Chapter five-Oh No!-
Se vi state preoccupando della lunghezza del capitolo, tranquilli. Dalla metà in poi c'è lo spazio me!
Lily
«Ce ne hai messo di tempo per svegliarti eh.»
Sono Lilian Evans, 16 anni. Capelli rossi indomabili e occhi verde bottiglia. La maggior parte delle persone fa caso a me solo per i miei occhi, ma andiamo oltre. Bassa come un elfo domestico e in carne, già. Caposcuola Grifondoro e studentessa modello, questa è una delle poche cose di cui posso vantarmi. Pelle bianca e poche lentiggini sul viso. La mia migliore amica è Alice Prewett e il mio acerrimo nemico è un essere di nome James Charlus Potter.
«Si Alice, lo so. E so che tu sai che io non sono una mattiniera come te. Mi dispiace per Frank che ogni mattino deve sorbire il tuo andare avanti e indietro dalla nostra stanza alla sua solo per svegliarlo ma non mi dispiace per niente il fatto che tu dia fastidio a Potter e a Black.»le sussurro all'orecchio mentre vedo questi ultimi, accompagnati dal resto del loro gruppetto, avvicinarsi a noi. Il primo sbadiglia e il secondo si stiracchia, mentre per poco non colpisce un ragazzino del secondo anno in piena fronte. Subito dopo, il mio migliore amico mi si avvicina e si siede vicino a me.
«Eih Lils.»mi saluta cordiale lui mentre si accomoda. Io gli lascio un bacio veloce sulla guancia e poi mi giro continuando a mangiare. Dopo un po' anche io sbadiglio, cercando di coprirmi la bocca con la mano.
«Eih rossa, notte in bianco?»mi chiede quel deficiente di Potter. No aspetta un momento. Mi ha chiamata rossa, di nuovo?!
«Stammi bene a sentire Potter,»dico io avvicinando il mio volto al suo in modo da incutergli paura«se ho passato una notte in bianco non sono affari tuoi. Potrei anche essere andata con un ragazzo ma tu non devi rompermi le scatole. Ah e un'altra cosa.»preannuncio io mentre lui si lecca le labbra e Sirius gli da uno schiaffo dietro al collo.
«Che c'è rossa, non sai resistermi per più di cinque minuti e quindi devi attaccare il viso al mio?»mi schernisce lui mentre un fischio si leva da una buona parte della tavola di Grifondoro.
«Azzardati un'altra volta a chiamarti rossa, e ti giuro che ti strapperò un capello alla volta. Poi ti strapperó quelle piccole, minuscole ed inesistenti palle che ti ritrovi e le ricopro con i tuoi capelli per poi farci giocare il mio cane. Tutto chiaro?»gli chiedo distaccandomi da lui e finire di mangiare la mia colazione, come se nulla fosse successo e come se tutti i Malandrini, Alice e Frank mi guardano con gli occhi e la bocca spalancata e l'idiota porta le mani al suo cavallo dei pantaloni facendo delle smorfie di dolore e premendo lì sopra, sempre fissandomi.
Finisco di bere il mio cappuccino e decido che sono stufa dei loro sguardi puntati addosso a me. Decido quindi di alzarmi ed andare al dormitorio per ripassare un po', anche se non dovrei essendo che so tutti gli argomenti che hanno spiegato fino ad ora.
Sono sempre stata dell'idea che se sono una brava alunna potrei essere anche una brava persona, istruita di tutto quello che dovrebbe sapere e a conoscenza di quello che in un futuro lontano potrebbe fare.
Saluto cordialmente tutti i ritratti che mi rivolgono la parola.
«Buonasera, Sir Nicolas.»richiamo l'attenzione del fantasma di Grifondoro, anche noto come Nick-Quasi-Senza-Testa. Mi fanno molto tenerezza i fantasmi, costretti a vagare per queste mura per sempre. Probabilmente vengono presi anche di mira, magari sapendo che non si possano ferire, i ragazzi gli lanciano contro oggetti scolastici e non. Avrei già in mente chi potrebbe essere uno di questi ragazzi, o meglio, un gruppo del genere...quei maledetti Malandrini.
«Signorina Evans! Non l'ho vista più dopo il banchetto di inizio anno, che fine ha fatto?»mi domanda con piacere lui, anche abbastanza curioso.
«Oh beh, diciamo che rimango quasi tutte le sere in dormitorio o in Sala Comune a studiare per, sa bene, quest'anno ho i M.A.G.O.»gli spiego gentile, facendomi venire ancora più ansia. In realtà molto spesso passo le serate in Sala Comune anche solo a parlare con Alice e Remus di quello che faremo dopo Hogwarts, o semplicemente di ragazzi e ragazze che potrebbero interessarci. Spesso, i miei due migliori amici, spingono sul fatto di farmi interessare a quell'idiota pieno di ego di Potter, ma ovviamente si beccano un insulto.
«Signorina Evans non mi menta. Io sono certo di averla vista non solo una volta in biblioteca, anche nel reparto proibito, per molte notti.»mi fa confessare il fantasma mentre mi fa l'occhiolino ed io arrossisco. Cavolo, se lo dice a qualche professore sono fottuta, decisamente fottuta.
