Capitolo 34 - Iniziamo con i film della Marvel?
Di poche cose sono certa nella vita, una di queste è che a volte mi sembra di avere una pazienza infinta, soprattutto adesso che me ne sto seduta sulla sedia della scrivania, con la testa appoggiata alla mano mentre aspetto che la mia migliore amica finisca di prepararsi.
Io, che sono già pronta da un pezzo, mi sono messa un pantalone rosso a vita alta, una maglietta a maniche corte bianca con una fantasia riguardante la pizza sopra, air force bianche e una piccola borsetta che in realtà ha la forma di uno zainetto, cioè è uno zainetto, nero. Ho lasciato i capelli sciolti e mi sono truccata leggermente, sono soddisfatta di come mi è venuto l'eye-liner, quanto è difficile far uscire le due linee uguali? Troppo.
Quando India finalmente finisce di prepararsi quasi non urlo un "grazie Dio misericordioso", non lo faccio solo perché mi beccherei un altro "sei troppo drammatica."
Alle 20.00 precise il ragazzone ci aspetta fuori dal dormitorio con la sua macchina, accanto a lui c'è Cameron, che non appena ci vede ci saluta con la mano e un sorriso, è così carino che mi fa tenerezza come un bambino, ora, una persona sana di mente lo definirebbe sexy e di certo non lo paragonerebbe a un bambino, però la scena mi ha ricordato un bambino che saluta dal finestrino della macchina.
«Vuoi che mi metta dietro con la tua amica?» mi chiede non appena io e India ci sediamo sui sedili posteriori.
«Non preoccuparti.» dico, posso stare benissimo qui dietro.
«Mi dispiace amico, dovrai stare lontano dalla tua lady ancora per un po'.» Cameron prende in giro il ragazzone il che mi fa sorridere.
«Che c'è? Sentivi così tanto la mia mancanza?» chiedo, affacciandomi sul davanti per guardare meglio Kaden.
«Dal momento in cui sono in macchina con due delle persone più insopportabili che conosca, mi sto già pentendo di aver organizzato questa cena.» risponde il ragazzone, più serio che mai, il che fa ridere non solo me ma anche Cameron.
«Tre.» ragiono ad alta voce, non ha calcolato India.
«Cosa?» mi chiede infatti il ragazzone.
«Tre delle persone più isopportabili che tu conosca, fidati.» gli rispondo, indicando India con un cenno del capo.
«Donna di poca fede, è così che mi descrivi? Insopportabile?» strilla la mia migliore amica dandomi una leggera gomitata.
«Essere insopportabili non è un difetto.» s'intromette nella discussione Cameron, voltandosi a guardare India.
«Per te, forse.» ribatte lei.
Arriviamo a destinazione che India ha stretto amicizia con Cameron e non hanno fatto altro che bisticciare, urtando la poca pazienza del ragazzone, okay, forse ho preso parte anche io ai bisticci, più di quanto voglia ammettere.
Entriamo nel ristorante, elegante certo, fortunatamente però non di lusso tanto quanto quello in cui ci ha portati mia cugina Chloé, il ragazzone sa che non mi sentirei a mio agio, io amo le cose più semplici e tranquille. Kaden con mia sorpresa mi prende per mano e la cosa fa si che l'extraterrestre nella mia pancia balli impazzito o ubriaco, forse entrambe le cose.
Al tavolo ci sono già Dalton in compagnia di una ragazza, Bradley solo e Paige, anche lei sola.
«Siete arrivati finalmente!» la prima a parlare è Paige, che subito si alza e corre ad abbracciare me e India, «Non sapete quanto sono felice che finalmente noi femmine abbiamo raggiunto un numero pari a quello dei maschi.»
«Lei è la mia fidanzata, Catherine.» Dalton da seduto, indica la ragazza bionda dagli occhi marroni al suo fianco, è davvero molto carina.
«Dal, tesoro, riesco ancora a presentarmi da sola.» sbuffa la sua fidanzata, alzandosi subito dopo, Dalton alza gli occhi al cielo, «Lily, ho sentito tanto parlare di te, finalmente qualcuno ha fatto breccia nel cuore del nostro bel tenebroso, puoi chiamarmi Cathie se vuoi.» conclude per poi abbracciarmi.
«E' un piacere conoscerti.» le dico ricambiando il suo abbraccio, in modo un po' goffo devo ammettere.
«Si, anche per me.» s'intromette India, per ricordare tutti loro che è presente anche lei, la cosa mi fa ridere interiormente.
«India, mi piace molto il tuo nome.» le dice con un sorriso Catie, la mia migliore amica ringrazia.
«Grazie.» le risponde India.
Il ragazzone china la testa verso di me e mi sussurra all'orecchio.
«Siediti accanto a me perché se lo fa Cameron al posto tuo potrei dare di matto.»
«Non hai bisogno di inventare scuse per starmi vicino.» lo prendo in giro con un sorrisetto.
Dopo di che ci sediamo tutti e ordiniamo, fortunatamente io e India abbiamo letto su menù che fanno le pizze qui, quindi era scontato ciò che avremmo ordinato.
Non so come nel bel mezzo della cena, iniziamo, anzi, iniziano a parlare di ex ragazzi e ragazze, Cameron ci racconta di quando una sua ex era talmente ossessionata da lui, che aveva deciso così all'improvviso di trasferirsi a casa di lui, ovviamente non gli ha fatto piacere la cosa, anche perché è una decisione che si dovrebbe prendere in comune, all'inizio ha cercato di far finta di niente perché pensava rimanesse lì per poco, quando poi ha iniziato a notare comportamenti ancora più strani, ha deciso di mettere fine alla loro relazione e di spiegare la situazione ai genitori di lei. Adesso prima di uscire con qualcuna si accerta che sia una persona per bene e soprattutto in piena coscienza delle sue facoltà mentali.
Dalton non aveva molto da raccontare dato che sta con Catherine praticamente dal liceo, stessa cosa vale per Catherine, il che mi ha fatto tenerezza e non poca.
Bradley dice che non ha avuto relazioni serie perciò niente ex fidanzate solo ex fiamme, così le ha chiamate lui, facendo alzare gli occhi al cielo a Paige, che invece di ex fidanzati ne ha avuti due, uno dei due si è scoperto essere gay dopo alcuni mesi di relazione, ci è rimasta in buoni rapporti, con l'altro invece è stata una guerra fredda.
India decide di non toccare l'argomento ex fidanzati perché odia parlare della sua vita sentimentale, cioè, a stento ne parla con me. Io passo perché la mia vita sentimentale era inesistente prima di Kaden, quando tutti quelli seduti al tavolo lo scoprono grazie alla mia migliore amica che ha la boccaccia larga, restano leggermente sorpresi, non si azzardano a fare commenti di nessun tipo però, anche perché credo temano un ragazzone pronto a lanciare fiamme dalla bocca come un drago.
L'immagine di Kaden drago che lancia fuoco, mi fa ridere.
«Perché stai ridendo?» mi chiede a bassa voce, mi accorgo solo adesso di aver riso per davvero.
«Oh, niente.» lascio cadere il discorso perché non mi va di spiegarli che ho una fervida immaginazione.
Lui scuote la testa con un sorriso, come per dire "sei tutta strana, ma la cosa stranamente non mi dispiace".
«Hai conosciuto l'ex di Kaden?» mi chiede all'improvviso Paige, lo sguardo serio, tutti si zittiscono.
«Mh, si, ho avuto il piacere di conoscerla.» rispondo, non sapendo cos'altro dire, Kaden accanto a me si irrigidisce.
«Piacere? Dispiacere vorrai dire, forse parliamo di due persone diverse.» risponde sarcastica Paige, dalla sua espressione capisco che non le va molto a genio.
«Paige.» Kaden cerca di zittirla ma Paige lo ignora apertamente.
«Tutti quelli che conoscono Jillian non possono fare a meno di notare quanto in realtà sotto quella maschera da donna amorevole e di classe, si nasconda una vera e propria serpe, oserei aggiungere arrampicatrice sociale.»
«Hai il potere di descrivere le persone in maniera divina, me la sto quasi immaginando.» dice ridacchiando India per smorzare la tensione.
«Non credo sia il caso di parlare di questo adesso.» consiglia invece Cameron, guardando l'espressione del ragazzone.
«Volevo solo far intendere che Lily al contrario di Jillian, è meravigliosa e ora vi direte, non la conosci nemmeno ma sapete quanto sono brava a capire le persone con un solo sguardo, vi avevo detto che Catie era adatta a Dalton e così è stato.» continua a raccontare Paige, mi sento lusingata da ciò che pensa di me, la ringrazierei ma lei continua a parlare,
«Così come avevo detto che Jillian avrebbe frantumato il cuore di Kaden, non mi pare di avere avuto torto.» conclude poi e quasi tutti tratteniamo il respiro, io poggio automaticamente una mano sulla coscia del ragazzone per cerca di calmarlo, dato che dalla sua faccia si vede che è incazzato da morire.
