Chapter thirtyfour-Again-
Lily
James Potter? Un idiota, ecco cos'era. Un vero e proprio idiota. Io l'ho sempre detto che lui lo fosse, ma arrivare al punto di fare uno scherzo a Sev...Piton, per della gelosia infondata (io e lui stavamo insieme, per quale motivo avrebbe dovuto fatlo?) era stato proprio da emeriti cretini.
E la cosa più grave era il fatto che quando Piton me l'ha detto io ci sono rimasta malissimo, veramente. Cosa che non sarebbe dovuta accadere.
Mi ero sempre detta che non mi sarei mai dovuta affezionare a quell'idiota. Non avrei mai dovuto permettere che lui entrasse a far parte della mia vita, me la scombussolasse e poi, per una cazzata del genere, andarsene. Non sarebbe mai dovuto succedere tutto questo.
L'ho sempre saputo, fin dall'inizio. Eppure sono stata così stupida da permettergli di essere mio amico e successivamente il mio ragazzo. Come ho potuto pensare, anche solo che un microsecondo, che lui fosse cambiato? Poi per me, per aggiunta.
«Lily stai bene? Ti vedo un po' pensierosa...»mi richiamó Alice, dandomi una carezza sulla spalla per poi passarmi una mano sulla fronte, come a vedere se io stessi bene o avessi la febbre.
«Si, tranquilla. Sto bene. Stavo solo pensando.»la rassicurai io, mangiando un pezzo di roast-beef. Adoravo il roast-beef.
«A cosa, o meglio, a chi pensavi?»mi domandó lei, dandomi una spallata amichevole, per cercare di alleviare l'atmosfera.
«Lo sai benissimo a chi.»le dissi, mettendomi in bocca un pezzo, masticandolo freneticamente. Ero arrabbiata solo a pensare a quell'idiota.
«Secondo me dovresti dargli un'altra possibilità. Alla fine lo ha fatto prima che voi vi metteste insieme, no?»mi domandó lei, prendendomi il coltello che avevo in mano e appoggiandolo sul tavolo.
«Si, ma lui doveva dimostrarmi che stava cambiando. Facendo quello che ha fatto si è solo comportato da ragazzino, e lui lo sa.»le spiegai, riprendendomi il coltello e tagliando la carne. Uff, ecco. Ora non ne avevo nemmeno più la voglia.
«Secondo me dovresti dargli un'altra possibilità. Insomma, per una volta che sbaglia non è detto che sia finita eh.»mi ribatte lei, mentre io alzo gli occhi al cielo e mi pulisco la bocca, guardandomi intorno per vedere se c'è qualcos'altro da mamgiare che sia di mio gradimento.
«È solo un ragazzino geloso. Deve smetterla di prendersela con Piton.»le dissi io, irremovibile. Alla fine decisi che non avrei mangiato nient'altro.
«Va bene, fai come vuoi. Io ti ho solo detto la mia.»mi disse mentre mi alzavo e andavo in dormitorio. Mi dovevo preparare per la ronda.
Feci le scale e, mentre entravo nella mia stanza mi affacciai alla finestra. Merda, c'era la luna piena. Questo voleva dire che io avrei dovuto fare la ronda da sola quella sera. Perfetto.
Anche se da una parte forse è meglio così, insomma, se non lo vedo sto meglio.
Mi cambiai i vestiti e, quando fu il momento di scendere, uscii dalla mia stanza. In sala non c'era quasi più nessuno, solo Alice e Frank che si sbaciucchiavano. Li salutai in fretta e poi aprii il ritratto della Signora Grassa.
Quella sera ero particolarmente stanca, non avevo nemmeno la forza di camminare. Non sapevo il motivo, ma era così.
«Voi due, forza. Andate a dormire!»dissi a due ragazzi del sesto anno che stavano fumando e mangiando qualche muffin.
«Ok Evans, andiamo.»dissero loro due sbuffando ma rimanendo lì a parlare.
«Forse non mi avete sentita, andate subito in camera vostra.»guardai la spilla che avevano e notai che erano due ragazzi Serpeverde. Bene, adesso sarebbe stato ancora più difficile mandarli a dormire.
«Si, Evans. Fra un po' andiamo. Non scassare le scatole eh.»mi disse quello più basso, agitando la mano. Io lo guardai basita, come si era permesso di dirmi queste cose!
«Ehm, scusami? Saró costretta a togliervi quindici punti a testa se non andate subito a dormire.»li minacciai io, stringendo le braccia al petto, insistente.
«E va bene.»disse l'altro prendendo tutto e mettendolo in una sacchetta che avevano poggiato a terra e che io prima non avevo visto, per poi buttare la sigaretta a terra e schiacciarla.
«Datemi un muffin e non vi toglieró i punti.»li ricattai io. Avevo fame, ok?
«Che?»chiese il ragazo più alto.
«Hai capito benissimo.»i due si guardarono interrogativi, ma poi aprirono la sacca, afferrarono un dolcetto e me lo passarono.
«Ok, ora filate a letto.»ordinai io, continuando a camminare per la mia strada, mangiando quel dolce. Devo ammettere che non era affatto male.
Mentre camminavo poi, sentii un insolito trambusto. Nel castello a quell'ora non doveva girare nessuno oltre me e Potter, ma visto che lui non c'era...
«Chi va là?!»esclamai io, portando subito la bacchetta alla mano e accendendo la luce davanti a me. Quello era un piede?
Allungai la mano e tirai via il Mantello dell'invisibilità, mostrando un Peter Minus svenuto trascinato da Black e Remus che stava sulle spalle di James. Tutti e quattro mezzi nudi se non per i pantaloni.
«Che diavolo state facendo?!»esclamai io, guardando Black. Non volevo guardare Potter e gli altri due tenevano gli occhi chiusi, perció avrei parlato con lui.
«C'è stata la luna piena. Peter è svenuto e Remus ha dato una botta alla testa.»mi rispose il cervo, ignorando il fatto che non avessi chiesto a lui. Black lasció Peter e rilassó i muscoli tesi.
«Cazzo, pesa veramente tanto.»disse lui col fiatone, piegandosi in due e appoggiando le mani sulle ginocchia, cercando di riprendere aria.
«Beh, esiste anche la magia eh. Non potevate farli levitare, visto che il qui presente James Potter è un maestro nel fare l'incantesimo Levicorpus, soprattutto contro Piton?»dissi, prendendomela subito con James. Lo fulminai con lo sguardo, mentre lui abbassava gli occhi, probabilmente sentendosi in colpa.
«Siamo troppo stanchi persino per usare la magia. Sarebbe troppo pericoloso sollevarli. E comunque si vedrebbero perchè non avrebbero il mantello.»mi spiegó Black e devo ammettere che non ha tutti i torti, mettendola su questo piano.
«Lily...»mi chiamó Potter, alzando gli occhi su di me, per poi sistemarsi Remus in spalla.
«Non chiamarmi Lily, Potter.»quando lui sentì la parola finale, fu come se quella luce nei suoi occhi si fosse spenta all'improvviso.
«Senti, mi dispiace ok? Mi dispiace non sai quanto. Sono stato un vero idiota a fare quello che ho fatto a Piton, ma l'ho fatto per scherzare, non perchè fossi geloso. Peró questo non significa che io non sia geloso eh, lo sono, ma...NON È QUESTO IL PUNTO, OK?!»cominció a blaterare lui.
«Guarda che hai fatto tutto da solo eh.»gli disse il cane, sogghignando.
«Taci tu, è importante.»disse poi lui venendo verso di me.
«Allontanati, Potter.»dissi io, guardando tutto tranne che il suo viso e i suoi occhi.
«No, devi ascoltarmi!»insistette lui, lasciando cadere Remus a terra e poggiandomi le mani sui fianchi, facendomi ricevere una scarica elettrica in tutta la schiena.
«Ah, ehm, ragazzi. Non vorrei interrompere questo dolce momento ma...»
«Leva quelle mani, subito.»dissi comincianco a divincolarmi, anche se non servì a molto, visto che lui era molto più forte di me.
«Dico davvero, forse sarebbe meglio se...»
«No. Ascoltami, ti prego.»mi pregó lui, mentre mi fissava intensamente negli occhi. E dire che mi persi in quel nocciola sarebbe poco.
Stava per dire qualcosa ma Black lo interruppe nuovamente.
«Ragazzi!»gridó lui. A questo punto noi due ci girammo.
«Cosa vuoi?!»sbroccó James, fissandolo con cattiveria, cosa che non avevo mai visto nei suoi occhi.
«La Giratempo!»abbassai lo sguardo e vidi che la collana che aveva al collo Remus aveva cominciato a girare.
Di nuovo.
«Oh merda!»gridó Sirius lasciando il corpo svenuto di Peter a terra e venendo verso di noi correndo.
In quel preciso istante cominciammo a girare e a girare vorticorsamente per qualche secondo, come successe le volte precedenti.
Poi, con un tonfo, atterrammo sul pavimento.
«Ma che cazz?!»disse una voce dietro di noi. Io alzai la testa e incontrai quella di Potter, dandogli una testata.
«Potter fa attenzione!»gli gridai contro io, alzandomi e notando che Peter non c'era. Era rimasto nel 1978.
«Ma non ho fatto niente!»disse un tizio dietro di noi. Mi girai e notai questo ragazzo, capelli scompigliati e occhi marroni.
«Io parlavo con lui...ma tu chi s...»ma il ragazzo mi interruppe.
«Papà? Cosa ci fai tu qui?»chiese lui, guardando James mentre Black si scrollava il corpo di Remus da dosso e ci affiancava.
«In che senso "papà"?! In che anni siamo?!»chiese Sirius, guardandosi attorno. Era la Sala Comune dei Grifondoro.
«Nel 2018.»disse lui, guardandoci in modo strano.
«Puoi dirci chi sei te e chi sono i tuoi genitori?»gli domandai io, cortesemente, mentre Potter era un po' sorpreso.
«Mi chiamo James Potter e i miei genitori sono Harry Potter e Ginny Weasley.»oh merda. Questo è il figlio di Harry! Quindi è...
«Mio nipote?!»disse James, precedendomi.
«Non hai qualche secondo nome? Ci sono troppi James Potter in questa stanza...»disse Black, stronfinandosi gli occhi.
«Oh si, James Sirius Potter.»aggiunse lui, confondendoci ancora di più.
Oh Merlino aiutami.
Spazio me!
Come va gentaiaaaa? A me insomma, SONO PIENA DI VERIFICHE ANCHE QUESTA SETTIMANA (ho una verifica al giorno YES) e questo capitolo non è il massimo ma ok.
E si, questa è un'altra tappa del TourGiratempo. Come sono creativa muahahah.
Domanda del giorno:
Personaggio preferito della New Generation?
Non ne ho idea, ma credo James Sirius.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro