Chapter twentytwo-The Dumbledore Army-
Sirius
Era giorno, di questo ne ero certo, e probabilmente era il quindici di dicembre, o almeno era così che ci avevano detto Harry e i suoi amici.
Era stata una bella batosta sentire quello che ci hanno detto quei tre, che Harry è il mio figlioccio e che è il figlio di James e Lily e, cosa più brutta, loro due sarebbero morti. E noi tre malandrini avremmo continuato ad andare avanti così, senza il nostro sole.
Oltre a questo, so che giorno è oggi perchè è da ormai da quasi due settimane (precisamente dieci giorni) che quel trio ci assilla con degli allenamenti.
Da quello che ho capito io, Hermione ha organizzato una specie di "associazione segreta" per insegnare ai ragazzi meno esperti come proteggersi da eventuali attacchi da parte dei Mangiamorte. Sappiamo che Voldemort era stato ucciso e che ora è risorto ma non sappiamo come.
Comunque, l'associazione si chiama ES, o meglio, Esercito di Silente e ci sono molti ragazzi a parteciparvi.
Mi alzai dal letto e guardai la Evans e Remus parlare fittamente mentre James giocava col suo boccino e Peter cercava di capire il discorso degli altri due.
«Ragazzi dovremmo fare una cosa che a voi tre non piacerà affatto.»disse ad un certo punto la Evans attirando l'attenzione mia e del mio migliore amico, al quale passó una scintilla negli occhi, che poi si spense, e che si mise la mano tra i capelli, scompigliandoseli ancora di più.
«Sarebbe?»domandai curioso. Se è qualcosa che non ci piacerà, significa che è qualcosa che riguarda le leggi, e non di infrangerle.
«Dobbiamo studiare un po'.»aggiunse Rem, abbassando gli occhi come se fosse la cosa più normale al mondo.
«Ne abbiamo già parlato, Harry, Ron e Hermione sono del quinto anno, non del settimo, quindi non abbiamo gli stessi libri.»giustificó il cervo abbandonandosi alla poltrona su cui stava seduto.
«Appunto per questo chiederemo ad Harry la conferma per fare questa cosa.»disse la Evans con uno strano sorriso sul volto.
«Cioè?»chiese Peter poggiando i gomiti sulle gambe in ascolto.
«Io e Remus supponiamo che conoscerà sicuramente qualche ragazzo del settimo anno di cui si fida. Potremmo chiedergli in prestito il libro, dopo avergli spiegato la situazione, e potremmo studiare.»disse Remus, e devo dire che è un gran bel piano, un piano che non avrei mai pensato di sentire dalle sue labbra.
«E se invece non studiassimo?»domandai io speranzoso.
«E se invece ti bocciassero ai M.A.G.O.»ribatté facendomi il verso la rossa e io sbuffai.
«Ok, chiederemo ad Harry.»annunció Peter mettendosi a braccia incrociate e accavallando i piedi.
«Cosa dovete chiedermi?»disse il ragazzo in questione entrando nella Stanza delle Necessità. Non ero ancora abituato al fatto di vedere gli occhi della Evans nel corpo di James, ma avrei dovuto imparare a farci l'abitudine.
«Mi hai messo paura...»disse Peter facendo un sospiro ed Harry prontamente lo ignoró. Non capivo il motivo per cui lo trattava come se fosse meno di niente, come un pezzo di me...
«Noi dobbiamo studiare.»cominció la rossa piazzandosi davanti a lui.
«Ok...(?)»rispose il ragazzo non capendo molto bene quello che intendeva.
«E ci servono dei libri di settimo anno.»specificó lei continuando a rimanere nel generico.
«Ma noi siamo al quinto.»disse Hermione dietro di lui, e solo in quel momento mi resi conto della presenza di lei e di Ron.
«Lo sappiamo. Ma probabilmente ci sarà qualche tuo amico, a cui sei fedele, del settimo, no?»chiese Remus ancora facendosi spazio tra la sua migliore amica e la sedia.
«Io non...»cercó di dire il ragazzo con gli occhiali, ma il roscio lo precedette.
«Ci sono Fred e George.»disse e lo sguardo di tutti cadde su di lui.
«Chi sono?»domandai forse troppo velocemente perchè per un attimo pensai che non avessero capito quello che avevo detto.
«Sono i miei fratelli, sono gemelli, potremmo dirglielo.»ipotizzò con un alzata di spalle.
«Perfetto!»esclamó James. Perchè era contento di studiare? È proprio un cervo innamorato...
«Non credo sia una buona idea...»aggiunse Hermione pensierosa. Tutti la guardammo cercando spiegazioni.
«Ragazzi, pensateci bene. Gli interrogatori della Umbridge sono sempre più frequenti e potrebbe scappargli qualcosa. Lo sappiamo benissimo noi che è dura tenere un segreto.»spiegó e, ragionandoci su, non aveva tutti i torti. Era abbastanza pericolosa la cosa da fare.
«Fred e George sanno mantenere un segreto, non mi hanno mai fatto vedere la mappa in tredici anni!»si lamentó Ron, ma sentendo la parola mappa mi agitai.
«Che mappa?»chiese Peter come leggendomi nel pensiero.
«La mappa del Malandrino.»ah. Bene.
«Come fate voi...»cercai di dire maHarry mi azzittì con un gesto della mano.
«Storia lunga, volete che andiamo a chiamare Fred e George si o no?»e il silenzio che seguì significava solo una cosa: chi tace acconsente.
