Capitolo 49 - Un mese senza il ragazzone
E' passato un mese da quando sono tornata nel dormitorio dopo essere caduta in mille pezzi senza farmi vedere da nessuno, non è stato facile evitare le domande della mia migliore amica i giorni seguenti, tanto meno quelle di mio fratello e mia sorella.
Ho cercato di non far notare quanto stessi soffrendo, il risultato che ho ottenuto però è stato nullo perché se ne sono accorti eccome, inanzitutto perché la fame tutto ad un tratto è scomparsa, a stento riesco ad ingerire qualcosa una volta e ogni tanto, dormo poco e male, quando penso che le ragazze stiano dormendo do libero sfogo alle lacrime però sono stata beccata un paio di volte e subito mi si sono messe accanto nel letto. Non infastidisco nessuno come era mio solito fare, non scherzo e rido poco.
In più sono tornata a casa mia da più o meno una settimana, i miei fratelli e India mi hanno seguita subito dopo.
Kaden ha provato a cercarmi più volte, dopo una settimana però ha smesso di insistere, sono stata sorpresa dal fatto che sia durato così tanto, di solito si scoccia prima, l'orgoglio lo trattiene.
Anche Willow mi ha cercata più volte, per lo più per chiedermi se stessi bene, cosa fosse successo, mi ha anche detto che Kaden è diventato più intrattabile del solito, si fa vedere e sentire poco, l'unica cosa che fa è lavorare e neanche di persona, gestisce tutto da casa. Quando le ho raccontato cosa è successo ha dato di matto e minacciato di picchiare il fratello fino a fargli scordare il suo nome, si, testuali parole.
Avrei voluto chiamarlo durante questo mese? Si, mille volte. Ho pensato e ripensato di aver preso la decisione peggiore del mondo, ho capito però che è stata la decisione più giusta, forse in questo modo capirà cosa vuole davvero.
I miei genitori non mi hanno chiesto molto anche perché non avrei comunque detto nulla, sono solo stati felici di riavermi a casa con loro.
Notizia bomba? Mia sorella si sposa.
Si, si sposa, incredibile, stento a crederci anche io, però il mese prossimo si sposa con Bentley, i nostri genitori le hanno detto che è troppo presto, che dovrebbe pensarci meglio, lei ha detto che in un modo o nell'altro si sarebbe sposata, al costo di andare a Las Vegas sola con Bentley senza dire nulla a nessuno, perciò hanno dovuto accettare la cosa.
«Dannazione! Non è possibile!» lo strillo di mia sorella mi giunge alle orecchie fino in cucina, corro subito nel salone per vedere cos'è successo.
Quando mi accorgo del fatto che non ci sono ladri o pericoli imminenti in casa, mi tranquillizzo un po'.
«Che succede? Ti sei spezzata un'unghia?» le chiedo sarcastica, lei ha un bigliettino in mano e gli occhi spalancati tanto che sembra appena uscita da "L'urlo" di Munch.
«Divertente, guarda qui!» dice e mi passa il biglietto che aveva in mano, quasi non mi viene un infarto quando sull'invito delle nozze leggo scritto il mio nome insieme a quello di Bentley.
"Lily Chérie Parker & Bentley Ross Preston vi invitano al loro matrimonio"
«Com'è possibile una cosa del genere?» mi chiede strillando, io la guardo più confusa di quanto lo sia lei.
«E lo chiedi a me? E' mamma quella che è andata a fare gli inviti.» rispondo facendo spallucce.
«Vado subito a informarla del casino che ha fatto.» strilla ancora una volta, poi mi strappa l'invito dalle mani e corre via.
Ci mancava solo questa, tutte a me succedono le cose strane.
Non appena mi sdraio sul divano perché ho la bolgia di vivere pari a zero, sento le urla isteriche di mia sorella che provengono dal giardino dove la mamma sta piantando le rose.
