesse-un momento?? Cos'era quella??
C'era qualcosa sul pavimento, ai piedi del ragazzo, aguzzò bene la vista e vide che era un foglio accartocciato, una lettera probabilmente. Beh, forse era la risposta al quesito, qualunque cosa ci fosse scritto deve averlo sconvolto in quella maniera.
Però a pensarci bene, gli faceva quasi pena a vederlo così, era vero che era stato un grandissimo stronzo sia con lei che con i suoi amici, ma le dispiaceva comunque. Sentiva di voler far qualcosa per aiutarlo ma non sapeva cosa!!!
Sapeva però, che non appena avesse messo piede lì dentro, dal ragazzo in lacrime sarebbe passato al ragazzo bastardo e francamente non aveva molta voglia di litigare con lui, non adesso che lo aveva visto così fragile, così vulnerabile, così umano. Richiuse la porta molto delicatamente, lasciandolo nel suo spazio di sfogo, si appoggiò di schiena al muro vicino alla porta e con un sospiro abbassò lo sguardo, osservando come il gatto di prima si stesse avvicinando piano piano a lei. Si abbassò anche lei, facendogli segno di silenzio con un dito sulle labbra, iniziando poi ad accarezzarlo. Rimasero lì in silenzio, facendo segretamente compagnia all'ultima persona che si sarebbe mai aspettata di veder piangendo.

Angolo autrice....
Ecco a voi il sedicesimo cap
Spero che vi piaccia
Come vedete qui Hermione vede per la prima volta un Draco vulnerabile ed umano e ne rimane veramente sconvolta da quella scena....
Per scoprire cosa succederà dovete per forza leggere il prossimo cap
Non spoilerò niente 😊
Detto questo vi saluto
Baci
EstefaniaPaolaMalfoy X)

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