«Beh, io...Sir Nic...»ma lui mi ferma con un sorriso stampato sul volto. In qualche modo sconosciuto era rassicurante quel sorriso, spento certo, ma pur sempre un sorriso.
«Stia tranquilla, sono stato giovane anche io.»mi dice per poi farmi un cenno con la mano in segno di saluto. Io, d'altro canto, sospiro di sollievo di questa sua affermazione, e continuo per la mia strada, diretta al mio dormitorio.
È da parecchio che non passo del tempo da sola. Cioè, dall'inizio della scuola, in realtà. Sono passati ventotto giorni, perció quattro settimane, e non sono riuscita a trovare nemmeno un momento per starmene con me stessa e stare tranquilla. Che poi, con quei quattro sempre intorno, è impossibile stare tranquilla. Soprattutto con quell'idiota di Potter. Poi c'è anche il suo cagnolino che lo segue ovunque, quell'idiota patentato di Black.
Ovviamente non posso prendermela con Remus, lui è il mio migliore amico. Non lo potrei mai incolpare di darmi fastidio e non potrei mai abbandonarlo solo perchè ha degli amici completamente idioti e che io detesto fino alla morte. Siamo come fratello e sorella, nessuno dei due permetterebbe che qualcuno farebbe del male all'altro.
Beh, Minus non fa contesto. Lui non mi da poi così tanto fastidio, in fin dei conti è solo affascinato dalle loro cazzate.
«Ma che diavolo sto facendo?!»chiedo a me stessa mentre, dopo essere entrata nel dormitorio ed essermi sdraiata sul letto, mi rialzo di scatto e inizio a camminare avanti ed indietro per tutta la camera, pensierosa di quello che stavo facendo.
«Perchè sto pensando a quei quattro?! Io devo smetterla, assolutamente, di pensare a quei tre/due cretini ed irresponsabili!»esclamo, cercando di convincere più me stessa che...che nessun'altro, dato il fatto che sono in camera mia, da sola.
«Ormai la tua vita dipende da quei quattro, rassegnati.»
Mi aveva bisbigliato Alice all'orecchio, qualche giorno prima, durante la lezione di pozioni, mentre spezzavo il mestolo. Avevo appena assistito ad una catastrofe. Il mio calderone era stato fatto esplodere da quello pseudo maniaco e subito dopo ho gridato che non gli avrei più dato tregua fino alla fine dei suoi miseri e insignificanti giorni.
«E poi, lo sai. Ameró i mini Potter che produrrete tu e quello stolto.»
Subito dopo questo, non basta dire che mi sono trovata un bel po' di capelli corvini e corti in mano, dopo averglieli stappati direttamente dalla nuca.
«Forse ha ragione, devo smetterla di pensare a loro.»mi ripeto. Respirai, per controllare il mio stato d'animo. Era tra il confuso, il furioso, l'ansioso, il felice, l'entusiasta, il depresso, l'eccitato, ecc...
Presi uno dei miei libri per ripassare la lezione che avrei ripetuto la settimana a seguire. Dovevo essere pronta a qualsiasi interrogazione a sorpresa, nonostante sia stata già interrogata quattro volte in meno di un mese.
Varcai la soglia della mia camera e scesi le scale del dormitorio femminile.
Ero pronta ad affrontare una bella giornata piena di conoscenze e di studio, magari aiutata anche da Remus e forse avrei potuto tirare in ballo anche Alice e Frank, ma purtroppo la mia vita non è una favola e le cose non possono andare secondo i miei piani.
Infatti, appena scesi il gradino che segnava la metà della scalinata, iniziai a percepire delle voci. Voci purtroppo a me conosciute, fin troppo bene.
«Si ma perchè non ce l'hai detto?!»strilló la voce di Black, più infuriata che mai. Non l'avevo mai sentito così arrabbiato, almeno non con qualcuno che non fosse un Serpeverde, ovvio.
«Perchè Silente mi ha chiesto di non dirlo a nessuno, soprattutto a voi.»spiega tranquillamente Remus. Sono sicura che di qualsiasi cosa si tratti abbia la coscienza pulita. Ma...cosa c'entra Silente in tutto questo? E cosa ha nascosto Remus di così importante al loro preside, da non poterlo dire.
«Ma perchè?!»strilla la vocetta di Peter, timorosa.
«Perchè spesso tendete a creare danni e...JAMES NON TOCCARLA O TI SPEZZO LE DITA.»grida Remus. Sento dei passi e poi uno strattone.
«È difettosa, se si gira con troppa potenza potrebbe fare giri in più a quelli richiesti.»spiega in seguito. Sento una catenella cadere a terra e, a quel punto, non so cosa mi spinse a farlo, mi mostrai di fronte a loro.
«Cos'è che Silente ti ha chiesto di tenere nascosto?»chiedo curiosa fino al midollo, mentre il mio amico mi nasconde qualcosa dietro la sua schiena, tra le mani.
