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Chapter forty-The Mirror-

Remus

È pomeriggio e io, Sirius, James e Lily siamo nella Stanza della Necessità, luogo in cui passiamo la maggior parte del nostro tempo da ormai.

Tutte le precedenti volte in cui siamo finiti nel passato ho sempre voluto tornare a casa il prima possibile. Ora che però ho trovato il mio futuro figlio Teddy, che in futuro lasceró da solo, voglio rimanere qui anche per sempre.

E vederlo adesso, seduto sul divano, con quei suoi capelli sbarazzini sulla tonalità del cielo, è si, stranissimo, ma anche molto speciale per me.

Come per me, anche per James e Lily la situazione si è fatta abbastanza strana. Hanno conosciuto loro figlio, ma mai ci saremmo aspettati che potessero incontrare i loro nipoti. E, a detta di quei due, ce n'era anche una terza, che era la fotocopia di Lily, ma con la tonalità degli occhi uguale a quella di Ginny Weasley, che conoscevamo in base al nostro ultimo viagio nel passato.

Devo dire che quest'epoca era anche la migliore, almeno secondo me. Niente più segreti da nascondere e niente pericoli da scampare, come uccidere Voldemort, visto che era già stato ucciso.

«Come avete ucciso Voldemort?»la domanda mi sorse spontanea. Cominciai a pensarci su, se loro sapevano come si potesse distruggere il Mago più Oscuro di tutti i tempi, potevamo sconfiggerlo noi prima di loro, evitando milioni di morti e le nostre.

«Ma come te ne esci?»mi rimproverò Sirius, girando di poco la testa verso di me, ma tenendola ugualmente appoggiata al bracciolo del divano su cui stava sdraiato.

«Stavo pensando, che se Voldemort è stato già ucciso in questa epoca, significa che qualcuno, probabilmente Harry e gli altri, avevano trovato il modo per farlo.»spiegai dando voce ai miei pensieri.

«Questo lo sapevamo gia, Remus. Non ci stai dicendo nulla di nuovo.»mi disse James, continuando ad accarezzare i capelli di Lily dolcemente. Quei due mi avrebbero fatto venire il diabete per quanto erano dolci. Bleah.

«Lasciami finire. Se c'è un modo, e abbiamo la possibilità di venire a conoscenza di questo modo, perchè non fare qualcosa?»continuai io, sperando che questa volta ci arrivassero da soli.

«In che senso?»disse Albus. Perfetto, non avevano capito un cazzo.

«Nel senso che se voi ci spiegate quel modo noi potremmo fermarlo prima, cambiare il passato e evitare delle stragi di Babbani e Mezzosangue inutili.»mi precedette Lily. Ah, grazie a Merlino qualcuno ha ancora un minimo di cervello in questa stanza. Credevo che Albus avesse preso dalla nonna.

«Beh, si potrebbe fare.»commentó Sirius, emozionato.

«C'è solo un problema.»disse Rose, guardando il pavimento della Stanza delle Necessità.

«E cioè?»disse James, cominciando a perdere la pazienza solo sentendo quelle poche parole.

«Nessuno di noi sa qual è questo "modo".»annunció Scorpius, guardando tutti gli altri, uno ad uno.

«Merda.»esclamó Sirius sbattendosi una mano sulla fronte, per poi sostutuirla col cuscino.

«Ma potremmo rimediare...»disse James Sirius, guardando fisso Albus.

«È una pazzia.»disse appunto il ragazzo con gli occhi verdi«papà si arrabbierà a morte, lo sai bene.»

«Si ma così potremmo riportare in vita i suoi genitori, e tutti gli altri. Potrebbe farci un pensierino.»continuò il fratello.

«Di cosa state parlando?»chiesi io, volendo capire l'argomento base di quella conversazione a senso unico.

«Specchietti comunicanti, ce ne ha dato uno nostro padre.»lo tiró fuori dalla tasca e prima che potesse dire qualcos'altro, James e Sirius esclamarono:

«I nostri specchietti!»gli era tornato il sorriso ad entrambi, come se fossero due bambini di cinque anni.

«Si, papà ci aveva detto che erano di suo padre e del suo migliore amico. Wow, forte!»esclamó James Sirius, guardando il fratello.

«L'altro ce l'ha papà, ce li siamo divisi così ogni colta che abbiamo bisogno del suo aiuto, o di quello della mamma possiamo vederli e parlare con loro.»ci spiegó Albus, teso e rigido, senza un evidente motivo.

«Chiamalo, adesso.»dissi io, guardando James e Lily, mano nella mano. Si guardarono un attimo e lei gli sorrise, come a volerlo rassicurare.

«Papà? Ho bisogno di te.»disse Albus guardando lo specchietto. Aspettammo un po' prima di ottenere risposta.

«Ciao Al, sono appena uscito dal Ministero, mi auguro che sia importante.»disse Harry, dall'altro capo dello specchietto. Lily strinse la mano di James ancora di più e fissó lo specchietto dall'altro lato della stanza attentamente.

«Si, direi è molto importante...»annunció per poi coprire la faccia dello specchio e dire a bassa voce«a chi lo passo per prima?»

Sirius si fece subito avanti, e prese lo specchietto.

«Ehy, Harry! Ti siamo mancati vero?»chiese lui ridendo ad un Harry allibito.

«Si-Sirius?! Ma che cazz?»esclamó lui, incredulo.

Tutti noi ci aspettavamo una reazione del genere, anzi, anche molto peggio.

«Siamo tornati nel futuro! Ma questa volta siamo andati un po' più oltre.»e poi allungó le braccia, in modo da far entrare anche me nell'inquadratura.

«Remus! N-non ci posso credere, io... mi spiace per Teddy...»ma lo fermo prima che possa dire altro.

«Harry va bene, non si possono salvare tutti in una guerra come quella che hai affrontato tu.»vidi scendere una lacrima dal suo occhio sinistro e venne da piangere anche a me.

«Asciugati le lacrime Harry, sai che non voglio vederti piangere.»disse James, avvicinandosi e prendendo lo specchietto in mano.

«Oh Merlino...»riuscì solo a dire mentre Lily scoppió a ridere con gli occhi lucidi.

«Ciao Harry.»disse lei, emozionata. Il luccichio nei suoi occhi era chiaro e non riuscivo a capire se fosse per le lacrime o per il fatto che stesse vedendo suo figlio, e che quindi di conseguenza si era illuminata.

«Ti sei invecchiato, eh?»disse James al fianco della rossa, ridacchiando e cercando di smorzare la tensione che si era creata. Anzi, non era tensione, ma era qualcosa che rendeva l'atmosfera tesa. Era tutto, tranne tensione.

«Ci siete tutti...»disse Harry asciugandosi le lacrime con la manica della sua divisa da lavoro, lucida e splendida come se fosse nuova.

«Eh già.»rispose Sirius, sorridendo come un bambino a cui è appena stato dato il regalo che ha sempre voluto.

«Da quanto siete lì?»domandó poi lui, curioso.

«Da abbastanza tempo per chiederci una domanda.»ribatté James, per poi guardare me, come a volermi dire di continuare.

«Stavamo pensando, in questa epoca Voldemort è stato già sconfitto. Se tu ci dicessi come avete fatto, potremmo evitare milioni di morti, e magari anche le nostre.»gli spiegai, e vidi la sua pelle sbiancare sotto i nostri occhi. Appena avevo detto "Voldemort" aveva cambiato completamente espressione.

«Non credo sia una buona idea, i maghi non devono mai intromettersi nel passato...»aggiunse lui, indeciso sul da farsi.

«Questo è vero, ma noi ci stiamo intromettendo nel nostro presente, per fare in modo di canbiare il futuro.»disse Lily, consapevole di star chiedendo molto a suo figlio.

«Dovreste chiedere a qualcuno, come ad esempio Silente.»disse Albus, intromettendosi nel discorso.

«Coglione, sei consapevole del fatto che Silente è morto vero?»lo prende in giro James Sirius, sbattendosi una mano sulla fronte.

«James Sirius Potter, modera il linguaggio.»lo riprende Harry dallo specchietto, mentre il figlio sbuffa. James, quello malandrino, scoppia a ridere e rimprovera il figlio:

«Harry, ma lascialo perdere. Perchè tu non dicevi coglione alla tua età?»

«James ti sembra il momento?»è tutto un rimprovero a catena. Lily rimprovera James che rimprovera Harry che rimprovera James Sirius che rimprovera Albus. Diventeró matto con tutti questi Potter in una stanza sola. E si, Sirius fa da Potter anche lui.

«James, Al forse intendeva che nella loro epoca Silente è ancora vivo. Potrebbero chiedere a lui.»corregge Rose.

«Si ma non possono fare avanti e indietro nelle ere.»risponde Scorpius.

«Se Harry ce lo dicesse e noi tornassimo nella nostra epoca, potremmo chiedere a Silente se dovessimo farlo o no.»ipotizzo io. Non è una cattiva idea, alla fine...

«La metà di persone nella stanza mi conosce e sa bene che se secondo me una cosa è giusta la faccio, anche con le proibizioni di Albus Silente. Stessa cosa vale per James, suppongo.»afferma Sirius e, per una volta, devo dire che non ha tutti i torti.

«Allora lo diró solo ad uno di voi.»dice Harry. Colto da una strana sensazione, prendo lo specchietto.

«Devi dirlo a Lily. Io so una cosa che mi ha detto Hermione sul nostro futuro, non credo di riuscire a mantenere un'altro segreto.»spiego, riferendomi al fatto che Peter tradirà i Potter.

«Va bene, ma non adesso. C'è troppa gente qui.»dice Harry, per poi salutarci e dirci che ci saremmo rivisti, sempre attraverso una chiamata tra specchietti.

«Rem, che cosa sai sul nostro futuro?»chiede James, curioso e altrettanto spaventato.

«Ho promesso ad Hermione che non ve l'avrei detto. Una promessa è una promessa, lo sapete quanto sono importanti per me le promesse.»spiego, non dando troppi dettagli.

Tutto quello che è successo oggi significa anche il più presto possibile ce ne dovremmo andare da questa era e quindi non rivedró più Teddy. A meno che Silente ci dia il permesso di cambiare il futuro.

Spazio me!
I'M BACK BITCHESSSS.
Perdonate la mia luuuuuunga assenza, ma ho avuto molte materie sotto e ancora non so se sono stata promossa, rimandata o bocciata. Per il momento spero rimandata, ma a voi non frega lo so eheh.

Sono tornata con questo capitolo, che è abbastanza confuso. Non so quanto possa essere "decente", era molto tempo che non scrivevo e mi era mancato immergermi innuna storia.

Domanda del giorno:
Promossi, rimandati o bocciati?
Io gia ve l'ho detto qui sopraaa.

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