«Mi sposo il mese prossimo, questa è una catastrofe, come hai potuto confondere i nomi?»
«Cara Marie, stavo parlando di tua sorella con tua zia, non è colpa mia se la commessa ha dedotto che fosse lei la sposa.» poi c'è qualche secondo di pausa, «Non allarmarti per cose inutili, ora lo risolviamo.»
«Quella cornacchia mi ha svegliato.» mio fratello metà assonnato viene a raggiungermi sul divano, si sdraia e poggia la testa sulle mie gambe, io prendo ad accarezzargli i capelli.
«Ci pensi al fatto che il mese prossimo ce la toglieremo dai piedi?» gli chiedo pensierosa, lui apre gli occhi mi guarda per qualche secondo e torna a chiuderli.
«Cazzo, dormirò felice come una Pasqua senza aver il timore che le sue urla isteriche mi sveglieranno da un momento all'altro.»
«E io non dovrò aspettare secoli prima di usare il bagno.» dico e ridiamo entrambi, poi ritorniamo in silenzio.
«Mi mancherà, però non dirglielo.» mormora facendomi sorridere.
Noi siamo così, non siamo mai stati lontani, abbiamo fatto sempre tutto insieme, stesse scuole, stesse amicizie, siamo sempre stati un pacchetto unico.
«Mancherà anche a me.» ammetto, continuando ad accarezzargli i capelli.
«Sai chi altro ti manca?» mi chiede aprendo gli occhi, so per certo a chi si riferisce.
«Josh, per favore.»
Lui si alza e si siede per guardarmi dritto negli occhi, so già come la pensa su tutta questa situazione ma niente mi farà cambiare idea.
«Io credo che dovresti cercarlo.» mi ripete per la millesima volta in quest'ultimo mese.
«Perché dovrei?»
«Perché lo ami e anche se lui non l'ha ammesso, ti ama.» risponde come se fosse la cosa più ovvia del mondo, forse il fatto che io lo ami è ovvio, che lui ami me invece non proprio.
«Non posso darlo per scontato.» e non posso concedergli il beneficio del dubbio, dopo tutti i mesi passati insieme ho bisogno di certezze anch'io.
«Così come non puoi dare per scontato che non ti ami.» ribatte prontamente, come se non lo sapessi.
«Gli sto dando un po' di tempo per riflettere sui suoi sentimenti.» ammetto sincera.
Gli sto dando il tempo per capire se davvero mi ama o se mi è solo affezionato, in pratica si, gli sto dando un po' di tempo per farmi venire a riprendere.
«E se non riuscisse a mettere ordine nella sua testa e nel suo cuore?» mi chiede Josh, sembra preoccupato.
India dice che Josh è entrato a far parte nel fandom che lei ha creato per me e Kaden come coppia, si, è decisamente fuori di testa ma questo si sapeva già.
«Allora mi farò forza e volterò pagina.» non che possa fare molto altro, di certo non sarò io quella che lo andrà a cercare e non mi rimangerò niente di ciò che ho detto.
«Pensi di farcela?»
«Devo farcela.» rispondo con un sospiro.
Non credevo che avrei potuto stare così male per amore, non ne avevo minimamente idea, avevo sentito dire prima che l'amore può far male, non avevo sperimentato sulla mia pelle quanto però.
«Spero che lui capisca il tipo di donna che sta perdendo e ti venga a cercare, tu sei rara Lily-bear.» dice avvolgendo un braccio intorno alle mie spalle per abbracciarmi, io mi lascio cullare come se fossi una bambina.
«Sono in quel periodo del mese, ti avviso che potrei emozionarmi.» tiro su con il naso e trattengo le lacrime, cosa che sono diventata brava a fare in questo ultimo mese.
Passo il resto della giornata come tutte le altre di questo mese, a cercare di smettere di pensare anche solo per un secondo a qualsiasi cosa riguardi Kaden Hale.
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