«Quanto hai sentito, Evans?»mi chiede poi Black, non rispondendomi. Sbuffo infastidita dal fatto che non sappia cosa succeda dentro al castello, e poi parlo.
«Ho sentito abbastanza. Voglio vedere.»ordino iniziando a cercare la bacchetta. A quel punto tutti quanti si spaventano e Remus abbandona l'idea che gli stava frugando nella mente, cioè di tenere nascosto tutto ció. Allunga le braccia verso di me e poi apre una mano molto lentamente.
«È una Giratempo quella?»domando retoricamente, indicandola.
«Beh, si. Ma è difettosa. E Silente non voleva che nessuno lo sapesse. Quindi...»ma non lo lascio finire che intervengo subito.
«Perfetto, Potter, tu sei un Caposcuola. È il tuo dovere prendere quest'oggetto e consegnarlo al preside, non essendo più segreto. Ti cedo quest'onore così che magari un po' di cattiva luce si levi dalla tua immagine.»dico allungando la mano verso Remus, decisa ad ottenere quello che voglio. Poi vedo Potter piazzarsi davanti a lui, mettendosi tra me e la Giratempo. Mossa sbagliata, molto sbagliata.
«Evans non lo faró. Potrei mettere sotto cattiva luce Remus. Preferisco scontare delle punizioni piuttosto che far finire nei guai un mio amico.»mi spiega con un tono duro nella voce. Mi sto arrabbiando, sul serio.
«Beh, sinceramente non sono del tuo stesso parere. Non voglio scontare nessuna punizione, quindi...»inizia Sirius, ma io prontamente lo ignoro.
«Potter non intrometterti in affari che sono più grandi di te. Sapevo che eri stupido, ma non così tanto.»lo prendo in giro io, mentre lui mi ghigna malandrino.
«E io non sapevo che tu fossi una così impicciona.»mi risponde a tono, alzando il mento fiero della sua risposta. Io peró, irrigidisco la mascella mentre lui si passa una mano tra i capelli, divertito dalla situazione in cui si è appena cacciato. Non riderà ancora per molto.
«Potter dammi quella Giratempo, adesso.»ordino tendendo nuovamente la mano.
«Mai.»mi risponde. A quel punto, con un gesto fulmineo, faccio finire Black per terra con un incantesimo, anche se non svenuto, e mi precipito verso Remus, che ha ancora la Giratempo tra le mani. Ma non sono abbastanza veloce, perchè vengo placcata da Potter alle gambe, facendomi cadere sopra Black. Subito dopo Potter cade sopra di me e Remus, essendosi impressionato dalla velocità degli avvenimenti, alza le braccia di scatto, facendo cadere Peter sopra Potter, facendo sospirare tutti e tre, di dolore.
Ma Remus non si è reso conto che nel momento in cui ha spalancato le braccia ha anche fatto accidentalmente cadere la Giratempo sopra Peter.
Nel mentre che cascava, quest'ultima aveva iniziato a girare ininterrottamente e, nel vederlo, Remus si precipitó addosso a noi, ovviamente gridando un «Oh no!», prima che tutti e cinque non fummo scomparsi nel nulla.
Angolo me!
SUSPENSEEEEE. Vi amo tanto, lo sapete vero? Eheheh.
Allora, questo è l'inizio dei viaggi del tempo dei Malandrini, e che dire? Spero che non vi annoierete leggendoli...avrei bisogno veramente di sentirvi dire se la storia vi piace o meno, dato che ho "molte" visualizzazioni e pochissime votazioni. Se non vi piace la elimino e ne comincio un'altra.
Domanda del giorno:
Di che casata siete ad Hogwarts?
Io Grifondoro, obv.
(Comunque sono Grifondoro perchè Pottermore dice così, non perchè io mi ci senta. Se non avete fatto il test, in che casa vi sentite appartenere?)
Comunque mi sono dimenticata di dirvi che quest'estate sono andata da Storia e Magia, un negozio di HP, GOT(mi pare), lo Hobbit, e altri fandom(andate a guardare sul sito del negozio per vedere) e ho preso tante cose bellee. E niente, adesso vi esco le foto perchè si.
Il cappello di Grifondoro😍
I guanti di Grifondoro😍
Le monete della Gringott che ahhhh sclerooo
Tazza e bicchiere di Grifondorooo
Fierobeccoooooo😍😍
Il pacco di Harry Potter in cui dentro c'è:
-la lettera di Harry
-il biglietto della coppa del mondo di Quidditch
-la prima parte della lettera scritta da Lily a Sirius(accennata solo nei libri, quinto libro)
-questo coso, cioè quello che si attacca alle valigie(non so come si chiama) su cui puoi scrivere il nome
-la foto tridimensionale dell'ordine della fenice originario
-la lista dei partecipanti dell'ES
-il manifesto da ricercato di Siriusssss😍😍
-la cover con lo stemma di Grifondoro
Quel negozio è fantasticoo! Anche se costa di più lì che sul sito eh. Quindi vi conviene fare acquisti sul sito.
La cosa bella è che mia madre mi ci riporta per il compleanno e mi fa prendere il boccino d'oro ahhhhh.
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