Capitolo 2 - Google Maps, Gabe e Hale
《Oddio, questo posto è immenso!》 sono dieci minuti buoni che io e India corriamo da tutte le parti per cercare la nostra classe, perciò mi rimangio ciò che ho pensato prima.
Non sappiamo per niente dove andare.
《Sicuramente è una di quelle porte》 dico a India, trascinandola verso le porte in questione, ma lei pianta i piedi per terra e fa fermare entrambe.
《Sono i bagni!》 urlacchia la mia migliore amica e io porto lo sguardo sopra le porte, la direzione che lei mi ha appena indicato e ci sono il simbolo maschile e quello femminile.
Okay, ho appena evitato l'ennesima figuraccia.
Corriamo un'altra volta alla ricerca della nostra classe e dopo tre minuti, finalmente la troviamo, aula 54.
Che sia maledetta.
《Finalmente...》 borbotto con il fiatone per la corsa, mentre India si sistema i capelli prima di aprire la porta, io me ne frego ed entro tutta scombussolata.
Al diamine.
Non appena mi chiudo la porta dietro e mi volto mi scontro contro la schiena di India.
《Ma sei scema?》 le dico tirando su lo zaino che mi è appena caduto dalla spalla, poi alzo lo sguardo e noto che l'aula è piena, tutti ci stanno guardando, compreso il professore.
Porca paletta.
《Buongiorno signorine, voi siete?》 ci chiede appunto, il professore sulla cinquantina, ma in gran forma.
Sia lodato il cielo, finalmente non abbiamo come professore un vecchio viscido che guarda tutte come un depravato.
《Collins e Parker.》 risponde India, dicendo prima il suo cognome e poi il mio《In ritardo, decisamente in ritardo.》sussurro contemporaneamente io, ma nessuno fortunatamente mi sente.
《Collins e Parker, vi avevo segnate assenti. Su, andate a sedervi.》 e proprio mentre stiamo per andare a trovarci due posti liberi, il professore parla ancora 《E si, siete decisamente in ritardo. Che non ricapiti più.》
Okay, mi ha sentita.
Io e India annuiamo, poi corriamo, metaforicamente dato che per via della corsa di prima ho esaurito le mie energie, a cercarci dei posti, possibilmente vicini.
L'aula è enorme, ci saranno una trentina di alunni, forse di più, i banchi sono tutti uniti a file composte da dieci posti, noi scegliamo l'ultima, fortunatamente troviamo due posti liberi al centro, io mi metto in mezzo ad un ragazzo e India.
《"Non ci perderemo" "abbiamo la mappa della scuola, l'ho imparata a memoria", "ho la memoria fotografica", si, certo.》 mi fa il verso la mia migliore amica, mentre mette il quaderno e la penna sul banco.
《Senti, non sono mica Google Maps io, se non ti fidavi del mio senso d'orientamento avresti potuto fare qualcosa.》 mi difendo a spada tratta 《Ma sei troppo pigra per farlo.》
《Sei una strega.》mi dice lei facendomi la linguaccia.
《Ed è per questo che mi adori.》 le mando un bacio volante e lei sorride mentre scuote la testa, come per dire "come devo fare con te?"
Metto il mio astuccio nero sul banco e anche un quaderno con la fantasia della galassia, si, viva la sobrietà.
《Ciao.》 il ragazzo che ho accanto mi fa sussultare, mi ero dimenticata completamente di lui 《Ciao anche a te!》 saluta piegandosi in avanti per avere meglio la visuale della mia migliore amica.
《Emh, ciao.》 ricambio il saluto mentre il professore inizia a scrivere sulla lavagna immensa.
《Ciao!》 India gli sorride dolcemente.
《Io sono Gabe Hernandez, voi?》 si presenta il ragazzo che da come parla, è decisamente spagnolo 《In realtà mi chiamo Gabriel, ma tutti mi chiamano Gabe, perciò potete farlo anche voi.》
Ha la carnagione scura, olivastra, gli occhi di un bellissimo colore, qualcosa tipo caramello e i capelli castani. Fisicamente da quel che vedo, non è messo male, per niente.
《Sono India Collins》si presenta la ragazza in questione, allungando la mano mentre io mi faccio indietro per fargliela stringere.
Dio, perché mi sono messa al centro?
《Lily Parker.》 dico soltanto e lui mi guarda curioso.
《È il diminutivo di Lillian?》 mi chiede e io lo guardo confusa.
Eccola, la domanda che mi fanno tutti. Pensano sempre che Lily sia il diminutivo di qualche nome, quando invece no, non lo è.
《Eh? No. Lily, semplicemente Lily.》 rispondo velocemente, poi il professore interrompe le nostre chiacchiere.
《Visto che adesso ci siamo tutti》 dice, guardando me e India, io praticamente mi lascio scivolare sulla sedia per cercare di farmi vedere il meno possibile 《Possiamo iniziare.》 continua poi 《Innanzitutto, per le nuove arrivate, mi presento. Io sono il Professor Adam Gibson, solo Professor Gibson per voi.》 beh, anche il nome è piuttosto moderno e non imbarazzante 《E come credo sappiate, sono il vostro professore di Psicologia.》 conclude poi.
Ed ecco che qui viene la parte interessante, non vedo l'ora di iniziare a studiare i vari argomenti.
《Prima di iniziare l'argomento di oggi, vorrei chiedervi qual è secondo voi, l'aspetto psicologico più importante da studiare.》 dice il professor Gibson, guardando tutti noi.
Nessuno accenna a dire qualcosa, tutti si guardando l'un l'altro per vedere chi avrà il coraggio di rispondere a questa domanda, oltretutto facilissima.
Cioè dai, su, bisogna solo esprimere il proprio pensiero.
Ad un tratto qualcuno parla, non riesco a vedere chi, però, dato che non si è alzato e si, è un ragazzo.
《Secondo me la parte più importante da studiare è il cervello e tutto ciò che gli riguarda, a partire dagli impulsi per poi finire ai pensieri.》
《Si alzi, Hale.》 gli dice il professore, decisamente interessato, okay, il cognome del ragazzo è Hale 《Ci dica di più.》
Quando il ragazzo si alza ovviamente io sono impegnata a fargli la radiografia.
È nella fila davanti a me, il penultimo banco verso destra, riesco a vederlo solo di profilo, ha i capelli castani ed è abbastanza, okay, è decisamente muscoloso, da quello che riesco a vedere da sopra la maglietta nera che indossa.
《Penso sia importante capire cosa spinge le persone a pensare certe cose, cosa si accende nel loro cervello che spinge loro a commettere omicidi o suicidi. Questo genere di cose. Per me queste sono le cose più importanti.》si spiega meglio, Hale, ha la voce fredda, rauca e decisamente molto bella da ascoltare, senza ombra di dubbio.
E la parte sentimentale? Dove la mette?
《Non sono per niente d'accordo.》
All'improvviso tutti si voltano a guardare nella mia direzione, credo che stiano guardando dietro di me, perciò mi volto anche io, ma non c'è nessuno, ci sono solo scaffali, armadietti e cose varie.
India mi da una gomitata per farmi voltare ancora una volta e quando riporto lo sguardo su Hale, mi sta guardando, perciò capisco che stanno guardando tutti me.
Adesso che riesco a vedere meglio la sua faccia, anche se non tanto dato che siamo comunque lontani, rimango interdetta per qualche secondo. Ha la mascella scolpita, un bellissimo taglio d'occhi, mi piace la forma che hanno, il colore non riesco a vederlo, sono troppo lontana e miope per riuscirci. Ha comunque anche un bel naso, labbra comprese.
Beh, il signorino non ha di che lamentarsi, madre natura è stata gentile con lui, troppo.
《Signorina Parker, giusto?》 mi richiama il professore, io mi volto a guardare lui e annuisco con gli occhi spalancati 《Si alzi e ci dica perché non è d'accordo.》
O porco procione, ho pensato ad alta voce!
Mi schiarisco la voce e facendo appello alla poca sicurezza che ho, mi alzo.
《Dicevo, non sono d'accordo, almeno non totalmente. Ha dimenticato la parte sentimentale.》 esprimo ad alta voce il mio pensiero.
《Non l'ho dimenticato, non lo trovo importante.》 ribatte fermamente, Hale, trucidandomi con lo sguardo.
Mi fa rabbrividire, ma comunque non gli lascerò avere la meglio.
《Beh, allora ti sbagli.》 faccio spallucce e sento qualcuno sussultare, in realtà più di qualcuno.
《Ci spieghi cosa intende dire, signorina Parker.》 il professore sembra davvero curioso di ascoltare la risposta.
《Sottovaluta la parte sentimentale, cosa spinge le persone a provare determinati sentimenti verso altre persone. Tutti gli aspetti sentimentali non dovrebbero essere sottovalutati.》spiego quel che penso, anche se non mi spingo e non intendo spingermi oltre.
《Avete ragione entrambi.》 risponde il professore con un sorriso compiaciuto, quando capisce che non voglio aggiungere altro.
Mi rimetto seduta e India mi spinge con la spalla come per dire "brava, secchiona", come suo solito fare, io mi sento osservata perciò giro la testa e noto che Hale mi sta ancora guardando.
《Hai appena contraddetto Hale? Stento a crederci.》 mi dice Gabriel, tutto eccitato e sorpreso.
Di che sta parlando?
《Io ho solo espresso la mia opinione, come lui ha espresso la sua.》rispondo sicura di me, anche perché è ciò che ho fatto per davvero.
《Hale ha sempre ragione.》risponde Gabriel, serio, a quanto pare ci crede per davvero.
《Beh, quasi sempre, a quanto pare.》 faccio spallucce facendolo rimanere a bocca aperta e seguo con attenzione ciò che il professore sta spiegando, di tanto in tanto volto lo sguardo verso Hale, però, che appunto di tanto in tanto, continua a lanciarmi occhiate.
A quanto pare al ragazzone non gli piace essere contraddetto.
Primo giorno di college e ho già conosciuto un pazzo e mezzo, bene.
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