---
«Perchè dietro Fred e George ci sono anche Neville, Ginny e Luna?»chiede ad un certo punto Harry, quando Ron rientró accompagnato da tutti i ragazzi che aveva elencato lui stesso. Infatti non c'erano solo i due gemelli, facilmente riconoscibili, ma c'era un altro ragazzo, probabilmente quel Neville, e una ragazza bionda affiancata da una roscia.
«Mentre lo spiegavo a loro due è apparso Neville e lui non sa tenere un segreto per più di quattro minuti e ventiquattro secondi.»sbuffó lui sedendosi.
«Quindi voi siete...»cominció la bionda egli altri continuarono:
«Quelli che hanno inventato la mappa del Malandrino?»Fred e George, e il fatto che lo dicessero contemporaneamente era molto inquietante.
«Quelli che erano i migliori amici dei miei genitori?»il ragazzo e...cosa?!
«Quelli che dovrebbero essere dei quasi quarantenni?»la rossa.
«Si, sono loro. Comunque lei è Ginny Weasley,»e Hemrione indicó la ragazza che aveva parlato per ultima facendoci intuire che anche lei fosse la sorella di Ron«lei Luna Lovegood,»e indicó la bionda che accennó ad un sorriso che fece smuovere i suoi strambi orecchini«loro Fred e George e...»ma si bloccó.
Neville annuì imbarazzato. Ero ancora confuso per il fatto che avesse detto che noi siamo i migliori amici dei duoi genitori.
«Lui è Neville Paciock, figlio di Alice e Frank Paciock, vostri amici.»disse Harry prendendo parola. In effetti, guardandolo meglio, era la fotocopia dei due. Wow, quante cose si scoprono.
«Come stanno mamma e papà?»chiese lui con le lacrime agli occhi. Come se...
«Sono morti, non è così?»lo ignoró la Evans, anche lei con una voce rotta come se avesse già capito l'antifona.
Lui annuì e poi lei andó di scatto ad abbracciarlo. Per quel contatto, James sembró innervosirsi ed Harry sembró essere orgoglioso della madre...che strano da dire.
«Beh, detto questo, ci prestate i libri?»chiese dopo un po' di chiacchiere Remus e Fred e George lo guardarono come se fosse un alieno.
«Voi sul serio studiate?»chiese uno e l'altro lo appoggió con uno sguardo di pietra.
«Ma ti pare, tu sorridi e annuisci.»disse James mentre loro due facevano un sospiro di sollievo e Remus si sbattè una mano in faccia insieme ad Hermione e a Ginny.
«Dobbiamo andare, ci sono gli allenamenti dell'ES.»disse ad un certo punto Luna.
«Possiamo venire anche noi?»non so perchè lo dissi, ma fui proprio io ad aprire bocca, e me ne accorsi solo quando lo sguardo di tutti mi si puntó addosso.
«Non se ne parla proprio.»disse Hermione alzandosi e pulendosi i pantaloni impelati.
«Dai, che c'è di male?»chiese Ron guardandola.
«Sei impazzito?»disse Ginny retorica, anche se sembrava una vera affermazione.
«No.»rispose uno dei gemelli al suo posto.
«Dopotutto sapranno molto di più di noi, essendo più grandi e avendo un buon professore ad insegnare.»aggiunse l'altro gemello dando man forte.
«Si ma non possono piombarebcosì. Tutti riconosceranno James e Lily e probabilmente riconosceranno anche Remus e Sirius!»chissà come mai avrebbero dovuto riconoscerci.
«Siamo nella Stanza della Necessità, possiamo far apparire la pozione polisucco.»giustificó Ron. Harry, d'altro canto, se ne stava zitto nel suo angolo vitale.
«Ah, amen. Harry tu che ne dici?»chiese poi Hermione a lui. Con tutta risposta il ragazzo allungó la mano su cui poco dopo comparve una boccetta di pozione.
«Solo per questa volta, sia chiaro.»disse lui convinendosi, mentre Hermione e Ginny sbuffavano.
«Facciamo le coppie, Remus sarà Neville, Sirius sarà George, James sarà Fred, Lily sarà Ginny e Peter sarà Luna. Hermione e Ron verranno con me, nel caso succedano casini. Contenti?»chiese poi retorico lui passando le boccette ai prescelti e ordinandogli di strappandosi un capello per poi metterlo dentro.
A me capitó un miscuglio sul rossiccio, come altri due che si stavano scambiando Fred con James e Ginny con la Evans.
«Alla salute.»disse il mio migliore amico, brindando fintamente per poi berla. Noi quatro facemmo la stessa cosa, sotto lo sguardo di tutti gli altri.
Che gusto di merda. Non credo avrei resistito ancora, avrei vomitato a momenti.
E invece non andó così. Qualcuno di noi immaginó uno specchio e questo apparve. Andai subito a specchiarmi e trovai la mia immagine, o meglio, quella di uno dei gemelli.
«Bene, voi altri andate nel dormitorio mio e di Ron e di Neville, se succede qualcosa almeno lo sapranno solo Seamus e Dean. Noi andiamo.»ordinó Harry facendoci uscire uno alla volta.
Spazio me!
Eiiii come state? Io bene yeppy. Devo dirvelo aiuto. In pratica oggi all'uscita della scuola io e la mia crush ci siamo messi a parlare di righe e DOPPI SENSI e mi ha sorriso un paio di volte stamattina e mi. sono. sciolta.
Vi sta piacendo quest'era? A me si, è troppo bello descriverla. Probabilmente sarà il mio momento della storia preferito, dopo la fine obv.
Domanda del giorno:
Golden Trio, Silver Trio o Dark Trio?
Golden tutta la vitaaa
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro