Chapter thirtyfive-Explanations-
Sirius
«Ok, con calma. Spiegateci di nuovo.»disse James, riferendosi ai tre ragazzi davanti a noi.
Il ragazzo che parló fu quello con gli occhi verdi e i capelli straordinariamente ordinati.
«Allora, io sono Albus Severus Potter, secondo genito di Harry James Potter, che sarebbe vostro figlio, e di Ginevra Weasley. Lui è mio fratello, James Sirius Potter, primo genito di Harry James Potter e Ginevra Weasley. E lei è Rose Granger Weasley, prima genita di Ronald Weasley e Hermione Jean Granger. Io ho un'altra sorella, Lily Luna Potter, e anche Rose ha un altro fratello, Hugo Weasley.»disse nuovamente lui, indicandoci uno alla volta.
Cavolo, dal 1996 al 2018 i ragazzi si erano dati da fare eh.
«Ok, quindi voi due siete nostri nipoti, giusto?»chiese poi la Evans, indicando i due ragazzi davanti a lei per poi indicare lei e James. Wow, era la prima volta che diceva la parola "noi" riferendosi a lei e a James da quando avevano litigato. Si facevano progressi in quest'era, meno male!
«Si, giusto.»disse James Sirius. Che bello il fatto che Harry abbia dato il mio nome ad uno dei suoi figli, mi fa sentire importante.
«Per quale razza di motivo mio figlio ha dato il nome di Mocciosus a suo figlio?!»sbottó James, dopo averci ragionato un po' di tempo, beccandosi un'occhiataccia di fuoco da parte della rossa.
«Ci sono molte cose che sono successe dal 1995 ad ora, ad esempio la guerra contro Voldemort è finita nel 1998, con la sua morte.»aggiunse poi il ragazzo, fiero di quello che stava dicendo.
«Davvero? Wow!»esclamai io, entusiasta di quello che le mie orecchie stavano sentendo.
«Ok, peró voi tre non me la raccontate giusta. Diteci tutto.»disse Remus, guardandoli uno alla volta. Godric, quanto doveva essere rompiscatole quel ragazzo!
«Non so se...»cominció a dire Albus, ma Rose lo interruppe.
«È normale che abbiano domande, Al. O non dovevamo raccontare nulla all'inizio o adesso gli raccontiamo tutto.»disse lei, pensando accuratamente alle parole che gli uscivano di bocca.
«Se solo qualcuno si fosse fatto gli affari suoi.»disse ironicamente il Potter più piccolo, riferendosi a suo fratello, che alzó gli occhi al cielo infastidito.
«Piantala Albus. Promettete che lascerete che le cose vadano per il loro percorso? Se farete una cosa diversa Voldemort potrebbe anche continuare a vivere fino ai giorni nostri.»disse il ragazzo, mentre noi dimmo un "lo promettiamo".
«Chi racconta?»chiese poi James, guardando i tre che a loro volta si lanciarono occhiate confuse.
«Albus.»dissero contemporaneamente Rose e James Sirius, facendo sbuffare il terzo.
«E va bene. Allora, voi siete arrivati al quinto anno di papà, ma presuppongo che non sappiate come sia finito.»disse lui, osservandoci attentamente, cose se da un momento all'altro sarebbe spuntato un cartellone con su scritto quello che voleva sapere.
«Ehm, no. Siamo arrivati fino al 28 febbraio.»rispose la Evans, mentre gli altri tre cominciavano a fissarmi intensamente.
«Perchè mi state fissando?»domandai io, irrequieto e innervosito da quei tre paia d'occhi sul mio viso.
«Beh, alla fine del quinto anno di papà, ci fu un tranello da parte di Voldemort. Scommetto che voi sappiate già che Harry poteva vedere nella mente del Signore Oscuro. Beh, a fine anno anche lui si è reso conto di questo legame e, beh, gli ha tenuto un tranello. Lui, mamma, Ron, Hermione, Neville e Luna (non so se li conoscete) sono finiti al Ministero a combattere contro Lucius Malfoy e dopo un po' è arrivato l'intero ordine della fenice, compresi voi due, Sirius e Remus. E beh, alla fine dello scontro, ecco, come posso dire? Bellatrix ti ha...»disse poi, riferendosi a me e guardandomi, non sapendo come dire qualcosa. Ma cosa?
«Ti ha...»ma continuava a non dire altro. "Mi ha" cosa?
«No, non ci credo...»cominció a dire James. Cavolo ci è arrivato lui e io no?
«Non puó essere.»sussurró Remus subito dopo.
«Che cosa? Mi ha...che cosa?!»esclamai io, furioso.
«Ti ha ucciso, Black. Ti ha ucciso!»gridó la Evans, che sembrava ancora più arrabbiata di me.
Tutto tacque, segno che quello che diceva era la verità.
Merda.
«Beh, prima o poi tutti moriamo, no?»dissi cercando di smorzare l'atmosfera, anche se dentro di me sentivo che stavo...non lo so nemmeno io. Come si reagisce di solito ad una notizia del genere?
«È una cosa seria, Sirius.»mi rimproveró Remus. James non riusciva nemmeno a sostenere il mio sguardo, e la cosa mi innervosiva.
«Vabbe, andate avanti.»li spronai io. Allora continuó Rose.
«Mmm, si. Poi durante il sesto anno Silente, l'ex preside, ha capito che Voldemort usava una vera e propria magia oscura, ma non ne conosco il nome.»
«Sai almeno in cosa consiste?»domandó James, precedendomi.
«In realtà so solo che si tratta di anima, moltiplicarla o dividerla, non ricordo bene..»disse James Sirius andando in soccorso del fratello rimasto in silenzio perchè non ne sapeva nulla.
«E come si moltiplica o divide l'anima?»chiesi io, curioso.
«Uccidendo.»ribattè la Evans, fissandomi attentamente, con quasi le lacrime agli occhi.
«E come hanno fatto a sconfiggere questa magia oscura peró?»domandó poi lei.
«È questo il punto. Silente aveva capito cosa Voldemort aveva fatto e, da quello che ricordo, aveva anche fatto progressi senza saperlo, così come era successo a mio padre, credo al primo anno...?»continuó James Sirius, come a voler sorvolare quella parte, probabilmente perchè non sapeva cosa rispondere
«Al secondo anno.»lo corresse Rose.
«E praticamente Silente ha convinto Harry ad aiutarlo e sono andati a cercare questa "magia oscura" e l'hanno pure trovata. Ma quando sono tornati al castello si sono resi conto che Draco Malfoy aveva fatto entrare dei Mangiamorte nella scuola e Severus Piton ha ucciso Silente.»aggiunse poi la ragazza.
«Vigliacco, viscido, lurido...»cominció a dire James, chiudendo il pugno fino a farsi sbiancare le nocche.
«E alla fine la scuola è caduta nelle mani di Voldemort e dei Mangiamorte. Poi durante il settimo anno papà, Ron ed Hermione sono andati a caccia della restante magia di Voldemort. Poi è successo anche un macello con qualcosa, mi sa tipo una roba falsa ma non ho capito bene. Alla fine di questo loro viaggio erano riusciti a distruggere questo cosi falso, peró avevano trovato qualcos'altro, tipo un calice e avevano capito che se ci fossero stati altri segnali di magia oscura quelli erano ad Hogwarts.»disse Albus, spiegando velocemente la faccenda.
«Per questo tornarono a scuola e distrussero sia quel calice, sia un'altra cosa ma non mi hanno mai detto cosa, mentre era cominciata la guerra tra Mangiamorte e studenti accompagnati dall'ordine della fenice. Ad un certo punto Voldemort decise di voler affrontare da solo Harry e diede tempo ai familiari di riprendersi i cadaveri e i feriti.»raccontó Rose.
«E in quel momento trovarono tra i morti te, Remus. Con tua moglie, Ninfadora. Avevate appena lasciato orfano vostro figlio, Teddy.»disse James Sirius.
«Un momento, Ninfadra mia cugina?»chiesi e lui annuì. Ah.
«Avró un figlio?»chiese Remus, come se non gli avessero appena preannunciato la sua morte .
«Si, magari te lo presenteremo. Ma adesso dobbiamo finire di raccontare.»rispose Albus, continuando a parlare.
«Vabbe, alla fine Hary capisce cos'è il pezzo mancante e quindi lui, mamma e papà sono andati a cercarlo e quando l'hanno trovato hanno assistito alla morte di Severus Piton, per la bacchetta di sambuco. Quando Harry poi entró dentro, Piton gli disse di prendere le sue lacrime e portarle al pensatoio, cosa che Harry fece. In quelle lacrime c'era il segreto per battere Voldemort.»spiegó Rose, passando la palla a James Sirius.
«Quando voi due siete morti, lasciando Harry da solo, e Voldemort ha perso tutti i suoi poteri, e parte dei suoi poteri oscuri è finita proprio da qualche parte della vostra futura casa.»
«Quindi casa mia sarà un covo di magia nera?»chiese la Evans, probabilmente preoccupata per suo figlio.
«Si, ma non è finita qui. Harry andó da solo contro Voldemort che lo uccise. Ma tipo papà è resuscitato, così a caso e quindi c'è stato un altro scontro, e durante questo scontro Neville uccise un suo seguace e, non ho capito come, rese Voldemort vulnerabile. E così, lui morì.»finì di raccontare Albus, sospirando.
«E questa sarebbe la Seconda Guerra Magica?»domandai io, sorpresa da tutto quanto. Cavolo, ne sono successe di cose eh.
«Già, adesso, Remus. Se non sei troppo sconvolto, vuoi conoscere Teddy?»domandó Rose al biondo, che annuì subito.
«Ti accompagno.»disse la Evans, seguendo tutti quanti, lasciando me e James, da soli, anche perchè Peter non era riuscito a venire con noi, probabilmente per il fatto che fosse svenuto, quella notte.
«Sei un idiota, Sirius Orion Black.»mi disse James. Ma come diavolo se ne era uscito, quel ragazzo?
«Che cosa?!»esclamai io, sbigottito.
«Ti rendi conto di quanto hai preso alla leggera la tua morte?»mi disse lui, ironicamente, facendomi ribollire il sangue nelle vene.
«È la mia di morte, tu fatti i cazzi tuoi.»gli risposi io, forse un po' troppo in modo brusco.
«No che non me li faccio! Sei il mio migliore amico.»giustificó lui su due piedi.
«Tu dovresti pensare alla tua morte e a quella della Evans.»lo rimbeccai io.
«Di questo passo non ci sarà nessuna morte, lei non vuole stare con me, è logico no?»disse lui. Ma questo ragazzo secondo me vuole le botte oggi.
«Ovvio che lei vuole stare con te, cretino! Se tu facessi meno il bambino non sarebbe successo tutto questo bordello!»gli gridai contro. Era da molto che volevo dirglielo. Si era comportato in modo ridicolo.
«Non mi sembra che tu ti sia lamentato, quel giorno.»mi rinfacció lui, come se niente fosse.
«Io sono un ragazzo libero, non ho bisogno di dimostrare a nessuno che non sono un immaturo. Ma tu si, e avresti dovuto ragionarci un po' di più su questo scherzo.»lo rimproverai io.
«E questo cosa significa?»mi disse lui, brutale.
«Che devi crescere.»gli dissi semplicemente.
«Ma da quale pulpito, sentitelo!»e detto questo poi scoppió a ridere. Una risata finta, ovvio.
«Senti, è vero, non puoi negarlo eh.»gli feci notare io, cercando di farlo ragionare e di non farlo esplodere.
«Ma perchè tu puoi rimproverare me ma io non posso riprendere te?»ma a questo punto, fui proprio io ad esplodere.
«Sai che c'è? Mi hai stufato. Fai come ti pare!»e detto questo me ne andai dalla Sala Comune, diretto alla camera delle necessità, sperando di non farmi vedere da nessuno.
Spazio me!
Macciaooo! Come state ragaaa? Io bene, tutto sommato.
Questo capitolo non finiva più, non riuscivo più a smettere di raccontare aiuto.
Domanda del giorno:
Ship della New Generation?
Scorose e Scorbus, sono abbastanza indecisa.
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