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Capitolo 50 - Tre matrimoni e un funerale, il mio

Il vestito mi stringe il seno come mai prima d'ora, questa è l'unica cosa alla quale riesco a pensare mentre guardo mia sorella lisciare il suo abito da sposa. Si, mancano meno di dieci minuti e mia sorella sarà ufficialmente sposata.

È bellissima con il suo abito a sirena, i capelli raccolti in un'acconciatura dettagliata e il trucco impeccabile, sembra una principessa ed io sono davvero tanto emozionata per lei.

«La smetti di toccarti le tette?» mi rimprovera per la millesima volta mia sorella con sguardo severo, il che mi fa ridere.

«Credo che mi esploderanno davanti al prete.» piagnucolo aggiustando ancora una volta il davanti del vestito chiaro che indosso.

Di bello è bello, che dire, bello è riduttivo, meraviglioso, però non mi stringeva così il seno quando l'ho misurato.

«Sai che scena epica?» se la ride India, il suo di seno invece è perfettamente comodo nel vestito, anche lei è bellissima tanto quanto Cara.

«Solo io potevo scegliermi delle damigelle così idiote.» borbotta mia sorella, facendo ridere me e India.

«Sei ancora sicura di volerti sposare? Sai che abbiamo la macchina parcheggiata fuori con Josh dentro ad aspettarci, vero?» le chiedo con un ghigno malefico stampato in faccia, questa volta ride anche lei.

«Anzi, vado a vedere che fine ha fatto, non vorrei si fosse addormentato in macchina.» India si dilegua più velocemente della luce perché sa benissimo che mio fratello si addormenterebbe anche sulla cima di un vulcano.

«Lily, non ho speso un sacco di soldi per niente, sono più che sicura, altrimenti a quest'ora mi sarei ritrovata su una spiaggia ai Caraibi.»

«Se sei sicura allora ti appoggerò, sarò proprio dietro di te, non abituartici però.» sorrido e le do una leggera spinta con il fianco.

«Sai che questo non cambierà niente, no?» mi chiede seria guardandomi negli occhi, le sue mani si posano sulle mie braccia.

«Sarai una donna sposata.» rispondo di rimando, è ovvio che qualcosa cambierà.

«Continuerò ad essere tua sorella.»

«Lo so, anche perché se Bentley facesse qualcosa per dividerci lo farei diventare lo sposo cadavere.» faccio spallucce e lei se la ride, poi mi stringe in un abbraccio.

«Ti voglio bene Lils e spero che presto troverai anche tu la tua felicità.» dice facendomi riempire gli occhi di lacrime.

Peccato che io l'abbia trovata e poi persa in un battito di ciglia.

Basta Lily, oggi niente Kaden, è il giorno di tua sorella!

«Ti voglio bene anch'io, ora usciamo o ci daranno per disperse.» mi stacco dall'abbraccio ripromettendomi che oggi non piangerò per nessuna ragione al mondo.

Il mio cellulare emette un trillo ed io corro subito a leggere il messaggio che mi è arrivato.

Willow: Non ringraziarmi, siamo noi a dover ringraziare te.

Decido di non rispondere perché siamo in ritardo e perché sicuramente avrà sbagliato numero.

«Immagini il colpo che verrebbe alla mamma?» mi chiede ridendo Cara ed io solo ad immaginare la scena muoio dalle risate.

«Ti disconoscerebbe come figlia.» lo farebbe eccome, senza pensarci due volte.

«Dici che sarebbe un male?» chiede scherzando, io faccio spallucce come per dire "non più di tanto".

Smettiamo di parlare non appena la porta della saletta si apre e davanti a noi si materializza, si, come una specie di alieno, Chloé.

«Cara, sei bellissima, congratulazioni.» con la sua faccia di bronzo si avvicina a baciare mia sorella sulle guance.

«Le congratulazioni non dovrebbero darsi dopo?» chiedo leggermente confusa, di solito si usa così.

«Lily, ho saputo che ti sei lasciata con il tuo fidanzato, chissà perché la cosa non mi ha sorpreso più di tanto.»

Dentro di me inizio a contare fino a due miliardi anche perché non credo sia il massimo dare inizio a una rissa il giorno del matrimonio di mia sorella, anche se la voglia di staccarle quelle extension perfette dalla testa è tanta.

«Chloé non fare la stronza con mia sorella il giorno del mio matrimonio.» mia sorella mi viene in soccorso sapendo che molto probabilmente entro poco ci sarebbero voluti a Chloé i soccorsi.

Fortunatamente mamma entra nella stanza, sembra il diavolo della Tasmania, sembra sia stata inseguita da qualcuno e non scherzo.

«Che ci fate ancora qui? Cara, Bentley ti sta aspettando all'altare!» la sua voce stridula ci fa capire che molto probabilmente ci ha cercare ovunque.

«Ci vediamo alla festa Chloé.» mia sorella saluta con un cenno nostra cugina prima di seguire mia madre fuori dalla porta.

«Se non ci vediamo è meglio.» mi limito a dire io, prima di darle le spalle e raggiungere mia sorella.

Ad aspettarci ci sono Josh, papà, mamma e India. Sia papà che mamma e India si allontanano per lasciarci qualche secondo da soli. Improvvisamente vengo colta da un strano senso di malinconia.

Manco stesse per andare in guerra.

«Sei bellissima, sorella.» questa è la prima cosa che dice Josh, di solito sono io quella che rompe il silenzio, mi ha rubato il momento.

«Perché a lei sorella e a me sorellina?» gli chiedo infastidita portandomi le mani sui fianchi.

«Perché tu sei la più piccola.»

Si ostina a non capire che siamo gemelli, sono più piccola di qualche dannato secondo.

«Hai rotto con questa storia.» gli dico senza giri di parole con la voglia di prenderlo a calci.

«State zitti e abbracciatemi.» sbotta mia sorella dal nulla con le lacrime agli occhi, non credo di averla mai vista così emotiva, noi non ce lo facciamo dire due volte, corriamo ad abbracciarla, «Vi amo tanto.»

«Anche io.» risponde Josh, stringendoci forte.

«Io di più.» dico, cercando di non emozionarmi.

«Vado e torno.» ci dice con un sorriso non appena si allontana da noi.

«Spacca tutto.» le dice Josh.

«Come sempre.» ci strizza l'occhio, dopodiché si attacca al braccio di papà come una ventosa.

«Le prime ad entrare in scena siamo noi.» mi ricorda India ed io vorrei teletrasportarmi da un'altra parte adesso.

«Spero che le tette non mi escano dal vestito e soprattutto di non prendere qualche storta, non vorrei cascare ai piedi dell'altare.» piagnucolo mentre mi incammino verso il patibolo.

Ok, detto così è decisamente troppo drammatico.

«Dio quanto sei drammatica.» risponde per l'appunto la mia migliore amica, alzando gli occhi al cielo.

«Siamo in una chiesa, non dovresti nominare il nome di Dio invano.» la prendo in giro, lei mi fa il verso.

«Infatti non vedo nessun divano e non sono credente.» mi dice poi facendomi ridere.

Che scema.

«Ok, andiamo.» dico, dopo aver preso un respiro profondo.

«Io mi godrò la scena da seduto.» il bastardo di mio fratello se la sta decisamente godendo.

«Fanc-» sto per dire però India mi blocca subito.

«Niente parolacce, siamo in chiesa, ricordi?»

Alcuni minuti dopo io e India percorriamo la navata, la mia migliore amica come se fosse una diva del cinema, io come se stessi correndo la maratona dato che vorrei trovarmi da qualunque altra parte tranne che qui in questo momento, a stento riesco a camminare per strada, figuriamoci percorrere una navata con tutti gli occhi di queste persone addosso.

Poi entra mia sorella e tutti gli occhi si posano su di lei, è a dir poco stupenda, nessuno può dire il contrario. Bentley la guarda con gli occhi lucidi, si nota lontano un chilometro che la ama da impazzire, la cosa mi rende felice e al tempo stesso mi da una stretta allo stomaco, Cara lo raggiunge, papà bacia la fronte di Cara e Bentley le alza il velo, accanto a lui c'è il suo testimone, accanto a lei invece io e India. Il prete inizia a parlare, non lo seguo molto in realtà, troppo attenta a guardare ogni singolo dettaglio. Quando però sta per porre la fatidica domanda a uno dei due, la porta della chiesa si spalanca e tutti si voltano a guardare chi ha osato interrompere la cerimonia.

«Mi oppongo al matrimonio.» tuona la voce ed io mi sento catapultata in un film, «Si dice così?» sento chiedere e finalmente mi volto anch'io perché riconosco la voce come se fosse la mia.

Kaden è vestito in modo più elegante del solito, sempre se sia possibile, sembra abbia corso per il giro del mondo in bicicletta, il mio cuore inizia a martellarmi nel petto.

Si piazza davanti a me, incurante degli innumerevoli occhi che sono su di noi.

«Ho dovuto fermare un altro matrimonio prima di venire qui, questo è il secondo, in realtà il terzo dato che uno l'ho anche annullato, dovrei entrare in un guinness dei primati e se fossi credente dovrei chiedere in ginocchio a Dio di non mandarmi all'inferno per questo, però lo sei tu, perciò fallo al posto mio.» mi dice Kaden, tutti gli occhi dei presenti sono puntati su di noi, mia sorella ha gli occhi spalancati come se fosse sotto shock, il suo futuro marito sembra divertito dalla situazione, Josh se la ride dietro Kaden e India lo stesso, «Scusi padre.» dice al parroco che fa un gesto con la mano come per dire "tranquillo", «Mi scuso per il ritardo Chérie, però non puoi sposarti.»

Io lo guardo sconvolta, credo che se mi facessero una foto in questo momento sarei degna di diventare un meme, di che diamine sta parlando?

Presto sarà come in tre matrimoni e un funerale, il mio, dato che sto per avere un attacco di cuore.

«So che ho fatto lo stronzo.» riprende a parlare e il prete lo interrompe subito, alzando una mano come per dire "taci, subito"

«Ragazzo, le parole, siamo pur sempre nella casa del Signore.» lo rimprovera.

«Scusi padre, quando ha ragione, ha ragione.» gli risponde Kaden e in un altro contesto troverei la situazione divertente da morire, probabilmente avrei riso fino alle lacrime, «Dicevo, so che ho fatto l'idiota.» si corregge, anche se stronzo andava decisamente bene, «Però non puoi sposarti oggi.»

«Perché non dovrei?» decido di tenergli il gioco per provare a capire cosa stia succedendo, ho il cuore che mi batte impazzito nel petto, le gambe sono diventate di gelatina.

«E' quasi assurdo per me ammetterlo ad alta voce, soprattutto davanti a tutte queste persone ma ti amo Lily, ecco perché non puoi sposarti, perché per quanto insopportabile tu possa arrivare ad essere io ti amo.» dice questo guardandomi dritto negli occhi, lasciando cadere le sue braccia lungo il corpo, quasi come se si fosse arreso all'idea, io sono letteralmente senza parole e sto trattenendo il fiato tanto che potrei morire di asfissia a momenti, «E non riesco neanche a spiegarlo quanto ti amo, perché quanto ti amo non riuscirebbe a calcolarlo neanche Einstein. Questo ti sembra un buon motivo?»

Un buon motivo? È un ottimo motivo per me. Solo che non riesco a dire una singola parola, la voce sembra non volerne sapere di uscire, in più non saprei cosa dire al momento. Era ciò che stavo aspettando, che lui aprisse gli occhi e venisse a prendermi, però mi ero talmente tanto arresa all'idea che non sarebbe mai successo che ora non so come reagire.

«Kaden, è tutto molto bello, il discorso, la dichiarazione, l'intenzione, peccato però che tu non abbia interrotto il suo di matrimonio ma il mio.» è mia sorella quella che parla al posto mio, sembra divertita, emozionata per me, però anche ansiosa di continuare il suo matrimonio.

«Cosa?» il ragazzone non solo è confuso ma sembra anche terribilmente in imbarazzo.

«Come ti è venuto in mente che potessi essere io quella a sposarsi oggi?» gli chiedo avvicinandomi a lui di qualche centimetro.

«Mia sorella mi ha fatto vedere la foto dell'invito, c'era il tuo nome sopra.»

Ecco a cosa si riferiva nel messaggio Willow, accidenti, quella ragazza ne sa una più del diavolo e si, è decisamente strano in questo momento nominare mentalmente il diavolo mentre sono in chiesa.

«Oh quello, è stato un errore di stampa o la mia solita sfiga, il tipo degli inviti al posto di mettere il nome di Cara, ha messo il mio.» gli spiego con un sorriso imbarazzato.

«Sei un vero casino Lily Parker.» scuote la testa divertito, poi sentiamo un colpetto di tosse e ci voltiamo verso mamma, «Si, scusami, Lily Chérie Parker.» si corregge il ragazzone, facendomi ridacchiare.

«Non è colpa mia se la sfiga mi si è affezionata dalla nascita.» faccio spallucce, lui questa volta accorcia completamente le distanze, mi prende dal braccio e mi tira verso di lui, tanto che vado a sbattergli sul petto.

«Ho avuto paura di perderti.» sussurra, come se mi stesse confidando un segreto.

«Ragazzone, quante volte devo dirti che non vado da nessuna parte? Stavo solo cercando di darti una svegliata.» rispondo con un sorrisetto malefico, lui scuote ancora la testa come per dire "come devo fare con te?"

«Una svegliata eh?»

«Hai imparato la lezione?» gli chiedo, so che sta cercando di non perdere la pazienza e non mandarmi a quel paese.

Il ragazzone ha un caratteraccio, quasi peggio del mio.

«Sei insopportabile, Parker.» mi dice infatti facendomi ridere.

«Però mi ami.» lo sfotto, questa volta lui però non si tira indietro.

«Si, ti amo.» risponde ed io vengo invasa da un calore nel petto.

Poi lo bacio davanti a tutti, fregandomene dei parenti, del prete e di dove siamo. Molto probabilmente dovrò sopportarmi le infinite lamentele di mia sorella dopo questo.

«Quindi festeggiamo due matrimoni oggi?» chiede il parroco guardando me e Kaden con un sorriso non appena smettiamo di baciarci, la montagna umana accanto a me diventa pallido come un cencio ed io quasi non muoio dalle risate.

«Non esageriamo padre, già è tanto se si è dichiarato davanti a tutte queste persone, il ragazzone mi collassa qui davanti se parliamo anche di matrimonio.» decido di aiutarlo e il parroco annuisce con un sorriso.

«Sarà per la prossima volta.» dice poi ed io faccio spallucce, «Possiamo procedere o qualcun'altro vuole fare una dichiarazione?»

«Potete fare quello che volete al ristorante, siete liberissimi, davvero, però adesso tacete e fatemi sposare!» quasi non rido alla supplica sommessa di mia sorella, gli altri invitati ridono davvero però.

A fine serata mia sorella è ufficialmente sposata e il ragazzone mi ha spiegato cosa intendeva per "matrimonio annullato" e "altro matrimonio fermato".

Suo padre voleva ancora che sposasse Olivia, cioè praticamente aveva fatto tutto di nascosto, tanto che quando Kaden l'ha scoperto giorni fa ha letteralmente dato di matto tanto che è arrivato a non parlarsi più con il padre. Per quanto riguarda l'altro matrimonio che ha fermato, si, è quello di Konnell. Stranamente il fratello non ha reagito rompendogli il naso come ci si aspetterebbe da un uomo tradito, ha solo lasciato Jillian sull'altare ed è sparito dalla circolazione. Sono felice per il fatto che Kaden abbia deciso di dire la verità a suo fratello e gli abbia risparmiato una vita infelice accanto a una donna che non lo ama, sono triste però perché so che Konnell ora starà soffrendo tantissimo e non se lo merita, in più Jillian non si merita che qualcuno stia male per lei.

«Torni a casa con me?» mi chiede, siamo nella sua auto e sono passate le due di notte.

Si, la festa è finita decisamente tardi con India, Josh e mamma ubriachi. Mia madre ubriaca è da morire dal ridere.

«Non sarebbe meglio se venissi tu da me? Ti ricordo che sto a casa dei miei adesso e non vale la pena fare tanta strada per una notte sola.» gli prendo la mano nella mia e me la porto alle labbra per lasciarci su un piccolo bacio.

«Chi ha detto che è per una notte sola?» mi chiede ed io mi volto a guardarlo come la bambina dell'esorcista.

«Mi stai proponendo di vivere insieme?» gli chiedo senza fiato e con gli occhi spalancati per lo stupore.

«Non voglio più perdere tempo inutilmente e non voglio più starti lontano, Parker.» dice prendendomi il volto fra le mani per avvicinarmi di più a lui, «Strano no? Sono sempre stato un uomo indipendente, un uomo che amava le cose in un certo modo, ordinario, amavo i miei spazi, il mio modo di gestire le cose, i sentimenti. Poi arrivi tu e stravolgi tutto il mio mondo.»

«Se accetto penserai che sono una pazza?» la mia voce esce più come un sussurro, sul suo volto si apre un sorriso enorme che mi toglie il fiato.

«Quando mai ho pensato che non lo fossi?» risponde e non ha neanche torto.

«Ti amo Kaden e mi sei mancato da impazzire.» gli dico prima di baciarlo a stampo sulle labbra.

«Non ti lascerò più, lo sai vero?» mi chiede accarezzandomi dolcemente le guance.

«È una promessa spero.» rispondo guardandolo negli occhi sperando sia così.

«È una promessa.»

Fine

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