So quanto Kaden odi parlare di se, dovrebbe saperlo anche Paige che lo conosce da più tempo, è logico che non gli sia piaciuto che abbia toccato argomenti così delicati per lui in maniera diciamo poco consona.
«Credo che ogni tanto al posto di pensare alle nostre vite sentimentali, dovresti darti coraggio e provare ad averne una tutta tua.» sputa fuori il ragazzone con rabbia, io stringo la presa sulla sua coscia.
«Kaden.» gli dico, per far sì che non vada oltre con le parole, non mi piace che parli così alla sua amica.
«Tranquilla, sappiamo tutti com'è fatto Kaden, ormai ci siamo abituati.» risponde Paige con un sorriso di circostanza e un'alzata di spalle.
«Da quanto tempo vi conoscete tutti voi?» chiede India dopo vari secondi di silenzio, lei è un po' come me, cerca di portare allegria e spensieratezza là dove non c'è.
«Tutti dal liceo.» risponde Dalton, capendo le intenzioni di India.
«Voi invece?» chiede invece Bradley.
«Da sempre, siamo cresciute insieme.» rispondo io al posto di India.
«Davvero?» Cathie sembra sorpresa, non trovo che la cosa sia così strana.
«Davvero.»
«E com'è? Conoscersi da sempre dico.» mi chiede poi ed io sorrido, mi viene inevitabile se ripenso a tutti gli anni di amicizia che mi legano a India.
«E' come con i miei fratelli in realtà, posso dire che India è mia sorella pur non avendo alcun legame di sangue.» rispondo sincera e so che per India vale lo stesso.
Sapere di avere qualcuno al proprio fianco non perché vincolati da un legame di sangue ma per scelta, in modo puro, sincero e duraturo non ha prezzo, il nostro legame è unico e non lo scambierei per niente al mondo.
«Siamo state fortunate comunque, pur essendo abbastanza diverse, ci completiamo, sosteniamo, ascoltiamo e proteggiamo a vicenda.» aggiungo poi, in tutto questo però non ho lasciato la gamba del ragazzone neanche per un secondo e lui non sembra infastidito dalla cosa, anche perché è un modo per dargli conforto senza dare nell'occhio.
«Non è tutto così perfetto comunque, la stronzetta a volte mi fa rimpiangere di essere sua amica, fa degli scherzi pessimi e mi infastidisce spesso.» aggiunge però India facendomi ridere.
Passiamo un'altra oretta seduti a parlare di noi, a conoscerci meglio, il ragazzone prende parte fortunamente e la piccola discussione tra lui e Paige sembra dimenticata al momento.
Quando poi paghiamo il conto, Kaden ha pagato il mio, nonostante gli abbia detto mille volte che non c'era bisogno, comunque ricambierò la gentilezza portandolo al cinema o a mangiare un gelato e non potrà di certo pagare lui, dato che come mi ha detto lui stesso, chi invita paga. Cameron si è offerto di pagare per India invece, che non ha combattuto molto per far si che non accada, dato che si sono divisi le pizze, ne hanno prese due diverse, Cameron ha dato la sua metà a India e India la sua metà a Cameron, così da provare più gusti.
«Paige, ti dispiacerebbe accompagnare tu India e Cameron?» chiede Kaden alla sua amica non appena usciamo dal ristorante, capisco che questo è il suo modo di farle capire che spera sia tutto apposto, far finta di niente intendo.
«Ti sei dimenticato di me.» rispondo, alzando un braccio come quando a scuola fanno l'appello.
«Vorrei che venissi con me.» risponde però il ragazzone ed io abbasso il braccio.
«Dove?» gli chiedo incuriosita.
«Abbiamo un'ultima cosa in sospeso, ricordi?» mi chiede ed io per un attimo lo guardo smarrita poi ricordo.
La cosa in sospeso è l'ultimo cartone animato della Disney che dobbiamo guardare insieme ovvero Coco, il ragazzone a quanto pare ha voglia di piangere stasera.
«E' il vostro codice segreto per non dire davanti a tutti "dobbiamo fare sesso"?» ci chiede Bradley facendomi arrossire in modo violento, India la stronza se la ride di brutto.
«Braddy, hai il tatto di un elefante su una cristalliera.» lo riprende con un sorriso divertito Paige.
Braddy me lo ricorderò sicuramente e lo userò presto dato che anche Bradley ha preso il vizio di chiamarmi Lily-bear.
«Non che ti riguardi ma no.» risponde Kaden al suo amico.
«Tranquillo, andate pure, li riaccompagno io.» risponde alla fine Paige, il che significa che anche per lei è come se niente fosse successo.
Dopo gli ultimi saluti, io e il ragazzone entriamo in macchina, questa volta io seduta accanto a lui.
«Non mi sono preoccupato per Jillian.» mi volto a guardarlo confusa, che intende dire?
«Come scusa?»
«Prima con Paige, non ho reagito in quel modo perché mi infastidiva il modo in cui parlava di Jillian, prima sarebbe stato questo il motivo.» mi spiega, però non stacca gli occhi dalla strada.
«E ora?» gli chiedo curiosa, spero che la risposta non mi deluda.
«Non volevo che parlasse di lei davanti a te.» dice e resto per qualche secondo in silenzio pensando a cosa voglia dire.
Poi capisco.
«Pensavi che mi avrebbe dato fastidio sentir parlare di lei?» gli chiedo adesso decisamente più tranquilla e anche intenerita.
«In un certo senso si.» risponde sincero ed io trattengo un sorriso.
«Ragazzone apprezzo il fatto che ti preoccupi per me, questo non cambia il fatto che non dovevi rispondere in quel modo alla tua amica e che se la nostra relazione andrà avanti dovrò comunque avere a che fare con Jillian dato che purtroppo fa ancora parte della tua famiglia.»
Non c'è giorno in cui non pensi che Kaden dovrebbe raccontare tutto a suo fratello, Konnell magari non sarà la persona migliore del mondo per lui, però non è una brutta persona e non merita di passare la vita con una persona che non lo ama. Questo però al momento non glielo dico, non voglio rovinare la giornata, gliene parlerò a tempo debito.
Il discorso cade e tutto rimane tranquillo, anche quando arriviamo a casa sua, anche dopo aver guardato Coco, il ragazzone non ha pianto però ero sicura stesse per farlo, io invece ovviamente non ho fatto altro che piangere.
«E così abbiamo finito tutto il repertorio Disney.» dice il ragazzone, io lo guardo dopo essermi pulita la faccia dalle lacrime, fortuna che il make up era waterproof, a quest'ora il ragazzone mi avrebbe scambiata per un panda.
Anche se non mi sarebbe dispiaciuto, i panda sono carinissimi e vivono la vita che vorrei vivere io.
«Già e pensare che prima non sapevi neanche chi fossero.» rispondo, fortunatamente la voce non esce né stridula né rauca per via del pianto, «Stare con me ti fa decisamente bene, ti rende più colto.» aggiungo con un sorrisetto, dopo di che stiracchio le gambe sul divano.
«Non che prima fossi ignorante.» decide di sottolineare lui, il che mi fa ridacchiare.
«Non hai negato il fatto che stare con me ti fa bene però.» lo sfotto, adoro infastidirlo, l'ho già detto?
«Non l'ho negato.» afferma Kaden ed io lo guardo con sguardo adorante, ne sono sicura.
«Lo vedi che sotto sotto sei un cuore di pasta frolla?» gli chiedo saltandogli praticamente addosso, avvolgo il suo collo con le mie braccia e gli riempio la faccia di baci.
All'inizio ride rilassato e mi stringe forte per tenermi ben salda su di lui, poi mi bacia, prima delicatamente, tant'è che quasi non me ne accorgo, poi diventa un bacio prepotente, dolce ma forte e deciso, un po' com'è Kaden. Io rischio di andare in iper ventilazione a momenti.
«Che facciamo adesso?» mi sussurra sulle labbra come se potessero sentirci, cavolo, Kaden Hale riesce ad essere sexy pur non volendolo, non si deve neanche applicare più del dovuto.
Tutto in lui urla "ragazzone sexy".
«Iniziamo con i film della Marvel?» gli chiedo in modo innocente con il cuore a mille.
«Magari più in là, al momento ho altro in mente.» risponde, subito dopo mi bacia ed io smetto automaticamente di pensare.
L'unica cosa alla quale riesco pensare al momento sono i baci di Kaden, le sue mani su di me, il calore del suo corpo contro il mio.
Mi fa sedere a cavalcioni su di lui e presto le sue mani finiscono sotto la mia maglietta, sui miei fianchi, poi si stacca dalle mie labbra e inizia a baciarmi il collo ed io mi perdo completamente. Il modo in cui mi infiamma velocemente mi spaventa, non credo di aver provato sensazioni simili prima d'ora. La sua erezione preme nel bel mezzo delle mie gambe, nel punto più delicato, il che mi fa arrossire e bloccare per un solo istante, il ragazzone però se ne accorge.
«Non faremo niente che tu non voglia Parker, te lo assicuro, puoi fermarmi quando pensi sia troppo.» dice guardandomi negli occhi per rassicurarmi, subito dopo riprende a baciarmi e il mio corpo prende fuoco, «Non mi spingerò oltre se non lo vorrai.» il che mi rassicura, però devo dirgli una cosa.
«Kaden.» cerco di allontanarmi, lui però continua a baciarmi il collo stavolta e mi costa fatica, «Kaden!» lo richiamo, dalla bocca esce un mugolio ma ancora non si decide a mollare la presa, «Ragazzone.» gli dico, allontanandomi di poco da lui.
«Che c'è?» mi chiede, questa volta nei suoi occhi leggo preoccupazione, come se avesse paura di essersi spinto troppo oltre.
«C'è che in realtà io ho intenzione di restare vergine fino al matrimonio.» sgancio la bomba e finalmente o purtroppo, non ne sono sicura, lui si ferma, mi guarda ed io mi sento in imbarazzo.
«Come?» chiede, credendo forse di non aver capito bene, non sembra arrabbiato, solo confuso.
«Ho intenzione di restare vergine fino al matrimonio.» ripeto per far sì che lo capisca meglio.
Ora, non che questa decisione non sia stata sofferta o che non lo sia soprattutto adesso, però al momento è questa la mia volontà, potrei cambiare idea in un futuro non troppo lontano. Non mi è stata neanche imposta, mia sorella per esempio ha perso la verginità a quindici anni, mamma ci ha sempre trasmesso come messaggio che non importa quando, la renderebbe felice sapere che abbiamo aspettato fino al matrimonio, certo, perché di solito ci si sposa con la persona che si ama e con la quale vuoi passare il resto della tua vita, si, piuttosto romanica, il romanticismo credo di averlo preso da lei. Però ci ha anche detto che il momento giusto è quando capiamo di aver trovato la persona giusta, quando lo guardi e pensi "non m'importa se lo sposerò o meno, importa che lo amo tanto follemente che se mi concedessi a lui, in futuro non potrei mai pentirmene". Ecco, fino ad adesso non credevo di aver trovato una persona del genere, perciò non ho mai messo in dubbio questa mia scelta. Con Kaden però la prospettiva sta cambiando.
«Non credevo fossi credente.» dice, poi mi abbraccia dalla vita ed io sono contenta del fatto che non abbia dato di matto.
«Non lo sono al cento per cento, però è una cosa che ho deciso a quindici anni più o meno.»
«Potresti cambiare idea in futuro?» la sua domanda mi fa ridere di cuore, sono più tranquilla adesso.
«Lo accetteresti in caso contrario? Rimarresti con me?»
Ho bisogno di saperlo, so che non è una cosa facile d'accettare, soprattutto per due persone della nostra età, potrebbe non andargli bene.
«Si.» risponde guardandomi negli occhi e senza pensarci su neanche un secondo, non posso fare a meno di baciarlo di slancio.
«Non lo so ragazzone, indubbiamente la mia non è una scelta solo e maggiormente per via della fede, potrei cambiare idea.» gli dico poi, perché potrei davvero cambiare idea da un giorno all'altro.
«Potrei indurti in tentazione.» mi dice facendomi ridere ancora, adoro il fatto che cerca di non farmi sentire in imbarazzo.
«Potrebbe non volertici molto.» faccio spallucce e lo bacio ancora, lui però questa volta non ricambia, mi spinge leggermente per far sì che mi allontani.
«Resta a distanza di sicurezza Parker, in questo momento ho bisogno che tu mi stia lontana.» dice ed io lo guardo confusa.
«Perché?» gli chiedo, quando però preme il mio corpo leggermente di più sopra al suo, capisco il perché, sgrano gli occhi e sento il calore invadermi le guance.
«Ti basta come risposta?» mi chiede ed io annuisco energicamente, «Resta a dormire con me.» il suo invito non mi dispiace.
«Credo sia la prima volta che tu me lo chieda, di solito sono io quella che si auto invita a restare.» gli faccio notare, lui però insiste, come se potessi dirgli di no.
«Resti?»
Rimarrei qui con lui per sempre se ne avessi la possibilità.
«Resto.»
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